Una relazione sentimentale, per quanto possa essere splendida e reciprocamente arricchente può nel tempo finire. Molte persone infatti, soprattutto in rapporti di lunga durata, tendono ad occuparsi di tutto tranne che dell’altro, dandolo per scontato come fosse parte dell’arredamento della casa; è un po’ come se avessero un bel fuoco ardente nel camino ma non fanno nulla per aggiungere legna: non si può pretendere che quel fuoco resti acceso a lungo.
E’ ovvio che un rapporto non può crescere da solo se non si partecipa, se non si comunica, se non c’è voglia e interesse da ambo le parti di ritagliarsi del tempo, quello spazio sacrosanto e vitale per tenere acceso il fuoco nel camino.
La coppia vive fasi evolutive che partono da quella iniziale dell’innamoramento
Questa prima fase può avere caratteristiche diverse per ogni coppia e per i due partner all’interno della stessa coppia. Può essere vissuta con grandissima intensità a livello di attrazione fisica o intellettuale o razionale, con diverse combinazioni. Generalmente è una fase ricordata con nostalgia, è la fase del “sogno” e alle volte dell’illusione (di trovare nel partner ciò che si desidera intensamente).
Dopo un periodo che può variare molto a seconda che i due vivano separati, insieme, in generale a seconda delle condizioni esterne, il rapporto entra in una fase di maturità, dopo che i due partner hanno la possibilità di conoscersi davvero, nella realtà con i suoi risvolti anche prosaici della convivenza. Generalmente questa è una fase che porta a una possibile crisi dovuta ad alcuni fattori quali:
- accorgersi di atteggiamenti che risultano fastidiosi;
- condividere la fatica della quotidianità;
- accordarsi su cosa si ritiene più importante, quindi sulle priorità;
- sopportare la frustrazione nella mancata realizzazione della propria idealità, delle aspettative;
- la regolazione dell’equilibrio piacere/frustrazione;
- difficoltà a concordare una adeguata distanza dopo la fase simbiotica dell’innamoramento;
- regolazione della vita sessuale non più sotto la spinta della forte attrazione iniziale;
- condivisione delle relazioni amicali;
- la relazione con le famiglie di origine o con i figli nati in relazioni precedenti.
Ognuno di questi nuclei problematici può costituire un’occasione di confronto, conflitto o accordo. Il grado di tolleranza che la coppia ha nei confronti della problematicità della relazione è importante nel determinare l’evoluzione del rapporto:
- una coppia poco tollerante può entrare in conflitto per alcuni dei suddetti possibili motivi di disaccordo e non trovare soluzioni a causa dell’irrigidimento delle rispettive posizioni;
- d’altra parte una tolleranza infinita potrebbe essere il frutto di un atteggiamento del tipo “lasciamo correre” che nel tempo accumula risentimento e relativo disagio.
Con gli anni, nella coppia può subentrare l’indifferenza reciproca
Si parla sempre di meno, e quando lo si fa è solo per ” comunicazioni di servizio”, il sesso diventa routine, e pian piano i coniugi cominciano a cercare all’esterno le soddisfazioni e gli stimoli che il rapporto di coppia non da più.
Non necessariamente si tradisce, ma si comincia a investire sempre di più in amicizie e attività esterne alla coppia trascurando la relazione. La relazione con il proprio compagno/a perde progressivamente importanza: si preferisce confidarsi e chiedere consiglio ad altre persone che non siano il coniuge (che è spesso l’ultimo/a a sapere le cose).
Nella coppia ormai regna la distanza emotiva: non si è più due persone che si amano ma due coinquilini che si dividono le spese e le incombenze domestiche oppure, nel migliore dei casi, una coppia di genitori che sta insieme per i figli.
Quando una coppia raggiunge questo grado di distacco reciproco, la separazione sembra essere l’unica opzione disponibile per uscire da questa dolorosa situazione.
Consigli inefficaci per una coppia in crisi
Uno dei consigli più comuni che viene dato a una coppia in crisi è quello di cercare di recuperare il clima di romanticismo e passione degli inizi con romantiche cenette a lume di candela o vacanze in qualche posto esotico. Viene consigliato alle coppie, magari sposate da diversi anni, di comportarsi come gli inizi del corteggiamento: lei deve vestirsi in modo provocante e lui tornare a casa con un mazzo di rose rosse. Triste a dirsi, questi rimedi non funzionano mai o al massimo possono rivelarsi dei palliativi incapaci di ” curare” un malessere di coppia ormai radicato.
Come sanno bene tutte le persone con un rapporto di coppia stabile, quello che conta è la considerazione e il rispetto con cui si tratta il partner ogni giorno e non il gesto brillante una tantum. Spesso si riserva più attenzione e cortesia agli estranei mentre alla persona con si è scelto di condividere l’esistenza si riserva un trattamento ai limiti della maleducazione.
Con il nostro partner ci permettiamo quello che non ci permetteremmo mai con un collega o con un amico: musi lunghi, silenzi, scortesia, cattivo umore, critiche. Ma allora, viene da domandarsi, qual è la ricetta per far durare un rapporto? Se sappiamo aprirci a nuovi inizi e cogliere tutte le sfumature che l’amore ha da offrirci, saremo pronte ad andargli incontro in ogni momento.
Cinque consigli per far ritrovare l’intesa di coppia
Le relazioni con l’altro sono incontri speciali che richiedono tempo. Impegno. Dedizione. Non c’è garanzia, nonostante la volontà messa nel costruirle, che vivano in eterno. È possibile individuare dei cardini, con cui costruire la relazione con l’altro affinché possa risultare un incontro sano e costruttivo per i soggetti coinvolti.
Un rapporto si basa su un sentimento d’amore forte. Questo sentimento non è sufficiente per assicurare il per sempre. È importante trovare e mettere in atto alcuni accorgimenti perché una relazione possa tenere nel tempo. All’apparenza scontati, rappresentano il terreno fertile per rendere una relazione solida e inattaccabile dalle intemperie della vita. Possiamo individuare alcuni aspetti che promuovono la costruzione di una relazione solida
1. il dialogo
Ad un certo punto nella coppia si smette di parlare e di ascoltare l’altro perché si presuppone di sapere già che cosa ha da dire.
Eppure, il dialogo dovrebbe essere alla base della relazione qualunque essa sia soprattutto con il partner. Una relazione riesce a vivere nel tempo se la coppia è in grado di raccontarsi intimamente, di condividere sogni, bisogni, problematiche, insoddisfazioni, paure, speranze e aspettative sulla vita e sul rapporto di coppia.
La comunicazione con il partner crea la giusta sintonia. Se manca si possono innescare interpretazioni, spesso erronee, sui bisogni dell’Altro. Ci sono individui che hanno un’aspettativa magica. Un buon compagno di vita deve intuire le necessità dell’altro senza che vengano esplicitate. Nessuno ha la capacità di prevedere il bisogno dell’altro o di leggere i suoi pensieri.
I membri di una coppia giungono da esperienze di vita differenti. Hanno modi di vedere le cose che derivano dall’ambiente, dove sono cresciuti, dove hanno vissuto: non riuscire a cogliere i bisogni dell’Altro tra le righe e i silenzi non è indice di mancanza di attenzione, interesse o amore. L’unica via per comprendersi è il dialogo. Il confronto. La chiarezza.
Sforzati di guardare il partner con occhi nuovi, in fondo sono passati mesi o anche anni dal vostro primo incontro e lui/lei è diventato una persona diversa. Spegni la televisione o il pc e riprendete ad ascoltarvi veramente, dandogli/le la tua piena attenzione. Interessati alla sua vita, ai dettagli del suo lavoro e della sua giornata, cerca di conoscere la sua opinione sui fatti di attualità e in vari ambiti dell’esistenza. Cerca di condividere qualche volta i suoi interessi ed hobby come forse facevate all’inizio della relazione.
2. Oh poor baby
Questa è una tecnica di ascolto empatico che è molto potente per ristabilire l’armonia di coppia. Quando il tuo partner ti racconta di qualcosa che va male nella sua vita, ascoltalo con premura e attenzione come farebbe una mamma con un bambino piccolo. Anche se pensi che stia esagerando o che persino che abbia torto, consolalo/a, fagli/le sentire che sei al 100% dalla sua parte. Lui/lei deve sentirsi totalmente compreso/a. Al massimo se proprio pensi che stia sbagliando, puoi dargli/le qualche consiglio usando una mano leggera (non critica) ma non prima di averlo ascoltato/a con molta empatia.
3. Il supporto
Il tuo partner deve sentirti come un punto di riferimento prezioso. Supportalo nei suoi progetti o iniziative e nelle piccole e grandi battaglie della vita quotidiana. Le possibilità possono essere tante: un e.mail di incoraggiamento prima di un incontro di lavoro difficile, una telefonata per sapere come è andata la visita, portare il caffè a letto quando lui/lei ha dormito poco ed è stanco/a.
4. Buone abitudini di coppia
L’abitudine non è sempre dannosa, al contrario le coppie felici hanno delle abitudini positive che le aiutano a rafforzare il legame. Per esempio darsi il bacio della buonanotte, fare colazione insieme nel week end, guardare il telegiornale insieme e commentare le notizie. Fidati, le buone abitudini si rifletteranno sul benessere della coppia.
5. Positività
Nella coppia, superata la fase dell’innamoramento, si conduce una battaglia per cambiare l’altro e per farlo diventare quello/a che vorresti che fosse ma non funziona mai. Le persone possono dare il meglio di se solo quando si sentono accettate anche con i loro difetti. Quando invece un rapporto è in crisi si tende a concentrarsi prevalentemente su quello che il partner non fa o non fa come dovrebbe. Invece, per creare un clima di apprezzamento bisogna focalizzarsi sulle piccole cose positive che l’amato/a fa anche se sembrano poche senza dimenticarsi di ringraziarlo/a. Far sentire il partner apprezzato è la chiave per indurlo a dare di più.
6. Responsabilità per le proprie reazioni ed emozioni
Tutti hanno esperienze e aspetti di sé non risolti. Non è corretto far ricadere sul partner le colpe di altre esperienze di vita o fargli subire emozioni antiche. Gli aspetti non risolti di ciascun membro della coppia non devono assolutamente ricadere sull’Altro.
Altri aspetti da non sottovalutare
Oltre agli ingredienti per creare una coppia sana esistono altri aspetti che permettono di mantenersi in armonia a lungo se non per sempre. I fattori che determinano un equilibrio bilanciato e nutritivo sono rappresentati da:
- Ridere e giocare insieme
- Provare nuove cose insieme
- Esternare la gratitudine
- Celebrare i successi
Questi quattro ingredienti rafforzano l’essere in coppia, consolidando e stimolando la voglia di viversi insieme. Non dimentichiamoci mai una cosa importantissima.
La fiducia
Affinché qualsiasi rapporto d’amore cresca in modo profondo ci deve essere fiducia. Tutto l’amore del mondo non compensa la sua mancanza. Quando una coppia è dotata di fiducia e amore il rapporto diviene maturo e prospero. Ricorda sempre, la menzogna fa infiniti danni. Frattura la relazione alla base. Un rapporto si basa sulla fiducia. Se viene a mancare, le fondamenta iniziano a sgretolarsi non trovando più aderenza con il progetto a due. La trasparenza e l’onestà permette di aprirsi totalmente.
Il rispetto di sé e dell’altro/a
Come già accennato, con il passare del tempo il rapporto passa dalla fase della passione alla fase dell’amore. In questo passaggio, quando la follia dell’innamoramento lascia spazio ad altro, è possibile incontrare aspetti del partner che possono non piacerci. Delle differenze che prima non si vedevano emergono sotto lo sguardo sorprendendoci. È qui che prende vita la relazione di coppia vera e propria nonché il lavoro per essere in coppia. La realtà si apre in tutta la sua declinazione. Il partner ideale (principe o principessa) può diventare un ranocchio. Scoprire che l’Altro è diverso dall’idea che avevamo conduce ad accogliere la differenza. L’amore è accettazione dell’Altro per così com’è.
L’amore è amare i limiti dell’Altro senza viverli come una diversità bensì renderli risorse e unicità. Il rispetto della differenza dell’Altro e delle sue caratteristiche è la base di un amore vero.