“Vuole sempre avere ragione su tutto”

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Avete presente quelle persone che vi contestano ogni cosa che dite? Nonostante sanno di avere torto o magari di essere poco ferrati sull’argomento, sono capaci anche di arrabbiarsi pur di far valere il loro concetto; se ne escono con la classica frase: “Tanto non è vero”, “ti sbagli assolutamente”, “non capisci un tubo”.

Vi lasciano basiti, esterrefatti, senza parole perchè pur avendo torto, sono in grado di dire che ogni minimo “pelo” non è così e che è assolutamente come dicono loro. A momenti vi fanno passare per stupidi davanti a qualcuno che sta ascoltando.

Perché succede?
La discussione vista dall’inconscio

Già nella prima infanzia veniamo influenzati sull’essere un vincente o un perdente dal contesto ambientale in cui viviamo, dalle sollecitazioni positive o negative che costituiscono la nostra prima esperienza di vita, dai messaggi genitoriali, dalla soddisfazione o insoddisfazione dei nostri bisogni.

Intorno ai sei anni prendiamo decisione sul nostro valore, sul valore degli altri e sulla vita in genere, dando a tutto ciò un significato ben preciso e scegliendo quale copione recitare sul palcoscenico della nostra vita presente e futura.

Genesi del conflitto interiore

Se durante l’infanzia siamo stati influenzati da una mentalità perdente, in età adulta arriveremo al confronto o alla discussione con un Sé fragile, conflittuale, carico di ansia e paure.

Ad ogni discussione, ci sentiremo inconsciamente minacciati e pertanto più propensi a stare sulla difensiva e a vedere l’interlocutore come un nemico da affrontare da battere a tutti i costi.

In questi casi, quella che nasce come una semplice discussione o confronto, può finire in una situazione di aspro conflitto che generalmente diventa guerra psicologica ad oltranza.

Vincere o perdere

Quando si comunica in uno stato di ansia (seppur non percepita a livello conscio), si tende ad affrontare la situazione con un approccio mentale del tipo vincere/perdere.

  • Io devo vincere, tu devi perdere;
  • io ho ragione, tu torto;
  • io devo parlare, tu devi tacere,
  • ecc..

Alla base di un tale atteggiamento ci sono sempre convinzioni di fondo riguardo alla propria posizione esistenziale, aspetto decisivo della propria personalità, che identifica il modo di porsi nei confronti degli altri e della vita.

In realtà, il problema è che se affrontiamo la questione in questa ottica, ossia squalificando l’interlocutore e attribuendogli inconsciamente il ruolo di perdente, non ne verremo mai fuori e non potremo avviare, costruire e mantenere una relazione reciprocamente gratificante, che potrà durare nel tempo solo se sostenuta da solide basi come il rispetto reciproco, la tolleranza, l’orientamento al dialogo e l’accettazione dell’altro come partner comunicativo.

In questi casi, il ruolo di perdente all’altro è affibbiato solo perché a sé è dato un imprescindibile ruolo di vincente. Tale ruolo diventa imprescindibile perché spesso reso come “riscatto” alle mancanze e ai torti subiti. Come contrapposizione a una fragilità interiore che non si vuole ammettere e/o guardare.

Voler avere ragione a tutti i costi nella coppia

Spesso le coppie incontrano delle barriere insormontabili sul piano comunicativo quando, uno o entrambi i partners, tendono in modo ossessivo, durante le discussioni, a voler avere ragione a tutti i costi. Questo è accompagnato molte volte dalla “necessità”, dalla voglia o dal crudele piacere, consapevoli o meno, di voler mettere il partner dalla parte del torto.

Di primo acchito, il “voler aver ragione”, potrebbe non sembrare una questione così determinante e influente sulla vita di una coppia. Invece, a ben vedere, in alcune relazioni sono il motivo alla base di un pessimo rapporto, e per alcuni individui (nei casi più gravi) difendere le proprie idee diventa quasi una questione di vita o di morte.

L’atteggiamento “voler assolutamente avere ragione” quando è ripetuto e continuativo, da parte di un partner o di entrambi, causa:

  • impedimento al confronto
  • problemi comunicativi e incomprensioni
  • calo di affinità nella coppia
  • irrigidimento delle posizioni

Questo non va però confuso con l’avere delle certezze che è un fatto positivo: è volerle imporre agli altri che non produce nulla di buono. Su questo non ci devono essere dubbi. Io posso essere sicuro che il Sig. Mario Rossi è un benefattore e una persona perbene. Tu puoi invece essere convinto del contrario.

Lo scambio di opinioni non può che arricchirci di nuove conoscenze e nuovi punti di vista, senza necessariamente per questo doverci scontrare. Ma se è vero che avere delle certezze è un fatto positivo, non avere mai dei dubbi in merito alle proprie idee, opinioni o comportamento è spesso un fattore di grande ostacolo al confronto all’interno della coppia.

Pensare di essere sempre dalla parte del giusto e voler avere ragione a tutti i costi, può anche essere dovuto all’incapacità di accettare opinione diverse che, nei casi più gravi, può anche diventare una sorta di intolleranza seguita, in alcuni casi, da aggressioni verbali o fisiche. È non riuscire ad accettare che il nostro partner faccia, pensi o dica qualcosa su cui non siamo d’accordo.

Le coppie che non riescono a confrontarsi con pacatezza e a scambiarsi opinioni senza ricorrere alle offese personali o a invalidazioni, soffrono dunque spesso a causa delle posizioni estreme di uno o entrambi i partners nel voler imporre le proprie idee.

Le imposizioni sono nemiche della coppia

Come si fa a costruire una relazione quando i partners assumono posizioni radicali? Una coppia è l’unione di due libertà e, in un rapporto che possa funzionare, non vi deve essere nessuna costrizione o forzatura. Questo va visto in tutta la sua semplicità. Si deve sempre essere messi nella condizione di esprimere il proprio pensiero serenamente, e altrettanto serenamente accettare i pensieri e le idee degli altri.

Una discussione che viene portata avanti in maniera eccessiva, a volte all’inverosimile, ossessionati dal voler avere ragione, non giova a nessuno. Essere “duri” o irremovibili non paga, non ha mai pagato e non favorisce le relazioni, di qualunque tipo esse siano.

Diamo un calcio a “voglio avere ragione a tutti costi” e sostituiamolo con “anche se non condivido quello che dici,lascerò che tu esprima serenamente il tuo pensiero”.

Parzialmente tratto da “Coppie che scoppiano”


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