Intimità di coppia: un piccolo prontuario per far sentire chi ami unico e speciale

| |

Author Details
Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Durante l’innamoramento, è naturale sentirsi in profonda intimità. Ma spesso nelle fasi successive, quando i partner iniziano a conoscersi davvero, l’intimità tende a diminuire o a scomparire del tutto. In effetti, spesso si assiste ad un’ambivalenza tra il desiderio e il timore nei confronti di questa esperienza: benché sia assodato che tutti abbiamo bisogno e cerchiamo il contatto e il confronto con gli altri, da più parti emerge come vada diminuendo la capacità di mantenere l’intimità emotiva.

Quando una coppia può considerarsi intima?

Emozioni, sentimenti, desideri: un individuo può comunicare attraverso il proprio corpo, ma anche tramite la sua anima. Ed è in virtù di questo, che i rapporti tra due persone possono tramutarsi in esperienze concrete di vita che lasciano un segno indelebile.

Per Sternberg (1986) intimità significa sentirsi vicini, uniti, desiderare il bene dell’altro, poter contare sull’aiuto dell’altro in caso di bisogno, comprendersi reciprocamente, condividere noi stessi con l’altro, darsi sostegno emotivo, rispettarsi e avere fiducia. Ogni persona ed ogni coppia attribuisce il suo personale significato al concetto di intimità, ma alcune componenti – che fanno di un legame un’unione intima – sono generalizzabili.

Hatfield (1987) ha messo a fuoco alcune ragioni per cui le persone talvolta rifuggono dalle relazioni intime: si tratta del timore di fidarsi, di essere abbandonate, di essere attaccate nelle proprie fragilità, di perdere la propria individualità. L’intimità in una relazione dipende quindi dal modo di percepirsi: saldi nella nostra identità o fragili e non ben definiti

Infatti, la condizione essenziale per entrare in relazioni intime, superando i timori, è “percepirsi provvisti di un’identità personale solida e ben definita “. Fattore che ci consente di entrare in relazione con l’altro senza perdersi, senza avere l’impressione di vedere dissolversi nell’altro le proprie caratteristiche, la propria individualità e originalità. In questo senso, autonomia individuale e capacità di amare sono associate. Quindi, tanto più una persona ha raggiunto la propria autonomia ed è consapevole di se stessa, tanto più è capace di entrare in intimità con l’altro rispettandone l’unicità.

Tutto questo è estremamente importante nell’ambito della relazione di coppia, dove, per poter sperimentare intimità, è essenziale favorire l’identità personale e l’unità di coppia, che in altri termini significa favorire la capacità di ciascuno di sperimentarsi come separato e diverso dall’altro all’interno di un rapporto, di un’alleanza basata sulla capacità di essere presenti a sé e all’altro.

Il modello “a spirale” dell’intimità

A partire da questi presupposti, Cusinato e L’Abate (1992) hanno messo a punto un modello teorico a spirale dell’intimità che comprende sei fattori tra loro interdipendenti che formano un circolo dinamico, una spirale ricorsiva, così che ciascuno di essi alimenta il successivo ed è dagli altri alimentato .

Uno degli aspetti pregevoli e importanti del modello è dato dal fatto che considera l’intimità in termini molto concreti e operativi: non viene infatti considerata semplicemente come un fattore intrapsichico, ma è vista principalmente come un qualcosa che può tradursi in comportamenti concreti, e quindi come un qualcosa che può essere arricchito e migliorato.

In questo senso l’intimità non è considerata come un qualcosa di scontato, dato una volta per tutte sulla base del fatto che ci si vuole bene, ma viene considerata come un aspetto della relazione di coppia che, per essere mantenuto, richiede impegno e riflessione e soprattutto, come aspetto della relazione che può essere migliorato . Ma vediamo nello specifico quali sono i fattori di questo modello.

Capacità dei partner di comunicarsi reciprocamente i propri valori personali

La comunicazione è essenziale alla vita di relazione e assume qualità specifiche a seconda che sia a servizio della negoziazione e quindi del fare e dell’avere, dove si comunica in vista del raggiungimento di obiettivi comuni, o dell’intimità e quindi dell’essere, dove il parlare si fa confidenza e l’ascoltare diventa disponibilità esplicita alla persona del partner.

Risulta essenziale, perché si verifichi questo tipo di comunicazione, il fatto che all’interno della relazione di coppia ci sia un clima di libertà e non di costrizione o controllo, la percezione di una uguale importanza di sé e dell’altro e la consapevolezza che questa condivisione non potrà mai essere totale: ognuno ha una propria individualità e non può “fondersi” o “confondersi” con l’altro.

Capacità di rispettare i sentimenti personali dell’altro

Il nucleo centrale di ogni individualità è rappresentata dal fatto che ciascuno ha una propria storia, familiare e sociale, dei propri sentimenti, gusti, preferenze, memorie, sensibilità, bisogni aspettative, ecc. Da questo punto di vista, amarsi, entrare in intimità con l’altro non significa sentire allo stesso modo, ma significa poter potenziare e dispiegare le proprie capacità individuali per arricchire la relazione di due differenti sensibilità. In altre parole, intimità e condivisione sono raggiungibili accettando e rispettando se stessi e l’unicità dell’altro.

Accettazione reciproca dei limiti personali

Tutti noi siamo fallibili e abbiamo dei limiti: la convivenza e la solidarietà umana si basano proprio su questi assunti. Se questo è valido per ogni relazione tra persone è particolarmente tangibile per due coniugi che hanno scelto di condividere la propria esistenza. In questo senso essere intimi significa:

  • lasciare che l’altro ci veda per quello che siamo , evitando di cadere nella tentazione di voler sempre apparire adeguati o perfetti e sopportando di sentirci vulnerabili ed esposti alla possibilità di un rifiuto;
  • accettare l’altro nei suoi limiti , alcuni dei quali conosciuti e altri che si scopriranno nella vita insieme;
  • essere solidali l’un l’altro, aiutandosi reciprocamente, per quanto possibile, ad andare oltre i limiti stessi.

Valorizzazione reciproca delle rispettive potenzialità

Fortunatamente le persone non hanno solo limiti, possiedono delle potenzialità che vanno scoperte e valorizzate. Si tratta di un processo per cui ciascun partner favorisce la crescita personale dell’altro, stimolandone le risorse nascoste e apprezzandone i comportamenti e gli atteggiamenti positivi.

Affinché questo processo possa condurre a una reale intimità, è necessario che sia reciproco! Entrambi i partner dovrebbero lavorare per la realizzazione di sé e dell’altro, perché la gradazione di uno non pregiudica quella dell’altro. Se la gratificazione di un partner è discriminante per la crescita dell’altro, allora la relazione è sbilanciata! Se manca l’attenzione reciproca, sarà difficile sperimentare una reale intimità e complicità.

Ciò che prevarrà nella coppia sarà competizione ed egoismo. I partner hanno bisogno di comprendere che la propria realizzazione passa anche per il benessere e la vicinanza dell’altro: nelle relazioni sane, il benessere proprio coincide con il benessere di coppia!

Capacità dei partner di condividere i dolori e il timore di essere feriti

E’ il fattore chiave per raggiungere e mantenere l’intimità e racchiude due aspetti:

  • il potersi mostrare all’altro senza maschere con tutta la propria fragilità e vulnerabilità chiedendo e ottenendo dall’altro la sua presenza, il suo esserci;
  • il tollerare che quanto più un legame è stretto, tanto più alta è la possibilità di ferire ed essere feriti.

In effetti, le persone con le quali abbiamo instaurato un rapporto superficiale hanno un ruolo marginale sulle nostre sofferenze emotive. Il potere di ferire solitamente è riservato a poche persone. Quelle per noi importanti, alle quali siamo legati da vincoli di attaccamento e di amore.

Capacità di perdonare e tollerare gli sbagli dell’altro

  • Capire le ragioni che hanno portato allo sbaglio
  • Differenziare ciò che è importante da ciò che non è di primaria importanza nella relazione
  • Permettere e aiutare l’altro a riparare

PER RIASSUMERE

Possiamo valutare  in che misura siamo emotivamente intimi con il/la partner rispondendo alle seguenti domande:

  • Quanto questa persona fa parte della mia vita?
  • Quanto mi conosce realmente per come sento di essere nei miei pregi, ma anche nelle mie fragilità?
  • Posso contare su lui/lei nei momenti di difficoltà?
  • Posso condividere le mie aspirazioni?
  • E’ comprensivo quando commetto qualche errore?
  • Rispetta le mie scelte e i miei spazi?
  • Discutiamo in modo costruttivo?
  • Ho pienamente fiducia in lui/lei?
  • Posso condividere i miei dubbi, le preoccupazioni?
  • Partecipa alle cose che contano per me, ai miei successi come alle delusioni?
  • Sono disponibile a fare parte della sua vita?
  • Ho a cuore il suo benessere?

Vi è intimità emotiva nella coppia solo quando i partner sono liberi e capaci di mostrare la propria originalità e unicità. E quando sono capaci di riconoscere quelle del proprio partner. L’intimità poggia sulla possibilità di esprimere sé stessi profondamente e in un clima di sicurezza. In altre parole, vi è intimità quando si riescono a comunicare e ad ascoltare le emozioni profonde, le paure recondite, i desideri personali, i sogni nascosti, ciò che ci rende unici.

Ciascun partner ha quindi bisogno di riportare alla mente, di tanto in tanto, quelle qualità che ha visto nel proprio partner nelle fasi iniziali della relazione. Quelle particolarità dell’altro che ha amato così tanto nella fase dell’innamoramento. A questo scopo è bene porsi la domanda: “Che cosa c’è nel mio partner che lo rende un essere umano unico e speciale ai miei occhi?”.

Vorrei concludere con una mia riflessione  che si intitola “le formule dell’amore”

“Spesso succede che ci si innamora troppo facilmente o addirittura per caso, apparentemente senza cognizione di causa. Eppure l’amare e l’essere amati è un’arte che s’impara in una scuola senza aule: non ci sono insegnanti e nemmeno alunni; racchiude formule troppo incomprensibili per la ragione umana. Capire se si è innamorati, liberi dagli schemi conflittuali imposti dalla ragione umana, risulta troppo difficile anzi direi troppo scomodo: è come avere in dono dall’amore uno scrigno che vorremmo custodire gelosamente senza volerne conoscere il contenuto. Ma la sorpresa arriva comunque, quando non è stato l’amore a donartelo……quando ti accorgi che sono passati gli anni e la tua vita non l’hai vissuta. E allora prima di gridare all’amore assicurati che esso contenga tutti i tesori di cui è composto: gentilezza, complicità, comprensione, rispetto, capacità di far star bene, dimestichezza nel praticare il guardarsi negli occhi e capirsi….e il tutto senza invecchiare mai. Ti chiederai: allora è impossibile! No, è semplicemente il vero amore.”  (Ana Maria Sepe)

Una lettura preziosa che ti cambierà la vita

Ormai molti già lo conoscono, si tratta del mio libro bestseller: «Riscrivi le Pagine della Tua Vita». E’ il libro che io stessa avrei voluto leggere tantissimi anni fa, prima ancora di diventare uno psicologo. In ogni pagina, ti spiego come ridefinire la tua identità a partire dai tuoi vissuti del passato e dalle emozioni che provi oggi. Potrai finalmente concederti il lusso della politica dei piccoli passi, cioè riuscirai a migliorare la tua vita giorno per giorno, senza pretendere tutto e subito, in ogni capitolo, infatti, ci sono esercizi pratici e nozioni che possono aiutarti fin da subito a migliorare la qualità della tua vita a partire dalla relazione che hai con te stesso e con gli altri. Puoi ripartire ricostruendo quella fiducia perduta. C’è una persona che non dovrebbe deluderti mai: quella persona sei tu! Ricorda: anche tu meriti la tua fetta di felicità in questa vita, abbi il coraggio di allungare la mano per prenderla! È tua, ti spetta di diritto. Il mio libro puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon. ed è il regalo più bello che tu possa farti.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
Se ti piace quello che scrivo, seguimi sul mio profilo Instagram: @anamaria.sepe.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor
Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*