Da che mondo è mondo la gente critica, sempre e comunque! In qualsiasi occasione, ci saranno sempre persone pronte a seminare discordia e a trasmettere negatività. “Stai sbagliando tutto”; “Se fai così non vali niente”; “Sei sempre il solito”; “Non hai ambizione”, “Mi hai deluso”. Sono solo alcuni degli “attestati di disistima” con cui a volte le persone che ci circondano, siano essi famigliari amici o conoscenti, tentano di condizionare la nostra vita.
Fin da piccoli, il giudizio che ci siamo fatti di noi stessi è passato attraverso il parere degli altri. La maestra che diceva di noi “è bravo, non è bravo, è discontinuo…”, la mamma che ci confrontava “è più bellina sua sorella, è più diligente suo fratello”, l’istruttore di danza che incoraggiava quelli più inclini… Così abbiamo maturato la sensazione che l’opinione sociale sia il metro per stabilire il nostro valore.
Con la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione, (in primis smartphone e social network) questa pratica “del voler sentenziare” pare ancor più frequente ed estrema. Pare infatti che il popolo di internet, sentendosi protetto da una sorta di maschera virtuale, sia ancora più predisposto alle critiche cattive, senza freni, senza ritegno. E quando ne siamo vittima, le aree del cervello relative alla valutazione sociale e all’espressione e regolazione delle emozioni si attivano al fine di comprendere credenze, percezioni e sensazioni di coloro che ci stanno criticando.
“La critica è la disposizione preliminare e necessaria alla promozione di una approfondita metafisica come scienza”. Immanuel Kant
Kant ha dato una versione logica e ragionata della critica, quella che definiremmo costruttiva, purtroppo però non sempre è così. Quotidianamente siamo assaliti da critiche gratuite che se non debitamente analizzate, condizionano la nostra vita. Già perché una delle paure più grandi che varie persone hanno, è quella del giudizio degli altri.
Critiche tossiche: strumenti di controllo dei manipolatori
I manipolatori utilizzano le critiche come uno strumento di controllo da sfruttare contro le persone più ingenue e talvolta insicure. La figura del’adulatore sa benissimo con chi può (e con chi non può) utilizzare questa forma subdola di manipolazione psicologica. La maggior parte delle volte, l’oggetto della critica è una persona indifesa che non riesce a percepire questa forma di controllo esterna. Al contrario la vittima si sente mortificata, sottomessa, privata della propria libertà ed autostima.
“Sono una persona forte nessuno potrà mai ferirmi”
Non creder di essere immune alle critiche tossiche. Chiunque può vivere un periodo di precarietà, di instabilità emotiva tale da renderlo bersaglio facile delle critiche manipolanti. Però ricordati che il giudizio degli altri può renderti forte o debole solo se tu gli dai il consenso, quindi sei Tu a dargli questo potere o a toglierglielo!
Il circolo della paura: quando il giudizio degli altri ferisce nel profondo
Difficilmente si è vittime delle critiche tossiche una sola volta. Chi è stato ferito nel profondo a causa del giudizio altrui generalmente entra in un vero e proprio vortice della paura. Tutto parte dal timore di non essere accettati.
Capita spesso infatti che, quando una persona non si sente accettata, questa tenda a sopportare le critiche, ad aderire (quasi senza alcuna esitazione) alle condizioni, talvolta estreme, che le vengono imposte dal gruppo al quale appartiene. Man mano il soggetto, pur di avvicinarsi agli altri, si nasconde dietro false identità, al punto di sentirsi costretto a indossare maschere.
Mettendo da parte il proprio vero io la persona perde di vista anche i propri valori, la propria essenza e di conseguenza si ritroverà ancora più sola, circondata dalla medesima falsità delle proprie maschere. Ripartono dunque le critiche, il senso di abbandono e il bisogno di essere accettati. Un circolo della paura senza fine.
Come superare le critiche tossiche per vivere meglio
Gestire le critiche non è semplice, ma è una abilità che si può sviluppare per imparare a comunicare meglio con gli altri e vivere relazioni sociali più serene. Ecco 5 step per riuscire ad affrontare e superare le critiche tossiche.
1) Tratta gli altri cosi come vorresti essere trattato
Il primo passo per evitare di essere criticati è di non criticare. Spesso si è così abituati alle critiche tossiche, da non rendersi conto che anche noi talvolta abbiamo aderito a queste pratiche. Se sei in primis tu a criticare gli altri come puoi pretendere di non essere giudicato? Impara a comprendere gli altri, a capirli. Cerca di essere più empatico e vedrai che il karma sarà dalla tua parte!
2) Ascolta le critiche
Ascolta le critiche che ti vengono inflitte. Magari non sono cosi distruttive e potrebbero aiutarti a migliorarti. In caso contrario, ovvero se le critiche sono tossiche e fini a se stesse, ricordati che è solo il pensiero di qualcun altro, che la realtà è ben diversa!
3) Ricorda chi sei
Non dimenticare mai che sei, i tuoi valori le tue peculiarità. Non lasciarti sottomettere da chi non ti apprezza. Coltiva il rispetto per te stesso, per la tua persona.
4) Rispondi a tono
Ove necessario fai sentire la tua opinione. Se la tua persona viene ferita, calpestata, è giusto che ti difendi! Se proprio non ci riesci a rispondere a tono, prendi le distanze e ricorda che tu sei più importanti di loro!
5) Circondati di persone vere, che ti amano
Circondarsi di gente falsa e manipolatrice significa letteralmente “gettarsi nella fossa dei leoni”. Se proprio non riesci a trovare persone sincere, che ti apprezzano, impara a stare da solo. Concediti del tempo per riflettere, per analizzarti, probabilmente ti poni in modo sbagliato.
Se attrai gente falsa, forse non ti ami abbastanza da meritare il meglio per te. Tutti meritano comprensione ad affetto! Magari la sofferenza che ti porti dentro ti ha reso una persona insicura, non meritevole d’amore ma di sicuro ti ha reso anche una persona speciale….devi solo scovarla tu per prima.
Quando ti fai condizionare dalle critiche, o cerchi costantemente approvazione, non puoi crescere. Il tuo scopo però non deve essere quello di essere impermeabile alle reazioni degli altri, ma di imparare a non renderle più un intralcio. Devi imparare a volare sopra le critiche distruttive.
Metafora per meditare (leggenda Cherokee)
Nota come la Parabola dei due lupi. Narra di una lotta in atto dentro a ogni persona, una lotta tra due lupi. Uno è cattivo e arrabbiato: è pieno di risentimento, orgoglio, arroganza, menzogne, meschinità ed egocentrismo. L’altro lupo è pieno d’amore, pace, gioia, umiltà, gentilezza, generosità, verità e compassione.
Quale lupo esce vincitore dallo scontro?
Quello a cui dai da mangiare. Questi due lupi sono in lotta tra loro, proprio adesso, in ogni ambito della società. Quale vincerà? Quello a cui daremo da mangiare.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul mio account personale o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.