Quando è salutare chiudere una relazione: 10 indizi per capirlo

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

La massima aspirazione che ognuno ha è quella di amare ed essere ricambiati e su questo cardine ruota tutta l’impalcatura di una relazione amorosa autentica. Tutti ne parlano ma pochi saprebbero descrivere con certezza assoluta cosa sia l’amore. Il motivo è molto semplice: non esiste un’unica definizione calzante per tutti. La perfezione non è degli esseri umani, e tantomeno delle coppie. Ma quel che conta è che affinché un rapporto funzioni, è necessario un impegno costante.

Una relazione infelice, infatti, non è un fulmine a ciel sereno. Prima che arrivi quella scarica di elettricità, sul rapporto si alternano nuvolette, nuvoloni neri, pioggerelline, tempeste, temporali, lampi, tuoni, fino allo scoppio più potente. La realtà che tutto si modifica comporta necessariamente che ogni equilibrio che la coppia raggiunge sia “precario”, cioè in continua evoluzione; in pratica ciò che ci soddisfaceva ieri non è detto che sia importante oggi. Cambiando, cambiamo priorità

Non è facile mettere fine ad una relazione

La coppia è il luogo dell’intimità, del rapporto profondo con l’altro, dove mettiamo in gioco i bisogni e le emozioni primarie, tutte le nostre vulnerabilità e risorse vitali. Nell’amore, l’altro appaga la nostra sete di affetto, di riconoscimento, ci solleva dal senso di solitudine e di “incompletezza”. In una coppia che funziona, poi, c’è complicità, dialogo, divertimento, l’altro funge da continuo stimolo per la crescita e la realizzazione, anche a livello personale. Non sempre, però, il rapporto svolge queste funzioni di supporto e crescita: quando non ci sono più le basi di amore e condivisione, la relazione diventa logora, sfiancante e mina il benessere e l’autostima.

10 segnali per capire quando è giusto lasciarsi

È vero, ogni coppia è unica, ma spesso i segnali di crisi nella relazione sono trasversali e riguardano aspetti condivisi. Non sempre è facile osservarli, soprattutto perché si tende a sottovalutare la cosa, normalizzare, dirsi che “in tutte le coppie va così”, oppure perché non si ha il coraggio di affrontare una crisi di coppia. Se infatti alcuni segnali sono chiari e indiscutibili come la violenza tra le mura di casa e i ripetuti episodi di infedeltà, altri si sviluppano nel tempo e, come anidride carbonica soffiata sul fuoco, spengono lentamente il rapporto, senza farsi notare.

Quando parliamo di crisi nella coppia occorre premettere che spesso questi periodi di cambiamento possono essere risolti in maniera autonoma. La relazione duratura non è quella dove non esistono i problemi, ma è quella relazione che non si lascia sovrastare dalle difficoltà, che sa affrontare e, in qualche modo, risolvere i problemi. Ma come si può capire se i litigi, le discussioni, i silenzi e le tensioni sono segnali davvero forti che la coppia è in crisi o non sono, invece, momenti di difficoltà passeggeri che possono essere affrontati e superati? Quali sono i segnali che è venuto il momento di chiudere?

1. Quando ti danno fastidio i suoi atteggiamenti

Di colpo, le fissazioni o le strane abitudini del partner che fino a poco tempo prima non costituivano un grosso problema, ti fanno semplicemente ammattire: che lui o lei sotto questo punto di vista fosse sempre stato un po’ particolare te ne eri accorta/o sin dall’inizio, ma ora non riesci anche solo a sopportare ciò che hai sempre tollerato. Di solito si tratta di un escamotage – o di una forma di difesa – per non ammettere che esiste un problema più grande: è difficile accettare che una relazione in cui si sono investiti tempo, emozioni ed energie non stia andando come si desidera, e quindi si finisce col fissarsi sui piccoli dettagli, proprio per evitare di avere davanti agli occhi una visione d’insieme che potrebbe rivelarsi dolorosa.

2. Quando si ha meno tempo per il partner

Se decidi di spendere più tempo con i tuoi amici, o sul lavoro, o semplicemente a casa guardando un film in solitudine piuttosto che col partner, allora in lontananza vedrai issarsi una bandiera rossa. Magari tenti di auto-giustificarti raccontando a te stessa/o che non stai evitando di proposito i momenti con il tuo lui o la tua lei, ma il fatto che continui a fare piani che guarda caso non includono l’altro, non è una banale coincidenza. Anche se la cosa ai tuoi occhi non è intenzionale, stai di fatto scegliendo di startene per conto tuo nonostante siate una coppia: forse questa decisione la dice già molto lunga sullo stato del vostro rapporto.

3. Quando la relazione non si evolve

Il fatto che nella vostra relazione le cose non vadano davvero avanti senza che ci sia un’apparente spiegazione, dovrebbe metterti in allarme: qualsiasi rapporto in cui uno dei due partner mette il freno a mano di fronte all’instaurarsi di una maggiore intimità, è destinato a non avere futuro. O, per lo meno, un futuro roseo. Quindi, se di fronte all’eventualità di presentarti agli amici, alla famiglia, o ai discorsi riguardanti il destino della vostra relazione ti trovi di fronte a un muro fatto di scuse e silenzi… beh, la risposta (purtroppo) la conosci già.

4. Quando ciclicamente chiudete il rapporto

Lasciarsi una volta e poi ritornare insieme va bene, ma se questo dovesse diventare un’abitudine, con tutta probabilità non state affrontando la vera ragione per cui continuate ciclicamente a troncare il vostro rapporto. Cerca di rompere il circolo vizioso del mollarvi e riprendervi ogni qual volta sentite la mancanza l’uno dell’altra o quando soffrite particolarmente la solitudine: ricorda sempre che sin dall’inizio  avete interrotto la vostra relazione per una ragione più che valida, che è destinata a tornare sempre a galla, anche a distanza di tempo.

5. Quando l’attrazione fisica finisce

Una vita sessuale inappagante o peggio inesistente potrebbe anche sembrare un problema che può essere gestito e superato, e in alcuni, rari casi è davvero così. Se però non sei davvero più attratta/o dal tuo partner nella maniera in cui lo eri inizialmente, prova a immaginare come ti potresti sentire nel provare tale sensazione per anni. Non importa se allo stato attuale non sai per quanto ancora rimarrete insieme: anche se questa persona sul lungo periodo si rivelerà quella giusta, a te andrebbe bene di andare comunque avanti, consapevole di non sentire più quella forte attrazione fisica?

6. Quando non c’è più dialogo

Allo stesso modo, anche la situazione opposta alla precedente è comunque deleteria: nulla in contrario se nel vostro rapporto regna indiscusso al primo posto l’appagamento dei reciproci appetiti sessuali, ma nel caso in cui la vostra fosse una relazione  e non una semplice frequentazione essere settati sul paradigma «solo sesso e niente dialogo» potrebbe essere un segnale non certo positivo. Nonostante alcune persone diano la priorità ai propri bisogni fisici rispetto al resto, finiscono poi per costruire relazioni vuote e prive di solide basi, che si esauriscono nel giro di pochi mesi o poco più.

7. Quando inizi a porti certe domande

Una doverosa premessa: essere curiosi su ciò che c’è «là fuori», aldilà dei confini della vostra relazione, e trovarsi ogni tanto a fantasticare su altre persone è del tutto normale. Il problema subentra quando inizi a domandarti se esiste qualcuno di più affidabile, sensibile, comunicativo rispetto al partner, e tali fantasie vanno a colmare degli evidenti vuoti nel vostro rapporto. Il punto è purtroppo sempre lo stesso: pensare che una relazione colmi tutti i tuoi bisogni emotivi e non è abbastanza ingenuo, ma è altrettanto vero che la maggior parte di questi devono essere soddisfatti, altrimenti stare insieme perde irrimediabilmente di valore. Quindi, non smettere mai di chiederti se le necessità che consideri imprescindibili vengono comprese e soprattutto appagate, in totale sincerità nei confronti di te stessa/o e non accontentandoti di situazioni che non ti convincono fino in fondo.

8. Quando litigate in modo costante

Tutti continuano a ripetere che discutere all’interno di una relazione è oltre che salutare anche normale, ma è altrettanto vero che se le liti diventano una sorta di costante, allora si fa molto presto a cadere in una situazione che di sano ha ben poco. Se qualsiasi banale scintilla scatena un fuoco fatto di urla, pianti e recriminazioni, probabilmente è arrivato il momento di riconsiderare il rapporto nella sua totalità.

9. Quando la gelosia prende il sopravvento

Un conto è se il tuo partner si comporta in modo ambiguo, un altro se sei invece tu ad esserti trasformata/o di colpo in sospettoso individuo che non riesci a fidarsi dell’altro anche senza una ragione apparente. In questo caso, probabilmente devi riconoscere l’esistenza di qualche problema con te stessa/o sul quale è necessario lavorare. Le relazioni infatti sono in grado di migliorare significativamente la vita di ognuno, ma soltanto se si è capaci di gestirle con un atteggiamento maturo e adulto: nessuno può considerarsi pronto per un rapporto se ancora non riesce a scrollarsi di dosso il «fantasma» della gelosia che ogni volta compare puntuale a infestare qualsiasi legame.

10. Quando iniziate ad accontentarvi

Spesso si finisce col pensare che la propria relazione è «meglio di niente», quando invece è proprio l’esatto contrario. Se rimani insieme per questa ragione, legato da un rapporto che non è così fantastico come in realtà vorresti, allora non sei onesta/o e giusta/o, in primo luogo con te stessa/o. Certo, rompere può apparire come una spaventosa eventualità, ma ciò non significa che a volte non sia una buona decisione: la libertà di essere single e nuovamente disponibili al dating, potrebbe offrirti inaspettate e interessanti opportunità, tra cui la possibilità di trovare una persona diversa e di iniziare una relazione più appagante.

La fine di una relazione non è un fallimento personale

Dovremmo ripeterlo quasi come un mantra. Decidere di chiudere una storia, non vuole dire fallire, vuol dire avere il coraggio di compiere una scelta che seppur dolorosa è ormai diventata inevitabile. Impariamo dunque ad avere fiducia nelle nostre scelte, perché come ha asserito Ralph Waldo Emerson: la fiducia in se stessi è il primo segreto del successo.

Trovare il coraggio

La paura di rimanere soli, assumendosi tutto il peso e la responsabilità della propria esistenza, porta a restare aggrappati a una relazione, anche se malsana, pur di non dover guardare dentro di sé e capire come risolvere la propria vita. Pensi sia giusto aggrapparsi a un amore che non ti fa più sognare? Trova la forza di lasciare chi non ami più, perché portare avanti una relazione che non funziona, ti rende la versione negativa di te ovvero una persona infelice, insicura, arrabbiata, confusa. Danneggia te, il partner, i figli (se ci sono), intossica le tue giornate, ti rende meno disponibile per chi ti vuole bene, ti allontana dai tuoi obiettivi. Ecco la vera domanda che devi avere il coraggio di porti: “se questa persona la incontrassi oggi, sceglierei di passare la vita con lei?”

Ci sono diversi “ingredienti” importanti per far prosperare una relazione!

Conoscerli ed applicarli può aiutare a mantenere la relazione felice ed appagante, quindi a prolungarla. Ma la maggior parte delle persone non ci pensa o non se ne cura, perché si aspetta che la relazione funzioni da sé, dandola per scontata. Forse “l’inizio della fine” è proprio quando diamo il partner per scontato, invece di apprezzarne il valore. E’ falso che “il vero amore è per sempre”: anche l’amore più grande, se trascurato o maltrattato, è destinato a spegnersi.

Una lettura preziosa

Nel mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ti spiego come prendere in mano le redini della tua vita. La vita è fatta di tante piccole cose a cui dare il giusto peso, è partendo da queste che possiamo fare la differenza. Con il libro, potrai ripristinare un equilibrio perduto: ogni pagina ti insegna a rivendicare il tuo valore di persona completa, amabile e degna di stima, ad ascoltare i tuoi bisogni e soprattutto, a farli rispettare. Perché sì, si nasce due volte: la prima è lasciata al caso ed è quando vieni al mondo, la seconda si sceglie, ed è quando impari a volerti bene. Se hai voglia di ricominciare a volerti bene, è il libro giusto per te. Puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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