Esiste uno stretto legame tra lo stress emotivo e diverse patologie: la Psiconeuroimmunologia

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Il sistema immunitario è un complesso sistema biologico presente in tutti gli organismi viventi, compresi gli esseri umani. È responsabile della difesa dell’organismo dagli agenti patogeni, come batteri, virus, funghi, parassiti e sostanze estranee che possono causare malattie. Il sistema immunitario svolge diverse funzioni essenziali per mantenere la salute dell’organismo. Queste includono:

Riconoscimento

Il sistema immunitario è in grado di riconoscere le sostanze estranee e gli agenti patogeni che possono essere dannosi per l’organismo. Utilizza meccanismi per identificare le molecole presenti sulla superficie degli agenti patogeni o le caratteristiche delle sostanze estranee.

Risposta immune

Una volta riconosciuti gli agenti patogeni o le sostanze estranee, il sistema immunitario attiva una risposta immune per neutralizzarli ed eliminarli. Questa risposta coinvolge una serie di processi, tra cui l’attivazione delle cellule del sistema immunitario e la produzione di molecole di segnalazione chiamate citochine.

Difesa cellulare

Il sistema immunitario dispone di diverse cellule specializzate che svolgono un ruolo chiave nella difesa dell’organismo. Queste includono i fagociti, che inglobano e distruggono gli agenti patogeni, e i linfociti, come i linfociti T e i linfociti B, che sono responsabili di riconoscere specificamente gli agenti patogeni e di coordinare una risposta immune mirata.

Memoria immunitaria

Dopo aver incontrato un agente patogeno specifico, il sistema immunitario è in grado di “ricordare” il patogeno e di rispondere in modo più rapido ed efficiente in caso di una reinfezione. Questa memoria immunitaria è alla base dell’efficacia dei vaccini, che insegnano al sistema immunitario a riconoscere e combattere specifici agenti patogeni.

Il sistema immunitario è costituito da diversi componenti, tra cui:

  1. Barriere fisiche: la pelle e le mucose del corpo fungono da prime linee di difesa contro gli agenti patogeni. La pelle crea una barriera fisica che impedisce l’ingresso degli agenti patogeni nell’organismo, mentre le mucose, come quelle presenti nelle vie respiratorie e nell’apparato digerente, producono muco che intrappola gli agenti patogeni.
  2. Sistema immunitario innato: è la prima risposta del corpo all’invasione di agenti patogeni. Comprende cellule specializzate come i fagociti, che inglobano e distruggono gli agenti patogeni, e i natural killer (NK) che distruggono le cellule infettate o tumorali.
  3. Sistema immunitario adattativo: è una risposta più specifica e mirata che si sviluppa in seguito all’esposizione a specifici agenti patogeni. Comprende i linfociti T e i linfociti B. I linfociti T sono responsabili del riconoscimento e della distruzione delle cellule infettate da agenti patogeni, mentre i linfociti B producono anticorpi che riconoscono e neutralizzano gli agenti patogeni.
  4. Cellule presentanti l’antigene: queste cellule sono responsabili di presentare i frammenti degli agenti patogeni alle cellule del sistema immunitario adattativo (linfociti T e B), stimolando una risposta immunitaria specifica.

Stato emotivo e Sistema Immunitario: la Psiconeuroimmunologia

La psiconeuroimmunologia (PNI) è un campo interdisciplinare che studia le interazioni complesse tra il sistema nervoso, il sistema immunitario e il sistema endocrino, e come queste interazioni influenzano la salute e la malattia. Questo campo di ricerca si basa sull’idea che non possiamo considerare i sistemi biologici come entità separate, ma piuttosto come un sistema integrato che lavora insieme per mantenere l’omeostasi.

La PNI ha origine dalla consapevolezza che esistono forti connessioni tra il cervello, il sistema immunitario e il sistema endocrino. Ad esempio, abbiamo tutti sperimentato come lo stress psicologico possa influenzare il nostro sistema immunitario. Quando siamo stressati, potremmo essere più inclini a contrarre un raffreddore o un’infezione, il che indica che c’è una connessione tra la mente e il corpo.

La PNI esplora le vie di comunicazione tra questi sistemi. Il cervello invia segnali al sistema endocrino attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che a sua volta rilascia ormoni come il cortisolo, noto come ormone dello stress. Il sistema immunitario può anche rilevare segnali del sistema nervoso e del sistema endocrino, e viceversa. Ciò avviene attraverso una rete complessa di neurotrasmettitori, citochine, ormoni e recettori.

Le ricerche nel campo della PNI si concentrano su come lo stress, le emozioni, i fattori psicologici e sociali possono influenzare la risposta immunitaria. Ad esempio, è stato dimostrato che lo stress cronico può sopprimere il sistema immunitario, rendendo una persona più suscettibile alle malattie. Al contrario, emozioni positive e supporto sociale possono migliorare la risposta immunitaria e promuovere la salute.

La PNI ha anche evidenziato come i processi infiammatori nel corpo possano influenzare la salute mentale. L’infiammazione è un meccanismo di difesa naturale del corpo, ma quando diventa cronica può contribuire allo sviluppo di disturbi mentali come la depressione e l’ansia. Allo stesso tempo, l’umore e le emozioni possono influenzare i processi infiammatori nel corpo.

Questo campo di ricerca ha importanti implicazioni per la pratica clinica e la promozione della salute. La consapevolezza della connessione tra mente e corpo può aiutare i professionisti sanitari a sviluppare approcci più integrati nel trattamento delle malattie. Ad esempio, l’approccio olistico alla salute considera i fattori psicologici, sociali ed emotivi insieme ai fattori biologici nella diagnosi e nel trattamento delle malattie.

La PNI ha anche aperto nuove strade per lo sviluppo di terapie complementari e integrative. Ad esempio, la meditazione, lo yoga e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili nel ridurre lo stress e migliorare la risposta immunitaria. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che l’uso di probiotici può influenzare positivamente la salute mentale, poiché il microbiota intestinale può comunicare con il cervello attraverso l’asse intestino-cervello.

Tuttavia, la PNI è ancora un campo relativamente giovane e molte delle sue scoperte sono ancora oggetto di ricerca e dibattito. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno le complesse interazioni tra mente e corpo e per sviluppare approcci efficaci nella prevenzione e nel trattamento delle malattie.

In conclusione, la psiconeuroimmunologia è un campo di ricerca che esplora le interazioni tra il sistema nervoso, il sistema immunitario e il sistema endocrino. Questo campo ha evidenziato come lo stress, le emozioni e i fattori psicologici possano influenzare la risposta immunitaria e la salute generale. La consapevolezza di questa connessione ha implicazioni importanti per la pratica clinica e può aiutare a sviluppare approcci più integrati per la promozione della salute e il trattamento delle malattie.

Cosa danneggia il sistema immunitario

Alcune condizioni e comportamenti possono danneggiare il sistema immunitario, compromettendone l’efficacia nella lotta contro le malattie. Ecco alcuni dei principali fattori che possono danneggiare il sistema immunitario:

1. Stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente il sistema immunitario. L’esposizione prolungata allo stress può causare un aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che può sopprimere la risposta immunitaria.

2. Dieta poco salutare: Una dieta povera di nutrienti essenziali, come vitamine, minerali e antiossidanti, può indebolire il sistema immunitario. Il consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e cibi altamente processati può contribuire all’infiammazione nel corpo e ridurre la capacità di combattere le infezioni.

3. Cattive abitudini alimentari: L’eccessivo consumo di alcol può compromettere il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle infezioni. Anche il fumo di sigaretta danneggia il sistema immunitario e aumenta il rischio di malattie polmonari e infezioni respiratorie.

4. Sonno insufficiente: La mancanza di sonno adeguato può avere un impatto negativo sul sistema immunitario. Il sonno è importante per il ripristino e la riparazione del corpo, compreso il sistema immunitario. La privazione cronica del sonno può aumentare il rischio di malattie.

5. Inattività fisica: Uno stile di vita sedentario può indebolire il sistema immunitario. L’esercizio regolare può migliorare la circolazione sanguigna, ridurre lo stress e contribuire a un sistema immunitario sano.

6. Obesità: L’obesità è associata a un’infiammazione cronica nel corpo, che può danneggiare il sistema immunitario. Inoltre, l’obesità può influenzare negativamente la risposta immunitaria a infezioni e malattie.

7. Esposizione a sostanze tossiche: L’esposizione a sostanze chimiche tossiche presenti nell’ambiente, come l’inquinamento atmosferico, i pesticidi e i prodotti chimici industriali, può danneggiare il sistema immunitario e aumentare il rischio di malattie.

8. Malattie croniche: Alcune malattie croniche, come il diabete, le malattie autoimmuni e l’HIV/AIDS, possono indebolire il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle infezioni.

È importante sottolineare che il sistema immunitario è un sistema complesso e l’interazione di vari fattori può influenzarne la funzione. Mantenere uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, gestione dello stress, sonno sufficiente e riduzione dell’esposizione a sostanze nocive, può contribuire a sostenere un sistema