Differenze tra uomini e donne a livello cognitivo ed emotivo

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Negli ultimi tempi la questione legata alle differenze tra uomini e donne è emersa con molta forza tanto da diventare un tema molto dibattuto. Sicuramente questo interesse ha a che vedere con tutti i movimenti “femministi” ma, soprattutto, con tutti i movimenti LGBT in cui sempre con più forza si decanta e si urla all’assenza di vere e proprie differenze e di come oggi sia sempre più fluido il confine tra i due sessi.

Tutte queste tematiche sono legittime se le contestualizziamo ai nostri giorni in cui vi è una maggiore conoscenza circa la tematica sessuale e dell’identità di genere. Se fino a qualche anno fa parlare di orientamento sessuale e identità di genere era quasi proibito, oggi assistiamo sempre più al diffondersi di informazioni e a diverse forme di sensibilizzazione di quest’importante tematica.

Spesso, oltre a tutto ciò, si parla soprattutto delle differenze di genere presenti in ambito cognitivo ed emotivo. Ciò che ci si chiede è: gli uomini e le donne sono davvero così diversi tra loro? E in cosa differiscono nello specifico?

In questo articolo cercheremo di capire quali sono le differenze a livello cognitivo ed emotivo tra uomini e donne in quanto questi due ambiti sono quelli che, tendenzialmente, formano l’essenza del soggetto in quanto tale.

Differenze tra uomini e donne: esistono davvero?

Nel tempo si sono susseguite moltissime commedie e film in cui si è esplorata la tematica delle differenze di genere. A chi poi non è capitato di sentir parlare di queste differenze anche ad una cena tra amici? C’è chi ironizza e chi, invece, ne parla in termini tecnici.

Alcuni sostengono che le donne siano più piagnucolone, emotive, empatiche e sensibili mentre gli uomini, per natura, sono più duri e poco propensi all’espressione dei sentimenti. Altri ancora affermano che le donne sono “più intelligenti” perché più costanti nello studio, ad esempio, e chi invece tifa più per gli uomini. Insomma sono tantissimi gli stereotipi e i luoghi comuni sulle caratteristiche tipiche di uomini e donne.

Ricerche in ambito scientifico

Questa tematica, oltre ad appassionare i “non addetti ai lavori” ha anche appassionato l’ambito scientifico che da moltissimi anni dedica molte ricerche proprio a questa tematica. Tendenzialmente questi studi si sono focalizzati sul delineare le somiglianze tra i due generi piuttosto che le differenze ma, negli ultimi anni le cose sembrano cambiate, dal momento che sono emersi diversi studi che mettono in risalto proprio le differenze.

A questo punto potremmo chiederci: le differenze di genere esistono davvero? Gli uomini e le donne sono davvero diversi tra loro? A questa domanda si può rispondere in modo positivo: le differenze di genere esistono e possono essere spiegate rifacendoci sia alla biologia che al contesto sociale in cui si vive.

Differenze tra uomini e donne a livello cognitivo

Iniziamo concentrandoci sulle differenze tra uomini e donne sul piano cognitivo. Seppur secondo molti può risultare poco corretto affermarlo, diversi studi hanno dimostrato che uomini e donne hanno cervelli diversi e quindi esistono delle differenze a livello cognitivo tra i due sessi.

Ovviamente ciò non fa riferimento alla cognizione e all’intelligenza in generale; in quel caso, infatti, uomini e donne non presentano assolutamente delle differenze, anzi ognuno rappresenta un caso unico nel suo genere. E quindi di che differenze parliamo? Molti studi concordano nell’affermare che le donne sembrano avere risultati migliori nell’ambito linguistico-verbale mentre gli uomini tendono ad avere maggior successo nell’ambito visuo-spaziale e matematico.

A tal proposito facciamo riferimento ad una meta-analisi del 2005 condotta su 286 campioni di dati, da cui è stato dimostrato che, per quanto concerne soltanto l’ambito scientifico, le donne tendono ad avere maggiori capacità in compiti che prevedono le abilità spaziali mentre gli uomini hanno più successo in compiti che includono le abilità della rotazione mentale, della percezione e della visualizzazione dello spazio (Voyer, Voyer, & Bryden, 2005).

Inoltre, tendenzialmente, le donne sembrano avere migliori prestazioni in compiti matematici mentre gli uomini sembrerebbero più forti nel ragionamento matematico, aspetto che sembra essere in linea col fatto che le donne tendenzialmente sono più costanti nello studio e negli apprendimenti. Sembrerebbero esistere delle differenze anche per quanto riguarda gli stili cognitivi assunti da uomini e donne.

La ricerca ha dimostrato che tendenzialmente gli uomini avrebbero una maggiore capacità a staccarsi dagli elementi pregnanti e “pratici” del campo percettivo e cognitivo mentre le donne avrebbero una maggiore tendenza a legarsi e a rimanere ancorate agli aspetti costituivi del campo (Witkin e Goodenough, 1981; Fogliani et al., 1984).

Differenze tra uomini e donne sul piano emotivo

E a livello emotivo esistono differenze tra uomini e donne? Su questa tematica circolano davvero tantissimi stereotipi e falsi miti. Il più diffuso è che le donne sono più empatiche e supportive, mentre gli uomini più distaccati e chiusi.

Come vivono ed esprimono le emozioni le donne

Questo stereotipo ha un suo fondamento in quanto, soprattutto fino a qualche anno fa, la figura della donna era associata inevitabilmente al ruolo della madre. Inutile dire che ciò ha determinato moltissime idee secondo cui la donna necessariamente ha a che fare con quel ruolo, addirittura anche in assenza di figli.

Nonostante le cose siano cambiate, c’è da dire che dal punto di vista scientifico sono molti gli studi che dimostrano la presenza di una differenza di genere a livello emotivo. Sembrano esistere infatti delle differenze rispetto ad alcune emozioni specifiche che vengono vissute ed espresse in modo totalmente diverso in base al genere.

Uno studio dimostra che le donne sembrano più propense ad esprimere emozioni e di conseguenza sembrano avere una maggiore espressività emotiva. Sembrerebbe inoltre che le donne riescano a parlare con più facilità e con maggior frequenza di emozioni, anche tramite l’utilizzo di vocaboli complessi.

Nello specifico, Baron-Cohen (2003) ha svolto uno studio in cui ha dimostrato che le donne tendono ad assumere più frequentemente un atteggiamento aperto, accogliente e supportivo nei confronti dell’Altro, ponendosi spesso nei suoi panni e quindi risultando più empatiche. Esistono diversi studi in cui le donne stesse si autodefiniscono come empatiche e sensibili ai bisogni dell’Altro.

Come gli uomini vivono ed esprimono le emozioni

Nonostante le donne possano apparire più propense alle emozioni, quando si tratta di rabbia e aggressività la situazione cambia notevolmente. Diversi studi dimostrano infatti che gli uomini hanno un tratto di personalità distintivo: sono più aggressivi delle donne. Gli uomini sembrerebbero infatti essere più propensi all’espressione della rabbia e dell’aggressività mentre le donne appaiono molto più riservate e, in un certo senso, tendono a nascondere queste emozioni, come è dimostrato anche da uno studio condotto all’università della Pennsylvania (Vaccaro, C., 2011).

Probabilmente questo avviene anche a causa di una connotazione socio-culturale che in un certo senso legittima delle cose e dei comportamenti: per gli uomini, ad esempio, sembra essere del tutto normale, anche appagante e degno di nota, mostrarsi aggressivi e poco propensi al dialogo con l’Altro.

Allo stesso modo per le donne sembra essere del tutto inopportuno apparire come aggressive e piene di rabbia perché, tendenzialmente, nella società in cui siamo immersi, si ha l’idea secondo cui le donne che devono essere pacate, tenere ed empatiche. Questo spiega perché poc’anzi parlavamo di biologia, ma anche dell’importanza del contesto culturale in cui viviamo.

Consigli su come interpretare le differenze di genere

Nel momento in cui si parla di differenze o di similitudini, effettivamente vengono alla mente diversi pensieri. Si arrivano a provare diverse emozioni spesso contrastanti tra loro.

Per alcuni pensare alle differenze di genere significa sminuire un sesso a favore dell’altro mentre per altri le differenze sono percepite come legittime e come fonte di ricchezza, piuttosto che di debolezza. A questo punto potremmo chiederci: come bisogna affrontare questa tematica? Qui di seguito qualche consiglio che potrà aiutarvi a leggere i dati appena discussi secondo un’ottica differente.

Essere diversi, non significa essere “migliori”

Secondo uno stereotipo molto diffuso parlare di differenze, o sottolineare quelle esistenti, significa affermare che uno è meglio dell’altro. Per molti anni, infatti, considerare le donne più “emotive” significava etichettarle in modo negativo ed inferiore. Questo in quanto l’emotività veniva contrapposta alla “durezza” e alla forza dell’uomo, considerate caratteristiche positive in una società prettamente patriarcale e maschilista.

Oggi le cose stanno cambiando, grazie anche alla maggiore informazione. Affermare che le donne sono migliori in un ambito, piuttosto che in un altro, o che gli uomini siano più vicini ad alcuni tratti di personalità e meno ad altri, significa vedere i due sessi come complementari tra loro, invece che contrapposti.

I risultati potrebbero non valere per te

Guardare ai risultati di alcune ricerche, alcune volte, può essere deleterio. Ad esempio, pensare che le donne siano meno competenti in ambito matematico o scientifico, solo perché si è evinto da alcuni studi, potrebbe portare alla comparsa di stereotipi e bias cognitivi del tutto disfunzionali.

E’ importante capire, infatti, che i risultati fanno riferimento ad una tendenza ed è riduttivo pensare che sia valida in ogni caso. Quindi se siete donne, dovreste evitare di pensare che siete per forza competenti in ambito linguistico o che emotivamente parlando, siete necessariamente aperte ed empatiche. Al contrario se siete uomini, potete tranquillamente continuare a pensare che siete emotivamente aperti e potete benissimo esprimere e dimostrare le vostre emozioni.

Bisogna infatti evitare che i risultati discussi possano prendere il sopravvento e definire chi siete: voi siete esattamente come siete.

A cura di Davide Algeri, psicologo psicoterapeuta. Riceve su appuntamento nel suo studio di Milano. Mail davide.algeri@gmail.com