Psicologia degli occhiali da sole: indossarli sempre, perché?

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Alcuni non riescono a tenere gli occhiali da sole per più di venti minuti, altri non ne possono fare a meno. Tendiamo a pensare che siano semplicemente un accessorio, ma la realtà è molto più complessa. Indossare sempre gli occhiali da sole può avere diverse implicazioni a livello psicologico, ma è importante notare che l’interpretazione può variare da individuo a individuo. Ecco alcune possibili interpretazioni

Gli occhiali da sole ci permettono di essere più trendy?

Nel 1981 Battiato cantava: «C’è chi si mette gli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero». Sta di fatto che ormai gli occhiali da sole non sono più un optional, ma sono un accessorio indispensabile, che ci permette di essere più trendy, magari più belli e di seguire la moda del momento. Ma non solo! Infatti, non solo ci definiscono come persone e marcano la nostra identità, ma possono anche influenzare i nostri comportamenti e stati d’animo.

Un paio di semplici occhiali da sole possono fare molto di più

Nell’ambito del processo di comunicazione che avviene fra persone, gli occhi contribuiscono in maniera determinante ad integrare quella verbale ricoprendo una posizione preminente fra gli elementi della comunicazione non verbale.

Gli occhi sono i più eloquenti e semplici da interpretare

Attraverso essi si parla senza fiatare e si possono trasmettere cose che spesso non si può o non si riesce a dire con le parole: basta una minima espressione degli occhi per far capire la propria opinione. Attraverso lo sguardo ammaliante, malizioso o cattivo si trasmette dolcezza, rabbia, consenso, rigetto. Insomma gli occhi non solo servono per segnalare interesse nelle cose che si vedono, ma anche gli stati fisici ed emozionali. Il semplice gioco degli sguardi affascina e, se essi sono prolungati, si incrociano, si sfuggono e si ricatturano, diventa rivelazione. Guardandosi negli occhi ci si innamora.

“Attraverso gli occhi si instaura il primo contatto tra le persone e si formula il primo e decisivo giudizio” Insomma gli occhi sono determinanti per una completa ed efficace comunicazione nell’ambito delle relazioni. Quindi, tutto ciò che si frappone fra gli occhi degli interlocutori ostacolandone gli sguardi, limita enormemente la possibilità di instaurare un rapporto chiaro ed una comunicazione effettiva.

Gli occhiali da sole rappresentano un muro

Ebbene, gli occhiali da sole rappresentano una barriera che nasconde la mimica facciale e lo sguardo, annullando ogni possibilità di trasmettere espressioni ed emozioni. Insomma, il reciproco incontro degli sguardi necessario alla leale comunicazione, oggi è in qualche modo impedito dall’uso sempre più impudente degli occhiali da sole, grazie ai quali chi li porta può vedere senza essere visto.

Ovviamente, se si usano gli occhiali scuri per proteggersi dal sole, per motivi medici o estetici, per seguire la moda o le nuove tendenze, nulla da eccepire purchè se ne faccia un uso razionale.

Profilo psicologico di chi indossa in modo ossessivo gli occhiali da sole

Secondo la psicologia, sembrerebbe che nascondere lo sguardo possa potenziare le difese e migliorare l’autostima, dando l’idea del controllo del corpo e delle emozioni. Gli occhiali da sole renderebbero il viso immediatamente simmetrico (la regolarità dei lineamenti è una delle prime percezioni della bellezza) coprirebbero ogni difetto, regalerebbero un pizzico di mistero.

Poiché lo sguardo è un’immensa fonte di informazioni e il contatto visivo permette di elaborare un giudizio sull’intelligenza e la sincerità, sottrarci rende meno vulnerabili. Vi è però uno svantaggio reciproco: dietro gli occhiali da sole tutti siamo imperscrutabili e sconosciuti. Ma andiamo più a fondo….

Quando gli occhiali da sole diventano un’estensione del sè

La volontà costante di vedere senza essere visto, portare cioè gli occhiali da sole in qualsiasi contesto, anche quando non servono, oltre a rappresentare una forma di grande maleducazione, significa da una parte volersi nascondere, mascherare il proprio aspetto, non offrirlo nella sua naturalezza per fuorviare rivelando, in questo modo, una spaventosa fuga da sé rifiutando, in pratica, di voler essere se stessi.

Dall’altra, vi è la voglia di sentirsi forte, superiore, potente, porsi su un piano diverso di osservazione quello, non paritario, di guardare senza essere visti e poter agire liberamente distruggendo, così, la reciprocità della relazione, creando una distanza che separa, annullando gli altri come persone facendole esporre senza difese.

Basta provare a parlare con chi indossa gli occhiali scuri, per percepire immediatamente distacco, inespressività, rigidità, indifferenza ed impossibilità di relazionarsi. Non c’è interscambio perché interviene solo quando gli pare altrimenti si disinteressa e si isola lasciando l’interlocutore solo. Un essere senz’anima, un oggetto. Tentare di ragionare con chi nega il suo sguardo è difficile perché ci si scontra con l’incomunicabilità e la inespressività. Dunque ben vengano sani confronti e comunicazioni efficaci, ma ciò potrà avvenire solo se, mentre si parla, gli occhiali scuri saranno riposti nella custodia

Gli occhiali da sole ci fanno diffidare degli altri

Gli psicologi delle università di Toronto e North Carolina hanno ideato un esperimento molto interessante: hanno reclutato un gruppo di persone e hanno chiesto loro di partecipare ad un gioco di economia al computer. Il trucco consisteva nel fatto che la metà di loro indossava occhiali da sole mentre l’altra metà indossava degli occhiali con delle lenti trasparenti. Così i ricercatori hanno potuto apprezzare che quelli che indossavano gli occhiali scuri, durante il gioco, condividevano meno soldi con il compagno che era in un’altra stanza. E quei pochi che hanno condiviso i loro soldi mostravano anche più diffidenza. Perché?

Alcune ricerche condotte all’università di Toronto hanno portato alla conclusione che l’oscurità fornita dagli occhiali da sole genera un falso senso di anonimato. E’ come se le persone pensassero che gli occhiali gli permettano di passare inosservate, nascoste agli occhi degli altri. Così, si sentono meno pressione dalle regole sociali e dai codici morali e scelgono dei comportamenti che a “viso scoperto”, per usare una metafora, forse non mostrerebbero.

Gli occhiali da sole ci portano a mentire

Un esperimento molto suggestivo sviluppato da alcuni psicologi presso l’Università del North Carolina e la Harvard Business School hanno reclutato un gruppo di persone dicendo loro che stavano facendo uno studio di marketing allo scopo di valutare degli occhiali da sole di marca e delle loro copie.

In seguito è stato loro chiesto di eseguire una serie di operazioni matematiche con gli occhiali da sole, e gli fu infine detto che per ogni risposta corretta sarebbero state pagate. I risultati furono sorprendenti: il 70% delle persone che credeva di indossare degli occhiali da sole che erano delle copie false delle marche autentiche mentì per ricevere una maggior ricompensa, mentre solo il 30% di coloro che pensava di indossare occhiali di marca autentici ha mentito. Perché?

I ricercatori suggeriscono che la mancanza di autenticità di un accessorio di moda apparentemente insignificante come gli occhiali da sole, fa sentire meno autentica anche la persona che li indossa, e quindi, questa sarà anche più propensa a mentire, agire disonestamente e compromettersi di meno con i propri valori. Insomma, il fatto di sentirsi parte di una truffa rende più propensi a truffare.

Gli occhiali da sole ci proteggono dall’ira

Alcuni psicologi presso l’Università di Chieti e Pescara hanno realizzato uno studio ancor più curioso: avvicinarono delle persone che passeggiavano sulla spiaggia chiedendo loro di effettuare un test nel quale veniva valutato il grado di amarezza o rabbia che provavano. Il dato curioso è che le persone senza occhiali e sotto il sole, hanno mostrato dei livelli più elevati di rabbia mentre chi portava gli occhiali si mostrava più rilassato. Perché?

Questi ricercatori ritengono che la risposta dipenda dal fatto che il nostro stato d’animo è determinato anche dalla nostra postura e dai movimenti facciali. Pertanto, se camminiamo di fronte al sole attivando gli stessi muscoli facciali che usiamo per esprimere la rabbia, è probabile che il nostro cervello percepisca rabbia. Così, gli occhiali da sole ci proteggerebbero da questo piccolo errore cognitivo agendo come l’effetto di un sorriso che migliora il nostro stato d’animo.

E’ importante sottolineare che queste sono solo alcune possibili interpretazioni

Ogni individuo può avere motivazioni personali uniche per indossare sempre gli occhiali da sole, che possono essere influenzate dalla personalità, dall’esperienza di vita e da altri fattori. Per comprendere appieno il significato dietro questa scelta, sarebbe necessario conoscere più dettagli sul contesto e sulle motivazioni specifiche dell’individuo coinvolto.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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