Faccio sempre gli stessi errori: perchè?

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
fare gli stessi errori
Il più grande errore che si può fare nella vita è quello di avere sempre paura di farne uno. (Elbert Hubbard)

Ma perché capitano tutti a me? Eppure è una prerogativa di tanta gente perseverare nello stesso errore sia in amore che nella vita sociale.  Si finisce sempre per fare la (stessa) cosa sbagliata: innamorarsi di quello che ci fa soffrire, incontrare il tipo egoista che pensa solo a se stesso, trovare solo quelli impegnati, fare amicizie sbagliate, farmi fregare a lavoro….fenomeno che Freud chiamò “coazione a ripetere”.

Si tratta di persone che hanno la tendenza a ritrovarsi in situazioni “già vissute”, della propensione a scegliere sempre persone “sbagliate” e, più in generale, della predisposizione a commettere di frequente gli stessi errori.

E se il problema fossimo noi? O meglio se l’errore non fosse altro che la ripetizione di un meccanismo sbagliato di cui non siamo consapevoli?

Uno dei problemi maggiori nasce quando la parte logica e quella emotiva vogliono cose diverse. La logica mi porta alla razionalità, la mia emotività invece cerca quelle tensioni che mi vengono soltanto da chi mi fa stare sul filo, non mi dà sicurezze, mi fa stare male.

Il punto è invece cercare di allineare la nostra parte razionale a quella emotiva. È ovviamente un processo graduale che parte da uno sforzo nel riconoscere le emozioni che “ci fanno male” e nel controllarle».

Per evitare di commettere sempre gli stessi errori, è importante alimentare la nostra emotività con emozioni positive. Se la nostra emotività è affamata dovremo cercare di soddisfarla con emozioni positive, che ci fanno stare bene.

Se rimaniamo in preda invece alla parte emozionale questa, non avendo alcun senso di bene o male, si alimenterà di ciò che le piace di più, ovvero le emozioni più deleterie. Insomma è un po’ come con il cibo: dobbiamo imparare ad apprezzare i cibi sani e non è detto che sia il gusto a rimetterci.

“A scuola impariamo che gli errori sono cattivi, e siamo puniti se li facciamo. Eppure, se si guarda al modo in cui gli esseri umani sono progettati per imparare, impariamo solo da errori. Impariamo a camminare cadendo. Se non siamo mai caduti a faccia in giù, non saremo mai in piedi”. (Robert T. Kiyosaki)

Il fattore tempo è fondamentale

Identificare le emozioni che ci fanno male e sostituirle con altre, comprendere la causa dei nostri errori a ripetizione non è una cosa che si può fare in un attimo. Se si è abituati a “emozioni forti”, ma allo stesso tempo distruttive o negative, non si può passare di colpo a qualcosa di più soft, ma quello che è importante è identificare il meccanismo e cercare di scardinarlo

Analizza le storie della tua vita

Passare in rassegna i propri amori, le proprie esperienze di vita, guardare le proprie storie con un occhio “oggettivo” è importante proprio perché questo ci permette di mettere in evidenza la presenza di schemi di comportamento che, ripetendosi, ci mettono nelle condizioni di commettere sempre gli sessi errori: è importante cercare di capire cosa ci attrae e perché, quali bisogni vogliamo soddisfare e cosa cerchiamo negli altri.

Concediti il lusso di vivere le emozioni

Risolvere gli errori richiede pazienza e un lungo lavoro di analisi di se stessi. Concediti il lusso di vivere le emozioni fino in fondo, non avendo timore di quello che provi. Soltanto così è possibile eventualmente far emergere i bisogni più profondi della nostra parte emotiva e cercare di “correggerli” con ciò che ci fa bene

Errori in amore

Un errore frequente che è alla base di numerosi naufragi amorosi, soprattutto in relazioni di lunga data, è la tendenza a mettere in luce nel rapporto la parte meno affascinante di sé. Si tende a scaricare sull’altro tutti i propri problemi, si dimentica l’importanza di continuare nel gioco di seduzione che gratifica entrambi e si finisce per essere semplicemente lagnosi.

Contro questo errore l’unica soluzione è cercare di concedersi piccoli momenti per sé, innocenti trasgressioni che ci consentono di non vederci sempre sotto la stessa luce. Niente a che vedere con il tradimento ovviamente, ma la rottura di abitudini consolidate nel modo in cui noi vediamo noi stessi e ci mostriamo agli altri.

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