L’indifferenza degli adulti nei confronti dei bambini è un atto di violenza psicologica

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Una delle fasi più importanti della nostra vita è l’infanzia in quanto il modo in cui il bambino elabora gli stimoli provenienti dall’esterno, il tipo di stimoli che riceve e il processo di sviluppo fisico e psichico conseguente incidono notevolmente sulla formazione della personalità.

Un bambino ha bisogno solo d’amore, di cure e di essere accettato. Purtroppo vi sono contesti familiari dove il bambino cresce nell’indifferenza dei genitori e perciò senza essere ascoltato, compreso, riconosciuto innescando inevitabilmente profonde crepe esistenziali. Una triste realtà di indifferenza che il bambino si porterà dietro per tutta la vita. Non sono per forza genitori malvagi, semplicemente credono che i figli crescano da soli.

Nell’infanzia si creano le fondamenta su cui si poggerà il nostro percorso di vita

Da adulti ci piace conservare i bei ricordi vissuti da bambini. Magari apriamo un cassetto e troviamo una vecchia foto di quando eravamo al mare a giocare con la sabbia. Sorridiamo ed ecco che una piacevole sensazione di benessere ci travolge. Perché siamo consapevoli di aver vissuto dei momenti felici che ci hanno reso la persona che siamo diventati.

Ecco, di ricordi così dovrebbero essercene a centinaia e dovrebbero averli tutti i “bambini cresciuti”. Ma non è così. Molti adulti ignorano le emozioni vissute da piccoli. Perchè in realtà non le hanno mai vissute. Anzi, tendono a ricordare solo il clima di angoscia e di indifferenza che si percepiva in famiglia. Emozioni negative che in molti casi si trascinano da adulti e spesso mutando in disturbi depressivi.

Genitori che mantengono molta distanza dai figli

Ci sono tante situazioni che il bambino non può comprendere. Non avendo né le competenze intellettuali né gli strumenti emotivi per farlo. Ma l’indifferenza o il rifiuto producono una sofferenza profonda, incolmabile. Quella certamente viene percepita. Lasciando tracce indelebili e ferite difficili da guarire. Ogni bambino ha le sue caratteristiche ma a questi genitori passano inosservate. Non hanno particolari pretese o aspettative per i loro figli. Sono indifferenti al loro rendimento scolastico, al loro talento, sono genitori in attesa che il loro bambino diventi adulto.

Un esempio è il figlio orgoglioso di qualcosa che ha fatto o costruito: la mostra al genitore che nel completo disinteresse gli dice “bravo”, mentre continua nelle sue faccende. Questo non essere stato apprezzato genera frustrazione. Sono i classici genitori che dicono “mio figlio è così” come se la cosa fosse casuale ed educarlo non dipendesse da loro.

La ferita da indifferenza, le cause

I motivi per i quali una bambina o un bambino rischiano di essere ignorati dalla famiglia possono essere tanti, troppi.

Può essere che un genitore abbia poco tempo per la famiglia e quel poco che ha lo spende senza impegnarsi perché tanto c’è l’altro genitore che si occupa dei figli. Ovviamente si tratta essenzialmente di egoismo. Non potrà mai essere giustificata anche la più brillante delle carriera lavorative se trascuriamo i nostri figli

Esistono allo stesso tempo genitori volutamente indifferenti alle esigenze dei propri figli in quanto vittime della stessa Ferita da Indifferenza. In questo caso la condizione di disagio è così importante che non c’è la forza emotiva per amare pienamente un figlio.

Da adulto…i segni della ferita da trascuratezza

Quando da bambino si vive una condizione di indifferenza sociale, da adulto sarà attratto da situazioni e persone che lo facciano sentire colui o colei che fa la differenza, anche a costo di complicarsi la vita. È una ferita che se molto profonda può avere (in casi estremi) risvolti al limite del patologico.

Ovviamente esiste una forbice di possibilità molto ampia che va dal semplice essere colui che fa la differenza al narcisismo patologico. Non essendo riconosciuta la sua personalità, crescendo, nell’adolescenza, verrà ispirato da modelli esistenti perché costretto a costruirsela da solo: ha bisogno di modelli per costruire la maschera che dall’adolescenza lo traghetterà nel mondo dei grandi.

Personalità egoica

Essendo una personalità costruita senza l’aiuto dei genitori, da solo in tenera età fino all’adolescenza, bisogna capirne tutti i limiti: è figlio di se stesso. Nella sua apparente sicurezza è profondamente debole e si sente costantemente attaccato: quindi, strategicamente, attacca lui per primo. Tutto è costruito secondo l’opinione che egli vuole avere di se’ e, raramente, ciò è autentico. Questo è quello che si intende per “personalità egoica”: questo è Ego, cioè il contrario di autenticità.

Dipendenza dalle opinioni altrui

La personalità che si auto costruisce da adolescente è basata sia sull’opinione infondata che egli ha di se stesso sia sulle opinioni che egli induce gli altri ad avere di se’, pur non essendo reali. La domanda centrale nella vita di chi vive la ferita da indifferenza è: “che opinione voglio avere di me? Che opinione voglio che gli altri abbiano di me?”

Essendo l’opinione il punto centrale della sua vita, da adulto può essere capace di grandi imprese: se queste imprese portano alla popolarità equivale passare dall’indifferenza all’opinione condivisa da tutti che egli è una persona di successo. Pertanto, è facile trovare in cantanti, attori, presentatori ecc persone con la ferita da indifferenza. Più la frustrazione iniziale è alta, più la spinta per il successo e la popolarità è forte.

Stare al centro dell’attenzione

Critica negativamente gli altri per sentirsi superiori ma è soltanto un gioco sulle opinioni che, il più delle volte, non ha riscontro nella realtà. Dedito alle apparenze, tutto è fittizio, artificioso, immagine, forma senza contenuto.  Desidera essere al centro dell’attenzione, catturandola attraverso abbigliamento stravagante, macchine costose, gesti plateali. I casi più devastanti si hanno quando tutti e due i genitori sono indifferenti; quando invece è solo uno dei due, si avrà una persona con le sue peculiari caratteristiche unita a tratti egoici.

Ipersensibilità

Chiaramente è un atteggiamento inconscio che ha il sapore dell’abbandono. La mancanza d’amore. Essere ignoranti durante l’infanzia lascia credere ai bambini che sia la normalità. Si tratta, in un modo o nell’altro, del risultato dell’indifferenza di cui è stato vittima. L’insensibilità adulta viene vista come apatia. Solitamente può manifestarsi verso gli altri o verso la vita in generale. Questo accade perché fin dalla tenera età ha imparato ad inibire le proprie emozioni. Ma in realtà nascondo un enorme bisogno d’affetto.

Rifiutare l’aiuto di altri

Durante l’infanzia abbiamo bisogno di essere circondati da persone affidabili. Ci sono migliaia di situazioni in cui si richiede il supporto, la guida o il conforto di un genitore, una nonna, un fratello. Senza questi basilari requisiti il bambino impara a non aspettarsi nulla dagli altri. Diventa “grande” troppo rapidamente e consapevole che bisogna essere indipendenti ad ogni costo, perché in famiglia nessuno può o ha voglia di starti accanto.

Questo è uno degli aspetti più violenti dell’indifferenza infantile. Nel momento del bisogno non avere qualcuno che ti conforti, che ti guidi è oltremodo traumatico. Le conseguenze da adulti saranno inevitabili. Non fidarsi di nessuno e cercare di fare tutto da solo. Chi ha sofferto di questa condizione si crea una corazza emotiva, la paura di essere deluso nuovamente è tanta. Quindi, meglio fare da soli. In realtà può accadere anche l’esatto contrario. Alcuni adulti per sentirsi amati cercano aiuto per qualsiasi cosa, anche le più banali. Con il rischio di passare per eccessivi.

Sensazione di vuoto

La sensazione di vuoto che provoca l’indifferenza infantile è incolmabile. Da adulto puoi essere una persona gratificata, avere una amabile famiglia, dei figli. Ma la sensazione che ti sia stato rubato un pezzo di vita non potrà mai essere rimossa. Questa sensazione di vuoto diventa costante e ti accompagna in tutti i tuoi momenti di debolezza. Niente sarà mai abbastanza per sentirsi pienamente soddisfatti di se stessi.

Perfezionismo

La mancanza d’amore durante l’infanzia ha molteplici effetti sulla percezione. Si cresce consapevoli che la colpa del mancato amore sia stata la nostra. Assumiamo la convinzione che per essere amati dobbiamo essere perfetti. Dobbiamo sbagliare il meno possibile per essere apprezzati. Da adulti si traduce nel cercare di essere precisi in ogni aspetto della vita. Ma spesso l’essere perfetto, soprattutto in un rapporto di coppia può rivelarsi controproducente. Si perde di naturalezza.

Ipersensibilità al rifiuto

Quando il bambino si sente ignorato, crede di essere lui quello sbagliato. Questo lo porta a credere che la sua vita non ha importanza per gli altri. Che non ha fatto abbastanza per essere amato. Si traduce in una sensibilità eccessiva nei confronti degli altri. Si cade spesso nel vittimismo di se stessi. Qualsiasi segno di disapprovazione viene interpretato come una minaccia. “Nessuno ti capisce, nessuno ti vuole bene”. Ecco, questo è un aspetto molto doloroso. Magari crescendo non tutti conoscono il tuo passato e possono mal interpretare alcuni tuoi comportamenti. Rischiando di passare per intolleranti.

Amiamo i nostri figli, l’indifferenza è una violenza

L’infanzia è il momento più importante di ogni uomo o donna cresciuta. Bisogna imparare ad essere genitori, ad amare incondizionatamente i figli e dare loro la massima priorità. Non è giusto mettere al mondo un figlio e privargli la gioia di essere un bambino come tutti gli altri. Non è giusto che gli venga condizionato il futuro ed in molti casi emotivamente distrutto. Bisogna avere l’accortezza di lasciare fuori i figli dalle discussioni, dai problemi. Evitate di mostrare loro le vostre debolezze. Sappiate che nessun figlio ha scelto di venire al mondo. Ma tutti i figli hanno lo stesso diritto di essere amati!

A cura di Ana Maria Sepe, psicoanalista
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