Lo Scarto del Narcisista: cos’è e come Guarire dall’Abuso Emotivo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Quando si parla di narcisismo, spesso ci si focalizza sull’individuo narcisista e sui suoi comportamenti egocentrici e manipolatori. Tuttavia, c’è un aspetto meno noto ma altrettanto devastante delle relazioni con i narcisisti: lo scarto del narcisista. Questo termine si riferisce all’atto del narcisista di eliminare o abbandonare una persona una volta che ha sfruttato completamente la sua energia e la sua gratificazione personale da essa. Il narcisista sceglie attentamente il modo più insensibile e devastante che si possa immaginare per lasciare la sua preda. In fondo non ama il compagno o la compagna, quindi non si prende la briga di essere diplomatico, delicato o cauto nel non provocare più dolore del dovuto, anzi è l’esatto contrario, più fa soffrire la vittima più il suo ego si ingigantisce.

Lo Scarto del Narcisista: Cos’è?

Ogni uomo narcisista segue un pattern ben preciso quando ha deciso di mietere una nuova vittima. Inizialmente bombarda la ragazza di turno di attenzioni e complimenti, facendole credere di essere speciale, così che si affezioni ed inizi a fidarsi. Fatto ciò, inizia la fase calante, quella dove le attenzioni vengono sostituite da silenzi e considerazioni atte a sminuire la partner; fino al punto di toglierle ogni fiducia in se stessa, rendendola completamente priva di un proprio equilibrio emotivo, che non sia dipendente dal narcisista stesso. Anche se la formula sopra citata presenta alcune varianti, tutto il percorso termina sempre allo stesso modo: il narciso prende e se ne va come se nulla fosse. Questa è la fase denominata “lo scarto del narcisista“.

In sostanza, come ben evidenzia il termine stesso, si tratta di un vero e proprio allontanamento dal partner, che purtroppo non riceverà alcuna spiegazione in merito. La dinamica si verifica quando il narcisista decide che la vittima non fornisce più ciò di cui ha bisogno. La vittima non può pretendere, non ha la possibilità di discuterne, di controbattere, e, men che meno, di essere accompagnata ad una fine di relazione dignitosa, come gran parte delle relazioni sane fanno.

L’abbandono improvviso  viene visto da chi lo subisce come una fine brusca e priva di rispetto, quando in realtà è da leggere in un altro modo: “ORA NON MI SERVI PIU’, QUINDI VADO ALTROVE DOVE SONO ALIMENTATO DA UN (PER ORA) PIU’ SUCCULENTO APPROVVIGIONAMENTO NARCISISTICO, E POI QUANDO MI SERVIRAI TORNERO’ “

Questo può essere dovuto al fatto che il narcisista ha trovato una nuova fonte di approvazione e ammirazione o semplicemente perché ha sfruttato completamente la vittima. A questo punto, il narcisista elimina emotivamente e spesso fisicamente la vittima dalla sua vita. Il processo di scarto può variare da una situazione all’altra. In alcuni casi, il narcisista potrebbe scomparire improvvisamente senza spiegazioni o giustificazioni. In altri casi, il narcisista potrebbe comportarsi in modo freddo, indifferente e critico verso la vittima, spingendola a desiderare di allontanarsi volontariamente.

Segni Premonitori dello Scarto del Narcisista

Anche se il narcisista può sembrare improvvisamente cambiato, ci sono segni premonitori che possono indicare l’avvicinarsi dello scarto. Alcuni di questi segni includono:

  1. Diminuzione dell’attenzione e dell’affetto: Il narcisista inizia a mostrare sempre meno interesse e affetto verso la vittima, riducendo il tempo trascorso insieme.
  2. Critiche e umiliazioni crescenti: Il narcisista inizia a criticare e umiliare la vittima con maggiore frequenza, minando la sua autostima.
  3. Devaluation: Il narcisista inizia a sminuire i successi e i sforzi della vittima, facendole sentire insignificante e priva di valore.
  4. Ricerca di nuove fonti di approvazione: Il narcisista può iniziare a cercare nuove persone da adularlo e gratificarlo, ponendo la vittima in secondo piano.
  5. Distacco emotivo: Il narcisista si mostra emotivamente distante e insensibile alle esigenze e ai sentimenti della vittima.

L’impatto dello Scarto sulla Vittima

Lo scarto del narcisista può avere un impatto devastante sulla vittima. Dopo essere stata idealizzata all’inizio della relazione, la vittima può sperimentare una serie di emozioni negative, tra cui:

  1. Confusione: La vittima può sentirsi confusa riguardo alla brusca trasformazione del narcisista da premuroso a indifferente.
  2. Senso di abbandono: Lo scarto lascia la vittima con un profondo senso di abbandono e vuoto emotivo.
  3. Senso di colpa: Il narcisista spesso proietta la responsabilità dello scarto sulla vittima, facendola sentire colpevole e inadeguata.
  4. Rabbia e frustrazione: La vittima può provare rabbia e frustrazione verso il narcisista per come è stata trattata.
  5. Bassa autostima: L’abuso emotivo subito durante la relazione con il narcisista può portare a un calo dell’autostima e della fiducia in se stessi.
  6. Difficoltà nelle relazioni future: Dopo lo scarto, la vittima potrebbe lottare per fidarsi degli altri e temere di essere nuovamente ferita.
  7. Disturbi emotivi e psicologici: Lo scarto può innescare problemi di salute mentale, come depressione, ansia e disturbi post-traumatici da stress.

Affrontare e Guarire dallo Scarto del Narcisista

Posso definire la tua relazione “il Vortice Narcisista”, un buco nero e profondo che ti risucchia, senza vie d’uscita. E a meno che tu non lo capisca, arriverai a pensare di essere pazza, non amata, o peggio ancora, di non essere all’altezza dell’amore altrui, di essere condannata a rimanere sola per sempre. E allora il primo consiglio che posso darti è prendere consapevolezza che non sei tu il problema!

Il percorso di guarigione passa per la comprensione che noi siamo gli unici a poter definire e dare volare alla nostra esistenza e non abbiamo alcun bisogno che questo avvenga attraverso qualcun altro. Se non ti focalizzi sul tuo bisogno di guarigione, se immagini che tu possa salvare un narcisista, se credi che “in fondo” lui ti ami, non te ne libererai mai! Il passaggio dalla dipendenza affettiva all’autonomia affettiva avviene esclusivamente quando inizi a concentrarti su te stessa e non più sulle reazioni del narcisista.

Renditi conto della vulnerabilità di questa persona

Renditi conto che tu invece sai essere forte, se solo lo vuoi. E’ troppo importante la libertà e soprattutto il poter vivere LA TUA VITA, epurata dai condizionamenti impercettibili che ti vengono installati nella testa e nella sfera affettiva. Fai un bilancio delle situazioni della tua vita che hai dirottato perché influenzate dal pensiero che tu hai del narcisista, e dai giudizi che lui ti ha inculcato nel cervello, che stanno rallentando le azioni basate invece sulle TUE credenze, sulle tue priorità.

Se ti trovi ora in questo periodo di abbandono, che ora sai essere una sospensione, o se ci sei stata in passato e ricordi la sensazione di perdita di te stessa, di perdita di obiettivi di vita, sposta il problema fuori di te. NON E’ TUO IL PROBLEMA! Sei solo tu che stai reagendo ad un disturbo di qualcun altro e ad uno schema inevitabile che un individuo con un disturbo è obbligato a compiere, schematicamente, per non affrontarsi e non morirne.

E’ importante che tu non ti senta avvilita nell’essere stata scartata, è importante che tu non ti senta “sbagliata” o “non meritevole” di rispetto, è importante che tu non ti senta “sporca”, perchè nulla di tutto cio’ APPARTIENE A TE. Ciò che è importante tu provassi a fare è guardare con obiettività ai fatti, con pietà la pochezza d’animo e la schiavitù in se stesso del narcisista, e con PROPOSITIVITA’ la possibilità che hai di analizzare cosa ti ha portato a cadere in questa trappola e soprattutto la possibilità che hai di sganciartene verso la liberazione.

Una lettura per rinascere

Anche se non lo sappiamo, avevamo un mondo e una vita completa anche prima che il nostro partner arrivasse. Ciò che possiamo fare oggi, è continuare a prenderci cura del nostro mondo, a prescindere dalle azioni dell’altro. Certo, non tutti sono capaci di essere presenti per se stessi, alcuni sembrano più bravi a occuparsi degli altri e non di sé, ma anche questo cambierà. Come spiego nel mio libro «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce», quando sappiamo guardarci bene dentro e riusciamo cogliere i nostri bisogni più profondi, riconoscendoci nella nostra interezza, saremo capaci di muoverci nella direzione giusta per appagarli, a prescindere dall’altro! La soddisfazione relazionale diverrà la naturale conseguenza delle nostre scelte personali, del nostro modo mentale. Il libro è il più consigliato dagli psicoterapeuti, ha già aiutato tante persone e coppie. Lo trovi in qualsiasi libreria d’Italia o su Amazon, a questo indirizzo 

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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