Il coraggio di cambiare: la storia del Re e dei due Falchi

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Psicologa e mental coach, specializzata in psicologia alimentare, gestione dello stress, psicologia dell’ansia e della coppia. Riceve online e nei suoi studi di Terni e Bellaria-Igea Marina.
Illustrazione di John James Audubon

Che rapace è quel falco che si rifiuta di volare? Le sue ali sono il ottima forma, il suo piumaggio è perfetto, ma trascorre i suoi giorni immobile, su un ramo, senza mai vedere il mondo dall’alto. Che conclusioni trarreste da questa per questa sua scelta? Non sta forse sprecando le sue potenzialità?

Un po’ come quella del falco del racconto che segue, è la vita di molte persone. Ferma a un angolo cieco ma desiderosa di un profondo cambiamento. Per abbracciare il cambiamento è necessario concedersi la giusta dose di coraggio ma se ci pensate bene, non c’è nulla di coraggioso nel credere in sé stessi. La fiducia in sé e nelle proprie risorse è un atto di stima. Se non riusciamo a smuoverci da soli, talvolta è la vita a farlo per noi sottoponendoci a dure prove fino a quando finalmante non cambieremo il modo in cui percepiamo noi stessi. 

Prima di passare al racconto voglio condividere con voi una riflessione di Anatole France, lo scrittore francese che nel 1920 disse: “tutti i cambiamenti, incluso quelli che più si sono dilungati nel tempo, hanno la loro parte di malinconia a causa di ciò che ci lasciamo alle spalle che è un parte di noi stessi. Dobbiamo morire nella vita precedente prima di entrare nell’altra”.

Niente fraintendimenti, non è necessario distruggere per ricostruire, basta solo lasciare andare qualcosa per concederci la possibilità di evolverci. Basta solo un “piccolo atto di coraggio”.

Il coraggio di cambiare: la storia del Re e dei due Falchi

Tanto tempo fa un Re ricevette in dono due bellissimi falchi. Non avendo le capacità per ammaestrare i due animali, decise di portarli al maestro falconiere affinché li addestrasse.

Dopo qualche mese, il maestro annunciò al Re di essere riuscito a far spiccare il volo ad un solo falco.
Il Re piuttosto seccato chiese: «Perché? Per quale motivo l’altro falco non vola?»
Il maestro rispose: «Nessuno riesce a spostarlo dal ramo dell’albero su cui è stato posato il primo giorno. Probabilmente è affetto da una malattia che gli impedisce di volare».

Il Re profondamente preoccupato ed anche arrabbiato, convocò guaritori, santoni, insomma personalità di ogni tipo. Nessuno di essi però, riuscì a trovare il modo per far spiccare il volo al falco. Chiese aiuto ad ogni membro della sua corte, generali, saggi e consiglieri. Ma anche questa volta, ogni tentativo fu vano.

Ogni giorno il re, affacciandosi dalla finestra del suo castello, osservava il falco. Ed ogni giorno, lo vedeva lì, immobile, sempre su quello stesso ramo. Ebbe poi un’idea, e decise di fare un ultimo tentativo: chiamare qualcuno del popolo che conoscesse gli animali e la natura. Convocarono così un giovane contadino e gli ordinarono di trovare un modo per far volare quel falco.

Il mattino seguente il re spalancò la finestra della sua camera e, con grande stupore, potè vedere il falco volare maestosamente nei cieli del regno.

«Portatemi colui che ha compiuto questo miracolo» ordinò. Poco dopo, si presentò al suo cospetto il giovane contadino.
«Come hai fatto a far volare il falco? Che magia hai usato?» domandò il Re.
Felice ma profondamente intimidito il giovane rispose: «Non ho utilizzato nessuna magia, maestà, non è stato difficile, ho semplicemente tagliato il ramo».

Questa breve, ma emblematica storia parla di coraggio, e di consapevolezza

Capita molto spesso di trovarsi in momenti della vita dove ci si sente bloccati, demotivati, confusi. Si ha paura del cambiamento ma allo stesso momento se ne avverte la necessità. È proprio in questi casi che occorre avere coraggio e “tagliare” ogni aspetto, situazione, che incatena e che non consente di spiccare il volo e di fare qualcosa di diverso da ciò che si è fatto fino ad ora.

Ognuno di noi ha la possibilità di volare, a volte non si è consapevoli di avere le risorse per farlo, ed allora viene a mancare il coraggio di prendere la decisione verso il cambiamento, di andare in un’altra direzione.

I modi per farlo sono tantissimi. A volte si cerca chissà quale rimedio miracoloso o strategia complessa, perdendo così molto tempo prezioso, quando invece basterebbe un semplice “tagliare” o “buttarsi” nella novità, perché in fondo, se ci si guarda dentro si noterà che si hanno i mezzi e le capacità per farlo.

E’ difficile che qualcosa cambi se continuiamo a comportarci nello stesso modo” – Albert Einstein

Un atto di coraggio può stravolgere la vita e aiutare a compiere quel cambiamento desiderato ma tanto temuto. Un atto di coraggio può riuscire a condurre in quella direzione che tutti criticano ma che è quella giusta per sé. Insomma, l’attesa di qualcuno che possa “tagliare il ramo” potrebbe essere piuttosto lunga, e a volte inconcludente, ecco perché occorre farlo da soli, nella piena consapevolezza di “spiccare il volo”. Questo significa credere in sé stessi e assumersi la responsabilità di scegliere il meglio per la propria vita.

Veronica Rossi, Psicologa e Mental Coach 
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