Liberarsi dalla depressione con le proprie sole forze non è impossibile, ma bisogna fare i passi giusti. Come ho già spiegato nell’articolo ” Le bugie che la depressione ci racconta“, la depressione è un’abile manipolatrice: ci fa vedere le cose secondo una prospettiva che non corrisponde alla realtà.
La depressione fa soffrire corpo e mente
La depressione interferisce pesantemente con la salute complessiva di chi ne soffre, che vede alterate le funzioni vitali maggiormente connesse con il benessere e la salute psico-fisica. Si perde la fiducia in se stessi e nel futuro, tutto appare grigio e la più piccola difficoltà riesce a mandarci al tappeto.
Eppure la depressione, come molti altri disagi, può essere decifrata anche come un segnale per indurci a modificare alcuni aspetti cruciali della nostra esistenza. Aspetti che hanno coinvolto e plasmato la sfera emotiva ma che non sono più funzionali al nostro benessere psicofisico.
La storia di Maria… per rendere meglio il concetto
Maria conduce una vita felice insieme a Paolo. Dopo 10 anni di convivenza lui decide di lasciarla perchè non più innamorato. All’inizio Maria è rabbiosa, disperata; non accetta la separazione. Per i primi tempi, Maria cercherà delle spiegazioni, farà di tutto per riavere il suo Paolo: non vuole rinunciare a quel sentimento così bello e autentico. A livello inconscio vi è una NON ACCETTAZIONE della realtà. In pratica, per l’inconscio Paolo è ancora presente nella vita di Maria.
Il tempo però inizia a dare nuove sfumature al suo dolore; dopo tanta rabbia e disperazione, subentrano nuove emozioni. Maria si sente sola, sfinita, sopraffatta, sfiduciata verso se stessa e la vita….. insomma, i classici sintomi della depressione. Ed è proprio questa l’evoluzione! Maria, anche se inconsapevolmente, ha fatto un passo importante: ha preso coscienza che quell’amore non c’è più. Maria ha finalmente elaborato la perdita di quell’amore. E da qui, strano a dirsi, inizierà la risalita di Maria verso la vita.
Maria è stata una donna molto depressa ma ora non lo è più. Ora è serena, ha una profonda ferita che porta con sè ma è diventata una donna più forte. Ha individuato il suo malessere e affrontato il suo dolore.
Di storie come quella di Maria ce ne stanno tante; c’è chi è riuscito a combattere la depressione con le proprie forze e chi ha preferito rivolgersi a uno specialista. (E sia chiaro, rivolgersi a uno specialista non è segno di debolezza ma di coraggio, visto i pregiudizi sulla psicoterapia)
La depressione ci connette con il nostro inconscio
Potrà sembrare inverosimile ma la depressione può essere il primo passo verso il cambiamento. Riuscire a vedere il problema con occhi diversi vuol dire già cambiare, poiché questo implica un diverso modo di rapportarsi alla situazione.
La depressione viene a trovarci, contrariamente a quanto si pensa di solito, proprio per allontanarci dalla prigione esistenziale nella quale abbiamo costretto il nostro campo di azione. La tristezza ci costringe a fermarci e a guardarci dentro per riagganciare il filo che ci lega alla nostra unicità.
Come ho già accennato, non è facile uscire dalla depressione ma con il giusto approccio, essa stessa può rivelarsi l’arma per combatterla….La depressione ti fa sentire che non vali…..pensi sia vero? Di sicuro sarai orgoglioso/a di tante cose, devi solo scavare dentro di te con obiettività
- La depressione tende a farti sentire un fallito/a….lo sei davvero? Di cose interessanti e valide ne avrai fatte senz’altro; forse hai la memoria corta.
- La depressione ti porta a non voler fare più vita sociale….è quello che vuoi? Forse hai dimenticato come ti piaceva stare con gli amici o fare quelle attività di svago che ti rilassavano tanto
- La depressione vuole farti credere che sei solo/a…lo sei davvero? Magari intorno a te ci sono i tuoi cari o i tuoi migliori amici a sostenerti. Apri bene gli occhi.
- La depressione vuole farti credere che l’amore fa soffrire….davvero non hai voglia di innamorarti ancora? Il tuo partner ti ha fatto soffrire ma non ti ha reso immune all’amore
Come aiutare chi soffre di depressione
Accettare che la depressione è una malattia come tante altre, anche se con sintomi non visibili ed in alcuni casi difficili da comprendere, rappresenta quindi il primo vero aiuto per chi ne soffre e l’unico che lo legittimerà come persona sofferente e non debole o dal pessimo carattere.
Come reagire alla depressione
Cosa possiamo fare una volta che la depressione si è impossessata di noi? Non opporsi, non cercare facili e illusorie soluzioni chimiche (gli psicofarmaci), e lasciare che il dolore faccia il suo lavoro.
La depressione spazza via le inibizioni mentali che condizionano la nostra vita: “approfittiamo” di questo malessere per liberarci una volta per tutte delle opinioni altrui, dei giudizi inutili, degli attaccamenti superficiali, dei progetti e delle ambizioni che non ci appartengono. E ricominciare a vivere.
1. Intanto esiste l’oggi
Cogli l’attimo, non allontanarti dal flusso della vita. Resetta chi ti ha fatto del male e riprendi in mano le redini del tuo destino. La vita è troppo preziosa per sprecarla; tic tac, tic tac…il tempo scorre e di vita ne abbiamo una sola. Allora, alzati e agisci. Aumentando i livelli di attività e partecipando a esperienze piacevoli è possibile ridurre i sintomi depressivi.
2. Riempi il tuo tempo
Fai una lista di attività o cose che dovresti completare e una lista di attività che trovavi piacevoli; assicurati di annotare il maggior numero di attività, elencando anche quelle che sono solo marginalmente piacevole. Per esempio: passeggiare, cucinare, leggere un libro, portare il cane a spasso, andare in bici, vedere una fiction….
3. Allontana i pensieri negativi
Allontanare i pensieri negativi non è cosi facile come può sembrare. Questo infatti è un campo in cui spesso le persone hanno bisogno di un assistenza psicologica. In ogni caso, possiamo fare qualcosa per ridurre il pensiero negativo.
Focalizza la mente esclusivamente su immagini ed eventi piacevoli. Riesci a ricordare un evento o una situazione che ti ha reso felice? Non devi fare altro che riassaporare quelle stesse sensazioni: gli occhi che brillavano, il senso di potenza, un’ondata di energia. Imprimi più volte al giorno quei precisi momenti; a poco a poco, allenerai il tuo inconscio alla propositività.
La depressione indica che in te, da qualche parte, c’è rabbia in uno stato negativo. La depressione è lo stato negativo della rabbia; il termine stesso è eloquente: dice che c’è qualcosa di compresso, è questo il significato di depresso. Stai comprimendo qualcosa dentro di te e, quando la rabbia è troppo repressa, diventa tristezza: la tristezza è un modo negativo di essere arrabbiati. (Osho)
4. Fai esercizio fisico
E’ vero, la depressione fa sentire stanchi, affaticati, inutili… e uscirne richiede molto sforzo. L’attività fisica potrebbe essere quello sforzo di cui stiamo parlando: l’esercizio fisico aumenta -temporaneamente- il benessere psicofisico.
Nelle persone affette da depressione si possono avere anche effetti benefici a lungo termine. Non c’è bisogno di partecipare a delle maratone per fare esercizio fisico… basta passeggiare o ancora meglio andare in palestra per fare attività di gruppo: il contatto con altre persone può esserti molto di aiuto
5. Prenditi cura del tuo corpo
Non trascurare l’igiene personale e tanto meno le cure del corpo. Mangiare sano e regolarizzare le ore di sonno-veglia sono due colonne portanti per la salute mentale di ogni individuo.
6. Rendi logico ogni tuo pensiero
Quando si vuole uscire dalla depressione, una buona parte del lavoro è mentale. Prova a fare un cambio di rotta dei tuoi pensieri negativi. Per ogni pensiero negativo cerca di sviluppare un pensiero alternativo.
Se proprio non riesci ad abbracciare un pensiero alternativo-positivo, affidati alla logica. La logica può essere un valido trattamento della depressione. “Sono la persona più inutile del pianeta”. Davvero? Quali sono le prove a sostegno di questa tesi? “Tutto è inutile”. Wow. Hai davvero provato tutto?
7. Non esitare l’aiuto di un professionista
Risollevarsi dalla depressione può essere dura, ma con l’aiuto di uno specialista diventa più semplice. Grazie ad un percorso psicoterapeutico potrai comprendere i modelli di pensiero e le abitudini che originano il tuo malessere avrai inoltre modo di esprimere a parole il tuo dolore morale senza sentirti giudicato/a . Il semplice fatto di beneficiare di un ascolto benevolo e neutrale (fuori dalla cerchia familiare o con gli amici) è già benefico.
SEI PRONTO A CHIUDERE CON IL PASSATO?
Quando si innescano i pensieri negativi, inevitabilmente cerchi ancora di connetterti con il passato, come se prima di ricominciare tu debba aggiustare per forza ciò che è successo. No, il passato è passato, non si aggiusta, bisogna chiuderlo! Quando si chiude con il passato, l’inconscio si proietta al presente; i pensieri disfunzionali non hanno più modo di esistere.
E senza che te ne accorgi si innesca un meccanismo che ti porta a vedere la realtà con una diversa prospettiva, quella vera. Inizierai a stupirti per le cose di ogni giorno e a provare piacere per tutto ciò che di nuovo la vita ti offre.
Piano piano in te emergerà una nuova voglia di vivere e imparerai a dire no a tutte quelle situazioni che non ti permettono di avanzare. Pronto/a a tuffarti nel presente? Credici, e offriti la possibilità di goderti la vita. Te lo meriti!
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Se ti piace quello che scrivo, seguimi sul mio profilo Instagram: @anamaria.sepe.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor
Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*