L’infedeltà del Manipolatore emotivo

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Psicoterapeuta ad orientamento clinico

«Ti ho tradito perché ti amo, volevo solo proteggere la relazione!». Ecco cosa potrebbe affermare un manipolatore se colto con le spalle al muro. Senza prove schiaccianti, invece, proclamerà la sua innocenza accusando il partner di essere paranoico e delirante. Ma proseguiamo per gradi. Come si arriva a tutto questo e in che modo, invece, un manipolatore reagirebbe al tradimento del partner?

La qualità delle cure genitoriali ricevute nella prima infanzia indicano se la monogamia o la non monogamia potranno essere strategie emotive di successo. Se gli apprendimenti che hanno avuto luogo in età infantile servono a preparare le persone ad un funzionamento sano nel mondo adulto, i bambini imparano sicuramente molto attraverso l’osservazione dei genitori.

Non a caso spesso i figli di genitori monogami sono monogami mentre i figli di genitori divorziati hanno maggiore probabilità di divorziare a loro volta, così come i figli di genitori infedeli sono più esposti al tradimento. L’assenza del padre predice un atteggiamento sessuale più promiscuo sia nei maschi che nelle femmine mentre un investimento genitoriale stabile può essere un segnale di un ambiente ricco di risorse emotive.

Il partner infedele e la triade oscura

I partner infedeli hanno una determinata organizzazione di personalità e un
attaccamento spesso insicuro. Si tratta di persone che hanno punteggi elevati
nella “triade oscura” che racchiude un gruppo di personalità caratterizzate da
narcisismo, intabilità emotiva, intelligenza machiavellica e tratti psicopatici che si accompagna a bassi livelli di empatia.

Tutte le situazioni che favoriscono l’infedeltà possono attivare un assetto mentale più orientato all’appagamento personale a discapito di tutto. Emozioni come la passione e l’infatuazione, possono sollecitare l’egocentrismo e un atteggiamento egoista. Le persone travolte dalla passione hanno minore probabilità di riflettere sulle conseguenze a lungo termine della gratificazione immediata dei propri desideri di soddisfacimento o di coinvolgimento romantico.

Il tipo di personalità che ha maggiore probabilità di essere infedele è quello che riesce a suscitare attrazioni fatali che rendono alcune persone più vulnerabili allo sfruttamento
fisico ed emotivo. Spesso le illusioni e la negazione possono appannare il buon senso e la capacità di riconoscere un tradimento in atto.

Il manipolatore legittima la sua infedeltà, ma non accetterebbe mai il tradimento del partner

I manipolatori, soprattutto se con tratti narcisistici, spesso si attraggono tra loro nel gioco relazionale della conoscenza e della seduzione al di fuori della coppia.

I manipolatori con elevati tratti narcisistici non solo sono più esposti all’infedeltà ma, nel tradimento, sono anche attratti da persone infedeli perché credono di vivere nella realtà le loro grandiose fantasie romantiche. La capacità di accettare se stessi e gli altri con pregi e difetti è ridotta, pertanto cercano qualcuno che possa ricordargli se stesso.

Le opinioni dei manipolatori sui criteri di fedeltà spesso riflettono una duplicità dei criteri di giudizio che rivela una certa dose di ipocrisia: è accettabile che il manipolatore sia infedele ma non che lo sia il suo partner. Alcuni studiosi hanno rilevato che le persone che hanno la pretesa di un trattamento speciale sono inflessibili di fronte ad una trasgressione relazionale.

Quindi sembra che le persone più propense ad essere infedeli e a razionalizzare questo comportamento, siano quelle più implacabili quando vengono tradite, gelose e possessive.

Si tratta di un atteggiamento che nasconde la convinzione che la propria infedeltà
sia completamente attribuibile alle mancanze del partner. Considerarsi la vittima
innocente di un coniuge pessimo, disattiva qualsiasi senso di colpa latente a proposito dell’infedeltà. Viceversa non è possibile immaginare che il partner possa avere una valida ragione per essere infedele e quindi i suoi tradimenti costituiscono una grave offesa da punire.

Come reagirebbe il manipolatore al tradimento del partner?

Quando il manipolatore viene tradito dal partner ne resta profondamente sconvolto perché è certo di non aver fatto nulla che possa meritare un tale trattamento. A causa del suo egocentrismo, il manipolatore non riesce a immaginare in quale misura i tratti della loro personalità possano contribuire alle complicate situazioni relazionali nelle quali spesso è coinvolto. Si crea un paradosso assurdo: la sua condotta è quella fuori posto ma è il partner a prendersi qualsiasi responsabilità e colpa, anche quelle non dovute.

Per un manipolatore con tratti narcisistici, superare l’infedeltà è molto difficile. Questi soggetti non vogliono assumersi le responsabilità nell’aver contribuito alle problematiche coniugali.

Il manipolatore che tradisce ha difficoltà ad empatizzare con le circostanze che influenzano il comportamento del partner e comprendere in quale modo il loro modo di comportarsi li renda responsabili dell’esito delle loro relazioni. Il manipolatore, soprattutto se ha tratti narcisistici, tende ad attribuire il successo della relazione a se stesso e l’insuccesso al partner. Questo tipo di pensiero contribuisce a far sì che i traditori pensino che il loro comportamento sia legittimo e i traditi possano giustificare la propria furia vendicativa.

Quando il matrimonio si dimostra frustrante e il manipolatore inizia a rammaricarsi della scelta che ha fatto, come conseguenza tradire, iniziare una relazione con una persona coniugata oppure vendicarsi per l’infedeltà del coniuge possono sembrare giuste forme di risarcimento delle scorrettezze e delle ingiustizie subite.

Poiché i manipolatori si sentono in diritto di godere di un trattamento privilegiato, possono anche essere più vulnerabili all’esasperazione traumatica.

L’intelligenza machiavellica

Chi tradisce ha un’abilità di manipolare gli altri definita intelligenza machiavellica che descrive l’abilità di manipolare gli altri al fine di un guadagno personale spesso contro l’interesse altrui. Alcune persone sono più manipolatorie di altre. Inoltre, alcune persone possono essere più facilmente suggestionabili perché il loro pensiero illusorio le induce ad essere più facilmente ingannabili.

L’intelligenza machiavellica è associata ad una maggiore predisposizione all’inganno sessuale e all’infedeltà e persone dotate di tale intelligenza possono fingere di amare qualcuno solo per ottenere un rapporto fisico. In questo modo finiscono per ingannare il partner e l’amante, promettendo a quest’ultimo amore e una relazione che mai arriverà.

La fiducia nella propria astuzia li incoraggia a ritenere che ciò che un coniuge tradito ignora non possa farlo soffrire e che la probabilità di essere scoperti sia sufficientemente ridotta. In altre parole, il ragionamento sottostante è questo: “se non lo scopre, non lo sto ferendo“.

A fronte della intensa gratificazione fisica ed emotiva che può offrire una relazione extraconiugale, vale allora la pena di affrontare il rischio di essere smascherati. E’ anche possibile ritenere che l’utilizzo dell’intelligenza e della furbizia consenta di limitare i danni e di ridurre significativamente le conseguenze dello smascheramento oppure di controllarle.

L’infedeltà richiede freddezza

Chi tradisce ha una idea grandiosa di sé che lo autorizza a non rispettare le regole
e utilizzare l’intelligenza per avere successo con le menzogne. L’infedeltà richiede
un’altra caratteristica di personalità che è la volontà di trasgredire e di mentire
pur sapendo che si tratta di un comportamento immorale e nocivo.

L’infedeltà richiede un certo tipo di freddezza che è la caratteristica più evidente della
personalità psicopatica e si traduca nell’indifferenza del fedifrago verso la sofferenza che può causare in chi sostiene di amare.

Il manipolatore con tratti psicopatici difficilmente riesce ad ammettere di possedere caratteristiche di personalità egoistiche e di essere in grado di mettere in atto comportamenti sconsiderati e irrispettosi.

Il manipolatore psicopatico che tradisce si caratterizza per la sua disinvoltura, il fascino superficiale, la grandiosità e l’inevitabile tendenza patologica all’inganno, alla menzogna e alla manipolazione. Questa personalità si caratterizza, inoltre, per mancanza di rimorso o senso di colpa, affettività superficiale, una vita emotiva cinica e priva di empatia e incapacità di assumersi le proprie responsabilità.

E’ necessario essere a proprio agio nel mentire ripetutamente nel nascondere la relazione extraconiugale e per riuscirvi con successo è importante manipolare tutti coloro verso i quali si dichiarano sentimenti amorosi, senza l’interferenza del senso di
colpa e del rimorso e senza empatia per il trauma del tradimento inflitto al partner.

Cosa fa il manipolatore quando viene scoperto?

Se il manipolatore viene scoperto negherà ogni responsabilità, dichiarerà la sua innocenza, affermando che il partner muove accuse false ed è paranoico. Quando la verità è schiacciante e innegabile, allora sosterrà che la colpa del suo tradimento è esclusivamente del partner tradito e delle sue manchevolezze.

Affermerà che, suo malgrado, è stato indotto all’infedeltà a causa del comportamento emotivamente trascurante o maltrattante del partner, come se il manipolatore non possedesse una libera volontà e stesse solo reagendo agli eventi senza averne il controllo.

L’inganno, l’atto infedele aveva l’unica funzione di proteggere il partner dalla dolorosa verità della situazione ed era quindi di fatto un atto d’amore. Un manipolatore può arrivare ad affermare “ti ho tradito perché ti amo, volevo solo proteggere la nostra relazione”.

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