Perché ho scelto un partner più grande

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Molte persone subiscono il fascino della donna o dell’uomo più maturi tanto da istaurare relazioni dove il divario generazionale si fa notare. Le motivazioni che spingono a legare con partner più grandi possono essere le più svariate. Si può trattare di un sano innamoramento (perché mettere vincoli anagrafici all’amore?!) o del riproporsi di modelli appresi durante l’infanzia e che per questo divengono schemi ricorrenti.

Con questa premessa voglio dire che è sbagliato generalizzare. Per poter portare alla luce l’esistenza di modelli schemi disfunzionali bisognerebbe analizzare la storia di ogni coppia, ponendola sotto una lente di ingrandimento.

Ogni coppia ha le sue dinamiche e ogni relazione nasce per i fattori più disparati. In questo articolo voglio spiegarti alcuni meccanismi che si verificano e che talvolta possono indurre una persona a innamorarsi di un partner molto più grande.

Perché scelgo partner più grandi

Le coppie che all’apparenza possono mostrare tutte le carte in regola per avere un rapporto longevo e felice (stesso status sociale, stesso livello culturale, compatibilità di carattere…) spesso arrivano al capolinea prima del previsto. Per questo è sbagliato parlare della differenza d’età nella coppia come di un problema. La differenza d’età, così come le abitudini diverse, può essere un ostacolo o un collante per la coppia.

L’innamoramento è un processo inconscio. Quando ti innamori di qualcuno più vecchio di te, potresti essere portata/o a chiederti, cosa mi ha fatto innamorare di lui/lei?

Fino a poco tempo fa, quando una ragazza s’innamorava di un uomo più maturo, si parlava di “effetto George Clooney” per il fascino seducente che l’attore americano, ormai verso i sessanta, continua a esercitare sulle giovani donne. In realtà, scegliere di legarsi a un partner più grande non è una peculiarità solo femminile. In questo articolo parlerò di bambine e del loro rapporto con il padre, ma queste stesse informazioni possono essere applicate al pubblico maschile con un’inversione dei sessi (ovvero del bambino e del rapporto con la madre). Se ti senti confusa/o niente paura, sarà tutto chiaro più avanti!

I modelli e gli schemi ricorrenti non sono tipici dei rapporti di coppia dove vi è un forte divario anagrafico.

Sappi che tutte le relazioni che instauriamo possono essere descritte come la sintesi di un processo attraverso il quale manifestiamo aspetti inconsci della nostra personalità, desideri inespressi o bisogni insoddisfatti.

E’ importante capire una cosa: non ti innamori dell’età ma delle caratteristiche che inconsciamente associ a una persona più matura.

E’ possibile che, da bambina, hai avuto un padre poco attento, un padre assente o addirittura che tua madre si sia intromessa nel rapporto diretto tra te tuo padre e, per questo, da adulta, vorrai ricostruire in qualche modo quel legame. Ecco dei probabili scenari.

Bambina con padre assente: il partner come sostituto della figura paterna

Lo so, mi dirai che è un cliché, ma è così. In alcune circostanze si cerca un partner più grande per sopperire alla mancanza, vissuta durante l’infanzia, di una figura paterna nel caso delle donne e materna nel caso degli uomini.

In questo contesto, la bambina percepisce il padre come buono ma distante. Si può verificare se il padre abbandona il tetto coniugale, se è molto preso dal lavoro o se, per qualsiasi circostanza, non dedica attenzioni alla figlia o risulta indifferente, magari perché alienato dalla madre o per altri meccanismi familiari disfunzionali.

La bambina, crescendo senza la costante presenza di una figura paterna (e soprattutto senza “razionalizzare” il dolore di quella mancanza) finirà per ricercarla nel partner in età adulta innamorandosi di uomini più maturi, surrogati del padre.

Tutti i bisogni non soddisfatti durante l’infanzia, vengono inevitabilmente a galla nella vita da adulti. Vanno a creare una serie di vuoti o deficit che cercherai di sopperire instaurando particolari legami personali. La relazione con un partner più maturo potrebbe essere una di queste particolarità.

Sono veri tutti i cliché del caso, la bambina, ormai donna, continuerà a cercare accudimento e attenzioni.

Bambina che ha idealizzato il concetto d’amore e ripropone il modello genitoriale

In questo modello, c’è stato, nell’inconscio della bambina, una fissazione del concetto d’amore e per questo, da adulta, sarà portata a ricreare il rapporto che c’era tra la madre e il padre.

Questo meccanismo è molto complesso da spiegare e non posso fare a meno di fare alcune premesse. Prima di tutto, il nostro inconscio ha un modo di pensare tutto suo e non conosce il concetto del tempo. Durante l’infanzia, la bambina incarna l’amore in suo padre (un uomo molto maturo) e crescendo lei vestirà i panni della madre riproponendo poi lo stesso schema affettivo. Da adulta, la donna ricercherà un uomo più maturo perché nel suo inconscio, quando era bambina, l’amore è stato associato a un uomo adulto (appunto, il padre) e vorrà ricreare le dinamiche di coppia a cui assisteva.

Per esempio, se la madre era gelosa del padre, anche la bambina, da adulta, tenderà a essere gelosa del suo partner paterno.

Bambina con padre violento, manipolatore o aggressivo: reattività e passività nella coppia

In questo caso si possono configurare due scenari opposti. Da un lato, la bambina, una volta adulta, potrebbe cercare di legarsi a partner fragili o molto meno maturi (quindi anagraficamente più piccolo o con uno status sociale più debole) così da sottolineare la sua superiorità. In questa reazione reattiva, la bambina avrà assimilato il modo disfunzionale di amare del padre e ripeterà lo stesso modello.

In una reazione passiva, la bambina ricercherà un uomo adulto che sia deciso, direttivo e prevaricante. La ricerca del partner maturo, in questo contesto, nasce per riproporre il modello in cui lei era sottomessa a una figura più forte e più adulta.

Questo modello, però, non è privo di connotazioni spiacevoli. L’effetto collaterale più tangibile, dell’identificare il partner con la figura paterna, si evince nella vita intima della coppia. In questi rapporti, la vita tra le lenzuola è tutt’altro che accesa, anzi, al contrario. La donna potrebbe provare fastidio quando il partner, più maturo, attua delle avance sessuali che, da parte della donna, non vengono vissute con spontaneità e naturalezza. La donne più permissive (per fattori culturali o educativi) possono arrivare a fingere di avere una gratificazione sessuale ma che è improponibile dato che nel partner incarnano la figura paterna.

Bambina con padre iperprotettivo: identificazione del padre nella figura del partner

In questo caso, la bambina cresce in una sorta di campana di vetro, protetta e amata dal padre in modo assolutistico. La bambina crescerà con forte insicurezze e con poca autonomia. La bambina assimila un unico modo di amare e in quel momento introietta il concetto di amore in un modello unico: un adulto che accudisce una persona fragile e bisognosa di cure.

In questo caso, da adulta, la donna potrà innamorarsi di un partner paterno, protettivo, accudente, dolce, premuroso e, anche in questo caso, come visto in precedenza, la donna avrà difficoltà ad accettare un rapporto fisico. La donna, con il suo vissuto, ha imparato ad associare l’amore solo alle cure, a una sfera platonica, dove la dimensione fisica è vissuta in modo limitato. Nella coppia non mancano le coccole: abbracci, carezze, smancerie… ma la donna adulta potrebbe vivere con una certa frigidità l’atto sessuale in sé.

Ecco il paradosso: la frigidità espressa dalla donna si limiterà solo a quel rapporto di coppia, infatti potrebbe essere portata a ricercare l’appagamento sessuale altrove, anche se nella realtà dei fatti, la donna si sentirà legata al suo partner paterno.

Come correggere questi modelli disfunzionali

E’ importante capire che non è una questione di età ma di risonanza: quando due persone stabiliscono una relazione, i due differenti schemi interiori che si vanno a incontrare, creano un equilibrio all’interno della stessa coppia. Un equilibrio che talvolta può essere molto disfunzionale.

Tutte le relazioni che instauri ti danno la possibilità di capire qualcosa in più su te stessa/o e finalmente scindere il concetto di relazione basata sull’amore e relazione basata sui bisogni inconsci insoddisfatti. Come fare per uscirne? Prova a leggere il mio articolo: come correggere i modelli disfunzionali appresi nell’infanzia.

A cura di Anna De Simone, psicologo


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