Cosa può accaderti se inizi a fregartene del parere degli altri

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Magari non vogliamo ammetterlo con noi stessi ma l’opinione degli altri ci condiziona la vita. Facciamo gli indifferenti, ci proclamiamo liberi di pensare e decidere, ma, sotto sotto, l’idea che gli altri possano non approvare ciò che facciamo ci dà fastidio. Quindi? È tempo di fare un po’ di allenamento mentale per vivere meglio ed essere più felici. “E chisenefrega”, ecco un allenamento che ci consentirà di affinare la capacità di prepararsi all’avvenire in modo disincantato e sorridente.

Sei sicuro di goderti il presente?

Certo, possiamo preoccuparci di tante cose: del giudizio altrui, della carriera, di fare brutte figure, di come siamo vestiti, di non avere i capelli in ordine, di come andrà l’esame, di  non arrivare puntuali, di avere la casa pulita, di mantenersi in forma fisica, di evitare delusioni, ecc. Ma sai che c’è? Ci sono tantissime cose di cui “non ha senso importarsi”! Mi riferisco a cose, pensieri, situazioni che se approcciati nel modo giusto, ci rendono in qualche modo “liberi” dai condizionamenti esterni. Magari potrà sembrare un approccio poco ortodosso ma davvero funzionale.

Per esempio? Amo stare in tuta, mi fa sentire più comoda e quando qualcuno mi chiede: “ma non ti piacerebbe indossare abiti più eleganti”, posso sentirmi libera di rispondere come i vecchietti del Muppet Show (ve li ricordate?): “Who Cares?” …a chi importa? chi se ne frega? Ammettiamolo, una critica o delle opinioni negative sul proprio conto possono mandarci in tilt.  E allora perché non imparare a “impermeabilizzarsi” ai giudizi altrui e fregarsene? Se aspiri a una vita felice e serena devi diventare meno succube delle opinioni che provengono dall’esterno. Ci sono tre aspetti fondamentali che ti spingono a giudicarti eccessivamente e che di conseguenza minano la tua capacità di fregartene del giudizio altrui e sono:

  • i sensi di colpa;
  • senso di inadeguatezza o inferiorità;
  • mancanza di abilità comunicative, relazionali e di autodifesa.

Allenati a fregartene del giudizio altrui, accetta il fatto che non si può non essere giudicati e di conseguenza può succedere di imbatterti in persone (e soprattutto i tuoi cari) che nella vita cercheranno fare leva sui tuoi sensi di colpa, sulla tua autostima. Qualcuno potrà accusarti di essere insensibile, di fare scelte affrettate, di comportarti da egoista, di frequentare persone sbagliate.

A meno che tu non abbia ucciso qualcuno, accetta pure le critiche ma fatti scivolare tutto subito. Accettare non si significa assecondare e nemmeno giustificare, ma essere consapevoli che qualcuno può essere in disaccordo con le tue scelte di vita……e quindi: ma chi se ne frega! Bada bene, nessuno ti sta chiedendo di essere superficiale nel fare le cose, l’importante è essere naturale e coerente con se stessi

Prendi la giusta distanza emotiva

Ecco un allenamento mentale che ti chiedo di fare con costanza per spezzare le “catene” con tutti quegli atteggiamenti costruiti solo per accontentare gli altri. Questo allenamento consiste nel prendere le distanze emotive dai giudizi esterni.  Immagina proprio di tranciare con una cesoia gigante l’eccessiva importanza che dai ai giudizi altrui. Ogni volta che ne ricevi uno, chiediti se si tratta di un fatto o di una opinione. I fatti si possono sempre argomentare e dimostrare, le opinioni no. Un tuo amico, il tuo collega o magari tua madre o tuo padre può fare delle obiezioni sul tuo taglio di capelli, sul lavoro che svolgi….. e allora? Che ce ne frega, l’unica persona a cui devi dar conto sei solo tu! A volte per invidia, per gelosia, per un senso di protezione…. la gente può dare consigli sbagliati, ricordalo sempre!

Impara a farti scivolare qualsiasi valutazione negativa, fatti scivolare tutto addosso…..e ti assicuro che ti sentirai più leggero. Non dimenticare mai che anche se certi giudizi arrivano dalle persone a te care, non è detto che siano giusti; loro non sono te.

Adesso prova a fregartene davvero

Pensa al giudizio che ti ha fatto più soffrire. A distanza di tempo chiediti con obiettività: valeva la pena stare così male? Sono sicura che ti risponderai: no!  E allora, ad alta voce ripeti “ma chi se ne frega, io ascolto me stessa”. Ora ti sembra difficile, ma fidati se ti alleni, vedrai la vita da un’altra prospettiva.

Per rendere meglio il concetto faccio un esempio. È un po’ come andare a correre: all’inizio, correre per 30 minuti ti sembra impossibile, ma dopo un po’ di allenamento e costanza,  ci riuscirai e solo perché ti sei allenata e sei stata costante. La stessa cosa succede con un sano “chissenefrega”: basta dirlo e poi ci si sentirà più liberi..

Non devi scusarti con nessuno, non dimenticare mai che tu vali

Ti rimproveri e consideri gravi dei comportamenti che sono banali o delle particolarità che nessuno noterebbe? Così non fai altro che alimentare il tuo senso di colpa. Non devi chiedere l’autorizzazione per ciò che è nel tuo pieno diritto. Affermando ciò che sei e ciò che fai senza rimproverartelo, farai molto bene alla tua immagine.

In genere, chi è vittima delle critiche gratuite e cattive tende a essere molto dura con se stessa, intransigente e rigida. Allora ogni volta che sei tentato di autogiudicarti troppo severamente, fermati e ripetiti mentalmente “io so quanto valgo”. Questa breve frase servirà a convincerti che il tuo valore è sempre indipendente dai tuoi comportamenti. Quello che dovresti sempre tener presente è che non puoi piacere a tutti e non puoi soddisfare tutti. Premesso questo, dovresti già essere in pace con te stesso.

Allenarsi alla felicità

Nel nostro cranio custodiamo una formidabile macchina del buonumore. Il nostro cervello  trabocca di energia, basta che impariamo a lavorare bene con lui e ad allenarlo per stare sempre meglio. Spesso pensiamo al nostro corpo come una “macchina” da allenare e tenere in esercizio. Ma non pensiamo nello stesso modo alla nostra mente e al nostro spirito. Invece possiamo agire anche là allo stesso modo, fare degli esercizi per… fortificarci. E’ l’unico modo per riuscire a superare le esperienze negative o per avere una piena consapevolezza di quello che sappiamo fare e quello che non sappiamo fare.

Le neuroscienze hanno dimostrato che, in qualche maniera, è il nostro cervello che si abitua a “difendersi” dalle delusioni e dalle disillusioni. È un’abitudine come un’altra e può essere cambiata. Così come le lamentele, l’ansia, i brutti pensieri e la tendenza alla depressione sono risposte “automatiche” che il nostro cervello dà alle situazioni quotidiane, la felicità dovrebbe diventare un’abitudine che può essere costruita.

Facile? Tutt’altro. Cambiare, reagire, provare a fare qualcosa è molto faticoso e richiede energie e costanza com’è per ogni esercizio fisico, ma in questo caso il premio è più grande di qualche muscolo in più: una vita più felice e serena.

Allenarsi alla flessibilità

Altra cosa importante è quella di non cadere nell’auto sabotaggio e di non essere rigidi con se stessi: hai fatto una promessa che non hai potuto mantenere? Ti eri ripromesso di iniziare la dieta da oggi? Stai pensando che avresti potuto gestire meglio una conversazione? Tutto questo fa parte del passato, concentrati solo sul presente.

Qualunque cosa farai, sarai sempre criticato,  perché ognuno ha diverse opinioni, regole, indicazioni su come affrontare la vita. E se vuoi migliorare la tua vita, non dovrai fare altro che fregartene del giudizio altrui, degli errori commessi, del passato….Solo così ti sentirai più sicuro, vivrai in armonia con te stesso e raggiungerai dei risultati più gratificanti in qualsiasi settore….e allora non mancare agli allenamenti mentali: “E chissenefrega”

Se c’è qualcosa che ora puoi fare per te è… rinnovare alcune nozioni!

Puoi guardare a te stesso come farebbe un genitore fiero e orgoglioso di ciò che sta diventando il suo bambino. Puoi e anzi, meriti di essere considerato, stimato e amato. L’unico inconveniente è che gli altri inizieranno a notarti solo quanto tu noterai te stesso. Gli altri, inizieranno ad amarti davvero solo quando tu inizierai ad amarti. Ma come si fa ad amarsi? Ecco un’altra cosa semplice, proprio come camminare e parlare. Ti spiego come compiere questa grande impresa nel mio libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». Ti prometto che, quando avrai letto l’ultima pagina, avrai la considerazione di cui hai bisogno. Mollerai la presa e smetterai di affannarti dietro a persone o cose che ti tormentano. Puoi trovare il mio libro in qualsiasi libreria d’Italia o su Amazon, a questo indirizzo.

Mie care lettrici, miei cari lettori vi saluto con una citazione di Bob Marley “Lo so, non sono perfetto. Ma chissenefrega! Nemmeno la luna è perfetta: è piena di crateri. E il mare? Nemmeno lui: è troppo salato. E il cielo? Sempre così infinito! Insomma, le cose più belle non sono perfette. Sono speciali

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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