Linee guida (psicologiche) per conquistare un uomo

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Uno dei temi che interessa tutti noi e su cui abbiamo sbattuto più volte la testa è sicuramente quello della seduzione. Come si conquista una persona? Come si può diventare “attraenti” ai suoi occhi? Quante volte ci siamo posti queste domande. Spesso la seduzione è associata a questo, al mondo delle relazioni e dell’affettività: ma è solo questo? In realtà no, la seduzione opera in ogni campo, in amicizia o in ambito politico: lo scopo principale della seduzione d’altronde è quella di “attrarre” o “affascinare” l’altro.

Per questo è presente in tutti gli ambiti. Come è presente già dalle prime fasi adolescenziali, quella preoccupazione di voler conquistare la persona che ci piace e di cui ci siamo invaghite. A chi non è mai capitato? Chi non si è mai chiesto “come si fa a conquistare un ragazzo/uomo?” Questa è una delle domande principali che ci vengono in mente quando decidiamo di rimetterci in gioco in campo sentimentale.

Conquistare un uomo

La conquista dell’altro diviene un processo fondamentale sia perché determinerà, in seguito, la nascita di un’ipotetica relazione, sia perché può avere un impatto sulla nostra autostima (Leggi altri modi giusti per aumentare l’autostima). Per chi si mette in discussione, riuscire nella conquista dell’altro, significa sentirsi e percepirsi attraenti.

Questo significa che un ipotetico fallimento può essere vissuto in modo negativo, poiché significherebbe percepirsi come rifiutati e poco attraenti. Ma a parte questo, il dubbio per molte donne c’è e rimane: come è possibile conquistare un uomo? In questo articolo parleremo proprio della seduzione e cercheremo di rispondere a questo grande interrogativo. Ma prima cerchiamo di capire bene cosa si intende per seduzione.

Seduzione: di cosa si tratta?

Spesso sentiamo parlare di arma di seduzione, probabilmente perché è un tema molto trattato e allo stesso tempo, anche molto discusso e spesso la seduzione viene vista appunto come un’arma o uno strumento in grado di far soddisfare i nostri interessi o bisogni. Il termine “seduzione” deriva dal latino: “se” che significa “a sé” ed indica separazione e da “ducere” che significa “condurre” o comunque “condurre a sé”.

Con tale concetto facciamo riferimento“ ad una vera e propria strategia dell’essere umano il cui scopo è quello di ridurre la distanza fisica con un’altra persona, per riuscire in un secondo momento a costruire un legame intrigante ed intimo.”

Seduzione e senso comune

Dall’etimologia del termine, l’idea che dunque emerge della seduzione è quella di una tecnica che porta l’individuo a sé. Per molti questa potrebbe avere quindi una valenza negativa, in quanto può far riferimento a comportamenti manipolatori (Scopri come difenderti dalla manipolazione affettiva). Non a caso, spesso, chi è bravo ad utilizzare la seduzione, viene visto come qualcuno che utilizza tale strategia per un proprio scopo ultimo o per “sfruttare” o “manipolare” l’altro.

Sedurre, per alcuni significa infatti trascinare al male con lusinghe, allettamenti, inganni; nel caso di un uomo e una donna significherebbe circuire una donna allo scopo di avere rapporti sessuali con lei. Non stupiamoci se nel tempo si è venuto a creare un vero e proprio mito sulla donna/uomo in grado di manipolare e sfruttare l’altro e secondo cui tale manipolazione avverrebbe proprio attraverso la seduzione, un’arma con cui l’individuo è in grado di portare un altro individuo “fuori dalla retta via” e, quindi, fargli fare anche ciò che non vorrebbe.

Inoltre, il senso comune non si ferma qui. Quante volte ci è capitato di sentire commenti diversi per uomini e donne, dove la donna viene descritta come “soggetto impari” oppure come “sottomessa all’uomo” che al contrario viene visto come dominante? Ciò si riflette anche nella seduzione: se la donna che seduce, viene vista come manipolatrice, in grado di traviare l’uomo con la sua bellezza, diversamente viene giudicato l’uomo.

Valenza positiva della seduzione

Chi riesce a sedurre è davvero un manipolatore? Ovviamente no. Al contrario può essere in grado di affascinare l’altro e, in un’ottica relazionale, potrebbe anche essere in grado di arricchirlo.

La relazione che si può instaurare e il piacere di passare il tempo libero con l’altro, potrebbe determinare un vero e proprio arricchimento per entrambi. Dunque, chi usa la seduzione, sicuramente ha anche maggiori possibilità di instaurare una conoscenza e, successivamente, un’ipotetica relazione. La persona volta alla seduzione, infatti, sente la voglia di mettersi in gioco e di sperimentare l’arricchimento che potrebbe derivare dalla conoscenza dell’altro o dalla relazione.

Inoltre, la seduzione è uno strumento positivo per il soggetto e per la sua individualità. Come afferma Chiara Simonelli, docente di psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza: “La seduzione intesa come gioco è una cosa allegra e positiva, una parte che non dovrebbe mai smettere di aver uno spazio nella vita. Il problema semmai si pone quando è patologica, come per quei drogati di seduzione che fanno ruotare tutta la loro esistenza attorno a se stessi, alla capacità di calamitare lo sguardo e l’attenzione degli altri.”

La danza della seduzione

La seduzione può essere paragonata ad una vera e propria danza. Infatti, come nella danza, il processo di seduzione è costituito da fasi e passaggi fondamentali secondo cui l’individuo:

  • Prima individua e fai una scelta del partner verso il quale provi interesse;
  • Cerca di stabilire il contatto fisico;
  • Cerca di catturare l’attenzione e, quindi, di essere visto/a;
  • Cerca di essere scelto/a, a sua volta, almeno con lo sguardo.
  • Nel processo seduttivo, quindi, c’è qualcuno che sceglie e individua chi vorrà sedurre: è proprio da lì in poi che vengono messi in atto quei comportamenti col fine ultimo di attirare l’attenzione e di farsi scegliere.

Tutto ciò avviene attraverso delle componenti fondamentali che vanno dalla comunicazione seduttiva a tutta una serie di componenti non verbali. Vediamole insieme.

Comunicazione seduttiva

La comunicazione è il primo approccio della seduzione e rappresenta una fase importantissima che indirizza una relazione interpersonale in un senso o in un altro. Attraverso la comunicazione, si cerca di coinvolgere l’altro non solo dal punto di vista logico o razionale, ma soprattutto emotivo. Essa si basa su:

Ascolto

Quando si vuole sedurre qualcuno e creare una relazione, dobbiamo prima di tutto creare un contatto emotivo e ciò può avvenire attraverso l’ascolto.
Per sedurre occorre dunque mostrare interesse, per esempio, ponendo molte domande aperte (le domande aperte permettono all’altro di spaziare.

Sono brevi e non presuppongono che l’altro risponda con un sì o un no. Ad esempio di che ti occupi? Quali sono i tuoi interessi? etc.) per dare modo all’interlocutore di esprimere le proprie esigenze e a noi di ascoltarle. Questo è un modo molto pratico per ottenere una serie di informazioni utili per sintonizzarsi ad un livello profondo con l’altro.

Porsi alla giusta distanza

Quando individuiamo qualcuno che ci piace, solitamente conosciamo poco di lui e soprattutto sappiamo poco sulla possibilità di piacergli. Attraverso la comunicazione, i partner, si scambiano informazioni, possono arrivare a capire di essere molto simili e di piacersi reciprocamente, proprio in base a ciò che dicono o mostrano.

Durante la seduzione, però, i partner devono dire “abbastanza”, senza esagerare, per evitare di far perdere all’altro l’interesse: è infatti opportuno avere a disposizione uno spazio che consenta aggiustamenti o manovre nella necessità di ritirarsi mentre si osserva l’altro.

Significati diversi della comunicazione seduttiva

La comunicazione seduttiva, per natura, è utilizzata in modo differente dalle donne e dagli uomini. Per le donne, solitamente, lo scopo della comunicazione seduttiva, è quello di enfatizzare, almeno inizialmente, la propria bellezza, giovinezza e salute.
La donna, quindi, cerca di mostrare perlopiù le proprie caratteristiche fisiche. Gli uomini, invece, tendono ad enfatizzare la propria posizione sociale e la propria disponibilità di risorse, come il denaro.

Questo sembra essere in linea con gli stereotipi di genere: una donna è attraente quando è in salute o è giovane, mentre l’uomo è attraente in base a ciò che ha o che può avere.

Secondo un altro stereotipo, siamo più propensi a pensare alla donna come seduttrice impeccabile rispetto all’uomo. In tal senso, si ritiene che sedurre un uomo sia molto più semplice per una donna, probabilmente perché è considerata come particolarmente brava a manipolare le sue caratteristiche fisiche.

Ma è davvero così? Sono solo stereotipi questi?

In realtà, da un punto di vista puramente sociale, la donna è davvero più “propensa” alla seduzione, perché ha una consapevolezza diversa e maggiore del proprio corpo. Sin dalla tenera età, infatti, le donne sono orientate al proprio corpo, a curarlo e a non trascurarlo: tutto ciò aumenta la consapevolezza che hanno di se stesse e di ciò che possono “fare” col il loro corpo.

Questo, per esempio manca negli uomini perché non c’è quella cultura orientata alla conoscenza di se stessi e del proprio corpo. Il risultato è che le donne sono più consapevoli dei segnali che il loro corpo può inviare all’altro: per questo sono più competenti nella seduzione. Riescono a inviare i segnali che vogliono, nella maggior parte dei casi, e a non fraintendere quelli ricevuti. Insomma sembrano essere generalmente più attente alla comunicazione non verbale.

Comunicazione non verbale

Oltre a ciò che i partner dicono o comunque mostrano, molto importante è la comunicazione non verbale: i gesti, d’altronde, possono avere significati diversi rispetto a ciò che la persona dice a parole. In molti casi, la comunicazione non verbale addirittura può riuscire ad aumentare significato o ad arricchire ciò che la persona comunica a voce. Nello specifico, le componenti a cui bisogna prestare attenzione sono:

Contatto oculare

Il contatto oculare è fondamentale perché, grazie ad esso, si possono trasmettere disponibilità, interesse o vulnerabilità. Inoltre, tanto più aumentano gli sguardi prolungati, quanto più è facile che si riduca la distanza interpersonale.
Quindi, guardarsi costantemente negli occhi, permette di sincronizzarsi e sentirsi vicini: questo, inevitabilmente, aumenta la vicinanza e anche l’interesse reciproco.

Le espressioni del viso

Per quanto possiamo sforzarci di non comunicare, il nostro viso spesso parla per noi. E ciò avviene per ogni essere umano in modo inconsapevole attraverso le espressioni facciali.

Anche quando pensiamo di poter controllare le emozioni, le espressioni del viso possono tradirci, poiché manifestano ciò che sentiamo in automatico. Specialmente attraverso le micro-espressioni. Per questo motivo, nella seduzione, le espressioni del volto risultano fondamentali: se vogliamo comunicare interesse, un’espressione serena o un bel sorriso, serviranno a manifestare interesse. Di contro da un’espressione negativa o di disapprovazione, ci fa capire cosa l’altro non apprezza o quando non ricambia il nostro interesse.

Postura

Molto importante nella comunicazione non verbale, perché rappresenta un importante indice di interesse. Ad esempio una postura rivolta in avanti, potrebbe indicare un interesse maggiore, rispetto ad un corpo che indietreggia.

Consigli per  sedurre

Una volta mostrate le componenti e i processi fondamentali alla base della seduzione, possiamo finalmente rispondere alla domanda iniziale: come conquistare un uomo? Ci sono dei consigli che possiamo seguire nel processo di seduzione. Guardiamoli insieme:

Fai sentire importante la persona che vuoi sedurre

Come detto anche precedentemente, la persona che si vuole sedurre è una persona che vogliamo attirare a noi e, in un certo senso, affascinare e con cui, probabilmente, vogliamo avere una relazione. Spesso, quando si cerca di sedurre qualcuno, si pensa che sia importante mettersi al centro dell’attenzione e farsi ammirare: questo è un passo falso e del tutto errato (scopri la differenza esiste tra seduttore e anti-seduttore).

Nel momento in cui vuoi approcciare qualcuno e vuoi sedurlo, è lui che deve divenire il centro della tua attenzione: farlo sentire importante o ascoltarlo per lungo tempo, cercando di comprenderlo quanto più puoi, sicuramente aumenta le probabilità di successo.

E ciò non cambia anche se stiamo parlando di un uomo: è scorretto pensare che la donna deve essere sempre e comunque al centro dell’attenzione; anche gli uomini hanno bisogno di attenzioni e di sentirsi importanti. In questo modo, probabilmente, confermerai la sua idea di “potenza seduttiva” e di uomo “alpha” e lo farai sentire importante, almeno per te.

Mostra la tua sicurezza

Secondo il senso comune, la donna è in una condizione di sottomissione o comunque di inferiorità rispetto all’uomo che “gode” per la sua condizione di vantaggio. In realtà è stato dimostrato che gli uomini sono maggiormente attratti da donne forti e determinate, che sanno cosa vogliono. Quindi, se vuoi conquistare un uomo, non cadere nel tranello secondo cui devi sottometterti all’altro. Dimostra in ogni caso chi sei, fa sentire ciò che vuoi essere e come vuoi raggiungere tutti i tuoi obiettivi; inoltre, approfondisci ciò che ti piace quindi i tuoi hobby, i tuoi interessi e tutto ciò che per te è importante.

Fai dei complimenti

Quando pensiamo ad un uomo, è difficile immaginare che egli possa essere lusingato o rimanere felice per un complimento. Probabilmente questo perché i complimenti sono attribuiti maggiormente alle donne e si ritiene che siano loro a doverne ricevere in maggior misura. In realtà non è affatto così: l’uomo è estremamente lusingato e soddisfatto quando viene apprezzato, soprattutto se il complimento arriva da una donna per cui prova interesse. In fondo è normale: l’essere umano vuole essere apprezzato e piacere, a prescindere dal sesso e questo aumenta moltissimo la sua autostima. Tenendo conto che questo vale anche per l’uomo: mostra ciò che ti piace e diglielo apertamente!

Stabilisci una comunicazione intima

Lo scopo della seduzione, è quello di avvicinarsi all’altro. Necessariamente, questo avviene anche grazie alla comunicazione verbale: ma cosa dire per sedurre? Quali sono gli argomenti di successo?

Arthur Aron e colleghi hanno condotto uno studio proprio su questo: essi si sono chiesti quali fossero i migliori argomenti di conversazione. Da ciò è emerso che, quando si condividono informazioni personali, aumenta anche la vicinanza emotiva. Tutto ciò, ovviamente, con cautela: mai rivelare troppo e subito. Il segreto per risultare attraenti è, sicuramente, essere vaghe e intriganti così da poter catturare la curiosità dell’uomo che avete di fronte!

Aumenta il contatto fisico

Molte volte, per sentire vicino l’altro, dobbiamo semplicemente avvicinarlo davvero. Si è osservato che toccare l’altro, anche solo in modo casuale o comunque superficiale aumenta la possibilità di vicinanza. Questo perché il contatto fisico, spesso, è indice di vicinanza, soprattutto se seguito da sorriso o da un’espressione facciale positiva. Questo è vero anche nel caso di un uomo: gli uomini prestano moltissima attenzione al contatto fisico e infatti, spesso, un legame affettivo viene valutato sulla base di questa vicinanza fisica e di quanto è soddisfacente.

Credi in te stessa

Il concetto di seduzione si basa su un costrutto fondamentale di tanti e tanti anni fa, che è l’autostima, ovvero “l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso.” (Battistelli, 1994). Tutto ciò significa che la seduzione dipende in gran misura dalla nostra autostima, dalla nostra capacità di riconoscere le risorse di cui disponiamo, dal nostro essere originali, dall’entrare in empatia con la persona che abbiamo di fronte e dalla capacità di trasmetterle emozioni. Quindi, per avere successo nella conquista di un uomo, è necessario credere in voi stesse!

Autore: Davide Algeri, psicologo e psicoterapeuta. Riceve online e nel suo studio di Milano. Mail davide.algeri@gmail.com
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