Come riconoscere i segnali della seduzione nel linguaggio del corpo

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Dottore in Psicologia, Master Trainer PNL, esperto nel linguaggio del corpo e nel riconoscimento delle microespressioni facciali.

Come riconoscere i segnali della seduzioneLa conoscenza del linguaggio del corpo, cioè di quei segnali prodotti involontariamente con gesti, movenze, variazioni di postura ed altro, ci consente di conoscere meglio l’altro e quindi di acquisire sicurezza, disinvoltura e di renderci, di conseguenza, più intraprendenti e sciolti nelle nostre interazioni umane.

In questo articolo cercheremo di comprendere il significato dei segnali non verbali, segnali di gradimento, segnali di rifiuto e soprattutto i segnali che indicano attrazione. Per prima cosa, un’importante premessa: alcuni gesti potrebbero assomigliarsi – ad esempio mordersi le labbra, che può significare ansia o piacere – per cui è importante notare la COMBINAZIONE di segnali.

Proprio per questo un singolo segnale non verbale non significa nulla, se non guardato nel contesto in cui esso si verifica e avvalorato da altri segnali non verbali che rinforzano il primo gesto che notiamo. Ad esempio ci hanno sempre detto che le braccia incrociate denotano chiusura mentale: non è vero.

Se non abbiamo altri segnali che danno valore a questa ipotesi, una persona che incrocia le braccia non ha assolutamente significato a livello non verbale. Potrebbe essere una persona freddolosa, potrebbe assumere questa posizione per coprire una piccola macchia, o potrebbe anche esser comoda in questa posizione!

Il gesto delle braccia incrociate inizia ad esser considerato come un segnale di “chiusura” o un segnale di “rifiuto”, quando il gesto viene compiuto dopo che noi diciamo o facciamo una determinata cosa, inoltre deve esser accompagnato da altri “riverberi” gestuali, del tipo: arretramento del busto o del corpo (prossemica), oppure un sollevamento del labbro superiore e arricciamento del naso (espressione tipica del disgusto) oppure un movimento laterale delle labbra (espressione tipica del disprezzo).

In televisione magari avrai visto persone capaci di comprendere da un solo gesto cosa pensava la persona sotto osservazione: quella è fiction televisiva, non realtà! Nessuno può capire NULLA da un singolo segnale isolato, ma se invece si controlla il corpo per intero, ogni movimento diventa rivelatore.

E’ bene quindi distinguere i segnali in tre grandi categorie: segnali di gradimento, segnali di tensione e segnali di rifiuto. Tra i segnali di gradimento, molto interessanti sono i segnali di attrazione.

Segnali di rifiuto

Come dice il nome stesso, sono segnali che indicano il disprezzo, il disaccordo e comunque il non gradimento di qualcosa. Anche questi possono essere espressi da corpo, viso o entrambi, a seconda della gravità del rifiuto.

Un esempio: se qualcosa non ci piace, come una bibita, possiamo magari storcere la bocca o accigliarci. Ma se qualcosa ci irrita per davvero, come per esempio la sconfitta dell’Italia ai rigori nel mondiale, ci esprimeremo con gesti eloquenti del corpo e un’espressione inequivocabile del viso.

Il corpo quindi comunica in modo preciso ciò che pensiamo, e a volte la cosa può ritorcersi contro di noi. Se parli con qualcuno che ti sta guardando con attenzione ma allo stesso tempo si dondola sulla sedia, l’effetto che ti comunica e che coglierai – anche senza aver fatto corsi di comunicazione non verbale – è di poca attenzione.

Segnali di tensione

Sono quelli che tradiscono ansia, paura, scomodità e sensazioni spiacevoli. Spesso sono accompagnati dai segnali di chiusura, in quanto indicano che qualcosa non va.

La differenza con questi sta nelle situazioni in cui li utilizziamo: mentre quelli di chiusura si possono fare apertamente quando siamo a nostro agio, quelli di tensione sono più tipici di momenti poco graditi, come colloqui di lavoro, interrogazioni, esami e così via. Sono i più numerosi e quelli più usati dai bugiardi e da chi vuole, più o meno in modo inconscio, ingannare gli altri.

Segnali di gradimento

Ci fanno capire quando qualcosa è piacevole, gradita, interessante. Manifestiamo al nostro interlocutore – o lui lo manifesta a noi – con dei precisi segnali comprensibili da tutti. Possono espressi dal corpo o dal viso o – come avviene quando la cosa è molto gradita – da entrambi. Sono suddivisi in segnali di:

  • Sono i gesti che si fanno per far capire all’altro che siamo ben disposti verso di lui
  • Sono i gesti che si fanno per far capire all’altro che siamo interessati a qualcosa che ha detto o ha fatto
  • Sono i gesti che si fanno per far capire all’altro che ci piace qualcosa che ha detto o ha fatto

Per un approfondimento dettagliato di quali sono i segnali di rifiuto e di gradimento nel linguaggio del corpo, vi rimando all’articolo: segnali di gradimento e di rifiuto nel linguaggio del corpo.

Come capire se piaci con il linguaggio del corpo

Capire, ad esempio, nel rapporto con l’altro sesso, se piacciamo ad una data persona, se trova piacevole conversare con noi o, addirittura, se mostra chiari segni di eccitamento sessuale, ci avvantaggerebbe moltissimo in questo senso.

Uno dei più comuni motivi conduttori dell’attrazione e del corteggiamento nel comportamento non verbale è l’esaltazione delle caratteristiche proprie del sesso di appartenenza.

Un esempio? Vediamo quali sono i gesti e i segnali che indicano attrazione.

La donna, davanti ad un uomo da cui si senta attratta, può leccarsi le labbra; questo gesto, all’apparenza innocuo e insignificante, ha l’effetto di un potente richiamo sessuale; per affinità nella struttura e nelle proprietà (le labbra sono infatti una parte del corpo cava, densa di vasi sanguigni, capace di gonfiarsi e di arrossare), questo dettaglio anatomico evoca i lembi esterni dell’apparato genitale femminile; passarci sopra la lingua esalta questa somiglianza, simulando la lubrificazione dovuta all’eccitamento erotico. Vediamo alcuni segnali per capire quando piaci e, in particolar modo, quando una persona è attratta da te.

Mordicchiamento del labbro inferiore

Il gesto esprime una carenza energetica di tipo affettivo e comunica inconsciamente che potenzialmente potremmo compensarla.

Grattamento o massaggio dell’orecchio o della zona circostante

In genere esprime pulsione represse di tipo sessuali sull’argomento o nei nostri confronti.

Giocare con una collana

Esprime una carenza di tipo affettivo-sessuale.
 Il segnale diventa molto più inteso se effettua una suzione del pendaglio della collana.

Giocare con l’anello o il bracciale

Girare l’anello o bracciale attorno al dito o al polso indica una carenza energetica di tipo affettivo.

Il giocarci compiendo un’azione ascendente e discendete (su e giù) quasi cercando di sfilare via l’oggetto dall’arto invece, indica una carenza di tipo sessuale: infatti, questo gesto, simboleggia inconsciamente il rapporto in sé.

Anche qui ci sono dei segnali di seduzione. 
Alcuni gesti sono simili a quelli prima descritti, ad esempio il mordicchiamento del labbro o anche il cosiddetto “linguino”, cioè il passare la lingua tra le labbra, sono gesti comuni ad entrambi i sessi.

Tra i primati, nostri diretti cugini nella scala evolutiva, uno dei modi più frequenti per conquistare la femmina è la cosiddetta “esibizione fallica”, la si può notare quando ci si siede.

Se provate a vedere come sono seduti in auto nei sedili posteriori i maschi, vi renderete subito conto che in 3 stanno stretti, perchè tendono comunque a sedersi con le gambe divaricate.

In popolazioni primitive, non è infrequente notare astucci penici (chiamati anche Koteka) di grandi dimensioni, è un indumento – ottenuto essiccando e svuotando una zucca o zucchina (perlopiù appartenente alla specie Lagenaria siceraria) di forma adatta o appositamente adattata – in cui viene inserito, celandolo così alla vista, il membro virile. Il suo uso è attestato in diverse parti del mondo, dall’Africa subtropicale al Nordamerica.

A cura di: Fabio Pandiscia, esperto in linguaggio del corpo


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