Scopri com’è il tuo mondo interiore con il test del monaco tibetano

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Duemilacinquecento anni fa Buddha, seduto a gambe incrociate sotto un albero, prese coscienza del mondo per quello che è veramente, e raggiunse il nirvana smettendo di soffrire per i mali dell’esistenza. Sono passati millenni dal momento in cui nacque il buddhismo: oggi milioni di adepti in tutto il mondo seguono le pratiche di questa religione orientale, specialmente dopo che, a partire dagli anni Ottanta, il buddhismo ha incontrato il bisogno tutto occidentale di isolarsi dallo stress delle società postmoderne.

Ed è proprio grazie al contatto con questa filosofia orientale che i neuroscienziati occidentali hanno sviluppato nuove teorie e, allo stesso tempo, che il buddhismo si è evoluto grazie all’apporto delle materie scientifiche.

Quando parliamo del legame tra buddhismo e neuroscienze non ci riferiamo a un rapporto che si limita allo studio scientifico e asettico delle pratiche della meditazione, ma di una storia di scienziati che praticano il buddhismo e che viaggiano nelle lontane regioni dove è nato per apprenderne i misteri, e storie di praticanti che partecipano a conferenze internazionali sulle neuroscienze, dando il loro contributo all’evoluzione degli studi.

La commistione in questo campo è assoluta, e per certi versi inspiegabile. Ma è stato lo stesso Dalai Lama a dire che “le visioni della scienza sono molto utili per i buddhisti. Allo stesso tempo, la concezione buddhista della realtà può offrire agli scienziati un nuovo punto di vista da cui osservare le cose”. L’osservazione scientifica dei processi cerebrali coinvolti nelle emozioni umane supporta la conclusione che la pratica della meditazione può portare a cambiamenti positivi importanti nel cervello.

Ad esempio, contribuisce a sviluppare l’attenzione, la percezione e la flessibilità cognitiva, nonché la regolazione delle emozioni e del dolore. Questa è una conclusione a cui il buddhismo era giunto già da secoli, ma che ora rivive nelle moderne neuroscienze.

Conosci il tuo mondo interiore?

Credo che una continua e attenta osservazione di se stessi e del proprio mondo interiore sia un requisito indispensabile per creare la vita che vogliamo e certamente meritiamo, ma…
La legge di Risonanza ci insegna che tutto quello che entra a far parte della nostra esperienza lo abbiamo creato/attratto noi, con la nostra energia. Quindi se sperimenti qualcosa che è meno di gioia, appagamento, amore, gratitudine (più o meno costantemente) significa che nel tuo mondo interiore ci sono parti di te rinnegate, nascoste, che sfuggono allo sguardo della tua consapevolezza.

Ci siamo convinti di essere intrinsecamente sbagliati, sporchi, cattivi, rabbiosi, inutili, eccetera. Essendo troppo doloroso stare in queste sensazioni abbiamo cercato di riscattarci, ognuno con le proprie strategie, diventando bravi bambini, diventando gentili, premurosi, altruisti, belli, simpatici, geniali, importanti, eccetera.

Ma queste maschere che abbiamo appiccicato sopra al nostro dolore fungono solo da momentanea anestesia e ci costringono a vivere una vita di fatica per mostrare a noi stessi e al mondo quanto siamo capaci e realizzati.

Questo modo di vivere, costantemente in reazione al dolore sommerso, ci priva della possibilità di arrivare a chi siamo veramente e di ascoltare la voce della nostra parte più autentica ovvero il nostro mondo interiore

Passiamo al test psicologico

Sfruttando un piccolo monaco tibetano stilizzato, abbiamo deciso di proporre un test psicologico. Nel test prenderemo in esame le varie posizioni del monaco tibetano così da cercare di cogliere il rapporto che hai con il tuo mondo interiore.

Osserva le immagini in alto e scegli quale monaco cattura meglio la tua attenzione.
Nota Bene: la scelta non deve essere necessariamente istintiva, anzi, ti consigliamo di riflettere.

1. In ginocchio con mani giunte

La posizione del monaco è proiettata in avanti con gli arti superiori (le mani giunte si protraggono verso il divenire) e indietro con gli arti inferiori (che non si vedono ma volgono al passato). La posizione che hai scelto rimarca che vivi la tua interiorità senza dimenticare il tuo passato ma con una forte voglia di andare avanti e scoprire ciò che ti riserva il futuro.

Rabbia, senso di ingiustizia e sensi di colpa ti proiettano al passato, tuttavia la tua voglia di emergere e il tuo essere propositivo ti spingono verso un miglioramento: vuoi lasciarti tutto alle spalle e voltare pagina, anche se sai che questo implica sforzi e sacrifici.

2. In piedi

La posizione è ferma, irremovibile. Così anche tu sei irremovibile nelle tue scelte e difficilmente cambi idea. Sei una persona molto coerente, integra, la classica persona tutta d’un pezzo. Sei fortemente realista.

Non subisci l’influenza di chi non è d’accordo con te o cerca di contrariarti nei discorsi. Sei pronto ad accettare le critiche e le sfide importanti: la tua determinazione è la tua principale alleata!

3. In meditazione

La posizione del corpo è raccolta, inoltre il monaco è circondato da petali di loto che, nell’insieme, indicano la voglia di proteggersi e proteggere. I petali di loto simboleggiano le persone e la tua voglia di essere circondato da affetti.

Hai uno spiccato senso di protezione che riversi molto sulle persone che ami. Tra le tante immagini, questa è quella dal sorriso più marcato, la tua scelta denota affabilità e predisposizione verso il prossimo.

4. In movimento

Hai scelto l’unica figura che si occupa di un’attività fisicamente dinamica, ciò ci dice che sei una persona dedita al sacrificio e al senso del dovere. Sai bene che con lo sforzo si possono ottenere dei risultati e la fatica non ti spaventa. Tendi a contare solo sulle tue forze, senza mettere in conto aiuti esterni.

Altra peculiarità: tendi ad assumerti molte responsabilità o addirittura prenderti le responsabilità dei tuoi cari.

5. In preghiera

Anche in questo caso (come con il monaco 3) il corpo è raccolto, ma qui gli occhi sono chiusi. Questi fattori rappresentano una certa diffidenza verso il mondo esterno e verso il prossimo.

Tendi a essere concentrato su te stesso e sul tuo mondo interiore, pensi che svolgere i compiti in autonomia sia più semplice (e veloce) rispetto al lavoro di squadra. Hai fiducia nelle tue capacità e questo ti aiuta a essere determinato nel perseguire i tuoi obiettivi.

6. In piedi con mani giunte

A differenza del monaco 2 che è in posizione eretta ma ha i piedi giunti e gli occhi aperti, la figura che hai scelto presenta piedi larghi, mani giunte, bocca aperta e occhi chiusi: il classico sognatore. Sei una persona elastica che può stravolgere tutti i suoi piani se qualcuno gli mostra un cammino migliore.

Vorresti che i tuoi problemi si dissolvessero come per magia, e così vivi la tua sfera interiore con la speranza che gli eventi facciano il loro corso. Sei una persona che accetta ben volentieri consigli e si fa guidare da chi ritiene più esperto.

Nota informativa

I test psicologici di Psicoadvisor  sono realizzati sfruttando il simbolismo e disparate teorie psicoanalitiche, tuttavia è bene chiarire che hanno solo scopo ludico e non possono sostituirsi a qualsivoglia analisi psicologica del soggetto. Queste valutazioni, anche se elaborate secondo criteri statistici e rimarcando teorie psicoanalitiche, hanno solo carattere di curiosità e intrattenimento.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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