Non permettere agli altri di esercitare il loro potere su dite

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Quando non stiamo bene nelle nostre emozioni, gli altri acquistano un forte potere su di noi. La responsabilità del nostro benessere è nelle loro mani. Se, invece, riusciamo a padroneggiare il nostro «sistema emotivo», gli altri perdono ogni potere e, con questa perdita, diventiamo finalmente capaci di scandire la giusta distanza!

Noi umani ci muoviamo in contesti relazionali. Le emozioni che sentiamo si originano in relazione con l’ambiente esterno o interno in cui viviamo. Le nostre emozioni sono quelle che scandiscono la qualità della vita che viviamo e sì, detto banalmente, possono fare la differenza tra “una brutta giornata” e “una bella giornata“. Quando arriviamo alla sera, sono le emozioni a dirci se siamo soddisfatti di come sono andate le cose, sono loro a fornirci preziosi indicatori sulla piega che la nostra vita sta prendendo così da consentirci una rapida inversione di marcia qualora non fossimo soddisfatti.

Se senti che la tua vita stia andando alla deriva, senza una direzione precisa, sappi che sta accadendo solo perché per troppo tempo hai ignorato le tue emozioni. Ognuno di noi, per gestire le emozioni e tentare di migliorare il benessere percepito, si avvale di due tipi di strategie:

  • strategie di autoregolazione
    sono quelle che usi in piena autonomia. Una buona autoregolazione dovrebbe consentirti di sperimentare rabbia senza sentire il bisogno di rompere un oggetto. Oppure si sperimentare paura, delusione ed emozioni intense, senza la necessità di usare mezzi di contenimento come il cibo, l’alcol, lo shopping compulsivo (…).
  • strategie interperosnali
    si tratta di processi che coinvolgono altre persone. Una buona regolazione estrinseca dovrebbe portarti a circondarti di persone che ti fanno stare bene. Le persone, infatti, influenzano non solo l’intensità ma anche la qualità delle emozioni che provi.

Le strategie di regolazione emotiva sono estremamente utili e per niente astratte! Nel concreto, infatti, una buona regolazione emotiva ti rende protagonista attivo della tua vita perché sarai portato a modificare o prevenire tutte quelle situazioni che generalmente causano malessere emotivo.

Detto in parole semplici, se sei in prossimità di una scadenza di lavoro, una buona strategia di regolazione emotiva ti consentirà di lavorare gradualmente e in modo costante così da non “scoppiare” e non doverti sentire “sopraffatto” negli ultimi giorni della consegna.

Alla base della cattiva gestione economica o della difficoltà di raggiugnere il proprio peso forma, di certo ci sarà una disregolazione emotiva. Non sapendo gestire le proprie emozioni, si può ricorrere a espedienti come la gratificazione immediata (mediante l’ingestione di cibo spazzatura o mediante l’acquisto compulsivo di oggetti che danno un sollievo rapido e provvisorio).

Il «non pensare a lungo termine», per molte persone, diviene una strategia emotiva che riflette un senso di impotenza. Alcune persone, infatti, non sentendosi protagonisti della propria vita, non sono consapevoli di poter modificare situazioni e condizioni, pertanto subiscono la propria stessa vita! Per queste persone, le emozioni somigliano più a un impiccio che non a una risorsa. Le emozioni, infatti, quando mal regolate, possono remarci contro innescando elevati livelli di malessere: abbassando la qualità della nostra vita!

Ascoltare le emozioni, significa imparare a mettere in relazione il sé presente con il sé passato e il sé del futuro. Questo è l’unico modo che garantisce al contempo GRANDI CAMBIAMENTI ED EVOLUZIONI DI VITA e una forte integrità e continuità tra ciò che eravamo e ciò che stiamo diventando.

Impariamo a regolare le nostre emozioni da bambini, nella misura in cui i nostri genitori ci hanno insegnato a fare. Certo che se siamo cresciuti con genitori estremamente concentrati su di sé (o sui problemi della vita) e abbiamo trovato poco spazio per esprimerci, allora avremmo imparato implicitamente a reprimere noi stessi e ciò che sentiamo.

Le emozioni nella coppia e nei contesti relazionali

Quando siamo in contesti sociali, le nostre emozioni possono essere regolate dall’esterno. Questa non è certo una buona strategia di regolazione emotiva. Le emozioni che proviamo sono una nostra responsabilità. Se gli altri innescano in noi emozioni negative, allora possiamo decidere di mettere distanze. Certo, non puoi controllare il comportamento altrui ma puoi controllare la tua reazione al comportamento altrui! È bene tenerlo in mente perché ci ricorda che non siamo mai davvero impotenti.

Se stai male e ti senti spesso insoddisfatto, probabilmente stai utilizzando una strategia di regolazione emotiva errata. Provando a regolare le tue emozioni mediante i rapporti che instauri, ti condanni all’infelicità.

La tendenza a usare i contesti interpersonali per regolare le proprie emozioni è stata osservata soprattutto nelle persone con disturbi d’ansia e disturbi depressivi.

Nel 2016, Hofman e colleghi della Boston University hanno realizzato l’Interpersonal Emotion Regulation Questionnaire (IERQ), un questionario che ha lo scopo di indagare le proprie strategie di regolazione emotiva. Per questo articolo, ho riadattato le domande per consentirti di rispondere rapidamente a questa domanda: in che modo utilizzi gli altri per regolare le tue emozioni? 

In che modo utilizzi gli altri per regolare te stesso?

Rispondi ai seguenti quesiti con una valutazione che va da 0 (completamente falso) a 5 (estremamente vero). Prendi nota dei punteggi e se alla fine del questionario avrai totalizzato un punteggio elevato, ti consiglio vivamente di migliorare le tue strategie di regolazione emotiva. Il tuo «sistema emotivo» è un’ottima risorsa e può essere una fedele bussola che ti mostra sempre la direzione da seguire. Hai bisogno, però, di imparare ad ascoltarlo, regolarlo e usarlo in modo attivo. Solo così potrai essere il vero protagonista della tua vita. Non più un partecipante inerme ma un soggetto che è in grado di modificare e agire in tutti i contesti situazionali, senza usare strategie di regolazione malsana.

Per imparare a sfruttare al meglio il tuo “sistema emotivo”, ti consiglio di leggere il libro di psicologia «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», edito Rizzoli, Mondadori. Questo bestseller 2022 è stato tradotto in moltissime lingue. Lo trovi a questo indirizzo Amazon e in tutte le librerie.

Adesso passiamo all’autovalutazione. Ricorda di usare una scala da 0 a 5. Il questionario è pensato per la vita di coppia ma tu pensa al legame più stretto che hai, che sia quello con il partner, con il genitore o con il migliore amico. Se lo permettiamo, chiunque può esercitare potere sulle nostre emozioni.

1) Mi piace stare con il mio partner quando sono felice per condividere la mia gioia
2) Trascorrere del tempo insieme mi fa sentire meno solo
3) Quando sono depresso, lo cerco perché mi fa notare che le cose non sono poi così brutte come sembrano
4) Quando sono preoccupato, nessuno può aiutarmi, neanche io
5) Mi basta sapere che c’è per capire che non sono solo
6) Quando sono giù di morale, ho bisogno della sua vicinanza per sentire che sono amato/considerato/stimato
7) Sapere come lui/lei affronterebbe la situazione, mi fa sentire meno indeciso

Quanto dipendi dagli altri? Certo, queste domande possono aiutarti a farti un’idea generale, ma quanto il tuo benessere dipenda dagli altri, puoi saperlo solo tu. Dimmi, ritieni che sia giusto mettere la tua felicità nelle mani di non la merita? Di chi non sa, non può o non vuole occuparsene? Sai in quali mani starebbe al sicuro? Le tue! Per te stesso puoi fare molto di più di ciò che fai.

Chi esercita potere su di te?

Quando non riusciamo a farlo da soli, possiamo usare chiunque per regolarci. Allora, anche la persona più “insignificante” della nostra vita avrà un peso e voce in capitolo. Questo non accade se, invece, siamo bravi con noi stessi, riusciamo a capirci e a fare per noi tutto il possibile. Per deprivare gli altri del potere che esercitano su di te, ti consiglio la lettura del manuale di psicologia «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce», molto consigliato dagli psicoterapeuti. Lo trovi a questo indirizzo amazon o in qualsiasi libreria.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
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