Fedeltà: realtà di coppia o illusione?

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Psicologa Psicoterapeuta, specializzata in terapia Familiare Sistemica Relazionale. Autrice di libri.

Solo colui che ha fede in se stesso è in grado di essere fedele agli altri, lui solo può avere la certezza di essere per loro, in un tempo futuro, com’è oggi e che, di conseguenza, sentirà e agirà come ora sente e agisce.” – Erich Fromm

Che significato ha oggi la fedeltà?

Negli anni il valore e il senso dato alla fedeltà sono cambiati, così come sono cambiati l’approccio sessuale e la differenza tra i sessi.

Indipendentemente dall’espressione che gli si vuole dare all’interno della società, alcuni bisogni come quello di sicurezza, restano innati, mentre altri sono acquisiti. La fedeltà rientra tra questi ultimi? Può essere considerata un costrutto sociale o essere una scelta, libera o obbligata, per non perdere una stabilità e una sicurezza acquisita con il rapporto di coppia?

Difficile riuscire a risalire alla vera motivazione quando l’influenza sociale è tale da non mettere in discussione le proprie scelte. È più importante chiedersi cosa stia succedendo quando vi è il desiderio di essere infedeli.

Pensare che la fedeltà sia un assunto imprescindibile spesso nega le dinamiche all’interno di un rapporto. Se si smette di ascoltare i bisogni reciproci, se non ci si sente liberi di esprimersi, se si dà per scontata la presenza dell’altro, si sta già tradendo. Si tradiscono i propri sentimenti e l’essenza della coppia, che non dovrebbe essere un vincolo soffocante.

In questi casi il tradimento, (quello riconosciuto come tale ) diventa la manifestazione di qualcosa che manca o che è stato bloccato all’interno della coppia. Per quanto doloroso sia il passaggio se si riesce a coglierne il significato, quando c’è la volontà di entrambi, potrebbe essere un’occasione per ritrovare un nuovo modo di stare insieme.

I problemi e le difficoltà nascoste vengono portate alla luce, si dà voce a ciò che non si riusciva a dire in altro modo. Diversi autori hanno scritto riguardo al significato da attribuire al tradimento all’interno della coppia, interpretandolo come una decisione presa inconsciamente da entrambi, dove uno dei due si assume la responsabilità di cercare un cambiamento, mettendo in discussione i vecchi meccanismi che portavano all’insoddisfazione.

Come proteggere la fedeltà

In realtà ciò che bisogna preservare è la coppia, non l’immagine che si vuole mantenere di solidità e indissolubilità. Spesso il bisogno di non sentirsi soli porta gli individui ad adeguarsi alle situazioni per essere parte di qualcosa che fornisca un’identità più accettata e condivisa.

Questo però potrebbe portare a non riconoscere la propria individualità e, di conseguenza nella formazione della coppia, a non trovare una relazione autentica. L’altro diventa più un alleato per affrontare situazioni esterne che da soli si teme di non riuscire a sostenere. In questi casi il rapporto diventa vincolante.

Entrambi i componenti della coppia però hanno singole esigenze di accettazione e di libertà che non devono essere represse dallo stare insieme. Un legame per essere forte deve basarsi sulla possibilità di potersi esprimere e di trovare soddisfazione fuori e dentro la relazione. Non limitarsi in un rapporto che inibisce i rispettivi bisogni, né adagiarsi in una mancanza di attenzioni per sé e per l’altro.

Trovare un equilibrio in tutto questo non è semplice, per questo è necessario potersi esprimere liberamente, per aver modo di stabilire confini flessibili, che mantengano la promessa di fedeltà, ma soprattutto il piacere nello stare insieme.

“La caratteristica maggiore della coppia funzionante è la scelta. Scelta che passa sempre per il piacere e la crescita e non per la rinuncia o il sacrificio. La soddisfazione è il rapporto tra ciò che si chiede e ciò che si ottiene, è il rapporto tra ciò che si dà e ciò che si riceve. Tutta la patologia della coppia nasce da un conflitto tra le esigenze dell’individuo e quelle della coppia.”

– Maria Grazia Cancrini, Lieta Harrison

L’equilibrio tra dipendenza e autonomia consente alla coppia di trovare una migliore espressione dei propri bisogni e di rendere la relazione soddisfacente per entrambi, senza aver bisogno di cercare soluzioni esterne. Solo preservare la propria individualità permette di unirsi in una relazione sana e duratura.

Lucia Cavallo, Psicoterapeuta 
specializzata in terapia Familiare Sistemica Relazionale
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