Come smettere di rimandare le cose e cominciare a farle: la procrastinazione

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Che cos’è la procrastinazione? “Domani smetto di fumare, la settimana prossima mi metto a dieta, da lunedì inizio a studiare per l’esame..” quante volte abbiamo fatto a noi stessi queste promesse senza riuscire a mantenerle? Gli psicologi chiamano “procrastinazione” l’abitudine di rimandare le cose da fare sempre in un altro momento.

Alcune persone hanno dei problemi di procrastinazione soltanto nei confronti di alcune attività: per esempio, possono essere delle persone efficienti e ben organizzate sul lavoro, ma essere pigre e inefficienti per quanto riguarda le pulizie di casa. Altre persone soffrono invece di procrastinazione nel senso più generalizzato del termine: la procrastinazione diventa uno stile di vita caratterizzato dall’ incapacità di rispettare impegni e scadenze. E’ importante sottolineare che la procrastinazione cronica non è “pigrizia” ma è un modo per evitare di confrontarsi con le proprie insicurezze, paure e limiti.

Perché continuo a procrastinare?

Diversi fattori possono alimentare e causare la tendenza al procrastinare:

  • paura di fallire: in questo caso, la causa è il senso di inadeguatezza o l’insicurezza;
  • paura di avere successo e di vincere: in questo caso, il procrastinare diventa un vero e proprio autosabotaggio;
  • a questi due primi punti si collega il peso della responsabilità rispetto a quello che ci succede: in entrambi i casi, quando il treno sarà passato e lo avremo perso, sperimenteremo un grande sollievo (1);
  • carico eccessivo di lavoro o di pressione: se siamo molto sotto stress, o siamo molto ambiziosi e autocritici, è normale avere bisogno di pause o di distrazioni;
  • scarso interesse per il compito;
  • la sensazione che gli obiettivi prefissati siano al di fuori della propria portata: rimandiamo infatti più spesso obiettivi irrealistici;
  • tendenza al perfezionismo: chi ha standard o ideali di Sé troppo elevati, spesso è impossibilitato ad integrare dentro di sé pregi e difetti, limiti e imperfezioni. Chi è molto esigente verso se stesso non può contemplare delle défaillance e le vive con disagio: devierà quindi verso incombenze più semplici e meno ansiogene;
  • resistenza al cambiamento: come spiegato in un altro articolo, il nostro cervello tende al risparmio energetico. È molto abitudinario e pigro, e sceglie le vie più facili da percorrere, che sono quelle note e conosciute. Questa è la ragione per cui, nel nostro tentativo di cambiare o di migliorare, incontreremo delle resistenze;
  • eccessiva fiducia nell’Io futuro: ci illudiamo che domani saremo più motivati, più concentrati e più produttivi di quanto lo siamo oggi.

Che tipo di procrastinatore sei?

Alcune ricerche psicologiche (Solomon and Rothblum, 1984) hanno individuato due tipi di procrastinatori: un procrastinatore “rilassato” e un procrastinatore “preoccupato”.

Il procrastinatore rilassato

La caratteristica del procrastinatore “rilassato” è quella di iniziare molte cose senza portarne a termine nessuna.
Il procrastinatore “rilassato” può avere un energia inesauribile per fare le cose che gli piacciono, ma tende a rimandare all’ infinito i compiti noiosi, pesanti o sgradevoli.

Questo tipo di procrastinatore vuole tutto e subito: inizia un nuovo progetto con grande entusiasmo ma, una volta svanito il fascino della novità, tende a stancarsi facilmente e a desistere. Nei casi più gravi, il procrastinatore” rilassato” fa fatica a trovare la sua strada nella vita: saltella da un lavoro all’altro o all’ altro o da una relazione all’ altra senza riuscire ad impegnarsi in niente. Questo tipo di procrastinatore dovrebbe lavorare sull’autodisciplina, imparando a fare le cose anche se non ha voglia o non è dell’umore giusto.

L’incapacità di confrontarsi con i limiti è un aspetto centrale di questa problematica: il procrastinatore rilassato tende a prendere più impegni di quanto non riesca a gestire o a buttarsi in progetti al di là della sua portata.
Chi soffre di procrastinazione rilassata dovrebbe imparare a porsi degli obiettivi piccoli ma realistici e a rispettarli con determinazione.

Il procrastinatore preoccupato

Il procrastinatore “preoccupato” manca di fiducia in se stesso e nelle proprie capacità, ha scarse doti organizzative e non sopporta lo stress. Alla base del suo procrastinare ci sono una serie di paure, timori e convinzioni irrazionali.
Il procrastinatore preoccupato dovrebbe imparare ad agire anche se non si sente pronto, superando il perfezionismo e la paura dell’insuccesso che lo contraddistinguono e che lo spingono a rimandare l’azione ad un momento più favorevole (che potrebbe anche non arrivare mai).

Superare la procrastinazione: alcuni consigli pratici

Superare la procrastinazione è, paradossalmente, molto semplice: dobbiamo fare le cose anche quando non ne abbiamo voglia, utilizzando un giusto mix tra autodisciplina e self compassion , senza eccedere quindi nel rigore e nell’autocritica.

Esercita la tua forza di volontà

La forza di volontà è come un muscolo: meno l’esercitiamo e più diventa debole. Ogni volta che rimandiamo un compito difficile o sgradevole, la nostra tendenza alla procrastinazione si rafforza.
E la prossima volta sarà più difficile vincere la pigrizia o l’ansia e affrontare le nostre responsabilità. Ma è vero anche il contrario: ogni volta che facciamo quello che dobbiamo fare, la nostra forza di volontà aumenta e con il tempo i nostri obblighi ci peseranno sempre meno.

Fissati degli obiettivi modesti

Se hai un serio problema di procrastinazione, non aspettarti di risolverlo da un giorno all’altro ma comincia con poco. Se per esempio, uno dei tuoi obiettivi è quello di migliorare la tua forma fisica ma detesti lo sport, puoi iniziare con 10 minuti di ciclette in casa. Con il tempo, quando questa sarà
diventata un abitudine, potrai aumentare gradualmente il tempo da dedicare gli esercizi.

Associa un compito noioso o sgradevole con qualcosa di piacevole. Per esempio, se sei pigro e non ami il movimento, ma adori la musica , fare attività fisica diventerà più gradevole con un sottofondo musicale.

Impara a premiarti

Se hai un problema di procrastinazione, devi imparare premiarti ogni volta che raggiungi un obiettivo, per quanto piccolo sia. Per esempio, se hai studiato per tre ore, è giunto il momento di fare una pausa, guardando il tuo telefilm preferito o facendo un attività che ti piace. Se sei
stato dal dentista, premiati, facendo shopping o un’altra cosa a te gradita.

Stabilisci una routine

E’ più facile prendere una buona abitudine, facendo sempre la stessa cosa allo stesso orario (per esempio rifare il letto dopo colazione).In alternativa , stabilisci dei giorni fissi per fare delle cose che
solitamente rimandi, per esempio, se il tuo problema riguarda i lavori domestici potresti organizzarti così:lunedì giorno di bucato, martedì si fa la spesa, mercoledì si stira e così via.

Fatti aiutare da un amico che non ha un problema di procrastinazione

Fare le cose con qualcuno è un metodo eccellente per combattere la procrastinazione in qualsiasi area della vita si manifesti (dallo studiare per un esame all’uscire e conoscere gente).

Sviluppa le tua capacità, mettendoti alla prova

Molti procrastinatori si astengono dal prendere delle decisioni importanti o dall’impegnarsi in qualcosa, perché non hanno ancora capito chi sono e cosa vogliono dalla vita.Il pericolo è quello di vivere una vita passiva nell’attesa di capire la propria ”vocazione”. E’ importante, invece, capire che spesso è vero l’inverso: è facendo che si diventa capaci di fare e sperimentando che si capisce la propria strada.

A cura di Anna Zanon, psicoterapeuta
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