Per introdurre il concetto di falsità mi sono spirata a una bellissima citazione di Luigi Pirandeloo “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti“. Alla domanda: qual è la caratteristica che apprezzi maggiormente in una persona, la risposta che ho sempre sentito dire è: “la sincerità”. A quanto pare, è la qualità che più ricerchiamo nelle persone che vogliamo al nostro fianco. Eppure siamo circondati da troppa ipocrisia: le persone false e ipocrite esistono, inutile negarlo. Non si “taroccano” solo le griffe, ma anche i sentimenti.
Quando esce il vero volto di chi credevamo fosse un nostro amico, la delusione e il senso di tradimento possono essere devastanti, al punto di intaccare la fiducia in noi stessi, soprattutto se abbiamo investito molto in quel rapporto. Certo, a tutti capita prima o poi di fidarsi della persona sbagliata, ma dobbiamo essere in grado di prendere le distanze e non dare loro l’opportunità di ferirci ulteriormente.
L’uomo falso è tale che, se critichi un tuo amico davanti a lui, dirà frasi del tipo: “Sei arrivato tardi a riconoscere la sua natura; a me fin da subito non piaceva”. Ma se poi, cambiando improvvisamente, ti metterai a elogiare l’amico, egli si dirà felice di ciò, arriverà a ringraziarti a nome suo e lo definirà persona affidabile.
Analogamente, se dirai che è opportuno cambiare vita, abbandonando per esempio la carriera per dedicarti alle tue passioni, il falso amico commenterà: “Già da tempo avresti dovuto farlo, ti farà bene allontanarti dagli impegni ne guadagnerai in salute “. Se però tu apparirai di nuovo intenzionato a impegnarti attivamente e ad assumerti delle pubbliche responsabilità, risponderà: “Giusta decisione, la carriera è importante, ne guadagnerai in prestigio“. Non abbiamo bisogno, infatti, di un amico che si trasforma continuamente e acconsente sempre, bensì di qualcuno con cui potersi dire reciprocamente la verità e che ci aiuti a valutare schiettamente le cose.
Perché le persone diventano false?
Le persone non nascono cattive, manipolatrici o invidiose. Anche se la genetica dà un contributo significativo allo sviluppo della personalità, il ruolo dell’ambiente ha quasi sempre un impatto maggiore. Alcune idee sviluppate in ambito psicoanalitico possono aiutare a capire perché alcune persone costruiscono una finta personalità.
Lo psicoanalista della scuola indipendente inglese Donald Winnicott, ad esempio, ha coniato il termine “Falso Sé”. Si tratta di una struttura di personalità alternativa a quella reale, che alcune persone svilupperebbero per adattarsi a un ambiente familiare che non le accetta per quello che sono. Il bambino, pur di mantenere il legame con i genitori, cerca di adeguarsi alle loro esigenze e a ciò che pensa si aspettino da lui. A volte questi genitori sono troppo distratti, depressi o ansiosi per accogliere la vera personalità del bambino, che sente di poter essere abbandonato se esprime veramente se stesso. La necessità di dover monitorare il proprio ambiente porta la persona a sviluppare ansia, tensione e bisogno di controllo interpersonale.
Inoltre, in alcune famiglie – o contesti sociali – vengono incoraggiate la furbizia, la capacità di aggirare le regole e l’abilità nel manipolare gli altri per ottenere ciò che si desidera. In società individualiste in cui si esalta il successo personale, infine, viene premiato il cinismo e svalutato il valore dei legami affettivi disinteressati. L’importante è guadagnare denaro e prestigio.
3 modi di mostrarsi falsi
In generale, a seconda dei casi, le persone false possono avere dei tratti narcisistici, ambigui, irrascibili e manipolatori, ma hanno sempre in comune almeno due caratteristiche. Innanzitutto, non tengono realmente ai rapporti affettivi, perché ne devono trarre costantemente un beneficio. Poi, tendono a essere invidiose della felicità o del successo altrui, in qualsiasi ambito.
1. Primo meccanismo
C’è chi ostenta continuamente regole ineccepibili, ma in realtà non agisce mai secondo quelle regole morali. Per esempio, una persona può evidenziare l’importanza di aiutare gli altri, ma quando arriva il momento di tendere la mano si volta dall’altra parte. Oppure può esaltare valori quali la lealtà e l’importanza di dire la verità, ma poi si rivela infedele al proprio partner.
2. Secondo meccanismo
C’è chi ama mettere in evidenza il suo lato perbenista, ma applica un atteggiamento molto diverso quando viene coinvolto direttamente. Per esempio, si arrabbia tanto quando un conducente non rispetta un passaggio pedonale, ma quando lo fà lui, tira in ballo molte scuse per spiegare perché non si è fermato. E’ la classica persona che vede la pagliuzza nell’occhio del vicino, ma non la trave nel suo occhio.
3. Terzo meccanismo
C’è chi entra in conflitto con i suoi limiti ma non vuole ammetterlo; è il classico esempio di dissonanza cognitiva. Ecco un breve accenno sulla dissonanza cognitiva che potete approfondire nell’articolo “Cos’è la dissonanza cognitiva”
Narra la fiaba di Esopo di una volpe voleva mangiarsi dell’uva su un’albero, ma non riuscendo a raggiungerla saltando, se ne andò brontolando fra sé e sé: “Tanto era acerba“. La volpe mette in atto un autoinganno per ridurre la sensazione di fallimento e delusione. Il senso apparente della conclusione dell’astuta volpe sembra: ““beh, i grappoli non sono ancora maturi, non mi va di prenderli acerbi”.
Il ragionamento che però accade realmente, più o meno consapevole, è questo: “Quell’uva sembrava ben matura e succosa, ma dato che non sono riuscita a raggiungerla, per non sentirmi un’incapace mi convinco che fosse acerba”.
7 comportamenti che tradiscono le persone false
Tra gli amici, purtroppo a volte si nascondono anche i falsi amici, quindi dovremmo fare molta attenzione. Ma come riconoscerli? È molto difficile riconoscerli SUBITO, anche perché l’ipocrita riesce a mascherarsi davvero molto bene, tanto bene che a volte potremmo dubitare sul nostro giudizio.
1. E’ sempre pronto a scagliarsi contro
I suoi “alti” standard morali lo portano sempre a puntare il dito contro qualcuno, al punto di umiliare pubblicamente quella persona. Per esempio: “Maria è troppo opportunista. Andrea è un parassita. Giovanna va a letto con un uomo sposato solo per interesse”
Se una persona che riteniamo nostra amica parla in questa maniera dei nostri altri amici o conoscenti, viene da chiedersi come parlerà di noi… non vi pare? Se la sua lingua può essere così spietata e tagliente, prima o poi taglierà anche noi, basta che giriamo la schiena. La sua è semplicemente un’abile strategia per concentrare l’attenzione sull’altro per non mettere in evidenza le sue discrepanze o comportamenti.
2. Ha un alone di superiorità morale
L’ipocrita tende a stare solitamente a metà strada tra il narcisismo e la superiorità intellettuale. Il suo livello di arroganza ci porta a sentirci inferiori, immaturi o non abbastanza buoni. E’ la classica persona che non esita a rimproverarci una qualsiasi delle nostre azioni, parole o atteggiamenti.
3. A lui o a lei tutto è concesso
Norme e regolamenti esistono, ma solo per gli altri. La persona falsa è convinta di essere al di sopra delle legge semplicemente perché a suo avviso h un senso innato del diritto e della morale.
4. Ha sempre una scusa a portata di mano
L’ipocrita non riconosce quasi mai i suoi errori, anche di fronte all’evidenza. Non chiede scusa o ammette la sua responsabilità, anzi, ricorre continuamente a delle scuse per giustificarsi. Per l’ipocrita, le circostanze sono sempre un fattore attenuante, e gli errori non dipendono mai da lui/lei.
5. Fai quello che dico ma non quello che faccio
Possiamo definirlo il classico motto che caratterizza la persone ipocrita. Le sue azioni non coincidono quasi mai con le sue parole. Questo perché il suo scopo principale è apparire bene e soddisfare le aspettative degli altri.
6. Fa dei complimenti a “doppio taglio”
Che bella la tua casa! Beh, anche se è così piccola!” “Quel vestito così attillato ti sta un amore.. quanto ti invidio che non te ne frega dei tuoi chili di troppo” Ecco una conversazione con un complimento abbastanza ambiguo.
Così parla la persona falsa perché, che te lo dica o meno, non gli/le frega un bel nulla di quel che hai o fai. Anzi! La persona falsa è quella che ti ricorda qual è il tuo posto nel mondo. Hai un divorzio alle spalle? Stai certa che l’ipocrita non ti incoraggerà mai a voltare pagina perchè sarà sempre pronta a mettere in evidenza i tuoi fallimenti.
7. finto perbenismo
Un altro dei segnali lampanti per smascherare le persone false è il loro finto perbenismo. Che cosa vuol dire? Significa che questi soggetti sono sempre pronti a dettare regole su regole oppure a propinare comportamenti impeccabili ed eccessivamente rigorosi, criticando chiunque non rientri in questi schemi. Tuttavia, sono loro stessi i primi a fare il contrario di ciò che dicono, in modo anche astuto e subdolo. Questo finto perbenismo è dettato anche dal fatto che le persone false tendenzialmente non hanno dei veri valori a cui aggrapparsi e da rispettare.
Come comportarsi con le persone false
Le persone false rientrano senza alcun dubbio nella categoria dei cosiddetti “soggetti tossici”, che possono danneggiare seriamente la nostra vita, almeno dal punto di vista psicologico. Con individui del genere non è facile rapportarsi, perché, una volta scoperta la loro falsità, non si riuscirà più a prenderli sul serio. In molti credono che la sola arma a disposizione sia rispondere all’ipocrisia con dell’altra ipocrisia: così facendo, si costruirà una relazione di amicizia o di conoscenza completamente falsa, fatta di finti complimenti, di parlar male alle spalle altrui e di vanti. Tuttavia, comportarsi nello stesso modo falso ci abbassa al livello dell’ipocrita.
Avere a che fare con delle persone false non fa bene e può impattare in modo molto negativo sulla nostra quotidianità!
D’altronde, non si può costringere nessuno a non mentire e a essere davvero se stesso. In tal caso, non ti resta che fare un passo indietro e prendere le distanze per salvaguardare la persona più importante: te.
Il contrario della falsità è l’autenticità
Non per niente vengono particolarmente apprezzate le persone autentiche, quelle che riescono a mostrarsi per quello che sono, senza mascheramenti, il che non vuol dire imporre la (propria) verità ad ogni costo e sempre, ma evitare di dissimulare: non vergognarsi di quello che si è e non filtrare troppo le proprie emozioni o i propri sentimenti. Sono quelle persone che mettono gli altri a loro agio perché con loro non occorre mettere in atto comportamenti difensivi stancanti e insoddisfacenti. Soprattutto, ci dimostrano che è possibile e vantaggioso essere sé stessi e che è possibile quindi amare, voler bene, lottare per raggiungere i nostri obiettivi anche senza sotterfugi mentali e senza sottoporre la nostra personalità alla maschera (di ferro) dell’ipocrisia e del perbenismo. L’ipocrisia è uno stressante sotterfugio infantile per procurarsi il dolcetto dell’accettazione e del possesso: alla lunga, non paga mai.
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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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