«Cosa vuoi fare da grande?», quante volte te l’hanno chiesto quando eri bambino? In effetti, anche oggi, ripensi mai a quali fossero i tuoi sogni nel cassetto durante la tua infanzia? E si sono esauditi? Probabilmente no, o se sei fortunatissimo, lo hanno fatto solo in parte. Francamente, quando ponevano a me quella fatidica domanda, non avevo mai una risposta univoca. Rispondevo: il mago, l’inventore, l’esploratore, la modella, lo scopritore… una volta, pur essendo una bambina, arrivai a dire “il papa“, per poi scoprire che non potevo essere nulla di tutto ciò. Le femminucce non possono diventare papa, la magia non esiste, per fare la modella avrei dovuto rinunciare alle merendine e le altre cose neanche erano mestieri veri!
Anche io, come tutti i bambini, sognavo molto e avevo ambizioni e speranze. Ma come a tutti i bambini, anche a me fu insegnato che dovevo ridimensionarmi: potevo scegliere solo una cosa, ma non una cosa di mia aspirazione, una cosa tra quelle già esistenti, che faceva già parte del mondo materiale in cui ero nata. “Il mondo funziona così”, mi dicevano, e io dovevo imparare a sognare nella “giusta” misura che è come dire: non sognare affatto!
Quando siamo piccini ci instillano quest’idea che, una volta adulti, possiamo diventare una sola cosa. Dobbiamo scegliere. Una sola cosa, ma non tra tutte le possibilità ipotetiche, una sola cosa tra le cose già fattibili. Una persona ben tarata direbbe che ha senso. Abbiamo una sola vita, abbiamo risorse limitate e dobbiamo trovare il modo di tirare avanti e sì, dobbiamo scegliere come farlo, cosa fare e cosa diventare. E dobbiamo fare tutto questo presto. Tic tac, tic tac…
In realtà, ognuno di noi non deve necessariamente scegliere. Siamo esseri complessi dotati di molte potenzialità e seguire percorsi pre-tracciati pone solo un limite a ciò che siamo e che potremmo essere. Per fortuna, crescendo ho capito che potevo re-inventarmi tutte le volte che volevo. Potevo studiare tante cose, anche diverse tra loro e non dovevo necessariamente aderire a un modello pre-esistente.
Da ragazzina mi definivano spesso una «persona rinascimentale», ricordo ancora la prima volte che mi fu detto. Persona rinascimentale. Ma che significa? Dovetti chiederlo perché non lo avevo mai sentito prima. Beh, magari tu lo sai già, in caso contrario, significa “poliedrico”, definisce una persona che è abile in più discipline e che ha un’ampia conoscenza di argomenti differenti. Ne rimasi lusingata, per la prima volta, quello che mi era stato presentato come un limite (l’innata curiosità fanciullesca a interessarmi a tutte le cose belle della vita!) si era rivelato motivo di elogio.
Alcune persone, proprio come me, crescendo non perdono quell’entusiasmo, non smettono di interessarsi a molteplici cose e non devono farlo! Anzi, fanno benissimo a tenere vivo ogni possibile potenziale. In più, una volta imboccata una via, è sempre possibile cambiarla e dirigere le nostre risorse altrove!
La regola dei dieci anni: cambia la tua vita ogni decennio
Qualche giorno fa, ho letto un discorso di Arthur Brooks, professore del corso «Leadership and Happiness» all’Università di Harvard, ha scritto anche una dozzina di libri (nessuno, però, tradotto in più lingue). Il professore, esperto di “felicità e leadership”, sostiene che per fare carriera ed essere davvero soddisfatti, non bisognerebbe mai dedicarsi per più di 10 anni alla stessa attività.
Incuriosita del suo discorso ho cercato il suo curriculum sul sito dell’Harvard Business School. In effetti, lo stesso Brooks ha iniziato la sua “carriera” suonando, per 10 si è dedicato alla musica. Solo a trent’anni si è iscritto all’università e ha iniziato a interessarsi di economia e politica. Dopo un dottorato in ricerca in analisi delle politiche pubbliche, ha iniziato a lavorare come analista per operazioni militari e solo nel 2019 ha iniziato la sua carriera alla Harvard. Nel frattempo scriveva libri, ha fondato una onlus e di certo si è occupato di un mucchio di cosa fuori curriculum.
Perché ho voluto dedicare un articolo alla regola dei dieci anni? Perché troppo spesso lo dimentichiamo e ci diamo per spacciati quando non lo siamo affatto! Nella vita, in qualsiasi momento, puoi re-inventarti come vuoi, puoi coltivare nuove passioni, scoprire talenti inediti, puoi fare tutto. Non c’è nessun percorso preconfezionato. Niente che avresti dovuto fare tutto. Inciampiamo nella pericolossisima parola “ormai…”. Ormai è andata così. Ormai è tardi. Ormai… Ormai… La parola della rassegnazione. Ma “ormai” niente, in una vita possono esserci tante vite!
Se ne hai voglia, puoi tornare all’università anche a 40 o 50 anni! Brooks ha seguito dei corsi a distanza per poter continuare a lavorare. Se ne hai voglia, puoi comprare un pacco di argilla e fare vasi o statuine di ceramica, apprendere benissimo una tecnica scultorea, oppure puoi approfondire l’arte della fotografia o darti alla biologia marina. Non è uno scherzo ma un modo per riflettere: le possibilità che abbiamo, anche in questo singolo istante, sono infinite.
Lo so, molti storceranno il naso ma non dipende sempre tutto dai soldi. Lo so da me che i soldi costituiscono la base della società in cui viviamo, mi hanno già spiegato “come funziona il mondo”, giuro che l’ho capito bene! Ma non per questo bisogna smettere di provarci, non per questo bisogna necessariamente omologarsi ai percorsi preconfezionati. Quindi guarda alla tua vita e se non sei soddisfatto, applica la regola dei 10 anni e… cambia! Dedicati a ciò che ti piace.
Il modo in cui ci insegnano a vivere può essere decisamente autolimitante, quindi che un esperto di “ledership e felicità” proponga questa regola ai suoi studenti, è entusiasmante. Al contrario di Brooks, però, credo intimamente che non dovrebbero esistere regole.
Ognuno di noi dovrebbe occuparsi di ciò che gli piace fin quando sente quell’ardore, quella spinta che lo incita a migliorarsi sempre (come persona, oltre che nell’attività scelta). Nella vita tutto può cambiare. Cose meravigliose possono accadere in ogni momento, ma capitano a chi ancora non si è legato alla parola “ormai…”. Ti auguro di rendere la tua vita quel posto meraviglioso in cui meriti di stare. Se non sai come iniziare, ti consiglio di leggere il mio libro bestseller «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ed. Rizzoli. Puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo. Da solo, il libro, non farà il lavoro “duro” per te ma ti indicherà la via. Sta a te. Concediti ogni splendida possibilità.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli
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