”Non importa quante volte cadi, importa quante volte ti rialzi”… e queste parole a parer mio rendono appieno il concetto di crescita. Prima o poi, le delusioni arrivano; può essere una delusione nella relazione, sul lavoro. Un progetto che non è andato a buon fine, una promessa non mantenuta, la perdita di qualcosa…ma ne comprendiamo realmente il significato?
Le delusioni ci aiutano a crescere, ci rendono forti e ci fanno capire dove possiamo arrivare veramente
Spesso, dopo una delusione, stiamo male e prendiamo decisioni affrettate che non portano a nulla di buono. E tutto questo, perché siamo stati delusi da chi meno ce lo aspettavamo. E se, invece, ci avesse fatto un favore? Siamo soliti incolpare gli altri se qualcosa va storto: il destino, Dio, l’amico di turno. Li riteniamo responsabili di aver tradito la nostra fiducia. Certo, la delusione è legittima ma dovremmo imparare a guardare oltre la delusione e capire che anche questo sentimento spiacevole può aiutarci a crescere, a maturare se ne acquisiamo piena consapevolezza
Dare qualcosa per scontato o sperare che accada è sinonimo di sofferenza!
Spesso viviamo di aspettative ma è la cosa peggiore che possiamo fare a noi stessi. Se siamo convinti di ottenere un lavoro, un appuntamento, una telefonata e magari non accade, ne restiamo delusi. Certo! Ma quanto è giusto e funzionale per noi? Crediamo che gli altri debbano agire come faremmo noi o, se ci promettono qualcosa, che manterranno la parola data. Forse quell’amica che non ci ha chiamato ha solo dimenticato di farlo; forse quell’appuntamento non è arrivato perché abbiamo frainteso.
Le grandi aspettative sono il preludio delle grandi delusioni
Nessuno agisce come faremmo noi, perché siamo tutti diversi! Non possiamo dare nulla per scontato, perché la vita è imprevedibile e ci sorprende in ogni momento. Il punto è che troppe aspettative rischiano di riempire la nostra vita di momenti più brutti che belli. Ma non solo! Sentirsi continuamente delusi comporta problemi fisici e/o emotivi; come per esempio mal di testa e disturbi gastrointestinali, oltre a stress cronico e depressione.
Sei sempre nell’età giusta: no ai rimpianti
Un altro pericoloso amico della delusione è il rimpianto. “Alla mia età che cosa posso fare?”. “Ormai non servo più a nulla”. “Tutto è perduto”. Ti senti a un punto morto? Spesso si vive il trascorrere degli anni come la perdita di ogni possibilità. Progetti e bilanci ti fanno sentire inadeguato e inutile e innescano i rimpianti. Ribalta il modo di vedere: spesso sono proprio le attività e gli eventi che giudichiamo “inutili”, perdite di tempo – ad esempio gli svaghi, gli hobby, oppure le deviazioni e gli imprevisti – a seminare in noi possibilità nuove. Tutto si rinnova di continuo: meno progetti fai, più facilmente puoi intuire potenzialità e aprirti alle sorprese che la vita sa regalare sempre
La buona notizia è che le delusioni, come tutto nella vita, hanno due facce!
Le delusioni possono farti cadere nella tristezza più profonda o aiutarti a imparare la lezione e andare avanti. Se lo vuoi, le delusioni ti aiutano a crescere. Decidi tu! La delusione è una forma di tristezza, una sensazione di perdita prodotta dal doloroso divario tra le tue aspettative e la realtà. Sei deluso quando le tue speranze non trovano riscontro nella realtà. A tal proposito, il filosofo Eric Hoffer disse: “La delusione è una sorta di fallimento: il fallimento di un’anima che ha speso troppo in speranza e attesa”. La vita è fatta di intoppi, di battute d’arresto e se invece pensi che tutto vada secondo le tue aspettative, inevitabilmente ti stai preparando a una grande delusione.
Confidiamo che il progetto di cui siamo così entusiasti e in cui abbiamo investito così tanto tempo e impegno, si realizzerà. Confidiamo che gli altri si comportino correttamente con noi. Confidiamo che il nostro partner ci appoggerà…Tuttavia, a volte le cose vanno male, quindi segue la delusione. Non possiamo evitarlo, ma possiamo decidere come reagire.
Anche se le delusioni non sono affatto piacevoli, ci offrono delle informazioni preziose su noi stessi, le nostre aspettative e le altre persone. Ogni delusione arriva con una lezione, tocca a noi approfittarne.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione
“Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono” (Oriana Fallaci)
Ovviamente, restare bloccati nella delusione non è una buona idea. Il fatto è già accaduto. È passato. Non puoi tornare indietro per cambiarlo. Puoi riflettere su quello che è successo, ed è conveniente farlo affinché tu possa imparare qualcosa, ma non puoi dimenticare che stai guardando in uno specchietto retrovisore. Durante la guida, di tanto in tanto devi guardare nello specchietto retrovisore, ma per la maggior parte del tempo dovresti continuare a guardare avanti, verso il futuro. Se guardi troppo spesso indietro, ti esponi al rischio di causare un incidente con conseguenze gravi.
4 dinamiche della delusione
La delusione è anche una grande maestra di vita! Ti sta semplicemente dicendo che, per qualche motivo, sei finito nel posto sbagliato. La delusione ti avverte che stai vivendo una situazione che non ti piace e, pertanto, dovrebbe trasformarsi in uno stimolo per il cambiamento, un motivo per reagire e uscire da quel posto in cui non ti senti a tuo agio. Invece di lamentarti, dovresti chiederti perché sei finito lì e, soprattutto, cosa puoi fare per non tornare in quel posto.
1. Cosa? Credere che solo una cosa possa portare la felicità
La costante esposizione alla pubblicità ci trasmette l’idea che possiamo essere felici solo se abbiamo determinate cose. Spesso le stesse cose che hanno già acquistato gli altri. In questo modo, possiamo iniziare a subordinare la nostra felicità al livello acquisitivo. Senza rendercene conto, lasciamo che le cose determinino quanto siamo felici. E quando non otteniamo ciò che vogliamo, ci sentiamo delusi e infelici.
Curiosamente però, ottenere delle cose non è garanzia di felicità. Infatti, spesso quando entriamo in possesso di molte cose, ci rendiamo presto conto che queste non riportano la gioia e la soddisfazione che ci aspettavamo. La soddisfazione che le cose ci danno è molto effimera. Al contrario, le esperienze che viviamo e godiamo ci danno una felicità più duratura. Pertanto, è un errore pensare che possiamo essere felici solo se possediamo determinate cose.
Chi? Credere che ci sia una sola persona in grado di soddisfare i nostri desideri
Le maggiori delusioni derivano solitamente dalle relazioni interpersonali. Quando ci aspettiamo che gli altri si comportino in un certo modo e non lo fanno, ci sentiamo delusi. Il problema, ovviamente, sta nelle nostre aspettative.
In molti casi, siamo vittime dell’”Effetto Halo“, secondo il quale attribuiamo arbitrariamente qualità positive o negative alle persone secondo le nostre prime impressioni. In pratica, ricaviamo inferenze a partire dalle caratteristiche isolate, relative a come queste persone si comporteranno. Quando quelle aspettative non sono soddisfatte, ci sentiamo delusi. Quando riponiamo la nostra speranza su di una persona e questa non la soddisfa, restiamo delusi.
Non possiamo sfuggire all’effetto halo, ma possiamo essere consapevoli della sua esistenza. Invece di pensare: “dovrebbe preoccuparsi per me” e sentirci male se questo non accade, dovremmo chiederci: “cosa posso fare perché quella persona si preoccupi per me?” Fondamentalmente, si tratta di prendere in mano le redini della situazione, consapevoli che c’è un margine per la delusione, invece di limitarci a nutrire delle aspettative.
Quando? Impostare un limite di tempo per ottenere ciò che vogliamo
Non abbiamo delle aspettative solo su ciò che vogliamo ottenere, ma anche sul lasso di tempo in cui vogliamo ottenerlo. Sfortunatamente, una società che gira ad una velocità vertiginosa, dove i bisogni sono rapidamente soddisfatti non appena appaiono, ci porta a pensare che dobbiamo avere tutto, immediatamente. Se non raggiungiamo rapidamente i nostri obiettivi, ci sentiamo disillusi, crediamo di aver fallito.
Non ci rendiamo conto che molte volte la vita non ci sta dicendo “no”, ma solo “aspetta”. Abbiamo tutti il nostro proprio ritmo, confrontarci con gli altri è totalmente controproducente. Non dovremmo stabilire dei limiti di tempo troppo stretti, specialmente quando i nostri sogni sono molto ambiziosi. La vita non è una corsa veloce, è una maratona. Pertanto, non importi dei limiti di tempo arbitrari e non realistici. Impara ad applicare il concetto taoista del Wu-Wei.
Come? Chiarirci le idee su come organizzare tutto
Forse l’aspettativa più difficile a cui dobbiamo rinunciare per evitare delusioni si riferisce a come dovremmo fare le cose, come dovremmo sentire e pensare e come dovrebbero comportarsi gli altri. È normale che quando ci proponiamo determinati obiettivi o ci impegniamo in una relazione, pianifichiamo anche una tabella di marcia. Questa tabella di marcia prevede come andrà il tutto.
Ma la vita si preoccuperà di farci sapere che non possiamo controllare tutto. Se hai degli schemi molto elaborati e ti aggrappi a questi, è più probabile che ti sentirai deluso. Ci sono diversi modi per raggiungere lo stesso obiettivo, dobbiamo rimanere aperti a tutte le possibilità. Se la vita non segue il tuo copione non significa che non puoi ottenere quello che vuoi, ma solo che devi cambiare strategia.
Infatti, Abraham Maslow ha affermato che una delle caratteristiche delle persone autorealizzate è la capacità di distinguere i mezzi dai fini. Queste persone sono in grado di rimanere concentrate sui loro obiettivi, essendo aperte a diversi mezzi per raggiungerli. La vita cambia continuamente le regole del gioco, la chiave sta nel sapersi adattare e sfruttare tutte le opportunità.
RICORDA…La vita insegna sempre qualcosa di nuovo
Ecco il senso delle delusioni, della sofferenza, del dolore. Servono a farti capire che devi risolvere qualcosa dentro di te. Non sono gli altri a dover cambiare, ma tu! Inizia col trattarti bene, col volerti bene. Non sacrificarti per nessuno, non permettere agli altri di calpestare la tua autostima. Fallo da ora, non aspettare di sbattere contro lo stesso muro per imparare che solo tu sei padrone del tuo destino.
E se pensi di non farcela…Non attendere che le cose peggiorino per chiedere aiuto e intraprendere un percorso con uno psicologo. Questo ti sarà utile sia per imparare a gestire meglio le delusioni, che per imparare ad acquisire maggiore fiducia in te stesso e nelle tue capacità.
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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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