Le abitudini delle persone molto intelligenti secondo le neuroscienze

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Le neuroscienze hanno iniziato a esplorare i legami tra le capacità cognitive superiori e i comportamenti quotidiani delle persone con intelligenza superiore alla media. Studi recenti suggeriscono che le persone con un’intelligenza particolarmente sviluppata, oltre a presentare abilità cognitive elevate, tendono anche a seguire abitudini e comportamenti specifici che favoriscono il loro benessere mentale e il loro successo.

Le abitudini delle persone molto intelligenti secondo le neuroscienze

Le neuroscienze ci permettono di comprendere come queste abitudini siano legate a specifiche attivazioni cerebrali e a meccanismi psicologici che promuovono l’efficienza mentale e il benessere. In definitiva, l’intelligenza superiore non è solo una questione di abilità cognitive, ma anche di come le persone gestiscono la propria vita quotidiana, ottimizzando le proprie risorse mentali, fisiche ed emotive. Quali sono queste abitudini? E come si riflettono nei meccanismi cerebrali? Vediamo, con un focus sulle neuroscienze, le abitudini comuni delle persone con intelligenza superiore alla media, cercando di capire come le loro menti funzionano e come gestiscono la vita quotidiana.

1. Il pensiero riflessivo e l’autocritica costruttiva

Le persone con intelligenza superiore alla media tendono ad avere una maggiore propensione al pensiero riflessivo, ovvero la capacità di esaminare in modo critico le proprie azioni e pensieri. In un contesto neuroscientifico, questo comportamento può essere legato a una maggiore attività nell’area prefrontale del cervello, la quale è coinvolta nella pianificazione, nel giudizio e nel controllo delle emozioni. Queste persone sono abituate a fare un’analisi profonda delle proprie esperienze, dei propri successi e fallimenti. Tale riflessione costante consente loro di apprendere e migliorare continuamente.

Un altro aspetto cruciale è l’autocritica. Tuttavia, a differenza di coloro che potrebbero essere sopraffatti dall’autocritica distruttiva, le persone con alta intelligenza tendono a manifestare una forma di autocritica più produttiva. La loro capacità di riconoscere i propri difetti senza abbatterli o demotivarsi fa parte di un processo di apprendimento che è essenziale per il miglioramento continuo. Questo processo attiva aree del cervello legate all’autoconsapevolezza, come la corteccia cingolata anteriore, che è fondamentale per il monitoraggio emotivo e la regolazione.

2. La curiosità insaziabile e l’apprendimento continuo

Un altro tratto distintivo delle persone con intelligenza superiore alla media è la loro curiosità insaziabile. Le neuroscienze suggeriscono che il cervello di queste persone è predisposto a ricercare nuove informazioni in modo continuo, stimolando il sistema dopaminergico, che è associato alla motivazione e al piacere legato all’apprendimento. La dopamina, infatti, è un neurotrasmettitore che promuove la ricerca di ricompense e incentiva la motivazione, un meccanismo che si attiva ogni volta che una persona con una mente brillante scopre una nuova conoscenza.

Le persone particolarmente intelligenti non si limitano a sapere molte cose su vari argomenti, ma sono anche estremamente motivate a continuare a imparare, ad ampliare la propria comprensione del mondo. Questo processo di apprendimento continuo può essere osservato in comportamenti come la lettura costante, la curiosità verso nuove discipline e il desiderio di mettersi alla prova in attività nuove e stimolanti. Inoltre, studi neuroscientifici suggeriscono che le persone con intelligenza elevata tendono a cercare situazioni cognitive impegnative che attivano il loro cervello in modi diversi, creando una continua “sfida intellettuale”.

3. L’intelligenza emotiva e la gestione dello stress

Le persone con intelligenza superiore alla media tendono a sviluppare anche una maggiore intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere, comprendere e regolare le proprie emozioni e quelle degli altri. Questo aspetto è essenziale non solo per il benessere psicologico, ma anche per la gestione efficace delle relazioni sociali. Le neuroscienze hanno rivelato che la corteccia prefrontale e l’amigdala, aree del cervello coinvolte rispettivamente nell’elaborazione cognitiva e nelle emozioni, giocano un ruolo fondamentale nell’intelligenza emotiva. Le persone con alta intelligenza sono in grado di attivare questi centri cerebrali in modo più bilanciato, permettendo loro di affrontare lo stress in maniera più resiliente.

Queste persone tendono a percepire lo stress in modo diverso rispetto a chi ha una bassa intelligenza emotiva. Le ricerche neuroscientifiche indicano che il loro cervello è in grado di “moderare” la risposta allo stress, grazie a una maggiore regolazione delle emozioni e a una gestione più efficiente delle reazioni fisiche e psicologiche. Per esempio, l’auto-regolazione emotiva aiuta le persone intelligenti a mantenere la calma anche in situazioni stressanti, evitando reazioni impulsive che potrebbero compromettere la loro produttività.

4. Abitudini di sonno ottimizzate

Un aspetto fondamentale delle persone con intelligenza superiore alla media è la loro capacità di gestire in modo ottimale il sonno. Non è un segreto che il sonno giochi un ruolo cruciale nelle funzioni cognitive, tra cui la memoria, l’apprendimento, la creatività e la regolazione emotiva. Le persone altamente intelligenti sono consapevoli di come la qualità del sonno influenzi direttamente il loro funzionamento cerebrale.

Studi neuroscientifici hanno dimostrato che un sonno adeguato stimola la plasticità cerebrale, un processo che permette al cervello di riorganizzarsi e di formare nuove connessioni sinaptiche. Le persone con un’intelligenza superiore tendono a prioritizzare il riposo e a seguire routine che favoriscano un sonno profondo e rigenerante. Il sonno ottimizzato favorisce la concentrazione, la memoria a lungo termine e l’abilità di affrontare problemi complessi.

Alcune ricerche suggeriscono che l’equilibrio tra il sonno e la veglia è strettamente legato alle funzioni cognitive superiori. Le persone che dormono a sufficienza, inoltre, possono beneficiare di un miglioramento della creatività e della capacità di risolvere problemi in modo innovativo.

5. La gestione del tempo e l’efficienza

Le persone con intelligenza superiore alla media tendono a sviluppare una straordinaria capacità di gestire il proprio tempo in modo efficiente. Questo non solo grazie alla loro capacità di concentrazione, ma anche per la loro predisposizione ad utilizzare strategie mentali avanzate che migliorano la produttività. Le neuroscienze suggeriscono che la corteccia prefrontale, l’area del cervello coinvolta nel pensiero esecutivo, nella pianificazione e nel problem-solving, è più attiva in queste persone. Tale attivazione consente loro di affrontare le sfide quotidiane con maggiore efficacia e di prendere decisioni rapide e ponderate.

Le persone intelligenti spesso utilizzano tecniche di pianificazione avanzate, come la suddivisione dei compiti in sotto-obiettivi o l’adozione di una visione a lungo termine, per ottimizzare la loro produttività. Il loro approccio al tempo è molto più strategico, in quanto sono in grado di equilibrare le esigenze a breve termine con gli obiettivi a lungo termine, senza essere sopraffatti da compiti urgenti o da una mole eccessiva di lavoro.

6. Creatività e risoluzione dei problemi

Le persone con intelligenza superiore tendono ad avere una maggiore capacità di risolvere problemi complessi e di pensare in modo creativo. Il loro cervello è in grado di fare connessioni tra concetti apparentemente distanti, generando soluzioni innovative. Questa creatività non è solo il risultato di una mente brillante, ma anche di un allenamento costante del cervello attraverso esperienze e sfide mentali.

Le neuroscienze indicano che il cervello di queste persone mostra una maggiore attività nelle reti cerebrali associate al pensiero divergente, la capacità di generare molteplici risposte a una domanda o a un problema. Questa abilità viene potenziata dal continuo esercizio del pensiero critico e dalla curiosità intellettuale.

Le neuroscienze ci permettono di comprendere come queste abitudini siano legate a specifiche attivazioni cerebrali e a meccanismi psicologici che promuovono l’efficienza mentale e il benessere. In definitiva, l’intelligenza superiore non è solo una questione di abilità cognitive, ma anche di come le persone gestiscono la propria vita quotidiana, ottimizzando le proprie risorse mentali, fisiche ed emotive.

Correlazione tra intelligenza e vissuto difficile

E’ possibile diventare più intelligenti? Lavora sui vecchi condizionamenti! L’utilizzo dell’intelligenza ha molto a che fare con quello che pensiamo di noi stessi: siamo convinti di valere e di poter contare sulle nostre facoltà mentali, o la nostra tendenza è di arrenderci in partenza di fronte  a ciò che esula dalle nostre abitudini perché ci raccontiamo che noi non siamo capaci? A proposito di questa seconda tipologia, posso assicurarvi che nel passato di queste persone si trova di solito un’infanzia ricca di insuccessi scolastici e rapporti traumatici con insegnanti e genitori. Se sono presenti vecchi condizionamenti relativi all’apprendimento, o alla fiducia in sè questo limiterà fortemente l’accesso alle proprie capacità intellettive. La buona notizia è che, elaborando i vecchi traumi relativi all’apprendimento o a un passato difficile, le proprie potenzialità tornano disponibili per una nuova visione di se stessi, per un utilizzo più pieno della propria intelligenza.

Ciò che mi sento di consigliare, per rallentare i ritmi e riconquistare le funzioni perdute, è la lettura del mio libro che s’intitola «Il mondo con i tuoi occhi. Fornisce tutti gli strumenti utili per imparare a pianificare gratificazioni a lungo termine, per non lasciarsi sopraffare e soprattutto, per apprendere a ragionare in modo intelligente sui dilemmi che ci butta addosso la vita quotidiana (relazioni interpersonali, lavoro, famiglia…). Allora impara a guardarti con i tuoi occhi, impara ad amarti,  inizia davvero a donarti tutto ciò (considerazione, stima, fiducia, sicurezza, rispetto, amore…) che non ti è mai stato concesso. Ed è quello che ti auguro. Il libro è disponibile  in tutte le librerie o a questa pagina Amazon

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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