Il racconto Zen ci insegna cosa ignorare per essere felici

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Ogni giorno interagiamo con persone a noi vicine, amici, parenti, colleghi o magari semplici conoscenti. Possono farci delle critiche, possono esprimere dei giudizi sia positivi che negativi ma solo noi abbiamo il potere di ignorare quelle distruttive e negative e dare valore a quelle che ci fanno sentire felici e soddisfatti.

In ogni persona c’è del buono e del cattivo. Se impariamo a non ascoltare tutto ma solo ciò che veramente ha valore, diventa più semplice allontanare tutto ciò che può essere fonte di tristezza, rabbia o frustrazione. Imparare che ogni persona, ha due lati contrapposti, può portarci a comportarci in maniera differente e a ignorare il lato che meno ci aggrada per dare invece più spazio a quello che ci piace di più.

Per rendere meglio il concetto..

Ecco un piccolo esempio: io amo tantissimo la pizza e decido di mangiarne una. Impazzisco per la margherita ma non mi piace quando è bruciacchiata. Immaginiamo che il cameriere mi porti una pizza con il bordo bruciacchiato. A questo punto ho due opzioni:

  1. Mangiare tutta la pizza accettando sia la parte buona che quella bruciata: in questo caso non avrò un sapore piacevole in bocca e la degustazione ne sarebbe rovinata
  2. Mangiare la pizza ignorando il bordo: in questo caso, mangiando solo il centro il sapore sarebbe perfetto

Questo atteggiamento possiamo adottarlo in qualsiasi contesto se vogliamo andare avanti senza destabilizzarci. Immaginiamo di trovarci ogni giorno a contatto con qualcuno che ci irrita al punto di rovinarci la giornata, questo atteggiamento porterà solo a sentirci frustrati e irritati.

Il racconto Zen per riflettere..

Il racconto di un monaco buddista dal titolo “Ignorare è un arte” potrebbe invitarci a riflettere su questioni profonde, leggiamolo insieme:

Si dice che una volta, un uomo si avvicinò a Buddha e, senza dire una parola, gli sputò in faccia. I suoi discepoli si arrabbiarono. Ananda, il discepolo più vicino, chiese a Buddha: “Dammi il permesso di dare a quest’uomo ciò che merita!” Buddha si asciugò con calma e rispose ad Ananda: “No. Parlerò io con lui. E unendo i palmi delle mani in segno di riverenza, disse all’uomo: Grazie. Con il tuo gesto mi hai permesso di vedere che la rabbia mi ha abbandonato. Ti sono estremamente grato. Il tuo gesto ha anche dimostrato che Ananda e gli altri discepoli possono essere ancora assaliti dalla rabbia. Grazie! Ti siamo molto grati!” Ovviamente, l’uomo non credette a ciò che udì, si sentì commosso e angosciato”

In questo caso Buddha ha ignorato un comportamento dannoso, non ha permesso che un gesto così irriverente come uno sputo in faccia compromettesse la sua felicità, anzi ne ha tratto giovamento capendo quello che stava accadendo in lui (la pace) e cosa invece accadeva intorno a lui (l’astio).

Impara ad ignorare

Per imparare a ignorare però dobbiamo prima imparare ad accettare: accettare il fatto che ci possono essere cose che vanno ignorate, aspetti o lati negativi, accettare che non tutto quello che accade intorno a noi può soddisfare le nostre aspettative.

E’ quindi fondamentale capire che non bisogna giudicare ma semplicemente allontanare quello che disturba e infine imparare a regolare le nostre emozioni, potenziando la tolleranza di ciò che non vogliamo ci ferisca.

Per fare questo non ci si può alzare una mattina e deciderlo, ci vuole un po’ di allenamento, bisogna crearsi una sorta di guscio protettivo per il nostro equilibrio interiore. Ignorare le persone non è una cosa facile e a volte può anche farci sentire “sbagliati”, ma riuscire a comprendere che è un modo per proteggersi può farci diventare più forti e di conseguenza più felici.

Ecco cosa devi ignorare per essere felice

Ignorare le persone non è una cosa facile e a volte può anche farci sentire “sbagliati”, ma riuscire a comprendere che è un modo per proteggersi può farci diventare più forti e di conseguenza più felici.

1. Ignora le critiche poco costruttive

Ignora le persone che criticano in maniera distruttiva, coloro a cui non va mai bene nulla e che invece di essere propositive tendono solo a giudicare. La critica è molto formativa e interessante per imparare dai propri errori, tuttavia a volte, ci sono delle critiche davvero gratuite e inappropriate che sarebbe meglio non ascoltare.

Il consiglio in questa fase è ignorarle e non farsi prendere dalla rabbia o dalla tristezza. Infatti non bisogna mai lasciarci giudicare da persone che non si potranno mai mettere nei nostri panni.

2. Ignora le manipolazioni mentali

Nella vita ci saranno sempre persone che cercheranno di manipolarti, di usarti e di controllare le tue emozioni; può essere un genitore o magari il tuo partner. Non necessariamente devi allontanarti da loro basta non concedere a queste persone la possibilità di renderti infelice e di minare la tua serenità.

3. Abbandona relazioni inutili e distruttive

Molti, anzi moltissimi, continuano a portare avanti storie d’amore che non andranno mai da nessuna parte. Amare qualcuno vuol dire essere felici, trovare la felicità, aprire il cuore alle emozioni.

Se una relazione è sbagliata non ha senso restare. Se non vi è nulla da salvare, fatti un favore, renditi felice chiudendo questa relazione. I primi tempi la tristezza sarà grande ma dopo poco tempo ritroverai la felicità persa.

4. Ignora ogni tentativo di vendetta

Fare del male ad altri o compiere azioni non proprio appropriate non faranno altro che farti cadere in uno stato di profonda insofferenza e insoddisfazione.

Trattare male gli altri, prendersi gioco di tutti procura dolore in due direzioni. Compire buone azioni invece addolcisce e scalda il cuore e l’animo, far stare bene gli altri equivale a stare bene per primi.

5. Impara a contenere la rabbia

La rabbia, il risentimento non fanno altro che renderci infelici e tormentati, importante è imparare a contenere e gestire al meglio sentimenti così forti per lasciare spazio all’amore e alla gioia interna.

Ricorda..

Ognuno di noi ha a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno per stare bene all’interno di sé stesso in ogni momento; il tesoro che continuiamo a cercare all’esterno, in realtà é presente all’interno di ogni essere umano. Ci serve “semplicemente” ricordare di ritornare dentro di noi , di ricollegarci e ritrovare il contatto con la nostra parte autentica che sarà felice di offrirci tutto il sostegno e gli strumenti di cui abbiamo bisogno per affrontare ogni sfida che ci troveremo a dover affrontare.

Se dentro di me non c’è amore, come posso vedere l’amore già presente nella mia vita? Se dentro di me non c’è rispetto, come posso ricevere il rispetto dalle altre persone? Se dentro di me non c’è bellezza, come posso vedere la bellezza nel mondo e negli altri? Se dentro di me non c’è pace, come posso percepire la pace nei miei rapporti? Se dentro di me non c’è gratitudine, come posso accorgermi di quanto già c’è nella mia vita di cui essere grato?

Continuiamo a cercare fuori, dimenticandoci di cercare dentro di noi. Noi vediamo all’esterno lo specchio di ciò che abbiamo dentro, quando cambiamo la prospettiva di come vediamo le cose, anche se le cose di per sé non sono cambiate, in realtà cambiano, perché siamo noi a vederle con occhi diversi

La strada per trovare la felicità non è poi così distante e impossibile da raggiungere, magari è a un passo da te ma se continui a trascinarti lungo il cammino certe zavorre così pesanti, anche il primo passo per avanzare diventa un’impresa quasi impossibile.

Se sei arrivato fino a qui, molto probabilmente hai una gran voglia di meritare il meglio per te!

E quindi inizia a essere tu per primo il fan di te stesso. Sai una cosa? In tutti noi esiste un po’ di paura di non essere abbastanza,  anche la persona che si teme maggiormente, o la persona più fredda e dura che si conosce, almeno una volta si è sentita inutile, imperfetta, insicura. Anche a me è successo tante volte di sentirmi fuori luogo…quante volte avrei voluto avere una bacchetta magica per sparire. Poi ho imparato ad apprezzare e amare le mie imperfezioni.

Quindi, piuttosto che preoccuparci di sentirci fuori luogo, di dire una battuta fuori luogo, di non riuscire a superare un colloquio, impariamo a occuparci delle cose in modo disincantato…senza colpevolizzarci, senza rimuginare. Non dimenticare mai: ogni giorno siamo chiamati a compiere un viaggio di 1440 minuti esatti, né uno di più, né uno di meno. Non possiamo dunque sottrarci allo scorrere del tempo ma possiamo sottrarci a tutti quei meccanismi disfunzionali che non ci consentono di vivere la vita appagante!

Quindi, “ecchisenefrega” se qualcosa può andare storto! Impara a farti scivolare qualsiasi valutazione negativa, fatti scivolare tutto addosso…..e ti assicuro che ti sentirai più leggero. Non dimenticare mai che anche se certi giudizi arrivano dalle persone a te care, non è detto che siano giusti; loro non sono te.

Divertiti, affronta le cose con un po’ più di leggerezza, ma soprattutto non lasciarti vincere passivamente dalla vita, vivi rimanendo sempre te stesso, ciò che sei. Impara la mattina a guardarti allo specchio, a sorridere e ad amarti un po’ di più ogni giorno, perché la persona che vedi riflessa e che per prima snobbi a volte con disgusto, dopo essere caduta innumerevoli volte si rialzerà e affronterà con coraggio ogni cosa.

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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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