Il profondo dolore di un amore non corrisposto

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Quando si parla di amore, l’ingrediente principale è la reciprocità. L’amore dovrebbe essere il collante che tiene unite due persone. Ma quando questo sentimento non è reciproco? Si può ancora parlare di amore? Proviamo a rispondere a questa domanda analizzando tutte le implicazioni psicologiche del caso. È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, tipicamente durante la prima adolescenza. Abbiamo tutti avuto una cotta per un amico (o amica) che, con buone probabilità, non ci filava di striscio.

Ci sono stati struggimenti, disponibilità oltre ogni confine, ci sono stati avvicinamenti ma mai come avremmo desiderato: la love story non è mai nata! Da adulti, l’amore non corrisposto più assumere connotazioni ben più complesse. Ecco alcuni esempi di amore non corrisposto:

  • Continuare a desiderare a tutti i costi di stare con qualcuno che, però, ci ha già rifiutato.
  • Alimentare i sentimenti per un ex partner che ormai è andato via e, con buona probabilità, frequenta già qualcun altro.
  • Rimanere in una relazione unilaterale, completamente sbilanciata.
  • Amare qualcuno che, però, è già sposato o ha già una relazione consolidata.

Questi scenari sono ben distanti dalla cotta adolescenziale ma possono essere caratterizzati dalla medesima pervasività. Talvolta, infatti, un amore non corrisposto, può condurre ai pensieri ossessivi e a struggimenti estremi. Chi continua a investire in un amore non corrisposto, ogni giorno, deve fare i conti con un’amara consapevolezza, quella di vivere con bisogni affettivi insoddisfatti.

Le sfumature ossessive

Talvolta, l’amore non corrisposto è caratterizzato da veri e propri tratti ossessivi. L’oggetto dei propri desideri diviene così un pensiero invadente, indesiderato, che continua a spuntare nella tua mente.

Amore non corrisposto: non è il destino

Qualcuno potrebbe incolpare il destino ma, in qualche modo, i tuoi organi di senso e le tue capacità attentive, si sono proiettate proprio verso quella persona. Anche se a livello più o meno inconsapevole, siamo noi a scegliere di chi innamorarci. Allora vale la pena tentare di capire perché la tua mente si è orientata proprio verso di lei/lui, una persona non disponibile.

La teoria dell’attaccamento di J. Bowlby e M. Aisworth può fornire una spiegazione. L’amore non corrisposto può essere definito in termini di attaccamento insicuro. In questo contesto, l’interesse per qualcuno che non ricambia il tuo amore nasce con il disperato bisogno di risanare una ferita passata.

Amando qualcuno che non ti ama, insegui qualcosa di irrisolto. Ciò che ti viene negato assume un valore spropositato proprio perché irraggiungibile. Sull’oggetto dei desideri, tu proietti ideali e valori che esistono solo dentro di te ma non nella realtà esterna.

La “realtà vera” viene persa di vista perché quell’oggetto dei desideri diviene un concentrato di aspettative e speranze. Più che amare qualcuno che non ricambia, stai inseguendo un sogno impossibile, qualcosa di irrisolto che ti porti dietro. Probabilmente stai cercando di riparare l’irreparabile.

Il dolore che ti porti dentro

Non tutti i genitori sono riusciti a far sentire i propri figli amati e accettati. Molte persone sono cresciute con lo spettro della mancata accettazione da parte della figura di attaccamento.

Un genitore che non ti ha amato come avrebbe dovuto, potrebbe aver aperto le porte alla volontà di un riscatto. Quel riconoscimento mancato, quella sensazione di non essere abbastanza, quel senso di incompiuto… continua nel tuo amore mal riposto.

In questo scenario, anche se nella realtà tu stai cercando un partner, per il tuo inconscio ti ritrovi di fronte alla tua figura di attaccamento, quella che quando eri bambino ti ha fatto sentire abbandonato, non accettato o non amato. In questo caso, tanto sarà più forte la tua infatuazione quanto più profonda è la tua ferita.

Ti focalizzi su chi non ti desidera perché stai rivivendo un copione: la figlia (o il figlio) non amato, sono ormai cresciuti e hanno lasciato il posto alla donna (o all’uomo) non amato, ancora una volta, con le aspettative e i sogni infranti.

La logica che segue il tuo inconscio è quasi miracolosa: se quella persona, così idealizzata, sarà capace di amarti, allora tu sarai meritevole di amore e, così, anche la tua figura di attaccamento (tua madre o tuo padre) potrà finalmente accettarti e apprezzarti.

Inseguendo l’irraggiungibile ti concedi la possibilità di essere accolto e finalmente apprezzato per ciò che sei. Un vero spreco d’amore e di energie. Quelle stesse energie potresti investirle per guardarti dentro.

Tu oggi soffri perché non riesci a vedere la bellezza che c’è dentro di te, perché se solo la vedessi, finiresti per innamorarti di ciò che sei e finalmente smetteresti di soffrire per chi non merita il tuo dolore.

Si può guarire da un amore non corrisposto?

Certo. Certo che puoi guarire. Come premesso, tu oggi soffri perché aspetti che quella persona possa accoglierti. Ritieni che se solo ti accogliesse, se solo ti amasse, tu saresti finalmente felice.

Ebbene, mio caro lettore o mia cara lettrice, quella che tu nutri e alimenti è un’idea irrazionale, la felicità che anali puoi rivendicarla a dispetto di tutto e di tutti, puoi cercarla dentro te stesso. Da dove iniziare? Imparando a conoscerti.

Pochi di noi si conoscono davvero, nel profondo. Puoi iniziare un «diario introspettivo» per avviare in processo di auto-scoperta, dentro di te scoprirai un mondo inaspettato, ricco di risorse e meraviglie.

Puoi iniziare il tuo diario introspettivo proprio analizzando il tema dell’amore non corrisposto. Da problema, potrà diventare un’occasione di auto-conoscenza. Prova a chiederti:

  • È la prima volta che amo qualcuno che non corrisponde il mio amore?
  • Quando è stata la prima volta che mi sono sentito così?
  • Quando sono iniziate queste sensazioni?
  • Ripensando alla mia infanzia, cosa mi ha insegnato sull’amore?
  • Ripensando alla mia infanzia, quali sono stati i momenti in cui mi sono sentito di troppo? Un peso o indesiderata?
  • Quali sono le mie esigenze personali oggi?
  • Come potrebbe essere, iniziare una relazione con qualcuno che mi ama davvero per ciò che sono?

Investendo le proprie energie in un amore non corrisposto, in realtà, ti stai anche proteggendo. Proteggi te stesso dalla possibilità di vivere una storia d’amore vera, travolgente e piena di reciprocità. Per chi è abituato a dare, amare non spaventa ma ricevere amore sì.

Ecco perché per te è più facile amare chi non ti ama, così non corri il rischio di essere, per una volta, quello che riceve. Alcuni di noi, infatti, si sentono molto più a proprio agio nel dare instancabilmente e non sono pronti a ricevere. Stai seguendo il tuo schema, quello del figlio messo da parte, che non fa rumore, che non dà fastidio o addirittura rifiutato.

Come puoi invertire la rotta?

Mi piace pensare che ognuno di noi ha due immense dosi d’amore da donare. La prima dose è destinata a sé, ci spetta per diritto, è nostra. La seconda dose può essere donata agli altri. Non ti chiederò di smettere di amare chi non ti ama, sarebbe folle. Ma posso invitarti a donare a te stesso quell’amore che finora ti sei negato. Posso invitarti a investire più energie in te stesso, nella splendida persona che sei.

Potrei dirti di iniziare un nuovo hobby o riscoprire passioni dimenticate, potrei dirti di chiamare un vecchio amico, passare del tempo nella natura… Queste sono tutte attività costruttive, ma solo tu sai cosa ti piace e cosa può farti stare bene: ogni giorno, scegli di fare qualcosa per te stesso, che sia un piccolo gesto o un’attività che richiede ore, non importa, ciò che conta è iniziare a dedicarti quelle attenzioni che un tempo ti sono state negate, quei riconoscimenti che meriti da una vita; ciò che conta è che inizi a destinarti quella prima dose d’amore. La meriti.

«d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce»

Se oggi provi tanta rabbia e rancore, ti sta solo proteggendo… ma per te stesso, puoi fare ben altro! Fin da bambini, ci insegnano a non deludere gli altri, a essere ubbidienti e addirittura a non dar fastidio. Crescendo, orientiamo la nostra vita su ciò che possiamo fare per gli altri, dimenticando che sono molte le cose che potremmo fare per noi stessi. Dentro di te, hai inestimabili risorse emotive e questo è un dato certo. Quando tieni a qualcuno, cosa fai? Te ne prendi cura, gli dedichi attenzione e stima… quindi, la tua capacità d’amare non è affatto messa in dubbio. Allora perché non provi a dedicare un pizzico di quelle attenzioni a te stesso? Perché continui a spostare i tuoi pensieri sull’altro, quando potresti dedicarli a te? Se nelle parole che hai letto in precedenza hai trovato delle verità che ti hanno toccato da vicino, sappi che puoi venirne a capo! Può esserti di aiuto il mio nuovo libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia oppure puoi acquistarlo online a questa pagina Amazon.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli e dell’attesissimo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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