I primi segnali di una relazione che avrà vita breve

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Le relazioni d’amore iniziano con sogni e aspettative, piani per il futuro e tanta fiducia nei sentimenti. Questo principio si prospetta quando si parte con il piede giusto! Altre relazione, invece, iniziano con sentimenti di paura, tira e molla, abbandoni e ritorni di fiamma, scontri continui… In questo articolo mi soffermerò solo sulle relazioni che iniziano con il piede giusto e con il cuore colmo d’amore. Parliamo di relazioni sane perché sì, anche le relazioni d’amore sane possono avere un epilogo.

Dinamiche di coppia nella relazione d’amore funzionale

Quando l’entusiasmo inizia ad affievolirsi, la coppia impara a gestire le sfide della vita rimanendo unita e si consolida. Una coppia può sopravvivere ad obiettivi di vita diversi e anche a opinioni opposte sul mondo! L’accettazione e la stima dell’altro possono appianare ogni divergenza, ma questo accade solo quando c’è maturità di coppia e la volontà di andare avanti insieme. L’unione e la forza di una relazione dipendono da come i partner riescono ad affrontare le sfide che incontrano sul loro cammino. Se le difficoltà vengono affrontate con incontro e connessione (e non con distacco) ci sono ottime prospettive di una vita di coppia longeva e felice. Se il distacco diviene la normalità, la coppia potrebbe essere altrettanto longeva ma meno complice e felice. Se tutto fila “in modo ideale” i partner comunicano in modo efficace e imparano a capirsi e a dare le giuste “risposte emotive” nelle dinamiche di coppia.

Ci sono dei piccoli indicatori che possono prevedere se in vista c’è una frattura e/o se il distacco già serpeggia nella coppia. Proviamo a vedere quali sono i segnali che possono indicare un futuro tracollo della relazione così da agire prontamente (se si ha voglia di salvare la propria love story).

13 segnali che la tua relazione non durerà

Forse non lo sai ma nella gran parte dei casi, una crisi di coppia si può risolvere migliorando l’efficacia della comunicazione tra i partner. Sembra banale ma spesso, la terapia di coppia, ha proprio come scopo il miglioramento della comunicazione nella coppia. Risentimenti, insoddisfazioni personali, paure, stress… sono tutte emozioni che inquinano gli scambi all’interno della relazione. Per questo motivo, molti degli indicatori che ti elencherò fanno riferimento alla comunicazione.

#1. I partner evitano determinati argomenti

E’ chiaro, nella coppia non sempre si è d’accordo su tutto. Ognuno ha le sue opinioni e se ne può discutere apertamente dando modo all’altro di elaborare le differenze e accettarle. Quando le coppie evitano un argomento è perché cercano di scansare un problema, purtroppo l’evitare determinati argomenti non è una strategia efficace perché limita la crescita della coppia. Qualsiasi questione in sospeso non scompare mai del tutto: lavora in background nella mente, condiziona umori e decisioni, insomma, può fare più danni “il non detto” di quanto ne farebbe un dialogo aperto.

#2. La comunicazione diventa selettiva

I partner non sono più trasparenti. La comunicazione può seguire un copione e non più un flusso libero. Questo è un grosso problema perché andrà a scapito della fiducia e dell’intimità.

#3. Un partner vince sull’altro

Alcune discussioni vengono risolte in accordo, per altre il discorso si complica e si può assistere a un autentico “tiro alla fune“. Nella relazione non c’è una persona che deve vincere sull’altra ma c’è la ricerca di equilibrio e reciprocità. Se l’equilibrio viene a mancare, puoi sentire che la tua opinione non conta nulla per l’altro. Così si accumulano questioni irrisolte che, prima o poi, comprometteranno la capacità di andare avanti insieme.

#4. Fa capolino il risentimento

Se la comunicazione non è efficace e non si capiscono/conoscono gli intenti dell’altro, ci sono più possibilità di iniziare a nutrire del risentimento. In questo contesto uno dei partner crede di star subendo un trattamento ingiusto e, se non si affrontano i punti in questione, il risentimento non fa altro che crescere.

#5. I partner sono bloccati in una battaglia

In ogni coppia c’è sempre una nota dolente. Per qualcuno è la difficoltà ad accettare il “disordine che crea il partner in casa”, per altri è l’infrequenza dei rapporti intimi, per altri ancora è il rapporto con i suoceri… In ogni coppia c’è una battaglia che sembra infinita, che si trascina da sempre. Se altre discussioni si possono risolvere con una sana comunicazione, la “nota dolente” richiede attenzioni extra, animi calmi e molta pazienza. Se la tua coppia è bloccata in una “nota dolente” che sembra non avere soluzione, impegnati a risolverla o potrà essere il fattore più determinante nel porre la parola fine alla tua relazione! Oppure prova a domandarti: posso accettare la situazione così, per il resto dei nostri giorni? Se la risposta è sì (sia per te che per il tuo partner), puoi depennare questo punto dalla lista.

#6. I partner non comunicano più

Ancora una volta, avere disaccordi è del tutto normale (se c’è confronto e accettazione reciproca). I disaccordi, se ben affrontati, possono essere salutari perché possono condurre a un miglioramento della coppia, possono innescare un’evoluzione! Le coppie che smettono di comunicare, semplicemente, smettono di migliorare e abbassano il livello della qualità del rapporto. Se i partner smettono di comunicare tra loro, la coppia semplicemente “esiste” ma non “vive”. Questo segnale è molto pericoloso perché può condurre a una fase di inerzia che può durare anche per anni… o per sempre. Vuoi davvero una relazione così?

#7. Un partner non si sente ascoltato/capito

Ecco, da sette punti ormai sembro un disco rotto, lo so! Ma… la comunicazione è fondamentale nei rapporti interpersonali e lo è ancora di più nelle relazioni romantiche che sperano di avere un futuro. Assicurati di attivare un ascolto empatico quando il tuo partner parla e chiedi al tuo partner di fare lo stesso con te. Se manca l’ascolto empatico la coppia può inciampare nella “mancanza di comunicazione”, nel fraintendimento e nella perdita di valori.

#8. Il partner è eccessivamente critico

In molte coppie si assiste a uno scenario indegno dove uno dei due partner insulta o critica fortemente l’altro. Talvolta gli insulti sono anche vicendevoli. Se insulti il tuo partner, perché lo hai scelto? Se credi che quella persona sia così piena di difetti, perché hai scelto di condividere con lei la tua vita? La critica aggressiva è una forma di comunicazione unilaterale assolutamente controproducente. Se critichi in modo aggressivo l’altro otterrai inibizione, paura e risentimento. Se comunichi con dispiacere quelle che percepisci come mancanze, il discorso cambia.

Per esempio, pensi che il tuo partner non sia abbastanza premuroso e vuoi passare più tempo con lui. Se rientra tardi dalla palestra, dal lavoro o da una commissione a casa dei genitori, non rimproverarlo aggressivamente ma mostra il tuo dispiacere: è davvero un peccato che tu faccia così tardi, mi sarebbe piaciuto trascorrere un po’ di tempo con te, la tua presenza mi fa star bene, per me sei importante.”

Molto meglio di: “sei il solito menefreghista, stasera sono stata da sola mentre tu eri da tua madre, vuoi capire che ti fai usare da tutti? Nella tua famiglia sei lo zimbello di tutti…”. Se lo tratti così, lo stai rendendo tu uno zimbello. I partner dovrebbero sentirsi importanti l’uno per l’altro… perché dovrebbero esserlo! Se il tuo partner non è importante per te, lascialo! Se invece lo è, faglielo capire curando il modo in cui gli fai sapere le cose.

#9. La gelosia è un tema costante

Quando la gelosia è eccessiva può essere corrosiva per la relazione. In situazioni estreme può precludere la libertà dell’altro o far sentire uno dei partner ipercontrollato. Ecco, questo è un fattore di rischio molto elevato.

La gelosia patologica fa scendere in campo sentimenti complessi che vanno dalla paura del rifiuto all’abbandono, dall’umiliazione all’angoscia, dalla rabbia alla paranoia. In questo caso, per risolvere, sarebbe opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta per iniziare una terapia di coppia.

#10. La relazione è sbilanciata

Quando i partner non contribuiscono “equamente” al mantenimento della relazione, la fine potrebbe essere vicina. La parola “equamente” è tra virgolette, in quanto l’impegno è qualcosa di soggettivo che i partner percepiscono in modo diverso. Quando un partner sente di star facendo troppi sacrifici per la relazione e percepisce che l’altro non fa lo stesso, la coppia è a rischio. Le relazioni sane richiedono sostegno e impegno reciproco. Una relazione funzionale è fatta di reciprocità, stima e rispetto. La reciprocità è fondamentale, proprio come la comunicazione!

#11. Uno dei partner ha paura della solitudine

La paura della solitudine non dovrebbe fare da collante nella relazione. Se hai paura della solitudine impara a lavorare sulla tua autostima, crea un’immagine positiva di te e poi valuta se il partner che hai scelto è al tuo fianco per sopperire a tue mancanze o per amore! In questo percorso di crescita individuale, ti consiglio di avvalerti di un supporto psicologico.

#12. Aspettative non realistiche

Non c’è nulla di sbagliato nel pensare che la relazione potrà migliorare. Le aspettative possono mettere in moto gli ingranaggi per il miglioramento. Il problema sorge quando le aspettative riguardano qualcosa di irrazionale e irraggiungibile. Frustrazioni e rabbia possono essere legate al nutrire delle aspettative non realistiche. Cerca di capire fin dove si può spingere la coppia, tu o il tuo partner e in base a questa consapevolezza, fai le tue valutazione.

#13. Il partner minaccia costantemente di chiudere

Qui stiamo valicando il confine tra relazione sana e relazione disfunzionale. In una relazione sana, nessuno dei partner dovrebbe usare l’abbandono come minaccia. Se ciò avviene, è sintomo che stai vivendo una relazione tossica. Anche in questo caso non c’è una “ricetta universale” ma avrai bisogno dell’aiuto di un buon terapeuta della coppia. Le minacce minano la stabilità della coppia e soprattutto la sicurezza del partner.

Anche se non lo sappiamo, avevamo un mondo e una vita completa anche prima che il nostro partner arrivasse

Ciò che possiamo fare oggi, è continuare a prenderci cura del nostro mondo, a prescindere dalle azioni dell’altro. Certo, non tutti sono capaci di essere presenti per se stessi, alcuni sembrano più bravi a occuparsi degli altri e non di sé, ma anche questo cambierà. Come spiego nel mio libro «d‘Amore ci si ammala, d’amore si guarisce», quando sappiamo guardarci bene dentro e riusciamo cogliere i nostri bisogni più profondi, riconoscendoci nella nostra interezza saremo capaci di muoverci nella direzione giusta per appagarli, a prescindere dall’altro! La soddisfazione relazionale diverrà la naturale conseguenza delle nostre scelte personali, del nostro modo mentale. Il libro è disponibile in tutte le librerie o su Amazon, a questa pagina.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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