Ci sono persone capaci di usare lo charme, l’arte della seduzione per esercitare potere sugli altri, che sia la famiglia, le amicizie, le relazioni, il posto di lavoro… Si fatica a pensare che anche un parente stretto possa usarci, eppure ciò accade molto più spesso di quanto non si pensi. Si tratta di comportamenti abusanti che non sono innescati da un evento in particolare, ma messi in atto reiteratamente per mantenere il dominio costante sulla sua preda! Per comodità in questo articolo ne parlerò al maschile, ma è bene sottolineare che la manipolazione non ha distinzione di genere.
NOTA BENE: per definire un individuo il cui solo scopo è quello di usarci non ci si può basare su un solo comportamento. La manipolazione deve essere uno stile relazionale e non un evento che accade ogni tanto. In tutte le relazioni possono esserci episodi in cui qualcuno vuole dominare sull’altro ma ciò non implica che si tratti di manipolazione
“Usare” le persone non è difficile e non è da professionisti della truffa
Vogliamo influire tutti sul comportamento altrui, in un modo o nell’altro. Tuttavia, a volte non si pretende solo di esercitare un’influenza sulla gente, ma anche di controllarla. È allora che si mettono in atto dei meccanismi di manipolazione che gli altri non notano. Nella vita si incontrano persone altamente tossiche mimetizzate nei panni del bravo uomo/donna, padre o madre di famiglia, lavoratore, collega, amico. In realtà, sono incapaci di entrare in una relazione autentica, alla pari, di scambio e rispetto reciproco. E accanto a loro, la nostra vita si trasforma in un incubo. Anche se, purtroppo, non è facile accorgersene, almeno finché i danni non sono ormai fatti.
Tutti possiamo, prima o poi, sviluppare il bisogno malsano di esercitare il potere su chi ci circonda, o di capire quanto le nostre azioni siano in grado di suscitare reazioni emotive negli altri. Ma individuare le debolezze altrui e infierire su di esse, per quanto non sia un processo innescato per puro bisogno di fare del male, è un gesto che non ci qualifica come persone di valore: tutti infatti possono riuscire a farlo. La persona che manipoliamo, e che quindi facciamo soffrire, potrà anche attaccarsi morbosamente a noi, potrà anche pensarci insistentemente, ma non ci ripagherà mai con amore, affetto e ammirazione autentica.
Come capire se siamo alla mercè degli altri
Tutti siamo un po’ burattinai per ottenere ciò che desideriamo dagli altri, ma alcuni lo sono in modo talmente patologico da sfociare nella violenza psicologica. Per la vittima, è spesso difficile rendersi conto di cosa si sta subendo e, ancor di più, ammettere di essere soggiogata. La vittima inizia a mostrarsi sempre d’accordo con il suo carnefice, rinuncia a esprimere le proprie opinioni se contrastanti, e vive passivamente. Tra gli indicatori più significativi c’è la costante sensazione di non essere mai ascoltati veramente e il sentirsi spesso in colpa se non lo si asseconda, o avere ansia e paura apparentemente immotivate.
Riconoscere un manipolatore affettivo può essere difficile, poiché sono abili nel nascondere i loro veri intenti dietro una maschera di gentilezza e affetto. Tuttavia, ci sono alcuni segnali di allarme che possono aiutarci a individuare la presenza di un manipolatore nelle nostre vite:
- Eccessiva lusinga: Se qualcuno ti elogia eccessivamente fin dall’inizio, potrebbe essere un segnale di manipolazione. Osserva se le lusinghe sembrano troppo perfette o se sembrano indirizzate solo a ottenere qualcosa da te.
- Comportamento controllante: I manipolatori affettivi cercano di controllare ogni aspetto della vita delle loro vittime. Presta attenzione a segnali di controllo eccessivo come l’imposizione di scelte, la limitazione delle interazioni sociali o l’isolamento emotivo.
- Mancanza di responsabilità: I manipolatori affettivi tendono a evitare la responsabilità delle loro azioni. Se qualcuno sembra sempre trovare scuse per le sue cattive azioni o addossare la colpa agli altri, potrebbe essere un manipolatore.
- Cicli di idealizzazione e svalutazione: I manipolatori affettivi spesso oscillano tra fasi di idealizzazione e svalutazione delle loro vittime. Iniziano idolatrando la persona e poi passano a criticarla e sminuirla. Questo ciclo crea dipendenza emotiva e confusione nella vittima.
Frasi tipiche per svalutarti
Il manipolatore mira a distruggere, pezzo dopo pezzo, le sicurezze della vittima di turno, e lo fa spesso pronunciando determinate frasi. Ecco delle frasi che potrebbero sembrarti familiari quando decide di svalutarti.
- “Sei grassa o magra, o brutta, ecc”
- “Sbagli sempre tutto, non ne fai una giusta”
- “Non è vero, te lo sarai immaginato”
- “Non sei nessuno”
- “Non vali niente”
- “Scusatela, non sai mai quello che dice”
- “Come fai a non ricordartelo, me lo hai detto tu”
- “Non ci si può fidare di te”
- “Non sei capace”
Come già accennato, sono alcuni esempi di frasi di svalutazione che hanno lo scopo di ferire emotivamente, di farti dubitare di te stessa. In effetti, il manipolatore sa dove colpire per ferirti, e prova godimento di fronte agli effetti.
Frasi tipiche per ricattarti emotivamente
Una persona che nutre un sincero affetto per te, non vorrebbe mai importi delle condizioni difficili da accettare. Questo non vale quando il manipolatore ha il solo scopo di soddisfare i propri bisogni! Ecco delle frasi che potrebbero sembrarti familiari.
- “Se mi vuoi davvero bene, devi farlo”
- “Se tieni davvero a me, devi accettarlo”
- “Se vuoi portare avanti la nostra amicizia/storia devi..”
- “Ti renderai conto di quello che stai facendo”
- “Se mi amassi davvero non lo faresti”
- “Se facendo così avrai dei problemi non mi chiedere aiuto”
Nella maggior parte dei casi, questa sorta di manipolazione si cela dietro una richiesta apparentemente innocua, che nasconde in realtà una pretesa che, in un modo o nell’altro, deve essere soddisfatta ad ogni costo, nonostante il volere contrario della vittima.
Frasi tipiche per farti sentire in colpa
L’obiettivo del suo atteggiamento è mostrare quanto è infelice, miserabile, malato o sfortunato. In questo modo ti fa vedere che le tue decisioni gli causano dei problemi e che, quindi, sei una persona cattiva. Tutte le frasi sono accompagnate da un finto atteggiamento di rassegnazione:
- “non preoccuparti per me, sono solo un fastidio”
- “vai pure, così non ti darò più fastidio”
- ” vai pure, anche se credo che mi verrà un malore”
- “forse sono di troppo, fai pure ciò che devi”
Alla fine, se non vuoi assumerti la colpa della sua disgrazia, non hai altra scelta che dargli quello che vuole, anche se non ti ha ancora detto direttamente di cosa si tratta. Il problema è che, qualunque cosa tu faccia, non sarà mai abbastanza perché questa persona chiederà sempre di più.
Altra frase tipica per arrivare ai suoi scopi è:
“Cosa ti costa?”
Questa frase è spesso usata dal manipolatore per farti credere che quello che sta chiedendo non è poi così difficile o complicato. Serve, infatti, a sminuire l’entità della richiesta, inducendoti a fare ciò che il manipolatore vuole ottenere.
La tipica frase per farti impazzire!
Può succedere che tra due persone vi siano problemi di comunicazione. Ma con il manipolatore il discorso è diverso: lui dirà intenzionalmente cose che ti provocheranno. Poi quando reagisci, lui ti ritorcerà contro la stessa cosa incolpandoti di non aver capito il vero significato. La frase cult per farti impazzire?
“Tu non mi capisci”
E’ una frase che vuole sminuire le tue reazioni, non rispetta il tuo vissuto e soprattutto non rispetta ciò che stai provando. E’ usata per mettere in dubbio le tue sensazioni e per convalidare le sue azioni. Questa frase sottintende che sei tu a essere quella insensibile, senza scrupoli e ingrata… non è il manipolatore a mettere a dura prova i tuoi nervi.
NOTA BENE: tutte le frasi sopra citate sono solo alcune delle frasi tipiche che un manipolatore emotivo può usare. Prese singolarmente non vogliono dire molto ma poste in un contesto dove già ti senti in affanno e confusa, possono farti da monito e aiutarti ad aprire gli occhi.
Come fermare chi ti usa a suo piacimento?
Il primo passo per difendersi dai manipolatori passa per la consapevolezza che i tuoi diritti sono stati violati. Sii pertanto consapevole che:
- Hai diritto di essere trattata con rispetto
- Hai diritto di esprimere i tuoi sentimenti, opinioni e desideri
- Hai diritto di stabilire le tue priorità
- Hai diritto di dire “no” senza sentirti in colpa
- Hai diritto di proteggerti da una minaccia fisica, mentale o emotiva
- Hai diritto di avere una vita TUA
RICORDA: vivere è scegliere liberamente, accettare i propri errori e cominciare nuovi progetti. Non riporre completamente la tua felicità nelle mani di qualcun altro. Non meriti di vivere soltanto di luce riflessa ed essere solo l’eco della voce di qualcun altro! Una delle strategie principali del manipolatore è quella di risvegliare il senso di colpa nella sua vittima. Quindi chiediti:
- Mi stanno trattando con rispetto?
- Le aspettative e le esigenze di questa persona sono ragionevoli?
- Si tratta di un rapporto nel quale solo uno dà e l’altro non offre nulla in cambio?
- Mi sento bene con me stessa in questo rapporto?
Sappi che essere consapevoli della manipolazione non significa diventare paranoici o sospettosi nei confronti di tutti. Si tratta di sviluppare una maggiore consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle strategie utilizzate dai manipolatori, in modo da poter prendere decisioni più informate e proteggerti meglio.
Distaccarsi emotivamente da certe persone è la migliore cura, anche se non è facile
Ricorda, non è la solitudine che fa star male ma è la ferita e il senso di abbandono ed è li, nel profondo di queste leve, che devi andare a lavorare per guarire il tuo animo in frantumi. Contro ogni forma di manipolazione c’è solo L’AMORE. Poiché il manipolatore non è in grado di dare amore, questo va cercato dentro di te e nelle persone che ti vogliono veramente bene.
E ricorda anche che…
La vita ideale si realizza nel quotidiano. E’ un viaggio, non solo una destinazione. Ogni giorno, se sarai risoluta, se ci lavorerai, se farai il possibile per realizzare chi sei e cosa vuoi con uno scopo ben preciso, ti ritroverai senza nemmeno accorgerti che la tua vita ideale, LA VITA CHE HAI SCELTO DI VIVERE, la stai vivendo ogni singolo giorno, giorno dopo giorno….devi solo credere nel tuo straordinario VALORE, quel valore che lo stronz* di turno cerca a tutti i costi di sminuire.
Quanti di noi aspettano ancora di fiorire?
Quanti di noi aspettano ancora di essere «trattati» con amore? E non parliamo di un surrogato d’amore, quello indubbiamente l’abbiamo conosciuto. Molti di noi, purtroppo, non hanno mai avuto l’opportunità di accogliere un profondo amore incondizionato, quello fatto di accettazione, stima e validazione emotiva. No, questo legame amoroso in cui potevamo davvero esprimere noi stessi, non lo abbiamo conosciuto e ci appare quasi come una chimera. I legami che abbiamo stretto fino a oggi, più che basati sull’amore, vertono sui ricatti affettivi, sui compromessi, sugli obblighi morali indotti, sui sensi di colpa, sulla paura dell’abbandono… insomma su tante sensazioni sofferenti che niente hanno a che vedere con l’Amore. «Se fai questo, se mi appoggi, se sei abbastanza buono, silenzioso, ubbidiente, bravo, capace, intelligente… allora, forse, forse, allora sì, forse sarai amato».
Era questa la falsa promessa. Falsa perché l’amore non è fatto di «se sei…» o «se mi dai..». È fatto di vicinanza e accettazione. È fatto di tanti impliciti «tu vai bene così», «puoi esprimere te stesso perché hai un valore intrinseco!» Quel valore, non deve dartelo certo il legame, il legame deve riconoscerlo, deve fornire l’ambiente giusto per esprimerlo, per farlo sbocciare, fiorire…! Ecco, allora ripeto la domanda, quanti di voi stanno ancora aspettando di fiorire? Se sei tra questi, in tutte le librerie, trovi il mio libro, un preziosissimo manuale che ti prenderà per mano e ti insegnerà a trattarti con amore. Il titolo? «d’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce» Il libro lo trovi in tutte le librerie e su Amazon a questa pagina.
Non ti racconterò una storia d’amore, piuttosto ti fornirò gli strumenti per comporne “UNA VITA TUA”, ricca, ricchissima e piena di emozioni tutte da vivere. Perché le emozioni vanno vissute e non subite, così come l’amore. Impara a vivere l’amore che meriti. Perché come scrivo nell’introduzione del libro “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Il libro lo trovi in tutte le librerie oppure su Amazon, a questo indirizzo. Se hai tanta voglia di riappropriarti di tutto l’amore che meriti, è il libro giusto per te
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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