Comportamenti tossici dei genitori

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
Illustrazione di Andrea Ucini
Illustrazione di Andrea Ucini

I genitori cercano sempre di educare i propri figli al meglio. Tuttavia, a volte non sono coscienti di alcuni comportamenti tossici che assumono e che possono essere particolarmente dannosi.

Oggi ci concentreremo su questo, al fine di farvi aprire gli occhi nei confronti di una realtà che, troppo spesso, non riusciamo a vedere. A breve vi elencheremo i comportamenti tossici più diffusi nel rapporto tra genitori e figli e dei quali siamo spesso inconsapevoli.

Comportamenti tossici dei genitori

Forse non ci crederete, ma le buone intenzioni di per sé non bastano. È necessario fare un po’ di autocritica e saper identificare tutti quei comportamenti tossici che possono danneggiare i nostri figli. In particolare essi possono avere effetti negativi sulla loro autostima e provocare gravi problemi in futuro.

Ma i genitori sono davvero responsabili di tali comportamenti tossici? No, a volte semplicemente riproducono quello che a loro volta hanno visto fare ai loro genitori, perché non esiste alcuna scuola che ci insegni ad essere mamma o papà. Si impara con l’esperienza.

Elencheremo dunque 7 comportamenti tossici che, magari inavvertitamente, avete riprodotto. È importante non negare di compiere tali errori. Ricordate che ciò che più conta è il benessere dei vostri figli.

1. Siete ipercritici

In molte occasioni non ci rendiamo conto di quanto possiamo arrivare ad essere critici con i nostri figli. È positivo far notare gli errori, perché ciò favorisce il cambiamento e aiuta il piccolo a capire dove ha sbagliato.

Tuttavia, dobbiamo anche tenere presente che le continue critiche non fanno alcun bene. Essere troppo critici può provocare insicurezze nei nostri figli e farà in modo che essi perdano fiducia nelle loro stesse capacità e abilità.

2. Punite le emozioni negative

Siamo soliti fare una distinzione tra emozioni positive ed emozioni negative anche se in realtà molte delle emozioni che reputiamo negative sono, invece positive,. La paura, ad esempio, può salvarci la vita in molte occasioni.

Per questo motivo, dobbiamo permettere ai nostri figli di esprimere le loro emozioni. Lasciamoli piangere, mostrare la loro tristezza, manifestare le loro paure, ecc. La repressione non sarà mai positiva perché, prima o poi, tali emozioni non potranno più essere contenute.

3. Decidete per loro

I bambini sono bambini, ma ciò non significa che non debbano mai avere voce in capitolo. Ovviamente ci sono determinate decisioni in cui devono per forza intervenire i genitori, ma in altre occasioni non è affatto necessario.

Permettete ai vostri figli di prendere alcune decisioni, in questo modo li incoraggerete ad essere più sicuri.

4. Comportamenti tossici: trasmettete le paure

I bambini devono vivere in un ambiente pieno di sicurezza e fiducia, non in uno in cui la paura li perseguiti costantemente. I bambini hanno bisogno di commettere errori, esplorare e cominciare a sperimentare la vita.

Se hanno paura, diventeranno persone insicure e timorose di loro stesse. È importante non inculcare loro questo sentimento, perché vivere con paura non è vivere.

5. Li colpevolizzate ingiustamente

A volte i genitori scaricano le proprie frustrazioni sui figli facendoli sentire in colpa per cose di cui non sono responsabili. Ciò potrebbe provocare grandi problemi un domani, quando questo sentimento di colpa sarà già stato interiorizzato. Nessuno dovrebbe mai far sentire in colpa gli altri, soprattutto i propri figli.

6. Il vostro amore non è incondizionato

Questo è un grave errore in cui cadono alcuni genitori senza rendersene conto. L’amore dei genitori per i figli deve essere incondizionato, non deve dipendere dai comportamenti o dagli obiettivi raggiunti dai bambini.

Ciò potrebbe farli sentire immeritevoli del vostro amore, e questa è una sensazione difficile da cacciare via.

7. Comportamenti tossici: non porre limiti

A volte succede quando si hanno diversi figli o, semplicemente, non abbiamo intenzione di mettere molti limiti. Questo è un errore. I bambini hanno bisogno di limiti che permettano loro di essere al sicuro dal mondo che stanno scoprendo.

I limiti sono positivi perché senza di essi possono cominciare a svilupparsi comportamenti negativi e di sfida.

Se, in quanto genitori, vi siete sentiti identificati con alcuni di questi comportamenti tossici o se pensate che i vostri genitori abbiano commesso questi errori con voi, è importante capire come modificarli e non ripeterli.

Letture consigliate

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Illustrazione di Andrea Ucini

8 commenti su “Comportamenti tossici dei genitori”

  1. Sono stata vittima pure io di una madre così. Mi sono sposata e sono scappata a 300 km da casa, non ne potevo più di essere trattata così. Adesso non la vedo da 2 anni e sono rinata. Non la voglio più vedere. Elisa

  2. Ciao Eraida, penso che la tua esperienza sia molto simile alla mia che, ahime, non ho le tue stesse risorse. Mi ha fatto bene leggerti perché è vero, al di fuori di sé stesse non sanno amare realmente, al massimo amano i figli in modo malato considerandole un’estensione del sé :/

  3. Ho subito questo trattamento manipolatore per anni della mia madre. Prima da adolescente dopo da adulta. Ci sono riuscita ad uscirne dopo anni e anni di analisi e psico-terapia. Adifferenza sua che è un insicura e non empatica, io sono in assoluto contraria;: ironica con un spiccato senso del umore, empatica, sensibile e con buon senso, sensata e molto determinata. Questa è stato la mia ‘carta-vincente’ per tutte le sue critiche velate o non, veleno sputato ad oltranza e sentimenti inesistenti puramente da girare e raggirare per arrivarci al suo scopo. Meschina e cinica non admettera mai del danno che mi ha creato, semplicemente perché non se ne rende conto. Le mamme narciso sono delle manipolatrici indescrivibili con senza voglia di capire che potrebbe cambiare..povere senza anima senza valori autentici vuote ma piene di veleno, innganatrici e bugiardo piene di falsità. Credo personalmente che al di fuori del loro amor proprio non ne sono capaci di darne agli atri perché troppo vanituose e lussureggiante.

  4. Questo articolo mi riguarda personalmente, purtroppo mia madre fa cosi tutt ora anche con mia figlia ed io son piena di rancore ahime…Grazie alla psicoterapia ho preso consapevolezza di me e mi son perdonata per tutti gli errori che NON ho fatto. Ciao,Erika.

  5. La manipolazione è tipica dei narcisisti.. ti tengono in pugno con i loro pareri e sono esempi che loro stessi – poveracci – hanno avuto vissuto nella famiglia d’origine.. quindi per loro il più ovvio e normale possibile. Solo l’estroverso e l’empatico ne soffre.. ma mi e vi chiedo se analizzare troppo tutto alla fine sia solo controproducente..Una vita decente è non fare la punta alle parole e possibilmente sdrammatizzare ..I problemi veri si risolvono in modo pratico.. Al mattino stampiamoci sul viso un bel sorriso..e mangiamo un piatto di ironia e un silenzio d’oro da donare a chi vuole portarcelo via.. !! buona vita

  6. Buongiorno, ho letto con molto interesse questo articolo che mi tocca molta da vicino. Nel mio caso è il mio partner che ha avuto un rapporto con la madre molto difficile, un legame stretto, giudicante e sminuente. Oggi, in età matura, ha ancora grosse difficoltà di autostima, sensi di colpa e paura delle decisioni e dei cambiamenti di ogni genere. Quello che però ho riscontrato in lui, è che, nella vita di coppia, ripropone lo stesso schema acquisito nella famiglia d’origine: giudica sempre, usa le critiche velate, sembra avere sempre, nei miei confronti, aspettative alte. Per lui tutto questo è normale, non si accorge di ciò che fa e quando glielo faccio notare vive tutto questo come “un affronto”. E’ consapevole di aver avuto una madre che lo ha “controllato” in mille modi e dalla quale si difendeva con la menzogna e le ripicche, ma non riesce a non riproporre gli stessi schemi, che cosa posso fare?
    Grazie

  7. la seguo sia sulla pagina facebook che sul gruppo, lei è MOLTO brava a spiegare. Avere le competenze è già tanto, saperle spiegare è una cosa che non sempre coincide. Lei scrive in maniera “dolce” ma comprensibile, non è ruvida come Sigmund (è impossibile non capirlo visto quanto è diretto) ma quando ho letto Jung l’ho trovato noiosissimo, non nei contenuti ma come li spiega. Lei è una ottima divulgatrice, e visto che tanta gente soffre prigioniera della propria mente, fa una cosa molto bella

  8. Non è così facile staccarsi da questi rapporti tossici …..ho 55 anni ed ancora ne sono vittima ….. sono consapevole di questo grosso problema ma per quanto mi impegno non riesco a liberarmi …. mi frega sempre con quell’ atteggiamento da povera mammina amorevole ed io da figlia ingrata ….. grgrgrgr che rabbia

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