Prima di lamentarti degli altri, guarda bene chi hai fatto entrare nella tua vita

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor
Nella tua vita e nella ricerca dell’appagamento hai più potere di quanto tu stesso possa immaginare. Le persone con le quali condividi la tua vita, possono aiutarti a rendertela migliore o peggiore. Fa attenzione a chi scegli. – Anna De Simone

Solo pochi giorni fa, sulla Pagina Facebook di Psicoadvisor, ho letto dei commenti molto allarmanti. In particolare, un gruppo di lettori affermava che nella società odierna non c’è più spazio per i rapporti autentici. Tutti tradiscono e non è più possibile fidarsi di nessuno. Non esistono più valori… e altre affermazioni davvero colme di sfiducia. Sono intervenuta al dibattito affermando che “ognuno di noi decide di chi circondarsi” e… devo dirlo, nessuno sembrava essere d’accordo con me! Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo, anche ispirata da un racconto di Christine Hammond, terapista  dello Stato della Florida… magari qualcuno può iniziare a riflettere. Iniziamo dal racconto. Poi ti chiederò di fare un semplice esercizio.

Ashley si trovava a una festa quando ha visto il suo fidanzato flirtare con la sua migliore amica. Lo facevano spudoratamente, senza contegno… proprio davanti a lei! Più tardi, Ashley ha scoperto che i due già se la intendevano e per questo motivo il fidanzato, dopo la festa, decise di lasciarla. Tutto questo per Ashley fu davvero imbarazzante. Ashley era furiosa per il comportamento del suo ormai ex fidanzato e ancora di più per quello della sua amica. Ashley giunse a una conclusione: non poteva fidarsi di nessuno! Tradita dalle due persone alle quali aveva concesso più fiducia.

Il giorno successivo, quando Ashley raccontò l’accaduto a un altro suo amico, egli non si mostrò sorpreso. Anzi, chiese ad Ashley come mai avesse riposto tanta fiducia in quelle persone. Fu in quel momento che Ashley capì che doveva stare più attenta a chi “faceva entrare nella sua vita”. Fece un’attenta analisi delle sue relazioni e scoprì che anche con i genitori manteneva in piedi un rapporto fatto solo di apparenze, perché al momento del bisogno si ritrovava sola e non poteva davvero contare su nessuno. E’ possibile che “tutti gli altri” siano così opportunisti?

Usando un grafico come quello nell’immagine in alto, Ashley stilò un elenco di tutti quelli che conosceva: amici, famiglia, conoscenti, colleghi e persino persone con le quali non avrebbe più voluto avere a che fare. Partendo da queste informazioni, Ashley ha deciso di circondarsi solo di belle persone. Di fare quella famosa cernita e di evitare situazioni che avrebbero potuto confermare la sua credenza di base, cioè che sul prossimo non si può contare!

E’ paradossale ma sei tu a scegliere se essere tradito

Mi piace pensare che, nella vita, ci sia una selezione naturale: chi mi merita mi resterà vicino. Chi è incompatibile con il mio modo di essere, finirà per uscire dalla mia vita. Questo pensiero è bello, però è valido solo in parte. Se il tuo modello interiore si muove in direzione dei tuoi veri bisogni, allora sarai portato a stabilire relazioni appaganti, basate sulla stima e sul rispetto. Al contrario, se il tuo mondo interiore non si muove in direzione dei tuoi bisogni autentici, finirai come Ashley, a circondarti di persone pronte a pugnalarti alle spalle. Presta bene attenzione: in entrambi i casi sei tu a decidere di chi circondarti… Solo che nella seconda ipotesi la tua “bussola interiore” è difettosa e ti spinge verso chi ti tradisce.

Prima di accusare il mondo esterno, valuta i tuoi comportamenti, le tue ambizioni: quando stringi un’amicizia o una nuova relazione, chiediti perché lo stai facendo e che aspettative hai. Le tue aspettative sono realistiche? Genuine? Inizia a farti una raffica di domande e prima di interrogarti sul perché accadono le cose, analizza te stesso e il tuo mondo interiore. Se inizi a comprenderti nel profondo, molte domande lasciate in sospeso acquisteranno una risposta e tutto avrà più senso. Lo scopo di questo esercizio sono le riflessioni che ne derivano. Ogni persona deve assumersi la sua responsabilità nel prendersi preoccupazioni che non le appartengono, dal lavoro alle relazioni.

Come circondarsi solo di belle persone

Ad un certo punto della tua vita, puoi sentire l’esigenza di fare una “cernita di amicizie”, se la tua vita è stata tumultuosa, nell’elenco degli “amici da tenere” potrebbe esserci il deserto… ma non devi mai disperare. Lavora su te stesso e attraverso questo processo così da cambiare, nel tempo, le tue relazioni.

1. Definisci la relazione

Un errore che commettiamo spesso è quello di essere frettolosi. Un conoscente può diventare un “amico intimo” perché vi siete “subito presi”. Questo può essere genuino ma anche pericoloso. Quindi quando stringi nuovi rapporti, cerca di fare introspezione, capire te stesso e anche l’altro (ci riuscirai con una buona teoria della mente).

Nel grafico in alto, cerca uno spazio per ogni persona. Quanto questa ti fa sentire a tuo agio? Ti fa sentire giudicata? Ti lusinga e ti riempie di complimenti? Quanto credi che sia sincera e quanto tu sei sincera con lei? Le relazioni si evolvono continuamente e la stessa persona può ritrovarsi a occupare posti diversi nel tuo grafico personale.

2. Imposta i confini

Per molti di noi, impostare dei confini tra sé e l’altro è una cosa difficilissima. Spesso raccontiamo troppo di noi all’altra persona per poi pentircene. Altre volte diamo troppo spazio all’altro che poi, in secondo momento, percepiremo come invadente. Definire dei confini precisi tra te e l’altro ti aiuterà a scandire la stessa relazione. Chi ha accesso alle tue informazioni più personali, dovrebbe essere una persona degna di fiducia. Dal grafico in alto, ogni cerchio esterno a quello centrale, dovrebbe avere livelli di intimità decrescenti. La capacità di impostare dei confini ti restituisce quel potere perduto perché limita l’influenza che l’altro può avere su di te.

3. Lavora sulle aspettative

Ogni relazione dovrebbe essere basata su un reciproco scambio, un dare/avere. Questo concetto ti aiuterà non solo a definire le relazioni per ciò che sono realmente, ti consentirà inoltre di tenere lontane quelle persone che tendono solo ad avere. Lo scambio e il confronto sono essenziali e nessuna relazione dovrebbe essere unidirezionale. Partendo da questo, imposta delle aspettative di lealtà e affidabilità e, in base a queste, puoi spostare “virtualmente” le persone da un cerchio all’altro del grafico della tua vita.

4. Attento alle proiezioni

Le proiezioni sono pericolosissime nell’instaurare e nel mantenere le relazioni. Con la proiezione si attribuiscono all’altro propri aspetti o vissuti (nel bene e nel male). Per l’effetto della proiezione, potresti attribuire all’altro una tua caratteristica interiore che però non riconosci o che rifiuti.

Un esempio pratico? Se sospetti che l’altro possa tradirti, magari hai ragione… ma forse internamente sei più tu che potresti essere incline al tradimento! Per questo meccanismo cerca di essere molto più vigile sulla realtà. Ancora una volta: cerca di fare introspezione e accrescere la tua auto-consapevolezza.

5. Valuta tutto dell’altro

In genere sei bravo a valutare le persone? Ognuno di noi si fa un’idea sull’altro in base a diversi fattori. C’è a chi basta “piacersi a pelle” e chi, invece, cerca di essere più analitico e dare valutazioni più attente alle cose.

Attenzione! Ciò non significa che l’altro deve essere messo “sotto esame” ma che la tua mente è dotata di una cosa chiamata “ragione” e che tu faresti bene a usarla. Per esempio, se un amico con te spettegola dei suoi amici, probabilmente con gli altri farà lo stesso spettegolando di te. E’ della tua vita che si parla: quando fai entrare qualcuno, questo inevitabilmente tenderà a influenzarti. Impara a valutare tutto dell’altro. Cerca di conoscerlo sul serio, senza cadere nella paranoia e nel limite del buon senso.

6. Prenditi i tuoi tempi

Viviamo in un’epoca fatta di gratificazioni istantanee. Per dire, mio fratello ha conosciuto le sue ex ragazze in discoteche dopo esserci andato a letto al primo incontro. Niente da ridire: viviamo in un mondo emancipato, ma da una scintilla istantanea a volerla portare all’altare dovrebbe passarci di acqua sotto i ponti!

Questo per dirti che il tempo è un prezioso alleato: ogni persona si rivela per ciò che è davvero. Cerca di essere paziente, concedi il tempo a te stesso per capire cosa vuoi dall’altro e all’altro per mostrare o confermare la sua natura. In altre parole, non trasferire le persone da una cerchia più esterna a quella più interna senza averla vissuta per un tempo ragionevole.

7. Fai tagli al tuo budget emotivo

Non devi aver paura di allontanare qualcuno dalla tua vita. Anche se si tratta di un familiare o di un collega di lavoro con il quale sei costretto a rimanere in contatto, puoi imparare a mettere delle distanze e a stabilire dei nuovi confini. Come premesso, le relazioni si evolvono e non sono statiche nel tempo. Se hai paura di dare una delusione a qualcuno allontanandolo, pensa che se lo vuoi allontanare è perché prima lui ha ferito te.

Non tollerare comportamenti di abuso emotivo, non tollerare atteggiamenti che possano screditarti in qualche modo. L’ipocrisia, confinala fuori dalle tue cerchie perché non ti serve. Alla prima offesa subita, chiarisci con l’altro, chiedi spiegazioni e se l’atteggiamento si perpetua, prendi provvedimenti.

Realizza il tuo grafico

Se hai l’impressione che tutta l’umanità sia malvagia, sappi che ti sbagli di grosso e sappi anche che a causa di questo tuo pregiudizio stai negando a te stesso una buona dose di autenticità. Prova a rivolgerti a uno psicoterapeuta per confutare le tue credenze e analizzare le tue esperienze da altri punti di vista.

Nell’immediato, potrebbe esserti utile stilare un tuo grafico personale. C’è qualcuno che frequenti che ti fa stare male? Segna il suo nome nel cerchio che occupa attualmente e con una freccia, segnala dove vorresti confinarlo. Nella tua vita quotidiana potrai progressivamente metterlo nelle aree sempre più distanti dalla tua sfera intima.

Ogni relazione dovrebbe essere basata su rispetto reciproco, gratificazione reciproca e soprattutto essere paritetica. Nessuno dei due deve avere un ruolo subordinato all’altro. Se le tue relazioni sono più o meno tutte così, allora il mio consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia si fa ancora più vivo. Con il passare del tempo, puoi modificare la percezione di fiducia o la quantità di fiducia che riponi nell’altro. Un passo alla volta, puoi imparare ad attribuire il giusto valore alle cose e confinare alle esperienze la dimensione che meritano nella tua vita.

Se non sei ancora bravo nello stabilire dei confini e nel definire le relazioni, rivedere il grafico più volte all’anno potrebbe esserti utile per impedire alle “persone pericolose” di insinuarti nella cerchia più ristretta della tua vita. Il grafico non è rigido e non è il tuo vangelo, è un mero strumento che può portarti alla riflessione. Usalo bene se sei insoddisfatto delle persone che militano nella tua vita.

Appartenere a se stessi

Quando ci cimentiamo nella grossa impresa di riconquistare la nostra identità, di ri-appartenere a noi stessi, troviamo delle resistenze. È naturale. Se per anni ci hanno fatto sentire in un certo modo tanto da condizionare il nostro modo di comportarci, non possiamo pretendere di cambiare da un giorno all’altro. È normale sentire tensione quando dobbiamo affrontare un cambiamento. Anche nelle piccole cose! Anzi, è proprio da quelle che bisognerebbe iniziare in modo assertivo. Le rivoluzioni, non si fanno urlando, alzando la voce e sgomitando. Si fanno riflettendo, provando e riprovando.

Se devi affananrti per farti rispettare, non è il tuo ambiente. Allora lì, sì che è necessario mettere distanze. Per alcune relazioni, l’unico lieto fine possibile è un addio! Per riprenderci noi stessi, infatti, dobbiamo essere disposti a perdere chi non crede in noi. Può sembrare doloroso e lo sarà, ma farà male solo fin quando non avrai imparato ad autoaccudirti e guardare a te stesso con gli occhi della stima, del rispetto e dell’amore.

Siamo a caccia di considerazione. Desideriamo che gli altri ci notino, che ci guardino con gli occhi dello stupore, che dicano «wow, quanto è bravo! Intelligente… capace…». Un po’ come quando un bambino, pedalando in bici in perfetto equilibrio si volta e chiama sua madre: «mamma, guarda! Vado senza mani!». Ricerca quello sguardo, ricerca quell’ammirazione, perché attraverso gli occhi della persona amata che riesce a valorizzare se stesso. Da adulti, per fortuna, possiamo auto-accudirci, prenderci cura di chi siamo e di cosa sentiamo, possiamo amarci per ciò che siamo e valorizzarci fino a diventare ciò che vogliamo. È un percorso che solo chi è disposto a pronunciare determinati «addii» potrà compiere. È un percorso per pochi ma chi lo intraprende non sarà mai solo, perché avrà ritrovato se stesso!

I miei libri…per ritrovarsi

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Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita» (tradotto in 5 lingue) e del nuovo «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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