Nessuna intelligenza è più importante di quella interpersonale

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
“Nella realtà quotidiana nessuna intelligenza è più importante di quella interpersonale”
-Daniel Goleman-

L’intelligenza emotiva è espressa attraverso diverse abilità, comportamenti, pensieri ed emozioni, è un mosaico di elementi che trovano espressione nei comportamenti e pensieri.

Intelligenza emotiva: definizione e teorie

In psicologia, l’intelligenza è la capacità di acquisire conoscenze per situazioni nuove, adeguando strategie diverse per risolvere problemi o raggiungere obiettivi, è la capacità di comprensione e apprendimento generale di cogliere ed affrontare il mondo.

Esistono 3 tipi di capacità:

  • Capacità di risolvere i problemi
  • Capacità verbale
  • Intelligenza pratica, comprensione di situazioni, compiti e scopi.

Nel 1900 Spearman ha introdotto il fattore G o generale, secondo cui esisterebbe un’unica intelligenza con un’unica capacità comune e misurabile in tutti. Più recentemente (1983) Gardner ha elaborato la Teoria delle intelligenze multiple, secondo la quale non esisterebbe un’unica forma generale di intelligenza, ma distinti tipi di competenze.

In particolare egli distinse, oltre alla definizione standard di intelligenza, molto importanti in ambito scolastico, altri sei tipi di intelligenza. Le prime due competenze, importanti in ambito scolastico, sono:

  • Intelligenza linguistica: che consiste nell’apprendere e riprodurre il linguaggio
  • Intelligenza logico-matematica: la quale si occupa dell’analisi dei problemi

Gli altri 6 tipi di intelligenza sono:

  • Intelligenza musicale: composizione e riconoscimento musicale
  • Spaziale: orientamento oggetti nello spazio
  • Corporeo-cinestetica: utilizzo parti del corpo per trovare delle soluzioni
  • Interpersonale: comprendere intenzioni, motivazioni e desideri altrui
  • Intrapersonale: coscienza di sentimenti ed espressione di essi, si intende l’abilità di capire se stessi.
  • Naturalistica: capacità di comprendere diversi oggetti nella natura e riconoscere le caratteristiche dell’ambiente.

Che cos’è l’intelligenza emotiva e come svilupparla

L’intelligenza emotiva viene definita come la capacità di un individuo di riconoscere, distinguere, etichettare e gestire le emozioni proprie e altrui allo scopo di raggiungere determinati obiettivi. Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva comprende una serie di capacità e competenze che guidano l’individuo. In particolare, questa intelligenza, è caratterizzata da:

Consapevolezza di sé: intesa come la capacità di riconoscere le proprie emozioni e i propri punti di forza, i propri limiti e debolezze e come queste possono influenzare gli altri

Autoregolazione: la capacità di gestire i propri punti di forza , emozioni e debolezze, adattandoli a diverse situazioni che si possono presentare allo scopo di raggiungere i propri obiettivi

Abilità sociale: capacità di gestire le relazioni con le persone

Motivazione: capacità di riconoscere i pensieri negativi e trasformali in pensieri positivi che siano in grado di motivare se stessi gli altri.

Empatia: capacità di comprendere appieno o percepire lo stato d’animo delle altre persone.

A ciascuna delle suddette caratteristiche corrispondono determinate competenze emotive intese come abilità pratiche necessarie all’instaurazione di relazioni positive, abilità che non sono innate, ma possono essere apprese, sviluppate e migliorate per avere maggiori prestazioni.

Per sviluppare la consapevolezza di sé occorre non prendersi troppo sul serio, ridere di se stessi e chiedere feedback su di noi agli altri;
per imparare a governare le nostre emozioni e sentimenti dobbiamo focalizzare l’attenzione sul nostro respiro, sul nostro corpo, dobbiamo imparare ad ascoltarci; per imparare a motivarci basta seguire il progresso delle nostro lavoro, segnando giorno per giorno e guardandolo in modo costante. Per quanto riguarda l’empatia dobbiamo imparare a metterci nei panni degli altri e pensare di provare ciò che essi provano.

“L’autoconsapevolezza emotiva è la base fondamentale dell’intelligenza emotiva. Significa essere in grado di scrollarsi di dosso il cattivo umore” -Daniel Goleman-

Perché l’intelligenza emotiva favorisce il nostro benessere?

Essere particolarmente capaci di relazionarsi con le emozioni è per noi una qualità molto utile; infatti è stato dimostrato come le persone emotivamente intelligenti abbiano un maggiore successo a livello professionale e personale, le loro relazioni sono più soddisfacenti e con una migliore qualità. Nello specifico coloro che sono dotati di intelligenza emotiva:

  • Godono di un benessere psicologico maggiore
  • Hanno rapporti sociali migliori e migliori capacità di negoziare all’interno di conflitti
  • Hanno un rendimento scolastico migliore
  • Hanno rapporti famigliari e sentimentali migliori
  • Sono percepiti dagli altri in modo più positivo
  • Sono in grado di instaurare migliori rapporti in ambito lavorativo
  • Hanno una maggiore probabilità di comprendere se stessi e di prendere decisioni più corrette basandosi sia sulla logica che sulle emozioni

Chi è dotato di intelligenza emotiva ha maggiore soddisfazione nella vita oltre ad un elevato livello di autostima e minor livello di insicurezza, oltre ad essere aiutato nella prevenzione di comportamenti sbagliati, anche riguardanti la salute ( come ad esempio l’abuso di sostante e dipendenze sia da alcol che da droga.)

Vantaggi e benefici non sono solo circoscritti alla vita sociale e professionale, avere una adeguata intelligenza emotiva aiuta a prevenire diversi disturbi psicologici come la depressione e l’ansia; infatti chi non è in grado di gestire le proprie emozioni dimostra maggiori livelli di emotività negativa.

Inoltre funge da protezione contro lo sviluppo dei disturbi psicosomatici, ossia dolori fisici che si sviluppano da fattori psicologici e per concludere può essere utile nella gestione efficace delle emozioni negative per ridurre il malessere psicologico che accompagna il dolore fisico.

“Impariamo ad utilizzare le emozioni come fossero spezie, con equilibrio”

Marta Laugeni, psicologa
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