Le 12 porte della trasformazione interiore corrispondono a 12 sentimenti, tutti traducibili in pratiche azioni di vita e la felicità può dipendere da essi.
12 sono le porte della trasformazione interiore che ciascuno di noi deve aprire dentro se stesso per illuminare idealmente la propria anima con tutta la luce del mondo. Diciamo subito che la porta ha una lettura simbolica molto chiara, essa è un varco che consente il transito, il contatto o il passaggio dall’esterno all’interno e viceversa.
La novella delle 12 porte della trasformazione interiore insiste sul passaggio dall’Io al Noi ed è tanto affascinante e condivisibile proprio perché conduce l’uomo a guardare fuori da se stesso.
Solo aprendo le 12 porte della trasformazione interiore l’uomo comprende la bellezza del mondo perché riesce veramente a beneficiarne accrescendo il proprio spirito e la propria anima.
Le 12 porte della trasformazione interiore corrispondono a 12 sentimenti traducibili in pratiche azioni di vita.
12 porte della trasformazione interiore – Il perdono è la chiave che apre la prima porta.
Perdonare vuol dire tradurre il male ricevuto, il rancore covato e l’odio nutrito in un’opportunità di riscatto che si offre all’altro attraverso se stessi.
Chi perdona scavalca il muro del male e si mette alle spalle ogni dolore.
Va detto, in merito, che l’ideale perdono religioso (quello carico di pietà verso l’altro, accoglienza e comprensione) risulta di difficile attuazione nella vita reale. Nella quotidianità è possibile perdonare ma prima è necessario incontrare l’altra persona, addivenire ad un compromesso e dialogare. Posta l’importanza del perdono che a volte siamo chiamati a cercare e prestare per vivere in armonia, il consiglio è quello di dialogare con gli altri minimizzando, dove è possibile, ogni forma di scontro.
Il dialogo si traduce in espressione di se stessi e del proprio amore.
12 porte della trasformazione interiore – L’amore è la chiave che apre la seconda porta.
Chi è in pace con se stesso e col mondo, chi non nasconde i propri sentimenti e li esprime è anche pronto a vivere manifestando amore.
12 porte della trasformazione interiore – La Costanza è la chiave per aprire la terza porta.
E’ costante l’uomo che persegue la sua meta, colui che non lascia il lavoro a metà, chi non abbandona il timone della nave prima di averla condotta in porto.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave per aprire la quarta porta è la verità.
Non c’è perdono né amore, né mare calmo su cui navigare senza verità. Verità vuol dire trasparenza, soddisfazione, affermazione di sé senza soccombere alle ragioni altrui. Pertanto non mentite mai né agli altri né a voi stessi ma vivete secondo verità.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave che apre la quinta porta è l’onestà.
Parlando di onestà, ci troviamo dinanzi al sentimento che più di ogni altri condiziona il rapporto tra l’essere individuale l’essere sociale. E’ sociale, ben integrato nella collettività, parte di un tutto e vicino agli altri, solo colui che è onesto e leale.
Onestà vuol dire non approfittare degli altri, non vivere all’ombra di chi si lascia sfruttare, non fare proprie le sostanze che un altro si è guadagnato, non farsi scudo dei privilegi, non ordire inganni rincorrendo disonesti vantaggi.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave che apre la sesta porta è la saggezza.
La saggezza si conquista con l’ascolto e l’esperienza ed è nemica del giudizio.
Non siate giudici di nessuno ma divenite i libri su cui è scritta la storia del mondo di cui ciascuno di noi è parte.
Non sentitevi come una goccia nel mare ma imparate a sentirvi come parte viva e integrante dell’oceano, solo così riuscirete a comprendere il senso delle porte della trasformazione interiore.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave per aprire la settima porta è l’equilibrio.
L’autocontrollo delle emozioni, la riflessione, la pacatezza sono tutti strumenti finalizzati alla gestione dell’equilibrio interiore.
Bilanciare le emozioni e saperle veicolare al mondo esterno è questa la capacità propria di chi sta in equilibrio con se stesso.
Per avere un buon equilibrio è necessario godere di un buon filtro emozionale ovvero è importante saper veicolare le sensazioni che vengono dal mondo esterno valutando il valore degli avvenimenti senza esaltarli né sminuirli troppo.
Non è equilibrato e non fa bene a se stesso chi vive di reazioni smodate, chi esalta i sentimenti, chi accentua le emozioni e le paure, le gioie e le ansie.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave che apre l’ottava porta è l’altruismo.
Saper dare agli altri un po’ di se stessi (in termini morali prima ancora che materiali) significa incontrare, accogliere, condividere. Così inteso il dono non rappresenta più un’azione singola liberata verso l’esterno, ma diviene una scelta di contatto e interazione col mondo.
Donate non per dare ma per ricevere, per ricevere dagli altri la consapevolezza che il mondo si realizza solo nell’interazione operosa e accorata tra le persone che lo vivono.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave che apre la nona porta è la speranza.
Non smettete mai di nutrire fiducia nel mondo e negli altri.
La speranza è la benzina che consente al cuore di guardare al domani anche quando l’oggi è stato grigio e nuvoloso.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave la decima porta è la fedeltà
Non tradite chi amate. Il tradimento (largamente inteso) rompe un vincolo di fiducia e viola un rapporto di reciprocità.
E’infedele chi mette il benessere di un momento dinnanzi alla gioia di una vita costruita sull’onestà, sull’amore e sulla coerenza. In questo senso la fedeltà è un sentimento che in sé porta e sintetizza molte altre emozioni del cuore,
12 porte della trasformazione interiore – La chiave dell’undicesima porta è la gioia.
Non smettete mai di sorridere. La tristezza è di quel povero che si è arreso alla miseria, mentre il sorriso è di colui che ha ancora fede nella vita.
12 porte della trasformazione interiore – La chiave della dodicesima porta è la fede.
La fede non è solo quella in un Dio, essa è la sintesi di un percorso che l’uomo conduce verso una meta ultima. Avere fede significa nutrire la speranza di portare i propri passi sino ad uno scopo ideale.
Perdono, amore, costanza, verità ,onestà, saggezza, equilibrio, altruismo, speranza, fedeltà, gioia e fede, facciamo di questi valori le fonti di ispirazione della nostra vita.
Fonte: l’articolo è stato liberamente ispirato al libro “Le 12 Porte: come tornare ad essere UNO“.
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