Frasi tipiche del partner che ha smesso di amarti

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Nel profondo del nostro cuore sappiamo sempre quando un rapporto sta per concludersi, solo che spesso preferiamo ignorarlo. Una delle ragioni per cui ignoriamo la verità è che porre fine a una relazione è terribilmente doloroso: preferiamo di gran lunga seppellire la testa sotto la sabbia e cercare il più possibile di non far caso a quei problemi che potrebbero, a lungo andare, degenerare pur di evitare la sofferenza che sappiamo per certo ci sta aspettando. Di conseguenza permettiamo che nei rapporti si verifichino episodi spiacevoli, penosi e persino intollerabili, senza sapere se sono prove che dobbiamo sopportare e superare o sintomi di una relazione che sarebbe meglio finisse.

Frasi tipiche del partner che ha smesso di amarti

A volte siamo talmente insicuri o spaventati all’idea di perdere una persona che perdiamo di vista la razionalità. Se ci fermiamo a riflettere con attenzione e a valutare i pro e i contro, potremmo renderci conto che chiudere una relazione con una persona con la quale non riusciamo più a essere noi stessi possa essere una vera e propria liberazione. Vediamo insieme alcune frasi tipiche che potrebbero indicarci che il nostro partner ha smesso di amarci.

1. “Sei proprio una/o… e lasciarsi andare agli insulti

Le discussioni sono parte di qualsiasi rapporto di coppia. A chi non è mai capitato di avere qualche incomprensione? In una relazione, se il confronto viene fatto nel modo giusto, può essere costruttivo per conoscersi meglio e utile per rafforzare il legame. A volte, però, quando gli scambi di opinione diventano vere e proprie liti, e queste si fanno troppo frequenti e aggressive, è opportuno analizzare bene la situazione.

È vero, spesso siamo stressati per la scuola o per altre questioni, ma per alcune coppie litigare diventa quasi uno sfogo irrinunciabile. A volte si cercano addirittura i pretesti più insignificanti, senza rendersi conto che, in realtà, si sta scaricando sull’altra persona il proprio cattivo umore, e che così facendo si può ferire chi si ha accanto.

In effetti, uno dei principali segnali che rivela quando la relazione è in pericolo, è quando questa si trasforma in un vero e proprio campo di battaglia. Se questa descrizione corrisponde a verità, l’unica esperienza che si sta condividendo con il partner è quella conflittuale. A poco a poco il rapporto può logorarsi e, addirittura, arrivare a punte di aggressività che possono sfociare in violenza verbale e, nel peggiore dei casi, anche fisica.

Se litigare in sé può essere un atto positivo all’interno di una relazione sana, i battibecchi ripetuti e inutili più spesso indicano che invece l’amore sta finendo. In un rapporto che funziona infatti, anche se si verificano occasioni di conflitto, si finisce comunque con il ricavarne frutti, ne scaturiscono informazioni utili ad entrambi i partner per conoscersi meglio, per sentirsi vicini e per saper gestire la relazione in modo più proficuo. Quando i litigi, invece, rappresentano il sintomo della fine di una storia, essi sono sostanzialmente la milionesima replica della stessa scena di un film trito e ritrito: anziché sentirsi più vicini, i partner diventano via via due estranei alle prese con una situazione disperata.

2. “Siamo troppo diversi!”

Quando due persone si innamorano, inevitabilmente uniscono la loro vita ma anche la loro storia personale. Questo vuol dire entrare in contatto con la diversità altrui e se inizialmente, gli opposti si attraggono, col tempo alcune divergenze potrebbero diventare voragini insormontabili e dar vita a quella che si chiama ‘incompatibilità di coppia’.

L’incompatibilità in una coppia si manifesta in tantissimi atteggiamenti, primo fra tutti la distanza emotiva e poi il malcontento dell’uno verso l’altro. Il problema non risiede nel presente, ma senza dubbio nel passato di ciascuno, nella visione diversa nella vita e anche nelle piccole abitudini quotidiane che nella maggior parte dei casi possono originare litigi dalle dimensioni colossali. Quando in una coppia domina l’incompatibilità e i due partner passano le loro giornate tra discussioni, accuse e delusioni, vi sono pochissime possibilità di ripristinare uno stato di serenità nella relazione.

3. “Ho da fare!”, “Non ho tempo!”

La vita di una coppia è caratterizzata da una scelta quotidiana, quella di stare insieme, di condividere obiettivi importanti ma soprattutto di essere complice dell’altro, di essere vicino all’altro con il cuore e con la mente e non soltanto materialmente.

Quando tra due partner si evidenzia distanza emotiva, è un chiaro segnale di crisi del rapporto. Per distanza emotiva si intendono tutti quei comportamenti che mancano, come l’intimità che viene meno, l’interessa alla vita dell’altro, e il palesare ogni giorno la gratitudine di avere accanto la persona amata. Quando non ci si preoccupa più di ciò che l’altro pensa, prova o desidera, si ha distanza emotiva dal partner e soprattutto quando non si hanno più aspettative nei confronti dell’altro e della vita in comune è un chiaro segno che la relazione sta vivendo una forte crisi.

4. “Uffa, non mi va. Mi annoio”

Annoiarsi in amore è un un’insidia sempre in agguato.. Sarà capitato a chiunque di provare, prima o poi, un sentimento di noia all’interno della propria relazione di coppia. La noia fa parte delle nostre emozioni e come tale è normale sperimentarla anche all’interno del proprio rapporto. La noia si può definire come uno stato privo di interessi o motivazioni.

Il sentimento della noia, infatti, spesso è un qualcosa di passeggero, collegato a momenti in cui la quotidianità diventa troppo ripetitiva e poco stimolate. Fasi di questo tipo sono sane e non vanno evitate a tutti i costi. Tuttavia, annoiarsi in maniera prolungata all’interno di un rapporto può essere, infatti, indice che si è smesso di divertirsi insieme, che non si condividono più sogni e desideri e, dunque, ci si sente molto soli.

Sebbene sia inevitabile che la passione iniziale e il desiderio estremo di stare insieme passino con il tempo, quando a queste emozioni si sostituiscono costantemente noia, chiusura relazionale e insoddisfazione è possibile che qualcosa nel rapporto non stia funzionando. Se il rapporto non si evolve nel tempo, infatti, entrambi i partner possono rintracciare con sempre più fatica le motivazioni che li hanno portati a stare insieme. Per evitare che il rapporto si impantani in uno stato di noia continua, è importante, dunque, inserire una progettualità nel rapporto che possa riattivare energicamente entrambi.

I progetti possono essere più o meno complessi, come, ad esempio, cambiare l’arredamento della casa per renderla più confortevole e adatta alle nuove esigenze, impegnarsi in un hobby che preveda la partecipazione di entrambi, scoprire nuovi luoghi, conoscere persone nuove…

Dimenticare un amore finito: come si fa?

Un amore finito non si dimentica. Si ripone nel cassetto della mente, proprio come un capo che abbiamo amato ma non ci calza più e viene messo in soffitta. In amore, così come in tanti altri ambiti della vita, non esistono regole, ma ciascuno trova la propria via (d’uscita). I motivi per cui una relazione finisce sono tanti, troppi, per approfondirli tutti insieme: tradimenti, mancata sincerità, noia, abitudine, paura di soffrire, o semplicemente la fine del sentimento. Non c’è un unico modo giusto o sbagliato di reagire a un amore non corrisposto.

E rimettere insieme i pezzi di un cuore infranto non è mai facile: solo il tempo, accompagnato da una buona dose di lavoro su se stessi, può aiutare. Ma l’imprevedibilità delle relazioni ci dimostra che non abbiamo il controllo su tutto, men che meno sugli altri, e a volte, può ferire molto di più rimanere all’interno di una relazione tossica, piuttosto che lasciarla andare.

Non abituarti alle briciole!

Non adattarti a un amore non corrisposto, con l’idea che non possa esserci dell’altro, perché tu puoi avere molto di più. Ma dipende soprattutto da te, dalle tue scelte, dalle tue azioni, e da quanto credi di meritare. Se ancora stai leggendo questo articolo, forse hai davvero voglia di rinegoziare le tue scelte di vita. Eh sì, perché la vita è una scelta e la scelta non si riferisce a sentire dolore oppure no. Riguarda se vivere o non vivere una vita significativa e di valore. Riguarda il recuperare l’integrità, il sentirci degni, il bisogno di riappropriarci delle parti di noi che sono rimaste sotto le macerie di giudizi, confronti, svilimenti, negazioni, imposizioni. E quindi, cosa hai da perdere?

Perché, udite udite, anche se si è incappati, finora, solo in amori sbagliati, il passato non pregiudica il presente e nemmeno il futuro. Gli schemi, i paradigmi, i copioni si possono modificare, cambiare, trasformare. Senza farsi male, per farsi bene. Si può crescere, si può imparare ad amare e a essere amati. Un «non merito amore, sono destinato a rimanere solo» (dopo l’ennesima delusione), può trasformarsi in «merito chi mi rispetta». In fondo non è affatto facile mettersi in gioco e sforzarsi di capire cosa ci porta a cadere sempre in mani sbagliate richiede molto coraggio. Già che ti stai cimentando in questa impresa, è ammirevole.

Pianteresti mai un seme dove non cresce nulla?

Probabilmente no. Sceglieresti un terreno che possa accogliere e nutrire quel seme. E allora perché non fai lo stesso per la tua mente, il tuo corpo, le tue relazioni e i tuoi sogni? Nel mio secondo libro «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce» (edito Rizzoli) ti spiego come prenderti cura di te e disinnescare le dinamiche relazionali più scomode, sia in coppia che in famiglia.  È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Perché come ho scritto nell’introduzione al mio libro: “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Se hai voglia di costruire relazioni sane e appaganti, se hai voglia di scoprire le immensità che ti porti dentro e imparare a esprimere pienamente chi sei, senza timori e insicurezze, è il libro giusto per te. Il libro puoi acquistarlo in libreria o a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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