La mancanza di amor proprio è alla base della maggior parte dei malesseri psicologici. È un po’ come quando una casa non ha fondamenta solide, e non è così robusta da resistere agli impetuosi fenomeni della natura, basta poco subire danni o addirittura crollare. Lo stesso vale per “la casa della salute psicologica”, venendo meno le fondamenta solide dell’amor proprio, basta poco perché le vicissitudini delle vita possano metterla a repentaglio.
La vita non è così facile, semplice e in discesa
È come affrontare la scalata di una montagna senza l’equipaggiamento necessario: scarponi, caschetto, imbragatura, corda, moschettoni, piccozza e chiodi; ma a piedi scalzi e a mani nude, senza nessuna corda e imbragatura di sicurezza, e in questo modo, la scalata, che già di per sé è complessa e complicata, diventa così difficile da sembrare impossibile.
Caratteristiche delle persone con bassa autostima
Le persone che sono alla mercé dei bisogni altrui sono quelle che non si prendono cura di sé e della propria salute, che non riservano mai degli spazi e momenti per se stessi, che non si congratulano mai con se stessi, che non danno valore ai proprio progetti, sogni e desideri.
Sono persone che portano avanti relazioni non soddisfacenti, fanno spazzatura dei loro sogni, fanno del “si deve e si fa” il loro principio di vita, tradendo i loro veri principi e valori personali, fino a quel giorno in cui lo schiaffo doloroso di una vita di delusioni e insoddisfazioni li sveglia, mostrando loro chiaramente che non rispecchiano neanche lontanamente la persona che avevano sognato di diventare, che la loro vita non ha niente a che fare con loro stessi, con ciò che desiderano e immaginano.
Se sei fra quelli, ora tocca a te dare una svolta alla tua vita
Se non ti viene naturale imporre in modo autorevole la tua persona e la tua personalità, occorre che ti rimbocchi le maniche. Occorre che tu ti dia da fare per imparare subito da dove bisogna partire per cambiare questo modo di stare al mondo. Quante volte ti sei fatto calpestare? Quante volte ti sei stupito di aver lasciato tanto potere su di te nelle mani di persone che non meritavano affatto la tua fiducia?
Sentire di non valere
Chi non ama se stesso tende ad attribuire i propri insuccessi a delle gravi carenze personali, cosi la rottura di una relazione diventa la prova della propria mancanza di fascino, un errore sul lavoro la dimostrazione della propria stupidità e incompetenza, un amicizia che finisce la prova che si ha un brutto carattere.
Se facendo un errore ti dici “che cretino/a che sono”, “Sono il solito incapace”, “Non ne combino mai una giusta”.. ferma questo dialogo interiore pericoloso. Quella vocina interiore ti parla così perché hai semplicemente paura. Paura di mostrarti, di essere te stesso/a, di tirare fuori ciò che hai dentro e di non sentirti comunque apprezzato/a come dovresti. Il problema allora non sono più gli altri o quello che pensano di te: il problema è ascoltare quelle parole distruttive che ti vengono da dentro e crederci.
Se vuoi interrompere quel circolo vizioso del non valere impara a darti una spiegazione alternativa (e più realistica): per esempio, una relazione che finisce, spesso termina perché non eravate compatibili oppure se il partner ha voluto chiudere la relazione magari non era pronto a legarsi in quel particolare momento della vita. Accetta la tua imperfezione e correggi ad alta voce il tuo dialogo con una frase amorevole: “ho sbagliato, può succedere. Sono una persona imperfetta che cerca di migliorare! Mi accetto e mi piaccio così come sono”. …Amarsi, accettarsi non sempre è semplice, occorre far sentire la nostra voce, la nostra forza e l’amor proprio che ci incoraggia!
Non sono gli altri che ti devono dare la misura della persona che sei, ma sei tu a dover definire un tuo modo di esprimerti per meglio veicolare quelle che sono le tue idee, i tuoi obiettivi, i tuoi valori e le tue emozioni.
Credimi: una volta che li avrai riconosciuti, sarai inarrestabile. Non cercherai più conferme e validazioni all’esterno. Nel tuo muoverti nel mondo ti basterà cercare conferma dentro di te.
Cosa ci guadagni rispettando te stesso?
- Sei fedele ai tuoi bisogni, desideri e valori, quindi non permetti agli altri di calpestarli.
- Senti di avere il diritto di dire “no” quando qualcosa va contro i tuoi interessi o bisogni.
- Ti senti forte caratterialmente, il che ti porta ad avere maggiori probabilità di seguire i tuoi sogni e raggiungere i tuoi obiettivi.
- Sei più soddisfatto/a della tua vita e questo si riflette nelle tue relazioni interpersonali.
- Sei in grado di prenderti cura di te stesso/a, evitando di cadere in comportamenti autolesionistici e dannosi.
Cosa aspetti allora?
Riappropriati della tua bussola interiore e inizia a porti domande su ciò che in automatico hai imparato a fare ogni giorno senza più chiederti se combaciasse o meno con i tuoi reali obiettivi. Rispettati sempre, nel bene ma soprattutto nel male, e con ciò mi riferisco a tutti quei momenti in cui sentirai di doverti fermare, in cui ti sentirai indeciso/a o titubante o, ancora, in cui ti renderai conto di aver bisogno di riflettere di più per poter prendere una decisione.
Regole? Nessuna, se non quelle che vorrai darti tu stesso/a. Consigli? Uno: non farti mai mettere fretta da persone o situazioni, prenditi sempre tutto il tempo di cui hai bisogno per comprendere a fondo se ciò che hai scelto è davvero ciò che vuoi o se non è il blando riflesso di ciò che gli altri vorrebbero per te.
Tu non sei inferiore a nessuno!
Nelle relazioni, così come in tutti i rapporti umani, si è tutti sullo stesso livello, ciascuno con le proprie specificità, ma mai diversi o inferiori. Nessuno può ritenersi “umanamente” superiore a qualcun altro e quando questo accade, quando si tende a prevalere sull’altro, invadendone lo spazio vitale, è indice di un rapporto non sano.
Accettare e tollerare la mancanza di rispetto, soprattutto se reiterata, vuol dire concedere all’altro accesso illimitato al tuo spazio vitale e il potere di ferirti, rafforzando così il messaggio che lo stesso permesso potrà essere accordato anche nel futuro. Il rispetto è speculare, perché se è vero che l’altro ti manca di rispetto, è anche vero che tu in parte glielo permetti e questa è una responsabilità di cui devi farti carico.
Non è possibile controllare il comportamento dell’altro, ma è possibile operare delle correzioni sul proprio. Avere rispetto per se stessi vuol dire difendere e preservare la propria individualità imparando a stabilire dei limiti; vuol dire chiarire cosa si è disposti a tollerare e cosa no in una relazione per poi fissare dei confini ben precisi, che, se oltrepassati porteranno a delle conseguenze. Ciascuno ne ha la capacità.
Non devi mai abbatterti
Capiterà, magari, di dover “cambiare” il cammino intrapreso. Potrà accadere di doverti soffermare maggiormente su un punto piuttosto che su un altro. Altre volte, ti accorgerai che si deve “tornare indietro” ma ciò che conta è che non devi mai perdere le speranze.
Guarda il mondo con i tuoi occhi e non attraverso gli occhi di chi vuole farti credere che non vali
Tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la tua vita fino a questo momento sono stati creati da pensieri e convinzioni maturati in passato. Non vergognarti, però, della vita che hai avuto. Considera il passato come parte della ricchezza e della pienezza del presente. Senza quella ricchezza e quella pienezza, oggi non saresti qui. Non c’è motivo di colpevolizzarti per non aver fatto di meglio. Hai dato il massimo che potevi. Ora hai il presente che ti aspetta.
Il presente è il momento che stai vivendo. Il presente è il momento che stai percependo. Il presente è il momento che stai sperimentando. Quanto fai adesso crea le fondamenta per il tuo domani. Perciò il presente è il momento di decidere. Non puoi far niente per domani, né per ieri.
Puoi farlo solo oggi… e la cosa migliore che puoi fare adesso a te stesso è ascoltarti, accettarti e amarti. Trova la parte di te che non rimugina ma sente, che non pensa ma sa, che non dubita e vive, fiduciosa nel fatto che non ti manca nulla in questo momento né per essere felice, né per affrontare le difficoltà.
Se ti va di approfondire queste tematiche ti invito a leggere il mio primo libro “Il mondo con i tuoi occhi“ Edito Rizzoli. Nel libro ti prendo per mano per accompagnarti nel tuo mondo interiore; un incontro con il bambino (spaventato, arrabbiato, pieno di vergogna) che sei stato. Bambino che è ancora bloccato nelle situazioni traumatiche che ha vissuto. Ti insegno a rivendicare il tuo valore di persona completa, degna di stima e meritevole di amore. Cinque capitoli che ti porteranno alla scoperta di quel potenziale che, da troppo tempo, è assopito dentro di te e non chiede altro di esplodere! Per immergerti nella lettura e farne tesoro puoi ordinarlo qui su Amazon oppure in libreria.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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