Delusioni d’amore dolorose. Cosa ci succede a livello emotivo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Tu lo ami ancora e lui/lei ha detto che è finita. E tu stai malissimo. Una delusione d’amore è come una bomba che ci esplode nel cuore e nella testa: disperazione, lacrime, singhiozzi, depressione…e tanti perché. Perché è finita? Dove ho sbagliato? Che cosa ho fatto per meritare questo? Forse non ero abbastanza per lui/lei, abbastanza in gamba, forse è colpa mia se non mi ama più. Insomma, hai lo stomaco stretto in una morsa di dolore, la tua autostima è a zero e ti senti colpevole,  stupido/a, banale…

Tipologie di delusioni d’amore

Poi ci sono quelle delusioni meno intense…certo si sta male ma non al punto di annullarsi. Le delusioni d’amore, infatti,  possono essere di diverso tipo. Alcune arrecano solo qualche giorno o settimana di sofferenza e lasciano pochi segni ma altre compromettono in maniera tangibile lo stato psicofisico di un individuo, anche per diversi anni. Le delusioni d’amore vengono classificate in diverse tipologie: delusioni lievi,  delusioni forti e delusioni traumatiche

1. Delusioni d’amore lievi

Arrecano poco dolore.  Ci si rende conto infatti che la persona che si aveva accanto ci ha profondamente deluso. Non ci sono sensi di colpa piuttosto l’autoconsapevolezza che non poteva essere una storia importante. In questo caso la delusione matura poco a poco e ha il suo picco di dolore poco dopo l’abbandono, ma in genere è una sensazione che passa dopo al massimo un paio di mesi e non lascia strascichi.

L’innamoramento finisce poco a poco e pertanto, col passare dei giorni, ci si ritrova a stare con una persona verso cui si prova solo indifferenza…al massimo un grande affetto ma niente più. Si vive un breve periodo di melanconia in cui si ha la paura della solitudine che poi terminerà quando subentra qualcuno con cui stare.

2. Delusioni d’amore forti

Questa tipologia di delusione amorosa è molto più angosciante rispetto quella lieve. Subentra quando una persona molto innamorata viene lasciata o lascia; il dolore è legato alla perdita della persona amata e al fatto che i sentimenti non sono più corrisposti.

Queste delusioni subentrano anche quando, contro la propria volontà, si è costretti a lasciarsi per cause esterne al rapporto. Succede nelle storie a distanza, quando ci sono enormi difficoltà per avvicinarsi, oppure quando i sentimenti evolvono diversamente nei partner e uno dei due, stanco di non essere pienamente ricambiato, decide di rompere la relazione.

Chi vive questo tipo di distacco pensa continuamente alla persona che ama, la desidererebbe ancora e fa fatica a concepire una vita senza di lei/lui. Oltre alla paura della solitudine, il dolore è provocato dall’impossibilità di manifestare i propri sentimenti verso chi ci ha abbandonati e dalla mancanza della persona amata. Per questo tipo di delusione, occorrono almeno 6 mesi per poter guarire dalla sofferenza arrecata.

3. Delusioni d’amore traumatiche

Sono quelle delusioni che lasciano una grossa ferita nel cuore. Chi le vive viene colpito nell’io profondo, riceve un colpo alla propria autostima e subisce una forte ferita interiore. La fiducia verso l’altro viene irrimediabilmente compromessa e l’amore si trasforma in rancore, odio e senso di vendetta.

In questo tipo di delusioni d’amore rientrano i tradimenti, in particolare quelli sistematici o duraturi (ad esempio quando si scopre che il partner ha uno o più amanti o è dedito periodicamente a storie affettive/sessuali al di fuori della coppia) oppure il fatto di venire lasciati in maniera subdola per un’altra persona, all’improvviso, nelle storie che durano da molti anni.

In tutti questi casi, dove oltre alla perdita della persona amata ci si scontra con un grande torto subito, il dolore vissuto è caratterizzato da tanta rabbia mista ad un senso di sconforto e di delusione che mina la stabilita psichica di chi vive questo momento. Inoltre viene compromesso anche il rapporto con gli altri, l’ambito lavorativo e i rapporti sociali.

Spesso subentra una profonda depressione accompagnata da ansia e prostrazione che ha un andamento costante o oscillante durante l’arco della giornata. Oltre alla rabbia, compare anche il dolore a causa del sentimento non corrisposto (anche se spesso la rabbia eccessiva soffoca ogni sentimento residuo).

La persona che subisce una delusione di questo tipo rischia di isolarsi, di pensare giorno e notte a quello che ha subito, a come sia potuto succedere e sovente anche a presupposti di vendetta e di rivalsa. Il dolore vissuto in una fortissima delusione d’amore (quelle traumatiche) è più grande di quello del lutto perché chi vive il trauma subisce un durissimo contraccolpo al suo equilibrio psicologico.

Rabbia, pianti, depressione, umore instabile, disinteresse, collera, e perdita della fiducia in sé stessi e negli altri sono sensazioni abbastanza comuni. Si ha poi spesso paura di riallacciare amicizie, contatti sociali, umani e affettivi.
Si ha paura di soffrire e di aprire il cuore e si preferisce rimanere da soli a pensare a quello che è successo. Per paura di rimanere da soli ci si butta in pseudo relazioni, solo per avere accanto una persona.

Si vive anche un duro colpo al proprio bisogno d’amore, perché restando insieme per anni con una persona si è abituati ad avere continuamente un contatto umano che all’improvviso viene a mancare. L’affetto, i baci, le carezze, le coccole, il sesso spariscono all’improvviso, da un giorno all’altro. Si resta soli a casa, e si pensa che giorni prima si era abbracciati a quella che poco fa era la persona con cui si pensava di condividere la propria vita. Ci si sente smarriti, confusi, spaesati, impotenti e privi di ogni capacità di reazione.

Le fasi della delusione d’amore traumatica

Quando si esce da una delusione traumatica si passa attraverso diversi comportamenti a seconda del proprio carattere e della propria forza interiore, ma quasi sempre si vive, soprattutto all’inizio, un forte periodo di instabilità emotiva e caratteriale.

Alcuni rifiutano ogni possibilità di vita sociale, altri rimuginano un odio profondo contro il genere maschile o femminile e giocano con i sentimenti degli altri per far rinascere il proprio orgoglio, oppure vivendo solo avventure mordi e fuggi nella speranza di dimenticare il passato o di sentirsi nuovamente desiderati e apprezzati.

C’è chi non accetta il fatto di essere rimasto solo, e quindi ricerca ossessivamente una persona con caratteristiche simili al proprio/a ex, per sentirsi amato, confortato e illudendosi che la vecchia storia in realtà non è mai finita. In questo si cerca il conforto, il desiderio di sentirsi amati, il bisogno di affetto e di compassione, confondendolo con l’innamoramento, quando poi quasi sempre ci si rende conto di avere ancora tanto dolore dentro di sé. Quando si vive un grande trauma affettivo, lo stato d’animo passa attraverso le fasi seguenti:

1. Una prima fase emotiva, in cui non si accetta quello che è successo

Più il trauma è grave, più è difficile accettarlo. Questo stato d’animo si concretizza attraverso sentimenti di tristezza, rabbia, delusione, depressione, perdita dei propri interessi e della gioia di vivere e sconforto. Ci si fanno mille domande tutte senza risposta. Ci si chiede come sia potuto succedere, quali sono stati i propri errori e come poter rimediare a quello che è successo. Ci si sente vuoti e davanti a sé si vede solo buio.

2. Una seconda fase più riflessiva, inizia quando il proprio passato viene accettato

In questa fase c’è la tendenza a vivere solo storie brevi perché si cerca ossessivamente qualcuno vicino ma in realtà non ci si è ancora pronti ad amare pienamente. Si cerca solo un conforto visto che dentro sé sussiste ancora molta rabbia e risentimento.

In questa fase prevale il desiderio di avere accanto una persona con caratteristiche molto simili al/alla proprio/a ex, per colmare il proprio vuoto interiore e cercare una sorta di continuità con la storia precedente. Nascono storie fragili, si trasmette all’altra persona la propria tristezza e lo sconforto e quindi difficilmente scatterà la scintilla.

Si guarisce da una delusione d’amore?

Eppure un giorno o l’altro bisognerà fare il primo passo per venirne fuori, anche se per il momento non si ha nessuna voglia. Allora bisognerà elaborare il lutto, e per farlo bisognerà smettere di torturarsi: piangi pure, piangi tutte le tue lacrime.  E non rimpiangere di avere vissuto una storia d’amore, anche se è finita male, anche se ti ha lasciato cicatrici inguaribili. Una storia d’amore fa comunque crescere, rende più maturi e più forti.

Anche se adesso ti sembra impossibile, sappi che da una delusione d’amore si guarisce! Ci vuole tempo, ma alla fine si guarisce. Arriva un giorno in cui ci si sorprende a ridere di gusto o a pensare ad altro. E’ solo un momento, ma è il segno che si comincia a guarire. Resta da superare il fatto che non si vorrà nemmeno sentire parlare di innamorarsi di nuovo. «Non voglio più vivere una storia come questa, mi ha fatto troppo soffrire». Ma anche questo passerà quando meno te lo aspetti…perché l’amore vero, quello bello, arriva quando smetti di crederci.

Ne approfitto per dedicare ai miei cari lettori questo mio piccolo scritto intitolato: Abbi il coraggio di amarti

Permettiti di essere fragile.
Cancella le colpe dai tuoi racconti.
Prenditi del tempo per perdonarti.
Togli potere ai ricordi non più graditi.
Concediti il coraggio di chiudere gli occhi.
Allontana il cuore dai posti in cui non regna amore.
Avvicina a te ciò che ti fa stare bene.
Accetta che si può cadere per aver creduto.
Prenditi tempo e spazio per risalire.
Scegli con cura i posti dove poter piangere.
Leva le erbacce intorno ai tuoi sogni,
e semina fiducia nel tuo presente.
Accogli l’imprevisto,
e scaccia la tentazione di arrenderti al dolore.
Non nasconderti al mondo,
non permettere alla sofferenza di prendere la rincorsa.
Non rimanere dove la tua presenza non è importante.
Estirpa la radicata convinzione di sentirti sbagliata
e impegnati a rendere rigogliosa la tua vita.
Aggiungi benevolenza.
Regalati più tempo.
Offriti amore.
Sii più tollerante con te stessa
e concediti il diritto di sentirti preziosa sia nei pregi che nei difetti.

Una lettura preziosa per rinascere

Anche se non lo sappiamo, avevamo un mondo e una vita completa anche prima che il nostro partner arrivasse. Ciò che possiamo fare oggi, è continuare a prenderci cura del nostro mondo, a prescindere dalle azioni dell’altro. Certo, non tutti sono capaci di essere presenti per se stessi, alcuni sembrano più bravi a occuparsi degli altri e non di sé, ma anche questo cambierà. Come spiego nel mio libro «Riscrivi le Pagine della tua Vita», quando sappiamo guardarci bene dentro e riusciamo cogliere i nostri bisogni più profondi, riconoscendoci nella nostra interezza saremo capaci di muoverci nella direzione giusta per appagarli, a prescindere dall’altro! La soddisfazione relazionale diverrà la naturale conseguenza delle nostre scelte personali, del nostro modo mentale. Il libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» è il più consigliato dagli psicoterapeuti, ha già aiutato migliaia di persone e di coppie.  Il libro lo trovi nella tua libreria di fiducia o su Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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