Quello che gli altri pensano di te riflette ciò che sono loro, non chi sei tu

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Le persone infelici hanno in comune un aspetto: dare la colpa agli altri! Sono soliti puntare il dito accusatore contro gli altri. Se capita qualcosa di spiacevole  è sempre colpa di qualcuno: di aver avuto dei pessimi genitori, un figlio troppo presto, di avere un padrone-despota sul lavoro o magari un partner sconsiderato oppure di vivere in un paese di corrotti. Ogni capro espiatorio è buono. La perenne lotta contro il mondo nasconde in realtà ragioni psicologici molto più profonde e radicate.

Vivere in pace con se stessi non ha prezzo!

Se abbiamo accanto una persona che ama criticare, è bene fare attenzione! Potrebbe contagiarci con la sua negatività, creando dentro di noi uno squilibrio emotivo. Per questo è vitale proteggere il proprio spazio fisico e psicologico; crearsi, pertanto, una corazza contro le critiche non costruttive.

Quello che gli altri pensano di te corrisponde alla loro realtà non alla tua

La perenne lotta contro il mondo nasconde ragioni psicologici molto profonde e radicate Un’eccessiva propensione alla critica infatti nasconde un forte senso di inadeguatezza e una scarsa autostima. Paradossalmente si tratta di soggetti che hanno bisogno di contestare tutto e tutti per compensare a una profonda frustrazione mai elaborata. E porsi in posizione di difesa “a priori” consente a tali individui di porsi immediatamente su un gradino più alto, un gradino su cui poi difficilmente qualcuno riuscirà a ferirli.

Le critiche possono essere costruttive ma è bene fare attenzione quando diventano distruttive

E lo diventano quando ti criticano perché non sono capaci di capire il tuo punto di vista; perché non sono in grado di vestire i tuoi panni, non conoscono la tua storia e non capiscono cosa ti ha spinto a prendere una determinata strada.

In altri casi le persone criticano perché vedono riflesse in te determinate caratteristiche o desideri propri che non vogliono riconoscere. Per esempio, una tua collega o magari una tua amica, che è infelice con il suo partner, può criticare aspramente il divorzio, ribadendo così la sua posizione: ripetere a se stessa che deve continuare a sopportare questa situazione. E il lato curioso è che quanto più dura è la critica tanto più forte è la negazione alla sua base. Quindi, se siamo in procinto di divorziare o allontanarci da chi non merita più le nostre attenzioni, verremo inevitabilmente criticati da chi non è in grado di separarsi dal proprio partner pur vivendo una situazione tossica.

In pratica, a volte la critica distruttiva non è altro che un meccanismo di difesa conosciuto come “proiezione”. In questo caso, la persona proietta sugli altri tali sentimenti, desideri o impulsi che sono troppo dolorosi o che non è in grado di accettare, in modo tale che li percepisce come qualcosa di estraneo e punibile. Chi fa questo solitamente ha una bassa autostima, non riesce ad accettare se stesso e tanto meno gli altri. Ecco spiegata la sua facilità nel giudicare e affibbiare etichette!

Non dare importanza a ciò che dicono gli altri

Anche se siamo convinti del contrario, nessuno è in grado di decodificare i sentimenti altrui. Facciamo fatica a capire noi stessi, figuriamoci sapere cosa stanno vivendo, provando, imparando o soffrendo gli altri. Il torto più grande che tu possa fare a te stessa è dare troppa importanza a ciò che dicono gli altri di te. Sappi che le persone più infelici al mondo sono quelle che si preoccupano troppo di quello che pensano gli altri.

Se fai troppa attenzione alle critiche,  metti in pericolo il tuo benessere e il tuo equilibrio emotivo. Anzi, dedica il tuo tempo a migliorarti e a migliorare il tuo ambiente. Ricorda, si vive una sola volta: non credi che il tuo tempo sia troppo prezioso per stare dietro a chi non sa apprezzarti. Le persone ovvero sia parenti, amici che conoscenti, hanno potere sul tuo stato emotivo solo se tu lo permetti. Puoi evitarlo concentrandoti sul tuo auto-sostegno. Controlla la tua voce interiore. Silenziala quando è d’accordo con le critiche delle persone a te vicine e ci ricama su.

Non fare mai l’errore di pretendere da te stessa di essere impeccabile, perfetta, disponibile agli occhi di tutti! Sei un essere umano, con i tuoi pregi e i tuoi difetti;  puoi sbagliare, puoi dire cose che magari al momento non pensi, puoi piangere, puoi ridere, puoi gridare, puoi innamorarti e disinnamorarti, puoi decidere di cambiare strada o idea all’ultimo momento….non devi dar conto a nessuno.

L’importante è seguire un comportamento volto a migliorarti costantemente e che ti offra la possibilità di vivere la tua vita senza ricatti emotivi e senza dipendenze. Ovviamente nel rispetto del prossimo e delle persone a te care.

Guarisci la parte di te che è ferita

Non prestare attenzione a ciò che fanno o smettono di fare gli altri, fai attenzione a quello che fai tu o smetti di fare. Se vuoi guarire le ferite emotive causate dalle critiche altrui, non dimenticare mai  che sei una persona unica e speciale. Se dai credito a quello che gli altri pensano o dicono di te, rischi di diventare quello che non sei. Il voler compiacere gli altri a discapito della tua identità non è per niente salutare.

Ci sono alcuni giorni in cui riesci a farti scivolare addosso giudizi e commenti, mentre in altre occasioni il giudizio degli altri pesa parecchio, e ti arrovelli tutto il tempo, lasciandoti condizionare.

Temi di non essere un bravo genitore? Pensi di essere giudicata perché vai dall’estetista tutte le settimane? Temi che le tue idee possano essere motivo di critiche? Prima di uscire ti guardi mille volte allo specchio perché temi che vi sia qualcosa di te fuori posto?  Ma cosa pensano le persone ha davvero così tanta importanza?

Lo so, a volte si ha l’impressione che tutti stiano guardando noi, ma dobbiamo imparare che è solo frutto delle nostre insicurezze! Il mondo non sta a guardare quello che facciamo o smettiamo di fare. E’ la nostra insicurezza che ci porta a vedere le cose con la lente d’ingrandimento! Non importa quello che fai o come lo fai, ci sarà sempre qualcuno pronto a contestare il tuo operato. Cerca di vivere e di comportarti come ritieni più opportuno. Sii sempre te stessa! Sappi che l’unico modo per vivere in armonia con le tue emozioni  è fare quello che senti di fare, in ogni momento. Non aspettarti che gli altri comprendano il tuo viaggio, soprattutto se non hanno mai dovuto percorrere la tua stessa strada.

Ora hai due possibilità: terminare la lettura di questo post con un’obiezione del tipo: “sì ma non è facile” e continuare a farti condizionare dagli altri. Oppure, puoi concentrarti sull’idea che sia possibile e iniziare a fare tue queste idee, giorno dopo giorno.. per te stessa. Quale opzione scegli?

Il mio libro

Se desideri approfondire come funzioniamo a livello emotivo e desideri avere uno spettro più ampio di possibilità e conoscenze, Il mio libro “Riscrivi le pagine della tua vita” è un valido aiuto. Nel libro ho raccolto molti strumenti, esercizi psicologi e teorie utili a comprenderti. Leggendo il libro scoprirai che, seppur complesso, sei una persona meravigliosa che aspetta solo l’occasione giusta per vivere la vita che merita!

E come scrivo nell’introduzione…sì, si nasce due volte, la prima quando veniamo al mondo, quando siamo impotenti e inermi dinanzi a tutto, la seconda, invece, quando prendiamo consapevolezza del nostro potere e iniziamo a a darci il valore che meritiamo. Se hai voglia di rivendicare il tuo valore, è il libro giusto per te! Puoi trovarlo in libreria e a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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