Mi fa soffrire ma non riesco a lasciarlo…dedicato a tutte le donne che vivono un amore non corrisposto, donne che cercano disperatamente di conquistare un uomo che non le ama e/o che non vuole impegnarsi e che nonostante la storia le faccia soffrire si sentono troppo innamorate per lasciarlo.
Lo voglio a ogni costo!
Negli amori non corrisposti esiste una componente di ossessività: pur di avere l’oggetto del proprio amore si passa sopra a tutto: a tradimenti, freddezze, eclatanti mancanze di rispetto. Anche se lui si dimostra egoista, anaffettivo e non mostra alcuna volontà di costruire qualcosa, lei non prende seriamente in considerazione l’idea di cercarsi un partner più disponibile: al contrario lei si ” innamora” di più.
Più lui la tratta male o si dimostra sfuggente e indisponibile , più lei raddoppia gli sforzi per conquistarlo. Il suo sentimento non viene scalfito dal interesse debole e discontinuo di lui: anche se il rapporto si rivela insoddisfacente sin dall’inizio, lei non vuole assolutamente rinunciare a quello che considera un grande amore.
La mia vita ha senso solo se lui mi ama
Da dove deriva questa ostinazione nel cercare di conquistare a tutti i costi (a volte fino ad arrivare al punto di farsi male) un uomo che sfugge e che ci fa sentire sole e poco amate? Perché si desidera un uomo che non ci ama mentre partner più disponibili e adeguati vengono bollati come poco interessanti e non suscitano nessuna attrattiva?
La questione è molto complessa perché non esiste una motivazione univoca che vada bene per tutte le donne a prescindere dalla loro personalità e dalla loro storia passata.
Una possibile spiegazione è che lei nel tentativo di farsi amare da un uomo sfuggente ed anaffettivo stia combattendo una battaglia di vitale importanza per la sua autostima, una battaglia che non vuole assolutamente perdere.
In genere, le donne che si aggrappano a rapporti insoddisfacenti sono cresciute in una famiglia che non le ha mai valorizzate, hanno una scarsa autostima e ripongono nel rapporto di coppia tutte le loro aspettative di realizzazione personale.
L’uomo che amano diventa la loro ragione di vita perché soltanto nella misura in cui si sentono amate da lui, possono sentire di essere amabili e di valore qualcosa.
Le donne con queste problematiche avrebbero un gran bisogno di avere al loro fianco dei compagni presenti e affettuosi, purtroppo tendono ad essere attratte solo da uomini freddi ed emotivamente indisponibili, simili ai loro primi oggetti d’amore.
Dinamiche dell’amore non corrisposto
Le ricerche psicologiche hanno infatti evidenziato che le donne che tendono a lasciarsi coinvolgere in relazioni difficili con gli uomini hanno avuto una figura paterna poco presente e affettuosa. Nel cercare di ottenere l’amore di un uomo egoista e non innamorato si cerca di vincere la battaglia che si è persa durante gli anni della crescita : quella di farsi amare da un padre sempre altrove perché preso da altro o fisicamente assente.
Un altra considerazione da fare è che queste storie capitano con più facilità nei periodi di maggiore fragilità personale, in particolare dopo un lungo periodo di solitudine affettiva o dopo una separazione o un fallimento sentimentale che fa ancora male.
In casi come questi si diventa ancora più tenaci nel perseguire la meta perché stavolta deve funzionare a tutti i costi , ( anche se non ci sono i presupposti): la nuova storia deve compensare l’ insuccesso precedente.
Più tempo ed energie si sono investite nel vano tentativo di farsi amare da un uomo incapace di amore profondo , più tornare indietro diventa difficile e doloroso e comporta il pagamento di un prezzo molto elevato in termini di autostima.
Se sono abbastanza brava, tu mi amerai
Queste storie partono infatti da un presupposto fallace: quello di poter far innamorare l’ altro grazie al proprio amore incondizionato. La donna che vive un amore non corrisposto è convinta che se sarà abbastanza brava, lui supererà la sua fobia dell’impegno e le proporrà un rapporto duraturo.
Per ottenere questo intento lei giocherà la carta della seduzione presentandosi come la fidanzata ideale ( sarà sexy, dolce al punto giusto, materna ma non troppo, allegra e di buon umore poi forte e indipendente per non spaventarlo con le sue richieste). Per tenerselo ad ogni costo, lei subordinerà i suoi bisogni e desideri a quelli di lui: se per esempio, è arrabbiata per un ottimo motivo ( lui non si fa sentire da due settimane) cercherà di mostrarsi spumeggiante per non sembrare possessiva, non correre il rischio di irritarlo con le sue domande e di farlo scappare.
Molto difficilmente un atteggiamento cosi compiacente farà innamorare un uomo senza contare che non è la base per un rapporto sano!
L’amore (quello vero) si basa sull’autenticità, sul mostrarsi per quello che si è, con i propri pregi e le proprie debolezze. Invece nei rapporti basati sulla seduzione (il termine è usato nel significato più ampio ” di condurre a sé “), lei indossa la maschera della donna perfetta e non può sperimentare la gioia di essere amata nella totalità del suo essere e di essere apprezzata anche con le sue piccole fragilità ed . imperfezioni.
Non lo amo per come è veramente ma per quello che potrebbe essere
La motivazione che spinge una donna a tollerare il disamore del proprio compagno è la fantasia segreta che lui possa cambiare grazie a lei. La caratteristica principale di molti rapporti di questo tipo è che si vivono più nella fantasia che nella realtà.
Lei dà molto e in cambio riceve pochissimo ma lo accetta perché considera la relazione come un investimento: non valuta il rapporto in base a quello che effettivamente è ma in base a come potrebbe essere se lui si innamorasse.
Sono le fantasie sulla futura disponibilità del partner a tenere le donne legate per anni ad un rapporto umiliante ed insoddisfacente. In genere queste donne si innamorano più del potenziale di un uomo che dell’uomo vero che hanno davanti. Il partner viene idealizzato: di lui si vedono solo gli aspetti migliori ( ci si concentra sui rari momenti in cui lui è disponibile e affettuoso) e si ignorano i momenti (ben più frequenti) in cui lui è freddo, insensibile, egoista.
Una donna coinvolta in una relazione unilaterale rimane nel rapporto perchè spera che lui cambi, si innamori e diventi un compagno fedele, presente e premuroso. Inutile dire che questo desiderio di cambiare il proprio uomo chiedendo al partner quello che non può e/o non vuole dare non è amore.
L’amore implica un enorme rispetto per la natura delle persone, invece se io inizio una storia con l’intento di cambiare l’ altro, di farlo diventare più simile a come io lo desiderio significa che non mi va bene cosi com’è e di fatto non lo sto amando.
Se tu non mi ami è colpa mia
Una caratteristica di questi rapporti è che le donne che ne sono coinvolte tendono ad ignorare a minimizzare a a giustificare i maltrattamenti psicologici del partner. Sono incapaci di arrabbiarsi seriamente con il loro uomo: basta che lui sia un pò gentile con loro che torti plateali vengano subito dimenticati e perdonati.
Le fughe, i tradimenti, le bugie e gli egoismi dell’amato vengono facilmente giustificati perché” lui non è innamorato” e quindi non ci si può aspettare un comportamento diverso. Dietro a questo amore apparentemente cosi oblativo, si nasconde una scarsa stima di sé: le donne con queste problematiche si colpevolizzano inconsciamente per il cattivo comportamento del partner.
Tendono a pensare che se lui le trascura o le tradisce sia perché loro non sono abbastanza attraenti, interessanti e intriganti per farlo innamorare. Non riescono a capire che non sono loro il problema: se lui si comporta cosi non è perché non è innamorato ma perché non è capace di amare e che avrebbe questa difficoltà con qualsiasi donna e in qualsiasi relazione.
Lei legge l’impossibilità di lui ad amare pienamente come una difficoltà momentanea e superabile, come una difesa dalla paura di soffrire magari a seguito di altre esperienze sentimentali che non sono andate bene, quando invece si tratta di una seria difficoltà caratteriale.
Gli uomini che non riescono ad impegnarsi in una relazione hanno spesso marcati tratti narcisistici o problematiche affettive di una certa entità che rendono loro difficile un coinvolgimento amoroso duraturo.
Per uscire dal labirinto di questi amori sbagliati, è di fondamentale importanza imparare a spezzare l’equazione ( lui non mi ama= io non sono amabile) e considerare la situazione da una prospettiva più obiettiva ( lui non mi ama perché non può amare a causa delle sue problematiche psicologiche).
Non è solo lui ad avere paura di amare
Le donne che si legano ad uomini sfuggenti tendono ad avere loro stesse un profondo conflitto verso l’intimità di cui non sono consapevoli. Malgrado desiderino ardentemente un rapporto di coppia stabile e duraturo si innamorano solo di uomini anaffettivi o che non vogliono impegnarsi e con cui di fatto è impossibile costruire qualcosa mentre scartano partner più disponibili e potenzialmente più adeguati.
Infatti sebbene siano convinte di volere stabilità, una parte di loro teme l’amore .
La maggior parte delle donne con queste problematiche desidera e teme al tempo stesso una relazione profonda con un uomo perché l’intimità genera in loro aspettative di rifiuto.
Inoltre hanno molte paure verso il rapporto di coppia ( per esempio la convinzione inconscia che per avere una relazione stabile occorra sacrificare le proprie ambizioni e la propria individualità come ha fatto la propria madre) e un immagine negativa degli uomini percepiti inconsciamente come egoisti, inaffidabili, interessati solo al sesso.
In genere una donna che si innamora solo di uomini non disponibili non è consapevole della propria ansia verso i rapporti che proietta sul partner che viene percepito come quello che non si vuole impegnare mentre lei è quella che desidera a tutti i costi un unione stabile.
Invece se lei riesce a diventare consapevole e a contenere le sue ansie relative alla coppia e all’amore, non avrà più bisogno di agirle scegliendo un uomo inafferrabile e /o non disponibile e sarà attratta da una tipologia diversa di uomo.
Amori infelici : come superarli?
Il primo passo consiste nel rendersi conto che si stano investendo tutte le energie in un rapporto che non ha i requisiti per funzionare. Cambiare l’ altro, oltre ad essere una fatica improba, è una battaglia persa in partenza e rendersene conto è di vitale importanza per fare scelte affettive più sane. E’ altresì importante cercare delle fonti di realizzazione personale alternative alla coppia, imparando ad investire su di sé e dare valore a ciò che si ha ( amicizie, lavoro , ecc) e a ciò che si fa.
Una lettura per crescere
Nel mio libro bestseller «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», ti propongo un percorso di auto-analisi, in cui potrai esplorare ogni parte di te e comprenderti nel profondo. Le scelte che facciamo in amore e nella vita, sono la diretta manifestazione dei nostri desideri o… paradossalmente, delle nostre paure! Talvolta rischiamo di vivere una vita fatta di tante profezie che si auto avverano, rischiando di sabotarci da soli. Ciò capita perché il funzionamento mentale, le interazioni con l’altro e i sentimenti, sono estremamente complessi e, durante la nostra crescita, nessuno ci ha spiegato come districarci tra impulsi, emozioni, relazioni affettive e bisogni emotivi! Ecco perché ho deciso di scrivere un libro sull’argomento. Ho racchiuso in un manuale tutte quelle nozioni che avrei voluto conoscere io ancor prima di diventare una psicologa! Sono sicura che potrà esserti utile. Lo trovi in libreria o su Amazon
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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