Prenditi cura di te ogni giorno: tu sei la tua migliore risorsa

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Tristezza, inquietudine, irascibilità, nostalgia, paura… i nostri stati d’animo, miscuglio sottile di emozioni e pensieri, sono il cuore palpitante del nostro legame col mondo. Sempre presenti e sempre influenti, ci accompagnano in ogni momento della giornata e, quando sono costantemente spostati verso il polo negativo, possono rovinare la qualità della nostra vita.

È importante, quindi, mantenere un equilibrio emotivo e prenderci cura del nostro aspetto mentale. Mi raccomando, facciamolo a partire da ora… non dobbiamo preoccuparcene solo quando siamo agli estremi e sentiamo di non potercela fare, quando la situazione diventa sempre più difficile da sostenere.

È fondamentale prevenire qualsiasi forma di disagio, volendoci bene ogni giorno e prendendoci cura di noi e del nostro corpo ogni giorno.

Davanti a un vissuto negativo possiamo assumere diversi atteggiamenti: possiamo decidere di ignorare ciò che ci disturba, relegandolo a “stare buono buono in un posticino” nella profondità della nostra mente; possiamo provare ad analizzarlo razionalmente nel tentativo di dargli una sensata spiegazione… insomma possiamo trovare mille strategie per silenziare questa sofferenza, l’importante è tenerla lontana da noi. Funziona? Non ne sono convinta.

Capire cosa c’è all’origine dei vissuti emotivi negativi, avvicinandoli lentamente, senza aver paura, e imparare ad accettarli così come sono può rappresentare una vera svolta.

Lasciare ossigeno alle nostre emozioni “negative” (metto negative tra virgolette perché non trovo sensato dare un’accezione positiva o negativa alle emozioni, nascono tutte con un fine e sono tutte utili e necessarie nella vita dell’uomo) e concedere alle emozioni di mostrarsi ed evolvere liberamente può cambiare molto la nostra esistenza; può guidarci verso una serenità e un benessere più consapevoli.

Le ricerche dell’OMS

L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) effettua ogni anno studi volti a valutare la diffusione nel mondo del disagio psichico, degli squilibri emozionali e delle malattie mentali e i relativi costi socio economici.

Le ricerche mostrano che la prevalenza di tali disturbi aumenta ogni anno nei paesi industrializzati e che l’impatto di questi ultimi sulla società è significativo sia per il numero di soggetti colpiti, sia per l’elevato carico di disabilità che la sofferenza psichica porta purtroppo con sé.

Sono infatti circa 450 milioni le persone nel mondo che soffrono di disturbi mentali e che, in gradi differenti, non riescono a svolgere un lavoro in autonomia e perdono la capacità di relazionarsi funzionalmente con gli altri. Basti pensare che in Europa i tassi di mortalità per suicidio sono superiori a quelli per incidenti stradali e che il 7% della popolazione sembra soffrire di depressione.

Oltre alle serie difficoltà lavorative, familiari e relazionali la sofferenza psichica porta con sé, spesso, forme di indifferenza e di emarginazione. Un simile panorama richiede, quindi, interventi terapeutici e progetti preventivi basati sulle evidenze scientifiche e atti a promuovere la salute emotiva e mentale.

Secondo la definizione dell’OMS “la salute mentale è uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo realizza le sue capacità cognitive ed emozionali, riesce a far fronte alle normali tensioni della vita, sa lavorare in modo produttivo e fruttuoso ed è in grado di offrire un contributo positivo alla comunità in cui vive” (OMS, 2007).

L’uomo emotivamente equilibrato quindi:

  • risponde alle esigenze quotidiane della vita ogni giorno
  • esercita la propria funzione nella società
  • stabilisce relazioni soddisfacenti e mature con gli altri
  • partecipa costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente,
  • adattandosi alle condizioni esterne e risolvendo i conflitti interiori

Tutti i professionisti della salute mentale, medici e psicologi, dovrebbero dunque agire per arginare i fattori che predispongono al disagio psichico, incentivando stili di vita sani e adottando tecniche preventive e protettive… che intervengano PRIMA, per scongiurare il DOPO.

Ci tengo a concludere ponendo l’enfasi su uno dei fattori protettivi che esercita un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi: la regolazione delle emozioni. Solo quando saremo in grado di accogliere e accettare le nostre emozioni senza giudizio, cercando di comprendere il loro valore e il loro significato, sapremo vivere consapevolmente e pienamente le nostra vite.

Federica Rossi, psicologa specializzata in Neuroscienze Cognitive
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Riferimenti
Chiaia, Olga, et al. Prenditi cura di te: sei libri per ritrovare la serenità. Feltrinelli Editore, 2017.
World Health Organization. International travel and health: situation as on 1 january 2007. World Health Organization, 2007.