Come superare la fase più critica di una relazione

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Vogliamo tutti l’amore, eppure la gran parte delle relazioni si disgrega dopo pochi anni oppure continua il suo duetto ingoiando un’insoddisfazione dopo l’altra. Quando l’amore finisce, nessuno di noi sa spiegare bene il perché. Si abbozzano ipotesi come “era cambiato” “non riuscivamo più a trovare punti in comune…” oppure semplicemente “non era il partner giusto per me“.

Cosa fare per amare, amarsi e stare bene nella relazione?

La maturità di coppia è qualcosa che non si trova, ma che si costruisce, quando due si incontrano; subito si è convinti di andare bene, ma quell’andare bene è legato a sensazioni, emozioni, quell’andare bene è l’innamoramento, che vuol dire investimento emotivo…insomma tutto sta nella maturità emotiva e affettiva di chi compone la coppia.

Solitamente pensiamo che l’amore sia una forte emozione, un sentimento che proviamo nei confronti di noi stessi o di un’altra persona. In realtà, l’amore è qualcosa che “pratichiamo”, qualche cosa che certamente offriamo spontaneamente dal cuore ma che al contempo “mettiamo in pratica”. L’essenza dell’amore che bramiamo provare e ricevere è una connessione profonda, sostenuta da un reciproco dare e ricevere dal cuore.

01. Liberarsi dal peso di dover dimostrare il nostro amore e pretendere simili prove in cambio.

Sembra “facile” ma per molti non lo è affatto. C’è chi ama mettere costantemente alla prova il partner. Chi, per la paura dell’abbandono, mette in atto strategie disfunzionali per sabotare la relazione, chi controlla spostamenti e messaggistica… Questi sono solo degli esempi di ciò che la sfiducia ci fa fare nelle relazioni. Non necessariamente si parla di sfiducia nel partner ma la sfiducia nei legami, la sfiducia nel proprio valore. Sì, perché spesso è di questo che si tratta, nel valore che diamo a noi stessi e della percezione che abbiamo di noi stessi e dell’altro.

Perché nutriamo tutta questa sfiducia? Beh, la sfiducia si apprende. Traumi infantili, storie d’amore finite male, prese in giro, bugie subite, abusi sessuali, abusi emotivi oppure un accudimento disfunzionale da parte delle figure di riferimento, possono insegnarti tante cose. Le esperienze che hai vissuto fino a oggi, nel bene e nel male, ti hanno insegnato “qualcosa”, anche se è riduttivo dire “qualcosa”. Queste esperienze ti hanno insegnato il modo in cui oggi vivi, il mondo in cui percepisci te stesso, il modo in cui ti relazioni con il prossimo… in pratica tu sei il sunto del tuo vissuto. Così come è vero che la sfiducia si apprende, puoi imparare anche la fiducia. Esperienze emotive correttive possono insegnarti molto, così come può farlo un percorso di psicoterapia.

02. Evitare di fare cose per senso di colpa, risentimento, vergogna o obbligo

C’è chi si sente in dovere di fare tutto bene, di non sbagliare, di non deludere le aspettative altrui… beh, proprio come la sfiducia, anche la vergogna e i sensi di colpa possono essere indotti da un vissuto particolarmente invalidante. Il dolore legato alla lotta contro l’imperfezione si placa se ti accorgi che i tuoi difetti sono parte di te e che devi averne cura. Puoi avere cura dei tuoi difetti proprio come dei tuoi pregi. L’accettazione di se stessi è il primo ingrediente per una vita di coppia appagante. Come puoi amare e accogliere l’altro se prima non impari ad accogliere te stessa/o?

03. Esprimere in modo efficace sentimenti e bisogni

Questo ci riporta, in qualche modo, al punto 01. Non avere magiche aspettative sul partner o sulla tua relazione, se hai bisogno di qualcosa esprimilo. Non puoi aspettarti che il partner riesca a capire “come per incanto” quali sono i tuoi reali bisogni per poi soddisfarli. La realtà è che sei tu l’unica/o responsabile del tuo appagamento e non il tuo partner. Esprimi in modo chiaro e inequivocabile i tuoi bisogni e i tuoi sentimenti e lascia che il tuo partner faccia lo stesso con te.

04. Accogliere bisogni e… frustrazioni

Se non sai cosa vuoi, non scaricare le tue frustrazioni sul partner ma prenditi la responsabilità della tua insicurezza: esplorala, cacciala fuori, guardala bene in faccia! Quell’insicurezza fa parte di te, lasciala accomodare senza giudicarla, impara a tollerarla mentre rinforzi la tua personalità e fai chiarezza sui tuoi reali bisogni.

05. Ascoltare sentimenti e bisogni degli altri

Se è vero che è necessario dare voce ai tuoi bisogni, è altrettanto vero che nel rapporto di coppia deve esistere reciprocità. Sii pronto ad ascoltare i bisogni dell’altro e accoglierli senza giudizi. In genere chi tende a essere molto severo con se stesso finisce per giudicare pesantemente anche il partner perché “funziona” con schemi di pensiero rigidi. Ecco, l’ascolto empatico, in questo contesto, può esserti molto utile. Ti può aiutare nel rapporto che hai con te stesso e con chi hai a cuore.

Le relazioni dovrebbero essere un porto sicuro

Le relazioni dovrebbero essere intese come “un luogo sicuro” dove incontrarsi arricchisce, nutre e unisce. Un porto sicuro dove si può essere se stessi, risolvendo disaccordi in modo “pacifico”, esprimendo ciò che si prova, ciò di cui si ha bisogno, ciò che vorremmo ricevere dagli altri… In questo luogo non esistono disparità o livelli di importanza. Il partner è un nostro pari: ci offre il suo ascolto ematico e noi ci impegniamo nel comprenderlo e conoscere profondamente chi abbiamo di fronte.

L’empatia, nella coppia -ma anche nella vita in generale- è uno straordinario strumento per migliorare la qualità del rapporto, l’intimità e la soddisfazione reciproca. L’empatia può essere messa in pratica con l’altro e con se stessi, così da migliorare la qualità di vita e il rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri.

Ascolto e comunicazione

In una coppia matura è possibile esprimersi in modo onesto e sincero. L’ascolto empatico e la comunicazione empatica sono due alleati preziosi nell’armonia di coppia. Consentono di condividere risorse, pensieri e anche di aprire le porte all’accettazione reciproca delle differenze che caratterizzano i due individui della coppia. L’empatia è un’arma potente: ti consente di risolvere i conflitti in modo creativo e senza necessariamente accendere i fuochi della rabbia, del risentimento e del rancore. Non mi fraintendere: una coppia non può essere sempre rose e fiori, ma con queste permesse si possono costruire le basi per un rapporto longevo, fatto di rispetto e di vero amore.

L’appagamento di coppia non è un’utopia

Lo so, ci insegnano che l’amore è cieco e così facendo ci dicono implicitamente che dobbiamo accontentarci di ciò che capita. Accontentarsi è sbagliatissimo e se ci rifletti, lo sai anche tu! La vita è unica e non è fatta per essere sopportata, non ci dobbiamo accontentare in amore, dobbiamo piuttosto imparare ad accogliere l’amore che meritiamo. Nel mio nuovo libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», ti parlo di relazioni ma, ancora di più, ti parto di te e di cosa puoi fare per te stesso per costruirti una storia d’amore appagante, lavorando sui carichi emotivi che ti porti dal passato. Come ti ho spiegato, le nostre esperienze ci rendono ciò che siamo ma noi non siamo impotenti. Sono molte le cose che puoi fare per te stesso e che puoi spiegare al tuo partner, nozioni che fino a oggi ignori.  Questo utile manuale di psicologia è disponibile in tutte le librerie d’Italia e su Amazonm a questo indirizzo. Ricorda: ambisci sempre al meglio! Io te lo auguro.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» e dell’attesissimo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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