La Teoria del posto macchina gratuito della vita

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Il tempo continua a scorrere? Sfortunatamente sì. Scorre? Che dico, precipita. Il passato aumenta e il futuro diminuisce. Le possibilità si assottigliano, i rimpianti crescono. (Haruki Murakami). Se hai un sogno e non hai abbastanza forza per realizzarlo o, ancora, se non hai ancora trovato la tua strada, per paura di sbagliare, di fallire, forse non sei abbastanza consapevole che un giorno potrai vivere di rimpianti.

“La Teoria del posto macchina gratuito della vita”

“Non parcheggiare a un chilometro dalla tua destinazione solo perché pensi di non trovare un posto libero più vicino. Vai esattamente dove vuoi essere. Se non c’è spazio avrai sempre la possibilità di allontanarti. In altre parole: non arrenderti troppo presto nella vita”. “Fai ciò che ti appassiona, che ti interessa davvero. Non mettere in pratica il Piano B, il piano di emergenza, fino a quando non hai provato di tutto per realizzare il Piano A”.

Queste erano le parole di Catherine Drew Gilpin Faust in uno dei discorsi di laurea degli studenti dell’Università di Harvard. La professoressa Faust sapeva di cosa stava parlando, dato che è stata la prima donna ad assumere la carica di rettore dell’università. In questo discorso ha illustrato la sua: “Teoria del posto macchina gratuito della vita“. Quando si parla di decisioni importanti della vita, quelle che segnano il nostro destino, è importante riflettere e scegliere un percorso del quale non ci pentiremo, è essenziale porci l’obiettivo più ambizioso e lottare per raggiungerlo. In questo modo non ci sarà posto per frasi come: “se quella volta avessi fatto …” o “che cosa sarebbe successo se …”

Sentire il peso dei rimpianti è come avere una zavorra legata al piede

Un peso che non ci permette di correre e che ci trascina emotivamente sempre verso il passato perché orientiamo la nostra attenzione sulle scelte non fatte o sulle scelte sbagliate. Questo concetto basilare ci fa subito capire che il rimpianto è un sentimento che ci imprigiona in un tempo che non c’è più. Questo crea un ingorgo psichico: non riuscendo a smaltire i pensieri sul passato, il cervello si carica di parole inutili e il risultato è che il presente non viene mai vissuto appieno, e quindi perdiamo ogni possibilità di trasformazione, sorpresa, rigenerazione

La teoria del parcheggio rispecchia perfettamente la vita di ognuno di noi

In particolare di chi rifugge dal rischio, e dall’idea di cambiamento. Ma chi invece rischia e ama vivere il presente non vuole vivere di rimpianti. Nessuno vuole arrivare ad una certa età e raccontare ai nipoti o ai figli che un giorno avrebbe potuto fare un passo, avrebbe potuto scegliere di pancia per ottenere un lavoro, una relazione o anche solo una cosa meravigliosa. E come dice Mark Twain forse tre poco meno di 20 anni saremmo così dispiaciuti per le cose che non abbiamo fatto, piuttosto di quelle che abbiamo fatto.

Quale lezione ci trasmette la teoria del posto macchina gratuito per la vita?

– Non avere paura di fallire o sbagliare, perché potrai sempre tornare nella tua zona di comfort. Ricorda che non c’è pentimento peggiore di quello che deriva dall’avere lasciato sfuggire i sogni perchè non hai avuto il coraggio di afferrarli al momento opportuno.

– Quando si tratta di grandi sogni, non puntare immediatamente sul “Piano B”, abbi il coraggio di rischiare, perché solo così saprai di cosa sei capace. Quando ti obblighi a fare un passo ulteriore, espandi il tuo potenziale e dai il meglio di te.

– Se fallisci non ti vergognare, errare è umano e gli errori fanno parte dell’apprendimento. Accetta semplicemente l’esperienza, non scoraggiarti e mettiti al lavoro di nuovo per trovare un progetto più realistico e accessibile.

– Mentre lavori per realizzare i tuoi sogni ricorda di godere del tuo presente, perché questo è tutto quello che hai veramente. Non permettere che la promessa del futuro ti tolga la felicità di cui puoi godere in questo momento. Guarda al futuro con speranza, non con frustrazione.

La teoria del parcheggio libero non ha nulla di così complesso!

La maggior parte dei lettori probabilmente la condividerà. Eppure c’è chi continuerà a vivere la propria vita esattamente al contrario: ossia sceglierà di non scegliere di fronte alle decisioni importanti della propria vita (salute, formazione, carriera, relazioni ecc.), accontentandosi del primo parcheggio a portata di sterzo e, al contrario, deciderà di dedicare tempo ed energie alle persone che non lo meritano o peggio annullarsi per compiacere gli altri.

Quando abbiamo un sogno, uno di quelli che non ci fanno dormire e a cui pensiamo in ogni momento della nostra vita, è allora, proprio allora che dovremmo combattere con tutte le nostre forze per raggiungerlo. Evitando di trovare mille scuse, come quella del parcheggio, perché diciamocela tutta il rischio vale sempre la candela. Non solo perché ci permette di andare avanti, ma ci permette anche di uscire dalle sabbie mobili dell’immobilismo in cui spesso ci cacciamo. Quando per esempio non siamo soddisfatti del nostro lavoro, di una relazione, di una situazione. Ci barcameniamo tra le mille scuse di avere troppi impegni, di avere una vita stabile che ci facciamo piacere.

Un’aforisma di Paulo Coelho recita “Se non ti fermano mentre ti allontani allora continua a camminare. Guarda avanti, senza voltarti.”  Io sai cosa ti dico: anche se qualcosa o qualcuno ti ferma, (anche la peggiore esperienza), tu guarda sempre avanti….L’errore più grande è restare fermi e non fare esperienze; solo queste ti faranno vivere senza rimpianti.

Impara dai tuoi rimpianti di oggi

Di cosa parlano i tuoi rimpianti? All’epoca, cosa ti ha impedito di compiere quella determinata scelta o conquista? Allo stato attuale, le cose ti consentirebbero di fare scelte diverse? Per esempio, alcune persone hanno il rimpianto di non aver portato avanti gli studi universitari ma, guardando più da vicino, vi erano delle difficoltà oggettive come: avevano famiglie problematiche, dovevano -in contemporanea- lavorare per potersi mantenere gli studi, si erano iscritti a facoltà scelte dai genitori (…). I fattori contestuali non andrebbero mai sottovalutati.

Quindi, prima di avere un rimpianto e magari condannarti per una scelta fatta, rifletti bene su cosa ti ha condotto a compierla! Non tutte le scelte che facciamo sono spontanee. A volte le circostanze non ci consentono di fare di meglio, altra volte, invece, siamo noi “non pronti”, non consapevoli.

Insomma, prima di cadere in rimpianti dovresti mettere bene a fuoco questo: hai fatto sempre il meglio che hai potuto con ciò che avevi e sapevi in quel momento. Ah… se io potessi tornare indietro con le consapevolezze di oggi, personalmente mi risparmierei un bel po’ di dolore! Le consapevolezze sono le più belle conquiste che possiamo fare, talvolta arrivano spontaneamente con l’esperienza ma intanto gli anni passano e i rimpianti rischiano di accumularsi. Ecco perché le “nuove consapevolezze”, sono il tema centrale del mio libro  «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», un manuale di psicologia che ti consentirà di vivere a pieno, senza alcun rimpianto.

Nel mio libro imparerai a concederti, in piena autonomia, quel riscatto tanto ambito. È vero, meriti di essere notato, ma la prima persona che deve imparare a farlo, sei tu!  Perché come scrivo nell’introduzione del libro “Non è mai l’amore di un altro che ti guarisce ma l’amore che decidi di dare a te stesso”. Il libro lo trovi in tutte le librerie, su Amazon, a questo indirizzo  e su tutti gli store online. Se hai voglia di scoprire le immensità che ti porti dentro e imparare a esprimere pienamente chi sei, senza timori e insicurezze, è il libro giusto per te.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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