Cosa cercano le donne in un uomo

| |

Author Details
Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Che genere di uomo cercano le donne? Le statistiche ci dicono che le donne tendono a dare più importanza a fattori come status sociale e risorse finanziarie, mentre gli uomini, nel cercare una donna, tendono a dare più importanza alla bellezza esteriore. Le donne, dunque, voglio questo da un uomo? Sicurezza finanziaria e affermazione sociale? Leggendo post su Facebook e ascoltando i discorsi di tante donne, sembrerebbe che una “buona parte” cerca “sicurezza a 360°” e non solo sociale o economica.

Naturalmente ogni donna è diversa ma ci sono alcuni fattori che sembrano intrinsecamente ricercati dalle donne. Questi fattori pongono le loro radici negli stereotipi di genere. Nota bene: l’articolo non è intitolato “Cosa cercano le donne in un uomo (o in una donna)” solo perché gli stereotipi di genere vengono a cadere nelle coppie omosessuali. Nel titolo non vi è alcun intento discriminatorio. Proprio ieri, scorrendo la Home Page di Facebook, mi sono imbattuta in una poesia che ha collezionato una grossa quantità di Like, un carico inestimabile di cuoricini e tanti commenti di consenso, ben più spinti degli stessi versi. Riporto la poesia in questione, seguita da alcune riflessioni.

Dopo tanti anni di lotte, emancipazione, laicità e battagliate sul gender equality, ci sentiamo davvero rappresentate da questa poesia? Per carità, è dolce, ma davvero cerchiamo un uomo che possa guidarci metaforicamente prendendoci per mano? O che debba “nasconderci” delle verità presumibilmente per il nostro bene?

Porci domande sul ruolo della donna nella società significa adottare un punto di vista critico sul panorama politico, sugli stereotipi culturali, i ruoli sociali, la religione… ma anche sulle stesse credenze della donna.

Esplorando i dibattiti sui ruoli di genere (in politica, attraverso i movimenti sociali…) è chiaro che lo stesso processo di emancipazione può essere oggetto di studio. A causa della pluralità dei gruppi sociali femminili (che sono estremamente eterogenei) l’emancipazione difficilmente può essere concettualizzata in modo generale.

Molte donne restano spesso attaccate a determinati ruoli a causa di esperienze personali o per la posizione socio-culturale di provenienza. La storia di ognuno di noi ci guida e ci rende capace di realizzare giudizi e valori personali.

La storia personale è il nostro faro

Ciò che la storia di ognuno di noi dovrebbe insegnarci, a prescindere dal ruolo di genere, è che ogni essere umano è completo, non ha bisogno di essere salvato ma solo di condivide un pezzo della sua esistenza con chi ama. Una donna non ha bisogno di sicurezza più di quanto ne abbia bisogno un uomo o di qualsiasi altro essere umano.

Il percorso personale di ognuno di noi dovrebbe condurci alla libertà e all’emancipazione come base di vita, un’emancipazione che possa svincolarci dalle dipendenze affettive, dagli incastri emotivi e non solo dai ruoli di genere.

Il percorso personale di ognuno di noi dovrebbe farci comprendere l’importanza della consapevolezza, dovrebbe portarci a prestare maggiore attenzione alle euristiche dei nostri processi di pensiero (perché giungiamo a determinate conclusioni? Perché siamo attratte da determinati oggetti o persone?).

Gli “attori femminili” della società odierna vanno considerati come produttori di conoscenza a pieno titolo, perché è la storia personale che produce quella conoscenza. E’ questa storia che ci induce a creare i nostri valori. E’ il “quanto siamo disposte a riflettere” che fa la differenza, sia nella realizzazione personale che nei movimenti sociali collettivi.

Quante domande siamo disposte a porci? Per esempio, riesci a capire quali sono i pensieri che appartengono davvero a te e quali sono le credenze apprese? Perché ti comporti in un determinato modo o perché finisci per fare sempre gli stessi errori?

L’esplorazione della propria identità personale e l’autentica conoscenza di sé possono renderci davvero libere. Probabilmente a quel punto potremmo trovare un partner che possa prenderci per mano per affiancarci e non per guardarci. Un partner che possa condividere i nostri intenti e non come fonte di sicurezza.

Le donne non hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro, o meglio, non più di quanto ne abbia bisogno un uomo! Tutti apprezzano un sostegno, un appoggio o un luogo a cui tornare.

Cosa dovrebbero cercare, le persone, in un partner

Nella ricerca del partner non dovremmo ricercare colui che possa risolvere i nostri conflitti interiori, ne’ una fonte di perenne rassicurazione, ne’ un capro espiatorio al quale addossare la colpa di ogni piccola insoddisfazione. Allora cosa cercare? Premesso che gentilezza, carisma, intelligenza, ironia e premura sono caratteristiche universalmente apprezzate, vediamo ciò che dovremmo ricercare in un partner, a prescindere dai ruoli di genere!

Rispetto, stima e fiducia

Ecco i primi tre elementi imprescindibili. Un rapporto di coppia, senza rispetto, stima e fiducia reciproca non va verso la direzione giusta. Solo quando i due partner si stimano davvero ci sono le basi per un rapporto sicuro.

In più, che senso avrebbe condividere la propria vita con qualcuno che si disprezza? Sono davvero tristi quelle coppie che passano il tempo a criticarsi a vicenda… o quelle che controllano il proprio partner per timore di un tradimento! Se non hai stima e fiducia per il tuo partner, interrogati sul perché continui a starci!

Impegno

Sebbene ci siano dei “caratteri compatibili”, la convivenza non è sempre facile. A questo punto, se c’è amore, stima, rispetto e fiducia… bisogna porre nella relazione il giusto impegno per far funzionare tutto. Le relazioni non vanno avanti per inerzia, vanno curate e alimentate.

Reciprocità

Un rapporto unidirezionale non funziona. Una coppia troppo sbilanciata presto o tardi finirà per spezzarsi. Cerca un partner che possa considerarti davvero come un suo pari, non come un subalterno, non come una persona di serie B…. Nessun membro della coppia dovrebbe anteporre i propri bisogni a quelli dell’altro, ecco cosa significa reciprocità.

Risolto

Ci sono persone che hanno più bisogno di rassicurazioni, non hanno ancora imparato a gestire le proprie emozioni e pensano di avere tutti i problemi di questo mondo… In questa categoria rientro i “partner ad alta manutenzione“. Se trovi un partner molto bisogno, interrogati su quanto spazio dovrai sottrarre a te stesso. E’ un impegno che sei pronto a prenderti?

Se da un lato potresti ricercare un “partner risolto”, con buone capacità di regolazione emotiva e buoni livelli di empatia, anche tu dovrai puntare a questo standard! Per ritornare alla premessa: aspettarsi che il partner risolva i tuoi conflitti interiori non ti metterà sulla strada giusta.

Altre caratteristiche apprezzate

Altri fattori da preferire? Chiarezza d’intenti e buona comunicazione! Fai attenzione che si tratta sempre di caratteristiche che si possono apprendere, puoi impararle tu e insegnarle al tuo partner, alla base dovrà esserci la volontà di capire l’altro e qui torniamo alla “reciprocità”.

Una buona psicoterapia (individuale prima e di coppia dopo) può aiutare tanto, prima a fare chiarezza nel percorso personale (ottenere emancipazione e autonomia, per risolversi come persone) e poi a collaudare la propria relazione amorosa.