Nell’ultima edizione del settimanale Oggi, è stato pubblicato il nostro commento alla serie originale Netflix «Inganno». La trama cavalca ed esplora alcuni degli stereotipi di genere e i mille pregiudizi legati alle differenze d’età in amore, quando però è a essere la più matura. Riportiamo la trama dalla pagina Netflix dedicata alla serie: «dopo aver compiuto sessant’anni una donna benestante si innamora di un uomo affascinante e molto più giovane, le cui intenzioni sono messe in dubbio dalla famiglia di lei». Proviamo a rifletterci su. Perché una donna matura che si accompagna con un partner molto più giovane fa ancora scandalo? Scopriamolo insieme.
Donna più adulta, compagno più giovane. Perché esiste ancora uno stigma che, però, si applica molto meno alla situazione inversa?
Perché sfida diversi preconcetti fortemente radicati nelle nostre menti. La nostra modalità di pensiero, infatti, funziona per per associazioni. Gli stereotipi non sono altro che associazioni salienti che guidano i nostri ragionamenti. Uno stereotipo fortissimo è quello della donna-mamma. Una donna che sta con un uomo più giovane «potrebbe essere sua mamma». Nella nostra mente non è altrettanto radicata l’associazione uomo-padre, quindi la situazione inversa non deve sfidare alcuno schema mentale. Anzi. Se ci pensiamo, viene avallata da un altro stereotipo, quello che vede la donna come una figura accudente. Una donna giovane può amare e finanche prendersi cura del suo partner molto più maturo perché nell’immaginario collettivo le donne lo fanno: accudiscono, amano, sono pazienti.
L’idea che una donna matura viva ancora con passione la sua sessualità fa parte del problema? E se sì, perché?
Sì, è il fulcro del problema. In psicologia sociale si parla del «doppio standard sull’invecchiamento» per descrivere la situazioni in cui l’avanzare dell’età porti conseguenze più negative per le donne rispetto gli uomini. La ragione principale è riconducibile agli stereotipi sulla desiderabilità sessuale. Purtroppo viviamo in una società che ha imparato a oggettivare la donna. Come spieghiamo nel IV capitolo del nostro libro «il Mondo con i Tuoi Occhi», i sistemi cognitivi dell’uomo, nel tempo, si sono forgiati per “sessualizzarci” e questo è qualcosa di così tangibile che si evince anche da esami elettrofisiologici sul cervello dell’uomo. Nel libro riportiamo esperimenti fatti sulle attività cerebrali dell’uomo intento a guardare fotografie femminili e il risultato non è affatto incoraggiante. Ecco che una donna, se è giovane, può rispondere allo standard sessuale, tuttavia, se ha un corpo maturo, non può essere più oggettivata.
Esiste anche un tema di potere? Questo tipo di coppie paiono scardinare le certezze sociali sull’uomo “dominante”?
Assolutamente sì. Un altro schema mentale radicato nelle nostre menti è quello dell’uomo che si fa carico dell’economia familiare. Se una donna più giovane può accudire un uomo più maturo, l’uomo più maturo può offrire status sociale ed economico. La situazione inversa non è rappresentativa nell’immaginario collettivo. Tuttavia è bene ricordare una cosa. Quando si parla di potere non si può tralasciare l’altra faccia della medaglia: le pressioni. Le pressioni economiche che ricadono prevalentemente sul sesso maschile hanno esiti devastanti sugli stessi uomini. Come abbiamo spiegato nel libro «il Mondo con i Tuoi Occhi», le statistiche vedono ancora vivida l’idea che debba essere l’uomo a provvedere economicamente alla
famiglia e questa stessa credenza incide sulla salute maschile. In Italia, in media, ogni anno si tolgono la vita all’incirca 4.000 persone, il 79% del campione è maschile e le ragioni sono prevalentemente economiche. Insomma, il potere ha anche un lato oscuro che danneggia fortemente l’uomo e di cui si parla davvero poco.
Che cosa muove, in senso psicologico, una donna matura nel prediligere un uomo più giovane?
Ogni caso è a sé e non è possibile generalizzare. Possiamo, però, ipotizzare alcune casistiche. Se da un lato,
quando una donna sceglie un uomo più maturo è alla ricerca di un Pigmalione, quasi un surrogato paterno, all’opposto, una donna più matura potrebbe scegliere un uomo più giovane per porsi come mentore. Nei casi più complessi, potrebbe vedere il partner più giovane come qualcuno da accudire e modellare al fine di riscattarsi. Certo, incide molto il divario d’età che si osserva tra i due. Un’altra motivazione psicologica frequente ricade nella ricerca di autonomia. Una donna, scegliendo un uomo più giovane, può sentirsi più libera, soprattutto quando ha imparato ad associare -ricordi? La nostra mente funziona per associazione- figure di uomini adulti all’autorità. Non solo, anche ricerca di leggerezza… E poi, lo sappiamo benissimo, l’amore conosce poche regole e l’età non è tra queste, ogni vissuto è unico e va contestualizzato nella sua personale dimensione, pertanto ribadiamo che quelle appena viste sono solo casistiche ipotetiche.
Quali sono i pregiudizi più comuni da affrontare?
Il pregiudizio non fa sconti a nessuno. È presente in qualsiasi coppia asimmetrica, sia quando il più maturo è l’uomo, sia quando lo è la donna. A pagarne le conseguenze più importanti, probabilmente, sono i partner
più giovani spesso additati come arrivisti e i partner più maturi come “coloro che si lasciano usare” o peggio, come chi non riesce ad avere una relazione paritetica, chi non riesce a tenere “i piedi per terra”. Il pregiudizio più saliente ruota intorno al movente economico: s’immagina subito che il più giovane sia mosso da interessi che poco hanno a che fare con l’attrazione e l’amore. E, qui, chi ha la peggio sono i giovani uomini, soprattutto se non hanno una posizione lavorativa solida. Se per una giovane donna, infatti, come dicevamo, è socialmente accettabile che si lasci sostenere economicamente da un uomo più maturo, per un giovane non lo è affatto. L’uomo che sta con una donna più matura non solo infrange la regola implicita che lo vedrebbe come “il potente” della coppia, ne rompe anche un’altra trovando desiderabile una donna più avanti con l’età. Piuttosto che pensare alle attrazioni altrui, faremmo meglio a concentrarci su noi stessi! La differenza di età non è certo un elemento determinante.
Il settimanale Oggi dedica il suo pezzo a Monica Guerritore, l’attrice protagonista della serie Netflix «Inganno» e a tutte le donne come Selvaggia Lucarelli, Fiorella Mannoia, Andrea Delogu (…) che hanno scelto di condividere la vita e il letto con un partner molto più giovane. Il pezzo porta la firma della giornalista Fiamma Tinelli.
Autore: Anna De Simone, psicologa esperta in neuropsicobiologia
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