Come esperta in scienze psicologiche e del comportamento umano, mi è spesso stato chiesto quali sono le migliori strategie per sedurre. Puntualmente rispondo che nel gioco della seduzione ognuno di noi interpreta un ruolo, ma non è sull’interpretazione del ruolo che bisogna lavorare, non è su quel breve frangente dell’incontro che dobbiamo concentrare le nostre energie. La migliore strategie per sedurre? Lavorare su se stessi, ogni giorno. Prendersi cura di sé per affrontare qualsiasi momento, anche quello della seduzione, con la giusta sicurezza personale, con un adeguato livello di consapevolezza.
Non fraintendermi, prenderti cura di te non significa andare dall’estetista, in palestra o acquistare reggiseni nuovi, magari con pushup. Queste cose rientrano sicuramente nella sfera della cura personale ma ne rappresentano solo l’aspetto più macroscopico. La nostra fisicità incorpora una dimensione ben più complessa che ai più appare astratta, ma che non lo è affatto. Durante la vera seduzione entrambe le dimensioni scendono in campo e spesso a dominare la scena spesso è la dimensione psicoaffettiva. Questa risiede nei messaggi non verbali, nella gestualità, nella vicinanza corporea, nella vicinanza affettiva, nelle parole scelte… e si fa ancora più forte nelle emozioni e nei desideri che suscitiamo nell’altro e che noi stessi proviamo.
Le regole psicologiche della seduzione
Chiariamolo subito, non ti suggerirò comportamenti manipolativi. Ti piacerebbe essere manipolato? Probabilmente no. Perché allora farlo a qualcun altro? Nell’incontro con l’altro, ognuno mette sul tavolo la sua storia, se a te piace l’idea di mettere sul tavolo la tua storia di manipolatore, fai pure, ma le conseguenze saranno scambi inevitabilmente infelici. Le incongruenze, le dissonanze, proprio come i nodi, tornano al pettine e fanno male, sempre!
Se vuoi portarti a letto qualcuno, non ti serve manipolare. È molto più saggio e sano conquistare in modo del tutto genuino, il risultato sarà 1000 volte più appagante. Un autentico scambio di sensi e piacere che si spinge ben oltre il mero e preistorico possesso.
La regola dell’essere
Non aver paura della diversità. Non devi renderti simile all’altro per conquistarlo, non devi riflettere chi è lui/lei per sedurlo, ne’ riflettere ciò che potrebbe piacergli. Allora? Per sedurre, puoi semplicemente essere te stesso. Se decidi di interpretare un ruolo, non saprai mai se alla persona con cui stai uscendo piaci davvero per ciò che sei.
Il problema dei manuali di seduzione è che si concentrano su stereotipi interpretativi. Suggeriscono all’uomo e alla donna di comportarsi in un certo modo, dimenticando che ognuno di noi ha un’identità unica e speciale. È quell’identità che diverrà il focus del desiderio e non un personaggio fittizio interpretato per l’occasione.
Uno sciocco libro che lessi durante la mia ormai lontana adolescenza, forniva una serie di script interpretativi atti a sedurre l’altro, dei copioni da interpretare che esaltavano, di volta in volta, il fascino pericoloso, il fascino eccitante, quello carismatico, quello dell’amante ideale… Mi ha sorpreso scoprire che quel libro era anche un bestseller. Ma stiamo scherzando? Dove è finita la soggettività, l’unicità dell’essere? Ecco. Se non hai un’identità tua e quindi hai voglia di fingere di essere un’altra persona, allora quei manuali sono giusti per te. Al contrario, se ritieni di avere una tua unicità, se sai di avere un’identità tutta tua, magari anche con una forte personalità, allora queste saranno le tue armi di seduzione! Devi solo lustrarle bene e sfoggiarle in ogni occasione, anche quando c’è da procacciare un partner.
Sii indipendente
Lavora su te stesso. Sul tuo senso di sicurezza e sulla tua identità. Cosa significa? Che se ti definisci come una persona che ama la natura, allora assicurati di allineare questa tua preferenza ai tuoi comportamenti. Dedica del tempo alle attività che ti piacciono! In questo modo nutrirai il tuo essere, è così che ognuno definisce chi è, allineando il fare alle idee concettuali che abbiamo di noi stessi. In questo modo potremmo sentirci molto più sicuri e fiduciosi.
Le persone insicure e fortemente bisognose, tendono ad attrarre partner passivo-aggressivi. Se lavori sulla tua identità, non solo avrai più argomentazioni da portare nella relazione, avrai più esperienze di vita ma anche un bagaglio che inevitabilmente ti renderà più interessante ed eccitante.
La regola del sentirsi
Sei lì, insieme alla persona che desideri. Come ti senti? Se riesci a sentirti a tuo agio, trasmetterai quella stessa sicurezza all’altro. È qui che possiamo iniziare ad allentare i freni inibitori, accorciare le distanze fisiche e costruire i primi abbozzi di intimità. La reciprocità è indispensabile nella seduzione. Racconta i tuoi vissuti, le tue esperienze e sii pronto ad accogliere quelle dell’altro, a farlo sentire accettato, non giudicato e perché no, anche desiderato.
Nell’incontro con l’altro, non essere avaro di complimenti. Se ti piace qualcosa di lei/lui, comunicalo. Se hai lavorato bene sul tuo senso di identità e quindi hai una buona sicurezza di base, la timidezza scomparirà e lascerà spazio all’audacia.
La vera seduzione richiede apertura e disponibilità emotiva. È vero che quando le persone si aprono sono più vulnerabili ma è il rischio del gioco. E poi, da cosa vorresti proteggerti? Da un rifiuto? Beh, se non piaci a una persona, non significa niente… solo che non fai per lei/lui. Quel rifiuto non definirà te ma solo le preferenze di una persona e tu sai che al mondo esistono miliardi di persone… Ti vuoi proteggere da un cuore infranto? Se già sei molto presa/o, sei già esposto e quindi è troppo tardi. In ogni caso, se hai lavorato bene su chi sei e sul tuo senso dell’identità, sai benissimo che il tuo mondo continuerà a esistere anche quando sei sentimentalmente solo.
In questo incontro ravvicinato, ti consiglio di spegnere o silenziare il telefono. In questo modo avrai meno distrazioni. La seduzione richiede molta capacità attentiva, in quelle ore avrai modo di valutare meglio l’altro, convalidarlo e sentire le emozioni che lui/lei ti restituisce.
La regola del concedersi
Fare un po’ di pressioni fa parte del gioco ma tu non forzare e soprattutto non lasciarti forzare. Non fare mai nulla se non ti va al 100%. Sii spontaneo, divertiti e vivi il momento in modo consapevole e profondo. Queste condizioni mostreranno all’altro il tuo sé autentico ed essenziale e… non c’è niente di più attraente di questo! Non c’è niente di più potente e inebriante che piacere all’altro per ciò che si è, per ciò che si concede in piena spontaneità.
Chi vuole forzare la mano nella seduzione finisce per essere cavernicolo o talvolta eccessivamente civettuolo. Quando la seduzione diventa parte integrante dello scambio, allora si crea un’atmosfera stuzzicante, giocosa, in cui entrambi si sentono tesi e al contempo a proprio agio. La tensione aumenta fino al primo bacio, fino al fare l’amore.
Durante l’incontro
Non prendere tutto troppo sul serio, alleggerisci la conversazione, regala svago, armonia, comprensione… Ricorda che la seduzione è anche spensieratezza. Evita giochini e ambivalenze. Manda segnali chiari e decisi. Ti segnalo alcuni comportamenti che possono aiutarti a creare una maggiore intimità:
- Contatto visivo e spazio personale
Guardalo negli occhi e diminuisci la distanza fisica. Questo aumenterà la tensione tra voi e ti farà capire molte cose. Se l’altro indietreggia, sii cauto, è un segnale di rifiuto, significa che l’interesse al contatto fisico per ora è unidirezionale. Rallenta e approfondisci la conoscenza verbalmente. - L’ascolto attivo
Se l’altro ti piace, non ti sarà difficile ascoltarlo e farlo sentire compreso. - Presta attenzione ai dettagli
Se sei un buon osservatore, ti tornerà utile per trovare argomenti di conversazione. Soprattutto chi è un po’ impacciato e non sa cosa dire, può appellarsi al suo spirito di osservazione per costruire scambi anche su banalità come il tessuto della sua giacca.
Prima dell’incontro
Se generalmente sei teso o ansioso, cerca di rilassarti: fai una passeggiata preliminare, cammina, ascolta musica… arriva all’appuntamento con la giusta dose di calma. Se hai problemi d’ansia, impara a riflettere meglio. Chi è ansioso pensa moltissimo ma lo fa in modo sbagliato, assecondando schemi appresi che rendono tutto più allarmante.
Assicurati di dormire e di essere rilassato nel corpo e nella mente. Quando siamo stressati diventiamo irritabili e possiamo anche cogliere segnali di rifiuto quando non ce ne sono. L’unica regola per sedurre è lavorare sulla propria sicurezza personale e questo puoi farlo ogni giorno. Per lavorare su te stesso, ti segnalo il mio libro «D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce», ti donerà le consapevolezze giuste e anche diverse argomentazioni che sicuramente ti aiuteranno a comprendere meglio l’altro. Per esempio, se lui/lei ti manda segnali discordanti, se a volte sembra desiderarti e a volte scappa. Il libro puoi trovarlo in tutte le librerie e su Amazon Ricorda che alla base della seduzione c’è un intero mondo psicoaffettivo tutto da scoprire e non c’è niente di più sexy e potente, di farti desiderare per ciò che sei veramente.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
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