Parliamo spesso di amor proprio ma leggendo i vostri commenti su Facebook è chiaro che c’è molta confusione sul significato dell’amore di sé… ma anche su cosa significa amare qualcuno! C’è chi confonde l’amor proprio con l’orgoglio o peggio, con la presunzione e il narcisismo malsano. L’amor proprio o amor di sé è tutta un’altra cosa e oggi proverò a spiegartelo. Poi c’è chi pensa che amare qualcuno sia annullarsi per l’altro o riuscire a cambiare l’altro. Se stai con qualcuno serbando la speranza che tu possa cambiarlo, fai attenzione che probabilmente non si tratta di vero amore.
Il legame che hai con te stesso e con gli altri
Qualcuno ti dirà che ciò che sei oggi non c’entra niente con il tuo passato. Beh, quel qualcuno si sbaglia alla grande. Ciò che sei oggi è esattamente la sintesi di tutti i tuoi vissuti passati e guardando alle relazioni che instauri OGGI con gli altri, puoi farti una chiara idea di ciò che hai vissuto nel tuo passato, fino a ritornare alla tua infanzia
Quando le cose vanno molto male, anche la relazione con se stessi può diventare ingombrante ed essere di peso. Sembra buffo ma quello che manca alla relazione che molti hanno con se stessi è la medesima mancanza che si verifica nelle relazioni sociali: attenzioni negate e incuria. Ecco, dovremmo imparare a dedicarci più attenzioni, a curarci di più e riflettere meglio sul tipo di relazione che abbiamo instaurato con noi stessi e con gli altri. Da dove partire? Dal comprendere profondamente se stessi e dall’iniziare a rispettare i propri bisogni.
Quando inizi a lavorare su te stesso e a volerti bene, la tua vita inevitabilmente si stravolge. E dico “inevitabilmente” perché quando davvero cominci ad ascoltare i tuoi bisogni, capisci che alcune persone, così prese da sé, non hanno mai tenuto in considerazione neanche l’idea che tu potessi avere dei bisogni tuoi, figuriamo poi comprenderli e rispettarli…!
Cosa significa amare te stesso e vedere il mondo con i tuoi occhi
L’amore che cerchi all’esterno è quello che dovresti imparare a darti da solo. Per rendere tutto più semplice, ti dico che per comprendere che cos’è l’amor proprio, puoi pensare che si manifesta con quei comportamenti che metteresti in atto con una persona che ami. L’amore è tante cose ma è prima di tutto accettazione, mancanza di giudizio critico, appoggio e comprensione. Prova a rispondere a queste domande per comprendere se ti ami o meno:
Sei giudicante con te stesso?
Tendi a confrontarti spesso con gli altri e ne esci sconfitto?
Ti ripeti cose incoraggianti?
Ti fai complimenti?
Ti definisci brutto e stupido?
Tendi a sottolineare maggiormente i tuoi fallimenti rispetto ai tuoi piccoli successi?
Tendi a minimizzare ciò che senti?
Presti attenzioni ai tuoi bisogni emotivi?
Ti prendi cura del tuo corpo?
Ti sta concentrando esclusivamente sui bisogno di un’altra persona (o di altre persone) per sfuggire a te stesso?
Vuoi a tutti i costi dimostrare qualcosa?
Con te stesso, mostri la stessa comprensione che useresti con un familiare o una persona cara?
Con che facilità perdoni i tuoi errori?
Se tendi a essere troppo severo con te stesso, prova a chiederti questo: se parlassi a un amico come parlo a me stesso, continuerebbe a essere mio amico? Come lo farei sentire? Ancora. Se sei in difficoltà e ti rendi conto che stai infierendo con te stesso (magari ti senti responsabile per qualcosa che hai fatto) prova a chiederti: se al mio posto ci fosse una persona cara, cosa le direi? Quale sarebbe la mia reazione? La spingerei verso il basso o proverei a rassicurarla? Inizia un dialogo interiore costruttivo dove puoi iniziare a considerare te stesso come il tuo più grande amico. Inizia a trattarti con amore, ora sai cosa significa!
Il legame che hai con te stesso e con gli altri
Quando le cose vanno molto male, anche la relazione con se stessi può diventare ingombrante ed essere di peso. Sembra buffo ma quello che manca alla relazione che molti hanno con se stessi è la medesima mancanza che si verifica nelle relazioni sociali: attenzioni negate e incuria. Ecco, dovremmo imparare a dedicarci più attenzioni, a curarci di più e riflettere meglio sul tipo di relazione che abbiamo instaurato con noi stessi e con gli altri. Da dove partire? Dal comprendere profondamente se stessi e dall’iniziare a rispettare i propri bisogni.
Amor proprio o amore di sé
E’ chiaro che il concetto di amor proprio va ben oltre la sana autostima ma su essa fonde le sue radici. L’amor proprio è farti desiderare ciò che vorresti per un tuo caro: quando ami qualcuno vorresti che sia in salute, che sia sereno e felice, che possa realizzare i suoi sogni, sentirsi pienamente amato e avere piena soddisfazione dal vivere. Amor proprio è volere tutto ciò anche per se stessi.
L’amor proprio ti spinge a desiderare il meglio per te, ti spinge a essere convinto che hai diritto a una fetta di torta e che puoi prendertela da solo! Non devi aspettare che cada dal cielo perché hai tutte le capacità per farlo (e questa consapevolezza ti arriva dall’autostima). Nel paragrafo successivo, capirai che l’amor proprio è anche al centro di ogni rapporto di coppia.
Cosa significa amare veramente qualcuno
Penso che ti sarà capitato di amare qualcuno: quando ami, ti soffermi sull’unicità e sulla bellezza dell’altro. Ti congratuli e gioisci con la persona amata anche per piccoli successi. Sei gentile e cerchi di risollevargli l’animo se ha commesso uno sbaglio.
In caso di un errore, lo incoraggi e lo inviti a riprovarci. Ami tutte le sue stranezze, lo accetti e non vuoi cambiarlo. Lo incoraggi quando è triste, lo supporti quando sente di aver commesso un errore… I comportamenti tipici dell’amore prevedono:
- Accettazione
- Propositività
- Gentilezza
- Accudimento
- Empatia e compassione
- Una connessione profonda con l’altro
La cosa bella dell’amore è che questi fattori non sono unidirezionali ma funzionano in modo reciproco!
Quando due individui con un amor di sé ben strutturato si incontrano, questi non solo cooperano per migliorare se stessi e il proprio stato di benessere ma anche nell’interesse del partner. La coppia, così, diventa una coesione in continua evoluzione e non una pozza d’acqua stagnate, ferma e immobile. L’amore è mutamento perché nella vita tutto cambia e guai se così non fosse: il cambiamento è necessario per la crescita individuale e della coppia.
Puoi continuare a vedere te stesso e il mondo come ti hanno insegnato o cominciare a guardarlo con i tuoi occhi
Comprendersi sembra facile, eppure, alcuni di noi sono estremamente complessi, si portano dentro una moltitudine di sfaccettature non sempre facili da «gestire». Alcuni di noi, poi, si portano dentro dei carichi emotivi enormi, che stanno lì da chissà quanto tempo, troppo ingombranti e troppo pesanti da poter districare. In questi casi potrebbe essere saggio fare un profondo lavoro su se stessi.
Allo scopo di guardarci dentro senza la lente distorsiva delle credenze interiorizzate durante l’infanzia, abbiamo bisogno di individuare quei meccanismi di difesa che, tendendoci trappole e autoinganni, ci portano a vedere noi stessi e il mondo con un occhio esterno, che, proprio come il cammino che ci siamo ritrovati a seguire, non è il nostro!
Come riuscirci? Iniziando a guardare il “mondo con i tuoi occhi“. In realtà, questo è il titolo del mio nuovo libro, un testo che intende offrirti tutti gli strumenti per analizzare te stesso, i tuoi vissuti emotivi e le tue storie relazionali, dall’infanzia all’età adulta.
Intendiamoci, un libro non può cambiarti la vita ma può aiutarti a costruire relazioni migliori, con te stesso e con gli altri. Il cambiamento, poi, sarà inevitabile. Non ti dico questo perché sono di parte, te lo consiglio da lettore a lettore. Il libro, «Il mondo con i tuoi occhi», è disponibile in prevendita su Amazon e sarà disponibile in tutte le librerie dal 29 ottobre
Curare i nostri legami, le nostre ferite, i nostri conflitti… curare il nostro benessere, è un dovere imprescindibile che abbiamo verso noi stessi. Nel libro, troverai molti esercizi psicologici pratici che potranno aiutarti in mondo tangibile fin da subito. Per tutte le informazioni sul libro “Il mondo con i tuoi occhi“, ti rimando a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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