Le relazioni sentimentali sono così: piene di opportunità d’appagamento ma anche piene di rischi! Orientarsi non è affatto semplice: dal momento che non hai una sfera di cristallo, non sai cosa ti riserva il futuro e non conosci davvero l’altra persona. Non ci sono modi infallibili per garantirsi la felicità di coppia, tuttavia, prendendo in considerazione questi cinque suggerimenti, diciamo che le tue chance aumenteranno!
#1. I tuoi punti fermi
Sei una persona completa, oltre la relazione ci sei tu, i tuoi spazi, le tue passioni, le tue ambizioni e i tuoi bisogni. Alcune persone, quando si innamorano, si dimenticano completamente di se stesse. Dopo i primi appuntamenti, arrivata la fase dell’innamoramento, ancor prima che se ne accorgano, rinunciano al resto della vita: trascurano gli amici, la famiglia, portano gli hobby in secondo piano… È vero, l’amore sa essere inebriante ed è giusto godersi il momento, ma è altrettanto giusto non dimenticarsi di sé e di alimentare la propria identità personale.
Coltivare i propri punti fermi, a prescindere dalla relazione, è di fondamentale importanza, quei punti fermi ci saranno anche se l’amore dovesse terminare. Quando incontri qualcuno, il tuo mondo dovrebbe espandersi, farsi più grande e non più piccolo. Dovresti allargare il tuo campo e accogliere qualcosa di nuovo, senza sacrificare nessuna parte di te.
Quando una persona è davvero interessata a te, sa valutare ciò che è importante per la tua crescita personale e per la tua felicità quindi rispetta il tuo spazio, sostiene i tuoi obiettivi e gioisce dei tuoi successi. Non devi sacrificare nulla per gli altri. Se qualcuno pretende questo da te e desidera rimpicciolire il tuo mondo invece che espandere orizzonti condivisi, vuol dire che non è la persona giusta.
#2. Non diventare ciò che l’altra persona vuole
Ecco un errore che molti commettono. Quando ci innamoriamo, talvolta diventiamo accondiscendenti innescando un pericoloso gioco di proiezione. Un meccanismo per il quale, l’altro proietta in noi i suoi desideri e noi, mettendoci da parte, li impersoniamo. In questo modo, l’altro non riuscirà ad amarci davvero.
La tua personalità, la tua individualità, sono quelle cose che ti rendono unico e speciale, irripetibile. Non dovresti iniziare una nuova relazione con il presupposto di allontanarti da te stesso. Due persone dovrebbero conoscersi per ciò che sono realmente e non riconoscere o ricercare parti ferite di sé nell’altro. Quando frequenti qualcuno, devi concedere a quella persona la possibilità di accettarti e apprezzarti per ciò che sei davvero. Chi ti ama, rispetta la tua individualità e non ti vuole diverso!
#3. Innamorati di te
Il rapporto che hai con te stesso è fondamentale per la qualità della tua relazione. Se sei insoddisfatto di te, finirai per trascinare nella relazione tutti i tuoi conflitti irrisolti. Se stai bene con te stesso (anche da solo), se sai apprezzarti, accogliere le tue vulnerabilità e amarti, allora sei sulla strada giusta. L’appagamento di coppia è dietro l’angolo!
Indipendentemente dal tuo aspetto estetico, da quanto sei produttivo, efficace o forte… è fondamentale che tu acquisisca la capacità di amarti e accoglierti. Tu sei una persona che merita amore e lo merita sempre e non con la condizionale. Caccia via l’idea che potrai essere amato solo se… sarai abbastanza bravo, efficiente, magro, bello, capace… Questa idea ti farà incontrare solo amori sbagliati.
Mi piace pensare che, ognuno di noi, viene al mondo con due dosi immense di amore. La prima dose la devi a te stesso, come diritto di nascita! È tutta tua, la meriti! Il secondo carico d’amore, invece, puoi destinarlo a chi ti piace. Gli squilibri relazionali nascono proprio quando destiniamo entrambi i carichi all’altro, dimenticandoci di noi stessi. Allora, prima di innamorarti di qualcuno, innamorati di te!
#4. Concentrati sui tuoi sentimenti
Quando conosciamo qualcuno e iniziamo a frequentarlo, non facciamo altro che pensare. Immaginiamo mille scenari, pensiamo a ciò che abbiamo detto a ciò che ci ha detto, proviamo persino a pensare a cosa lui/lei starà pensando! Una fatica folle e… inutile! Fai una pausa dai tuoi pensieri, rallenta e prova a sentire davvero come ti senti, come l’altro ti fa sentire.
I pensieri e le parole possono mentire, le emozioni, invece, sono quello di più tangibile che abbiamo. È un paradosso perché tutti sono abituati a pensare che le emozioni e i sentimenti sono qualcosa di astratto. Niente di più sbagliato. Sentiamo quelle emozioni perché esse insorgono nel nostro corpo per avvisaci di qualcosa. Il nostro corpo è saggio.
Già, non lo sapevi? Le nostre emozioni sono corporee, riusciamo a sentirle perché nel nostro organismo s’innescano variazioni biochimiche che consentono quell’esperienza emotiva percettiva. Allora soffermiamoci su queste percezioni.
Ti senti deluso? Ti senti sminuito? Ti senti valorizzato? Amato? Cerca di monitorare i tuoi stati emotivi. Se l’altro ti ha catapultato in un ottovolante emotivo, in cui talvolta ti senti alle stelle e altre volte ti senti di merda, allora rallenta di più, definisci i tuoi spazi, cerca di capire cosa vuoi davvero e soprattutto, cerca di capire se lei/lui può dartelo.
#5. È dalla tua parte?
Un potenziale partner non è mai un nemico. Non è mai dall’altra parte dello steccato. Anche se non siete ancora una coppia, siete quantomeno alleati. Due alleati non si tirano brutti scherzi, non fanno tiro alla fune, non competono a chi resiste di più senza chiamare. Due alleati agiscono in modo spontaneo. Senti che lui/lei è un tuo alleato? Negli scambi, ti senti ascoltato e convalidato?
Non hai bisogno di un partner che ti metta costantemente alla prova, che voglia sfinirti o stuzzicarti. Tu hai già superato tutte le prove, già sai di meritare amore e non sfide e briciole. Ricorda: meriti amore incondizionato.
Certo, se vi state frequentando, probabilmente parlare di amore è presto ma non è mai troppo presto per parlare di stima. In effetti è così, prima di cercare amore, dovremmo cercare la stima che meritiamo. Essere stimati significa implicitamente che l’altro riconosce il nostro valore; se l’altro ti stima, non sente il bisogno di cambiarti, ne’ tantomeno di metterti alla prova, è tuo alleato e si comporterà come tale.
Il lavoro su se stessi!
Come premesso, due persone sono diverse, uniche e per questo sono sempre un po’ incompatibili tra loro ma non per questo bisogna scoraggiarsi, farsi prendere dalla rabbia o dalla paura. Se si è creata una barriera, con calma e con dialogo empatico, sarà possibile abbatterla. Diventa fondamentale muovere quei primi passettini per trovare finalmente la strada che volete percorrere entrambi, mano nella mano. Quella strada in cui si incontreranno i tuoi bisogni e quelli del tuo partner. Se la prospettiva di una vita insieme sembra lontana, allora diviene saggio lavorare su se stessi e prepararsi al distacco.
Il rispetto di sé è la base
Si parla pochissimo di rispetto di sé. Eppure si tratta di una componente essenziale per la salute (fisica e mentale) e per il mantenimento di relazioni sane. Se ti riconosci in questi punti, vuol dire che stai trascorrendo la tua vita remandoti contro. È mai possibile andare “contro se stessi”? Purtroppo sì, questo capita quando non ti hanno insegnato a riconoscere il tuo valore. Come spiego nei miei incontri e come ho dettagliato nei miei due libri (entrambi bestseller), siamo la sintesi dei nostri vissuti e, il modo in cui ci comportiamo con noi stessi, riflette in qualche misura il modo in cui gli altri ci hanno trattato durante l’infanzia.
Le separazioni non sono mai facili
Lasciare qualcuno non è mai una cosa facile e forse anche tu ti stai chiedendo come lasciare una persona che pensi ancora di amare anche se ti fa stare male. Potresti volerlo fare per mille motivi, ma i dubbi e le paure possono essere più forti di te. Come si fa? Potresti pensare al suo comportamento, alla tua sofferenza che passa inosservata, potresti pensare che meriti di meglio. So bene che serve tanto coraggio per chiudere quella porta e, forse è una forza che ora non hai. Te lo dico chiaro, tu non soffri perché perderai quella persona, soffri perché pensi che lasciandola non sapresti come riorganizzare la tua vita e magari anche l’idea della solitudine ti spaventa…questo è il punto. Ma sai che ti dico: una soluzione a tutto questo c’è!
Puoi continuare a vedere te stesso e il mondo come ti hanno insegnato o cominciare a guardarlo con i tuoi occhi
Comprendersi sembra facile, eppure, alcuni di noi sono estremamente complessi, si portano dentro una moltitudine di sfaccettature non sempre facili da «gestire». Alcuni di noi, poi, si portano dentro dei carichi emotivi enormi, che stanno lì da chissà quanto tempo, troppo ingombranti e troppo pesanti da poter districare. In questi casi potrebbe essere saggio fare un profondo lavoro su se stessi.
Allo scopo di guardarci dentro senza la lente distorsiva delle credenze interiorizzate durante l’infanzia, abbiamo bisogno di individuare quei meccanismi di difesa che, tendendoci trappole e autoinganni, ci portano a vedere noi stessi e il mondo con un occhio esterno, che, proprio come il cammino che ci siamo ritrovati a seguire, non è il nostro!
Come riuscirci? Iniziando a guardare il “mondo con i tuoi occhi“. In realtà, questo è il titolo del mio nuovo libro, un testo che intende offrirti tutti gli strumenti per analizzare te stesso, i tuoi vissuti emotivi e le tue storie relazionali, dall’infanzia all’età adulta. Intendiamoci, un libro non può cambiarti la vita ma può aiutarti a costruire relazioni migliori, con te stesso e con gli altri. Il cambiamento, poi, sarà inevitabile. Non ti dico questo perché sono di parte, te lo consiglio da lettore a lettore. Il libro, «Il mondo con i tuoi occhi», è disponibile in prevendita su Amazon e sarà disponibile in tutte le librerie dal 29 ottobre
Curare i nostri legami, le nostre ferite, i nostri conflitti… curare il nostro benessere, è un dovere imprescindibile che abbiamo verso noi stessi. Nel libro, troverai molti esercizi psicologici pratici che potranno aiutarti in mondo tangibile fin da subito. Per tutte le informazioni sul libro “Il mondo con i tuoi occhi“, ti rimando a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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