Quando diventiamo genitori siamo l’esempio primario per i figli. 5 qualità per essere un buon esempio da seguire

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
“Questo è il nostro obbligo nei confronti del bambino: dargli un raggio di luce, e seguire il nostro cammino.” Maria Montessori

Si parla spesso dell’importanza di essere un buon esempio per i propri figli, di quanto i genitori siano il loro principale punto di riferimento e di come essi imparino molto di più dal comportamento degli adulti che non dalle loro parole. Ecco che quindi diventa fondamentale porre attenzione ai nostri comportamenti, più che alle nostre parole.

Imporre semplicemente ai bambini di fare o non fare qualcosa non li aiuterà a comprendere realmente il perché di certe azioni e non li aiuterà a capire da soli quali atteggiamenti sono costruttivi e positivi. Mentre vedendo quegli atteggiamenti – e le loro conseguenze – con i propri occhi, messi in pratica dai genitori, è fondamentale perché il bambino li assimili come la normalità del proprio modo di essere.

Quando diventiamo genitori siamo l’esempio primario per i nostri bambini

I nostri figli ci guardano e ci imitano. Riuscire a dare il buon esempio e capire sempre quale possa essere la modalità migliore per intervenire e muoversi in certe situazioni non è affatto semplice. Come genitori dobbiamo pensare che gli esempi che diamo ai nostri figli e i valori con cui li cresciamo, saranno gli stessi con cui diverranno gli adulti di domani.

Vale molto di più un esempio concreto, piuttosto che il proclamare continuamente cosa sia giusto o sbagliato. Questo vale per il comportamento, così come per il linguaggio o per i valori che desideriamo trasmettere ai figli. Per questo il comportamento del genitore riveste un ruolo così fondamentale nell’educazione: non possiamo comportarci all’opposto di come vorremmo si comportassero i nostri figli. Se un bambino vedrà genitori educati ed amorevoli, difficilmente sarà presuntuoso e prepotente.

Essere d’esempio: 5 consigli per i genitori su come essere di supporto per i loro figli

Vale la pena di fermarsi a riflettere su quali qualità deve possedere una figura di riferimento per essere considerata un buon esempio da seguire – soprattutto per quanto riguarda il nostro ruolo di genitori, in cui, che ci piaccia o no, siamo figure di esempio per i nostri figli, per quanto il pensiero ci possa mettere a disagio, sia che ne siamo consapevoli o meno.

1. Spontaneità

Questa caratteristica lascia tracce profonde. Se i bambini avvertono che vi è coerenza tra ciò che i loro genitori dicono e ciò che fanno, si crea la base di un legame di fiducia nel rapporto genitori-figli. Su questa base si possono costruire regole e indicazioni educative che danno ai bambini la sicurezza necessaria per crescere in un contesto adeguato.

CHE ESEMPIO DIAMO? TUO FIGLIO SENTE DI POTER CONTARE SUI GENITORI.

2. Un sì all’imperfezione

E se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto? Nessuna figura di esempio è esente da difetti, ma proprio questo modo di vedere le cose racchiude un’opportunità, ovvero la possibilità di prendere coscienza della propria imperfezione come figura di riferimento genitoriale. I genitori che accettano i propri difetti riescono anche a scusarsi con i propri figli per quelle cose che non hanno funzionato come avrebbero dovuto.

CHE ESEMPIO DIAMO? TUO FIGLIO IMPARA CHE I SUOI GENITORI RESTERANNO COMUNQUE AL SUO FIANCO ANCHE SE NON TUTTO E’ ANDATO SECONDO I PIANI.

3. Apprezzamento e rispetto

Quasi nessun altro aspetto del ruolo di figure di riferimento esercitato dai genitori ha un potenziale maggiore per permettere ai bambini di crescere come l’apprezzamento e il rispetto. Soprattutto quando i bambini si oppongono a misure e regole educative imposte loro a fin di bene, un atteggiamento caratterizzato da stima e rispetto si rivela essere d’aiuto.

La storia che segue rappresenta un esempio di questo atteggiamento:

Durante una visita al quartier generale della NASA, il presidente John F. Kennedy venne informato sullo stato della corsa allo spazio contro l’Unione Sovietica. Durante la visita agli edifici, il presidente incontrò una donna di servizio intenta a pulire il pavimento con grande meticolosità e perseveranza. Il presidente fu immediatamente colpito dall’addetta alle pulizie. Incantato da un così profuso impegno, le si avvicinò e le chiese che cosa significasse per lei il suo compito all’interno della struttura della NASA. La donna rispose: “Sto aiutando a mandare un uomo sulla luna.”,

CHE ESEMPIO DIAMO? ANALOGAMENTE A QUESTO ESEMPIO, TUO FIGLIO IMPARA CHE I SUOI GENITORI LO PRENDONO SUL SERIO, CREDONO IN LUI E SI SENTE ISPIRATO DA QUESTA FIDUCIA.

4. Con una battuta è tutto più semplice

Il ruolo di esempio dei genitori è importante anche quando le cose in famiglia si fanno difficili. La capacità di ridere di sé sprigiona forza e leggerezza inimmaginabili. Questo aiuta a far fronte a colpi bassi e sconfitte. In alcuni casi, questa capacità velocizza persino il processo di recupero. Per quanto una famiglia possa dover lottare anche con sfide e ostacoli, se i vari componenti della famiglia possono ispirarsi a vicenda per affrontare queste situazioni con una buona dose di umorismo, la vita quotidiana sarà un po’ più facile da affrontare.

CHE ESEMPIO DIAMO? TUO FIGLIO  IMPARA CHE ANCHE LA SITUAZIONE PIU’ DISPERATA PUO’ ESSERE SUPERATA INSIEME

5. Amore

Il lavoro educativo svolto dai genitori avrà sempre come obiettivo l’entusiasmare i propri figli per i progetti e i piani che si propongono di realizzare. Se i genitori consentono ai loro figli di toccare con mano ciò per cui il loro cuore batte appassionatamente, diventa più facile per i bambini seguire le loro orme. Genitori entusiasti hanno figli entusiasti o capaci di entusiasmarsi – e questo entusiasmo si basa su una visione comune della “famiglia”. Se i cuori dei genitori rimangono rivolti verso i cuori dei bambini nelle tempeste della vita familiare, prima o poi i bambini saranno modellati dall’amore dei genitori per la famiglia.

CHE ESEMPIO DIAMO? TUO FIGLIO SENTE PER COSA BATTE IL CUORE DEI SUIOI GENITORI E IMPARA A CRESCERE NELLA FIDUCIA

Essere d’esempio per affrontare lo stress e la pressione

Come genitori, siamo figure di riferimento per i nostri figli – per quanto banale possa sembrare questa affermazione, questa diventa altrettanto impegnativa se riferita a come, una volta adulti, gestiamo stress e pressione.

Non solo i bambini e gli adolescenti, ma anche molti adulti si sentono sotto pressione nel corso della loro vita: in famiglia, sul lavoro, per via delle richieste sempre maggiori della nostra società basata sulle prestazioni. La pressione nasce spesso dalla somma di tutti i piccoli compiti che la nostra vita quotidiana, a volte così frenetica e piena, comporta. Ognuno di noi deve sviluppare da sé un modo sano di affrontare la pressione. Ciò dà vita a strategie comportamentali molto diverse e non tutti i consigli dati a fin di bene sono ugualmente applicabili a tutti.

Con il nostro comportamento siamo delle figure di riferimento per i nostri figli e quindi plasmiamo il loro modo di affrontare la pressione. Dovremmo quindi chiederci onestamente e in modo autocritico: quale esempio sono e quale esempio vorrei essere?

PICCOLO PRONTUARIO PER I GENITORI

1) Comportatevi in modo spontaneo ed autentico Fino a che punto sono veramente me stesso in famiglia? Ci sono cose che cerco di nascondere? I nostri figli mi percepiscono nello stesso modo fuori come dentro casa?

2) Non abbiate paura di ammettere un vostro errore, anche se si tratta del vostro compito di educatori
Come affronto momenti di fallimento, di delusione o di sconfitta? Permetto agli altri membri della famiglia di commettere errori e sono in grado di parlarne?

3) Mostrate autentico apprezzamento nei confronti di chi vi sta vicino.
Quando è stata l’ultima volta che ho mostrato apprezzamento nei confronti di mia moglie/di mio marito e come? Quando è stata l’ultima volta che la ho/lo ho incoraggiato? I bambini hanno percepito qualcosa? Tratto i membri della mia famiglia con rispetto e come percepiscono loro il mio rispetto? Che succede se non ci trattiamo con rispetto?

4) Siete in grado di prendere le cose con senso dell’umorismo, se lo ritenete opportuno.
So ridere di me stesso? In quali situazioni trovo particolarmente difficile ridere di me stesso o di una situazione concreta? Chi o cosa mi fa ridere? Come potrei far ridere gli altri intorno a me?

5) Mostrate a chi vi sta attorno quali sono le vostre passioni,
Per quali valori e preoccupazioni batte per davvero il mio cuore? Cosa mi entusiasma? Cosa spegne il mio entusiasmo? Come faccio a mostrare agli altri il mio entusiasmo? Come posso integrare i miei valori e le mie preoccupazioni nel mio compito educativo?

RICORDATE SEMPRE….

Essere un buon esempio per i figli non significa non sbagliare mai: i danni ovviamente non si fanno con uno o due errori, ma solo quando c’è un comportamento errato che diventa sistematico e ripetitivo. I figli hanno bisogno di sapere che anche gli adulti, anche i genitori, possono sbagliare e non fare subito la cosa giusta, ma si può imparare da ogni situazione e riparare.

A cura di Ana Maria Sepe, psicoanalista
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