Frasi tipiche delle persone insicure

| |

Author Details
Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

L’insicurezza influenza la tua vita più di quanto tu possa immaginare, lo fa ogni qual volta ti senti indeciso su cosa fare, lo fa tutte le volte che rimandi i tuoi progetti e, ancora di più, è complice di tutte le volte che pianifichi un riscatto e ti riprometti di non cascarci più ma poi, ti ritrovi esattamente nella stessa situazione di partenza! Avrai capito che la scarsa sicurezza è complice di ogni dieta fallita, di ogni traguardo mancato e anche di tutti quei «sì» pronunciati, quando in realtà volevi dire «no». Dalle situazioni può semplici, tipo il salumiere che ti chiede «ne ho fatto 200 gr. va bene lo stesso?», quando tu avevi chiesto solo un etto! Alle situazioni più scomode, quando per dare un passaggio e non deludere il tuo collega di lavoro, fai il giro lungo con l’auto!

Non è mancanza di carattere

Insomma, molti dei vissuti che associ a una tua presunta “indole innata“, sono in realtà da attribuire a una carenza di autostima. La verità è che di innato, nella nostra personalità, c’è ben poco. La nostra personalità è la sintesi delle esperienze che abbiamo vissuto dall’infanzia a oggi e diciamocelo, non sempre queste esperienze sono incoraggianti. A scuola, non tutti hanno avuto la fortuna di avere insegnanti o compagni di classe accoglienti e pronti a tendere la mano, così come ancora prima, nelle mura domestiche, non tutti hanno avuto la fortuna di venire su in una famiglia supportiva.

Frasi tipiche di chi ha una bassa autostima

La cosa buffa dell’autostima è che molti pensano di averla solo perché si reputano capaci di fare qualcosa… Possiamo riconoscerci delle abilità specifiche, ma non per questo essere dotati di una buona autostima. Se nei tuoi discorsi emergono spesso queste frasi, allora è il caso che tu ti ferma a prenderti cura del valore che hai di te stesso.

«Mi dai un consiglio?»

Una frase completamente innocente. Anzi, è buon segno chiedere opinioni e consigli, ci dà modo di analizzare le cose da più punti di vista. Il problema, emerge quando i “consigli” e le “opinioni” altrui divengono l’unico metro che hai per fare scelte.

«Mi sta meglio questa maglia o l’altra?», «dovrei fare questo, o quello?», «glielo dico, oppure no?»… Prendere decisioni può essere difficile ma nei casi di bassa autostima, farlo in piena autonomia diviene un’impresa ardua. Anche la scelta del menu del giorno può diventare motivo di attente analisi: cosa andrà meglio?. La bassa autostima, infatti, è alla base dell’indecisione patologica. Come invertire la rotta? Inizia a prendere decisioni da solo. Parti dalle cose più banali come può essere il pantalone da indossare in una data circostanza o la foto da caricare come immagine del profilo.. Poi, man mano, inizia a fidarti di te stesso anche per questioni di maggiore rilevanza.

«Non ce la farò mai»

Se la frase precedente, per essere considerata un indicatore di bassa autostima ha bisogno di essere contestualizzata, la frase «non ce la farò mai» non lascia spazio a dubbi. È esplicita di una persona che semplicemente ha smesso di credere in se stessa oppure… non l’ha mai fatto. In effetti, se nella tua storia evolutiva, nessuno ha mai creduto in te, come avresti mai potuto imparare a farlo da sola? Sì sa, noi, da bambini, impariamo per imitazione, siamo spugne che assorbono ciò che ci offre il nostro ambiente. Se, crescendo, nessuno avrebbe mai scommesso più di qualche monetina su di noi, come avremmo potuto comprendere l’entità del nostro valore?

«Non so cosa farei senza di te»

Cosa fanno le persone con una bassa autostima? Semplicemente, sottovalutando le proprie doti, tendono a idealizzare quelle degli altri! Cosicché, anche poche attenzioni e un livello supportivo nella norma, divengono qualcosa di ENORME, come se avessero avuto la Luna. In effetti c’è una correlazione. Le persone con bassa autostima non sempre sono abituate a ricevere, quindi, quando ottengono qualcosa, gli danno più valore del dovuto… ma è sempre un valore che sottraggono a loro stessi! Questo passaggio, se non ti è chiaro, non preoccuparti, te lo spiegherò meglio più avanti.

«Ho bisogno di più tempo»

Questa frase è proposta con la variante: «Non sono pronto/a…». Chi ha una bassa autostima non si sente mai pronto per… allora rimanda. La procrastinazione, in realtà, è figlia dell’insicurezza, del dubbio, del non riconoscimento del proprio merito. Procrastinare significa rimandare tutto, se hai un impegno che può portarti una gioia a lungo termine… tu ti saboti! Contorto vero?

La bassa autostima fa sì che le gratificazioni fugaci e a breve termine, sottraggano spazio ad attività programmate che possono dare soddisfazioni a lungo termine. Anche in questo caso vi è una falsa credenza. In genere, chi rimanda gli impegni, pensa di essere uno smidollato, sfaticato o pigro… In realtà è solo spaventato delle soddisfazioni che potrebbero arrivare una volta raggiunto il traguardo. È spaventato perché, in cuor suo, pensa di non meritarsele… allora si sabota.

«Quando sarò… farò…»

Classico dei procrastinatori con bassa autostima… concedersi dei piaceri con la condizionale. Che significa? Che mettiamo in piedi un modo di ragionare basato su premi e punizioni. Per esempio: «quando sarò abbastanza magro/a, comprerò quell’abito…». Oppure: «sono stato produttivo, allora posso concedermi questo…». In realtà viviamo in un mondo di adulti. Non dobbiamo essere i genitori severi di noi stessi. In base alle tue possibilità, puoi concederci svaghi, vestiti e tutto ciò che ti fa stare bene. Non hai bisogno di raggiungere un traguardo per meritare il tuo affetto, la tua considerazione e la tua stima…! Già meriti tutto!

Il fatto che, nella tua mente, ragioni ancora in termini di premi (merito) e punizioni (non merito), la dice lunga sulla tua vita psicoaffettiva.

«Non potrei vivere senza di te»

Nella sua variante più estrema, quel «non so cosa farei senza di te», diviene un disperato: «non potrei vivere senza di te». In questo caso, la correlazione più palese è con la dipendenza affettiva. Non è raro che, chi è incapace di credere in se stesso e non riesce ad affermare il proprio valore personale, punta tutto sull’altro. Se nella tua vita, troppo spesso hai messo qualcun altro al centro del tuo mondo, sappi che al centro della tua vita puoi esserci solo tu! Puoi condividere i tuoi spazi, i tuoi valori, le tue emozioni… ma al centro di tutto puoi esserci solo tu. Non è una visione egoistica. Puoi condividere il podio della tua vita ma non dovresti mai scendere da esso per far salire qualcun altro! Non solo non è sano, è anche pericoloso! Riconoscere che quel posto, lì in cima, spetta proprio a te, è quanto di più saggio puoi fare per il tuo benessere.

È il valore che ti attribuisci

Che valore ti attribuisci ogni volta che dai spazio alle necessità degli altri mettendo da parte i tuoi bisogni? Che valore ti assegni, ogni volta che scegli di stare accanto a una persona che ti fa stare male? Ancora, che valore ti attribuisci quando accetti delle scuse e sai, in cuor tuo, che ti ferirà ancora?

L’autostima, il valor di sé, è qualcosa che si sviluppa nel tempo ed ha una connotazione relazionale perché è attraverso le esperienze che facciamo con gli altri che impariamo a guardare a noi stessi. Insomma, se nella tua vita hai pestato un bel po’ di fango… è ovvio che andrai avanti con scarpe sporche. E finché non ti fermerai a osservarti e lucidarle, quelle scarpe saranno lerce. Imparare ad attribuirti il giusto valore, significa proprio questo: prendersi cura delle proprie scarpe e farlo a ogni passo. Cosicché non possano dolerti, ne’ metterti in imbarazzo… cosicché possano farti sentire a tuo agio nel cammino della tua vita.

Per sentirti sempre a tuo agio nella vita, hai bisogno di imparare ad amarti, hai bisogno di attribuirti il giusto valore. Per aiutarti in questa grande impresa, ho scritto un nuovo libro, s’intitola «Il mondo con i tuoi occhi». È la carenza d’amore che ha ridotto a brandelli la stima che avevi di te… ma è l’amore che oggi scegli di dedicarti che può guarirti, darti finalmente scarpe nuove di zecca con cui sentirti sempre a tuo agio! Curare i nostri legami, le nostre ferite, i nostri conflitti… curare il nostro benessere, è un dovere imprescindibile che abbiamo verso noi stessi. Nel libro, troverai molti esercizi psicologici pratici che potranno aiutarti in mondo tangibile fin da subito. Per tutte le informazioni sul libro “Il mondo con i tuoi occhi“, ti rimando a questa pagina Amazon.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi su Instagram:  @annadesimonepsi
Seguire le pagine ufficiali di Psicoadvisor su Facebook: sulla fb.com/Psicoadvisor e su Instagram @Psicoadvisor