La consapevolezza del dolore come fonte di cambiamento

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Sabato mattina, era una bella giornata di primavera. Mi ero alzata presto. Lui stava arrivando in aeroporto e volevo fargli una sorpresa. La mia casa era perfetta: avevo chiesto a una amica di darmi una mano a sistemare tutto, e avevo anche organizzato tutto il nostro weekend. Erano settimane che non lo vedevo e prima di andare a prenderlo ero passata anche dalla estetista per essere perfetta per lui.

Poi, però, quando lui arrivò non mi accolse come mi aspettavo. Era serio e un po’ distaccato. Mi disse che doveva parlarmi di una cosa importante, che gli girava in mente, e che voleva dirmi di persona. Io ero un po’ sorpresa e curiosa di sapere cosa avesse da dirmi, e poi perché aspettare tre settimane per dirmelo… insomma, bastava che me lo dicesse al telefono…

Iniziò dicendomi che non capiva cosa c’era che non andava in me: anche se con la sua ex litigava sempre e si sentiva sfruttato, aveva l’impressione di aver fatto per lei più dì quanto non facesse per me. Con me ovviamente non litigava mai, e io facevo tanto per lui, ma sentiva che qualcosa non andava.

In quel momento, mentre lui parlava, sentivo un dolore profondo, il mio cuore si paralizzava. Mi chiedevo:” ma cosa c’è in me che non va? Cosa faccio di sbagliato?”

Non era la prima volta che mi succedeva che un uomo mi dicesse che ero la donna più fantastica che avesse mai trovato, ma questo era sempre e solo all’inizio. Poi qualcosa cambiava e tutto diventava routinario, e le mie relazioni finivano o perché loro non erano pronti ad avere una famiglia o perché non erano gli uomini giusti per me. Era come se non sapessi scegliere, nonostante credessi di avere le idee chiare riguardo all’uomo adatto per me…

Quel momento mi sembrò un’eternità, ma proprio in quel momento ebbi un’intuizione… capii in cosa avevo sbagliato! Capii che nelle mie relazioni si ripeteva uno schema che conoscevo molto bene, che credevo di aver risolto, ma in cui ogni volta ricadevo, ed ecco che si ripeteva ancora e ancora. Mentre lui parlava, mi ricordai di quando lo conobbi.

Mi disse che aveva convissuto per due anni con lei e con il suo bambino, avuto con un altro uomo. Lui lo accudiva e cresceva come se fosse stato suo, ma la relazione non aveva funzionato perché lei, oltre a sfruttarlo, lo avevo anche ingannato.

Mi ero quindi detta che sarebbe stato un bravo padre per i miei figli, e che con me lui non si sarebbe mai sentito usato. Mentre lui parlava, decisi che volevo capire come mai io non riuscissi a farmi amare, quando in apparenza non c’era niente in me che non andasse bene.

Quel momento, molto doloroso per me e che forse non dimenticherò mai, segnò la mia vita: era giunto il momento di cambiare, di andare fino in fondo per capire quali erano i miei errori. Era il momento di cercare qualcuno che mi aiutasse a capire cosa non andasse in me e che mi aiutasse a cambiare quegli schemi che conoscevo bene, ma di cui non ero riuscita a liberarmi da sola.

Con questo prezioso aiuto, la lettura di libri e le frequentazioni di gruppi e corsi, capii che quel pensiero iniziale, l’immagine dell’altra persona che mi ero costruita, era stato il solito, ripetuto schema con cui avevo condizionato il mio comportamento e la nostra relazione. Riuscii a capire che ogni volta che conoscevo un uomo mi creavo una fantasia su chi lui fosse, e il mio comportamento inseguiva quella fantasia.

Quando la fantasia svaniva, aprivo gli occhi e vedevo realmente che la persona davanti a me non era quella che mi ero immaginata, non era quella giusta.

Ora guardo con altri occhi ciò che mi è successo. Ho capito che il dolore ti fa cambiare, ti fa crescere, e che se lui non fosse stato cosi diretto e chiaro con me, io avrei ancora sbagliato.

La mia relazione finì dopo qualche tempo: non era l’uomo giusto, mi ero innamorata della mia fantasia di avere una famiglia, e questo non mi faceva vedere i suoi difetti e neanche – soprattutto – quanto i suoi desideri fossero diversi dai miei.

Capii, infine e soprattutto, che cercavo qualcosa che né lui né nessun altro poteva darmi, cioè l’amore verso me stessa!

Ecco cosa mi era mancato fino a quel momento: l’amore verso me stessa, il volere il mio bene senza cercarlo negli altri. Questa fu la lezione più importante che imparai da quella storia, che ha cambiato il mio modo di guardare alle relazioni e mi ha permesso di incontrare la persona giusta, che ora è al mio fianco.

A cura di Cathiana Reyes